12/08/2013, 15:06
rmnd ha scritto:mik.300 ha scritto:
nello specifico non sono aggiornatissimo..
forse è previsto..
ma io nella riforma costituzionale
c metterei anche procedura aggravata
(2/3 dei voti è eccessivo, basta anche 60%)
x la legge elettorale..
non possibile che chi vince
poi alla prossima tornata elettorale
si fa la legge elettorale su misura
x non perdere o perdere meno..
la legge elettorale è un falso problema , o meglio ha la sua importanza ma non ha senso che ci vendano la riforma elettorale come la soluzione principe.
la legge elettorale va cambiata insieme alla costituzione. Procedendo con l'eliminazione del bicameralismo perfetto (quello che il grullo e lo straccio quotidiano non vogliono.. chissà poi perchè. per partito preso, per essere contro a prescindere, o per contare qualcosa grazie ai governi deboli. Soliti avvoltoi),
Altrimenti la legge elettorale , qualunque legge elettorale, potrà garantire o meno la maggioranza assoluta in entrambe le camere in una tornata elettorale e non garantirla in quella successiva. Con Prodi non è successo, con Berlusconi si, con le ultime elezioni nuovamente no..è la legge elettorale è sempre la stessa. Dipende dall'esito elettorale, cioè da come gli elettori votano.
Col bicameralismo perfetto non esiste nessuna legge elettorale che dia la garanzia di una maggioranza assoluta in entrambe le camere, qualunque sia l'esito elettorale.
Perchè non solo i meccanismi di assegnazione dei seggi sono diversi, ma anche perchè esiste il voto disgiunto. Un elettore può votare un partito alla camera e un'altro al senato. E poi vi sono due elettorati anagraficamente diversi tra le due camere.
Se si elimina il bicameralismo perfetto insieme a una legge elettorale che assegni la maggioranza assoluta al partito o coalizione che prende più voti alla camera, la vittoria sarà sempre certa.
Il senato si dovrebbe occupare di affari regionali, non potrebbe essere sfiduciato perchè non ha un presidente da sfiduciare. Come dovrebbe essere nella logica di due camere disgiunte sul modello tedesco.
Ma la maggioranza assoluta garantita in ogni esito elettorale è solo il primo passo.
Poi occorre garantire anche la stabilità dei governi, e quella la ottieni con un passo successivo. Riforma presidenziale o premierato forte, sfiducia costruttiva, premier con la facoltà di nomina e revoca dei ministri e tutti gli accorgimenti che impediscano eventuali ribaltoni.
12/08/2013, 15:08
Thethirdeye ha scritto:rmnd ha scritto:Thethirdeye ha scritto:
[quote]rmnd ha scritto:
Se si elimina il bicameralismo perfetto insieme a una legge elettorale che assegni la maggioranza assoluta al partito o coalizione che prende più voti alla camera, la vittoria sarà sempre certa.
Il senato si dovrebbe occupare di affari regionali, non potrebbe essere sfiduciato perchè non ha un presidente da sfiduciare. Come dovrebbe essere nella logica di due camere disgiunte sul modello tedesco.
Ma la maggioranza assoluta garantita in ogni esito elettorale è solo il primo passo.
Poi occorre garantire anche la stabilità dei governi, e quella la ottieni con un passo successivo. Riforma presidenziale o premierato forte, sfiducia costruttiva, premier con la facoltà di nomina e revoca dei ministri e tutti gli accorgimenti che impediscano eventuali ribaltoni.
Questa parte del discorso ha una sua ragione di esistere... per carità.
Il punto è che non vedo perchè questo genere di riforme le debbano fare
coloro i quali hanno distrutto questo paese, cioè.. QUESTA classe politica
del menga... composta da papponi, mafiosi, corruttori e cialtroni.
Il M5S, insieme al fatto quotidiano, manifestano solo uno scetticismo
in questo senso. Cosa c'è di strano? Nulla... nada de nada....
Anzi, dovremmo stupirci del contrario, qualora fosse....
Si facesse una legge elettorale che si possa definire tale
e si riponga nel dimenticatoio, una volta per tutte, il porcellum
di quel benefattore chiamato Calderoli.
Il resto verrà da sè.....
e chi dovrebbe farlo? Il M5S? Non potrebbe farlo da solo, neanche prendesse il 51%.
Queste riforme si fanno con i 2/3 di entrambe le camere, il 67% dei seggi per ogni camera. Quindi nessuno, dico nessuno potrebbe mai farle da solo
12/08/2013, 17:49
mik.300 ha scritto:
ma la 3a repubblica
quando è partita?
x curiosità....
12/08/2013, 19:07
12/08/2013, 20:56
Ufologo 555 ha scritto:
Siamo sì e no alla ... prima!
13/08/2013, 09:33
13/08/2013, 12:14
rmnd ha scritto:Thethirdeye ha scritto:rmnd ha scritto:
[quote]Thethirdeye ha scritto:
[quote]rmnd ha scritto:
Se si elimina il bicameralismo perfetto insieme a una legge elettorale che assegni la maggioranza assoluta al partito o coalizione che prende più voti alla camera, la vittoria sarà sempre certa.
Il senato si dovrebbe occupare di affari regionali, non potrebbe essere sfiduciato perchè non ha un presidente da sfiduciare. Come dovrebbe essere nella logica di due camere disgiunte sul modello tedesco.
Ma la maggioranza assoluta garantita in ogni esito elettorale è solo il primo passo.
Poi occorre garantire anche la stabilità dei governi, e quella la ottieni con un passo successivo. Riforma presidenziale o premierato forte, sfiducia costruttiva, premier con la facoltà di nomina e revoca dei ministri e tutti gli accorgimenti che impediscano eventuali ribaltoni.
Questa parte del discorso ha una sua ragione di esistere... per carità.
Il punto è che non vedo perchè questo genere di riforme le debbano fare
coloro i quali hanno distrutto questo paese, cioè.. QUESTA classe politica
del menga... composta da papponi, mafiosi, corruttori e cialtroni.
Il M5S, insieme al fatto quotidiano, manifestano solo uno scetticismo
in questo senso. Cosa c'è di strano? Nulla... nada de nada....
Anzi, dovremmo stupirci del contrario, qualora fosse....
Si facesse una legge elettorale che si possa definire tale
e si riponga nel dimenticatoio, una volta per tutte, il porcellum
di quel benefattore chiamato Calderoli.
Il resto verrà da sè.....
e chi dovrebbe farlo? Il M5S? Non potrebbe farlo da solo, neanche prendesse il 51%.
Queste riforme si fanno con i 2/3 di entrambe le camere, il 67% dei seggi per ogni camera. Quindi nessuno, dico nessuno potrebbe mai farle da solo
13/08/2013, 12:16
13/08/2013, 12:49
13/08/2013, 12:53
13/08/2013, 14:15
rmnd ha scritto:
Non esiste porre un veto di legittimità, anzi di illegittimità.
13/08/2013, 14:33
13/08/2013, 14:43
MaxpoweR ha scritto:
Se il parlamento ha i 2 terzi è legittimo e come, ha la legittimazione che la costituzione stessa gli da, non è certo l'opinione di 4 sciancati a contare. E' inutile che per ogni cosa che non è fatta come PRETENDETE VOI dovete cercare una forzatura etica che non esiste per screditarla, ormai siete diventati stantii, prevedibili, una barzelletta. Siete solo demagogici nella vostra inutilità.
13/08/2013, 16:01
13/08/2013, 16:04
MaxpoweR ha scritto:
Se il parlamento ha i 2 terzi è legittimo e come, ha la legittimazione che la costituzione stessa gli da, non è certo l'opinione di 4 sciancati a contare.
Fonte: Parlamento pulito
http://it.wikipedia.org/wiki/Parlamento_pulito
Parlamento pulito è il nome di un'iniziativa politica lanciata nel settembre 2007 da Beppe Grillo per sensibilizzare i cittadini italiani circa la presenza in Parlamento di condannati in via definitiva o destinatari di sentenza di patteggiamento irrevocabile, per reati non colposi[1].
Durante la XIV Legislatura, corrente all'epoca della campagna, i parlamentari in tale condizione erano 25, 22 dei quali eletti per la Casa delle Libertà, 2 per l'Ulivo e uno per l'Union Valdôtaine.[1] Anche nella XV e nella XVI legislatura sarebbero stati eletti rispettivamente 25 e 19 parlamentari condannati.
Furono raccolte, in una giornata, 350.000 firme autenticate a sostegno di una proposta di legge di iniziativa popolare per introdurre tre criteri nella scelta dei candidati al parlamento: nessuna condanna penale definitiva, un massimo di due legislature precedentemente svolte, ripristino della preferenza diretta da parte degli elettori, in sostituzione del voto di lista. Nel novembre del 2008 risposero due deputati dell'idv[2], a giugno dell'anno seguente Grillo fu ricevuto alla Commissione Affari Costituzionali[3] e dopo un inizio di discussione nell'autunno 2010,[4] per il 10 settembre 2011 fu programmata[5] una manifestazione pacifica d'avanti al Parlamento.[6] Ad oggi (gennaio 2013) la proposta non è stata ancora discussa dal parlamento italiano, in violazione delle norme vigenti sulle leggi di iniziativa popolare.