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 Oggetto del messaggio: Re: GAZA: la guerra infinita
MessaggioInviato: 10/03/2017, 08:37 
(... sprechi solo fiato sottovento, credimi...) [:305]



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
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 Oggetto del messaggio: Re: GAZA: la guerra infinita
MessaggioInviato: 10/03/2017, 09:36 
ORSOGRIGIO ha scritto:
bleffort ha scritto:
Ufologo 555 ha scritto:
Ridi, ridi ... Guarda a che punto sta il Giappone rispetto a noi!

"L'economia del Giappone è la terza al mondo[1][2] dopo quelle di Stati Uniti e Cina, con un prodotto interno lordo di 5.100 miliardi di dollari nel 2010. Caratterizzata da un forte dominio da parte di grandi aziende private (keiretsu) e dall'elevata qualità di vita della popolazione, vede la prevalenza dei settori terziario (banche, assicurazioni, commercio, comunicazione, trasporti, intrattenimento) e dell'industria (automobili, motociclette, navi, petrolio, elettronica di consumo, microelettronica, robotica)."

https://it.wikipedia.org/wiki/Economia_del_Giappone

E che c'entra questo?,la diversità e che l'Italiano rispetto al Giapponese e più corrompibile e anche per il fatto che noi siamo un miscuglio di razze con diversi modi di vedere e di "rubare". [:D]
Anche attualmente importiamo ladri,truffatori,assassini,da tutte le parti del mondo e poi si eleggono governi che riflettono tutto questo. [:306]

1- Anche in Giappone c'è la mafia : la YAKUZA, e quelli sopracitati, ma da loro li "stangano" per bene ed i processi sono molto ben organizzati e fatti entro termini di tempo decenti.
2 - Vedo che la parola razze è "usabile", senza "problemi", me ne compiaccio.

Dire Razze non vuol dire che io sia Razzista,è solamente un modo per identificare una Etnia da un'altra.
Un agglomerato di persone con diversi usanze e di modi di vedere,l'ho già scritto!. [:D]
Ultimamente in Cina hanno giustiziato uno spacciatore di droga,in Italia la punizione che gli danno è ridicola ed invoglia (dato la mite pena ) a continuare il traffico.Precisando che io sono contrario alla pena capitale ma....un paio di decenni di lavori forzati credo che basterebbero a far cambiare idea a tanti. [:306]


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 Oggetto del messaggio: Re: GAZA: la guerra infinita
MessaggioInviato: 10/03/2017, 10:16 
sottovento ha scritto:
Hamas nemmeno esisteva all'atto dell'insediamento di Israele. Hamas è stato fondato nel 1987 e viene tuttora ritenuto un'associazione terroristica da parte di numerosi paesi fra cui l'Unione Europea.


Numerosi? Questa volta ti cito wikipedia:

Hamas è elencata tra le organizzazioni terroristiche dal Canada, da Israele, dal Giappone, e dagli Stati Uniti, ed è bandita dalla Giordania. Australia e Regno Unito elencano solo l'ala militare di Hamas, le Brigate Izz ad-Din al-Qassam, come organizzazione terroristica. Gli Stati Uniti hanno adottato misure contro Hamas a livello internazionale. Inoltre, l'Egitto ha denominato come organizzazione terroristica sia l'entità politica che armata di Hamas. Tuttavia la maggior parte delle nazioni al mondo non considera tale movimento un'organizzazione terroristica.


Quindi, a quanto pare, a parte il gruppo dei soliti paesi capeggiati da USA e Israele, non sembrano poi cosi numerosi.

Imbarazzante invece la posizione Europea, ma non c'e' poi da meravigliarsi. Dal 2014 Hamas non e' piu' nell'elenco delle organizzazioni terroristiche riconosciute dall'Europa. E' stata tolta perche' un tribunale ha sentenziato che l'iscrizione era basata su imputazioni fattuali ricavate dai mezzi di comunicazione o da Internet e non su elementi esaminati in modo concreto. Europa, i soliti buffoni.

sottovento ha scritto:
Non a caso Hamas conduce fra le sue varie tecniche attacchi suicidi al pari dell'Isis e provocando centinaia di vittime civili. Hamas afferma che non vi è soluzione pacifica alla questione israelo-palestinese e che l'unica strada è la Jihad. Hamas ha negato l'Olocausto definendolo la più grande delle menzogne. Ti rendi conto cosa stai difendendo?


Tanto per cominciare io non difendo nessuno e come ho gia' detto, se potessi, farei un bel carico di tutti i seguaci del libro li spedirei direttamente sul Sole, viaggio di sola andata.

Detto questo, ci tengo a precisare che preferisco guardare le cose da un punto di vista storico e fattuale.

I proclami e la propaganda li lascio volentieri agli amanti del genere.

E con questa premessa, Hamas, se confrontato con le controparti israeliane, leggi Irgun, leggi Lehi o brigata Stern, e' solo un gruppo di scolaretti indisciplinati e chiassosi. Certo il periodo e' differente, nel senso che i movimenti terroristi sionisti non sono contemporanei, ma agirono nei primi anni di formazione dello stato israeliano, clandestinamente ma con il bene placido dei gruppi ufficiali, come Haganah, che hanno lasciato agire queste frange estremiste in modo indisturbato, fino al completamento dello scopo prefissato e cioe' la pulizia etnica della Palestina (consiglio lettura di "La pulizia etnica della Palestina", Ilan Pappe', Fazi Editore, autore ebreo) e poi li hanno fatti sparire, tanto per rifarsi una onorabilita', trasformandoli in quello che oggi e' noto come Likud. Quelli che con l'azione di quei gruppi si sono macchiati di crimini orrendi, sono poi diventati importanti esponenti politici che hanno anche ricoperto ruoli istituzionali, rivelando senza possibilita' di fraintendimento, come ci fosse un disegno inconfessabile, una linea che univa i gruppi terroristici con quelli moderati regolari.
Evito di postare qui le cronache degli eccidi perpetrati da questi soggetti per non urtare la sensibilita' dei lettori, ma, giusto per sfizio, se vuoi farti un idea di come questi gruppi agivano, cercati le cronache del massacro di Deir Yassin, forse quello piu' noto perche' documentato dalla Croce Rossa. Se poi vuoi anche altri spunti cerca anche quelli di al-Dawayima, Eilaboun, Jish, Ramle e Lydda.
Hamas, a confronto, sono solo dilettanti.

Quanto alla negazione dell'olocausto vedi articolo che postero' di seguito.



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 Oggetto del messaggio: Re: GAZA: la guerra infinita
MessaggioInviato: 10/03/2017, 10:23 
OLOCAUSTO NEGATO
DI JOHN PILGER
Antiwar.com

Il silenzio mendace di quelli che sanno

“Quando la verità è sostituita dal silenzio” disse il dissidente sovietico Yevgeny Yevtushenko, “il silenzio è una bugia”. Potrebbe sembrare che il silenzio sia caduto su Gaza. Gli involucri dei bambini assassinati, avvolti di verde, insieme alle casse contenenti i loro genitori fatti a pezzi e le grida di dolore e rabbia di tutti coloro [rinchiusi] in quel campo di sterminio vicino al mare, possono essere visti su al-Jazeera e YouTube, persino intravisti sulla BBC. Ma l’incorreggibile poeta russo non si riferiva a quelle cose effimere che chiamiamo notizie; si chiedeva perché coloro che sanno il perché non parlano mai e perciò lo negano. Questo è particolarmente impressionante all’interno dell’intellighenzia anglo-americana. Sono i suoi componenti a detenere le chiavi delle miniere del sapere: le storiografie e gli archivi che ci conducono al perché.

Essi sanno che l’orrore che regna su Gaza ha poco a che fare con Hamas o, assurdamente, col “diritto di Israele ad esistere”. Sanno che è vero il contrario: che il diritto della Palestina ad esistere è stato cancellato 61 anni fa, e che l’espulsione e, se necessaria, l’estinzione della popolazione indigena era stata pianificata ed eseguita dai fondatori di Israele. Sanno, ad esempio, che lo scellerato “Piano D” si è concretizzato nello spopolamento criminale di 369 città e paesi palestinesi da parte dell’Haganah (l’esercito ebraico) e che l’ingente massacro di civili palestinesi in luoghi come Deir Yassin, al-Dawayima, Eilaboun, Jish, Ramle e Lydda è presentato dalle fonti ufficiali come “pulizia etnica”. Quando giunse in uno dei luoghi di questo massacro, a David Ben-Gurion, il primo ministro israeliano, fu chiesto da un generale, Yigal Allon, “Cosa dobbiamo fare con gli arabi?”. Ben-Gurion, raccontò lo storico israeliano Benny Morris, “fece un gesto energico e trasudante indifferenza con la propria mano e disse: ‘Espelleteli’”. L’ordine di espellere l’intera popolazione “senza tenere conto dell’età” fu firmato da Yitzhak Rabin, futuro primo ministro presentato come pacificatore dalla più efficiente propaganda mondiale.

La terribile ironia di questo fatto fu affrontata solo en passant, come quando uno dei leader del Partito Mapan, Meir Ya’ari, notò “come facilmente” i leader israeliani parlassero di come fosse “possibile e ammissibile prendere donne, bambini e anziani e riempirne le strade perché questo è l’imperativo della strategia… chi si ricorda di chi utilizzò questi mezzi contro il nostro popolo durante la [Seconda] guerra [mondiale]… siamo inorriditi”.

Ogni “guerra” successiva sostenuta da Israele ha avuto lo stesso obiettivo: l’espulsione della popolazione nativa e il furto di una porzione sempre più ampia di territorio. La bugia di Davide e Golia, delle vittime perenni, raggiunse il proprio apogeo nel 1967, quando la propaganda divenne una furia indignata che sosteneva che gli Stati arabi avevano attaccatto per primi. Sin da allora, alcuni rivelatori di verità per lo più ebrei come Avi Schlaim, Noam Chomsky, la defunta Tanya Reinhardt, Neve Gordon, Tom Segev, Uri Avnery, Ilan Pappe e Norman Finkelstein hanno smentito questo e altri miti e hanno portato a conoscenza di uno stato privato delle tradizioni umanitarie del Giudaismo, il cui ostinato militarismo è l’essenza di un’ideologia espansionista, senza legge e razzista chiamata sionismo. “Sembra”, ha scritto lo storico israeliano Ilan Pappe il 2 gennaio, “che persino i crimini più orrendi come il genocidio di Gaza, siano trattati come eventi estremi, sconnessi da qualsiasi cosa avvenuta nel passato e non legati ad alcuna ideologia o sistema… Come l’ideologia dell’apartheid spiegò notevolmente le politiche oppressive del governo sudafricano, questa ideologia – nella sua versione più semplicistica ed in grado di riscuotere consenso – ha permesso a tutti i governi israeliani nel passato e nel presente di rendere disumana la vita dei palestinesi, ovunque essi siano e di cercare di distruggerli. I mezzi sono cambiati da periodo a periodo, da luogo a luogo, così come il modo in cui sono state raccontate queste atrocità. Ma è evidente un progetto di genocidio”.

A Gaza, la fame obbligata e la negazione degli aiuti umanitari, il contrabbando di risorse vitali come la benzina e l’acqua, il diniego di medicine e cure, la sistematica distruzione delle infrastrutture e l’uccisione e la mutilazione della popolazione civile, il 50 per cento della quale sono bambini, hanno raggiunto lo standard internazionale della Convenzione sul genocidio. “È un’affermazione esagerata e irresponsabile” ha chiesto Richard Falk, il relatore speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei Territori Occupati palestinesi ed esperto di diritto internazionale all’Università di Princeton, “associare il trattamento dei palestinesi con questo primato nazista criminalizzato di atrocità collettiva? Penso di no”.

Descrivendo un “olocausto in corso” Falk alludeva all’istituzione da parte dei nazisti dei ghetti ebraici in Polonia. Per un mese nel 1943, gli ebrei polacchi prigionieri guidati da Mordechaj Anielewiz respinsero l’esercito tedesco e le SS, ma la loro resistenza fu infine stroncata e i nazisti inflissero la loro vendetta finale. Anche Falk è ebreo. L’odierno olocausto in corso, che iniziò con il Piano D di Ben-Gurion, è entrato nelle sue fasi finali. La differenza è che oggi si tratta di un progetto congiunto israelo-statunitense. I cacciabombardieri F-16, le bombe “intelligenti” da 250 libbre GBU-39 acquisiti alla vigilia dell’attacco contro Gaza, essendo stati approvati da un Congresso dominato dal Partito Democratico, oltre ai 2.4 miliardi di dollari l’anno di “aiuti” per le attività belliche, danno a Washington il controllo di fatto. Appare improbabile che il Presidente eletto Obama non fosse informato. Esplicito sulla guerra della Russia in Georgia e sul terrorismo a Mumbai, il silenzio di Obama sulla Palestina evidenzia la sua approvazione, che è ovvia, dati il suo servilismo nei confronti del regime di Tel Aviv e dei suoi lobbisti durante la campagna presidenziale e la nomina di sionisti come segretario di Stato, capo di gabinetto e principali consiglieri sul Medio Oriente. Quando Aretha Franklin canterà “Think”, il suo splendido inno alla libertà scritto negli anni ’60, in occasione dell’insediamento di Obama il 21 gennaio, sono sicuro che qualcuno con il cuore impavido di Muntadar al-Zaidi, il lanciatore di scarpe, griderà: “Gaza!”.

L’asimmetria sotto il profilo della conquista e del terrore è chiara. Il Piano D è oggi l’”Operazione Piombo Fuso”, che è l’incompiuta “Operazione Vendetta Giustificata”. Quest’ultima fu lanciata dal Primo Ministro Ariel Sharon nel 2001 quando, con l’approvazione di Bush, utilizzò degli F-16 contro città e villaggi palestinesi per la prima volta. Lo stesso anno l’autorevole Jane’s Foreign Report rivelò che il governo Blair aveva riferito il proprio “via libera” ad Israele ad attaccare la West Bank dopo che gli erano stati mostrati i piani segreti di Israele [che prevedevano] un bagno di sangue. È stata tipica del Nuovo Partito Laburista una complicità duratura e servile nei confronti dell’agonia della Palestina. Tuttavia, il piano israeliano del 2001, rivelava Jane’s, aveva bisogno di un attentato suicida come “casus belli” che sarebbe stato la causa di “numerosi morti e feriti [poiché] la vendetta è un fattore cruciale”. Questo “spingerebbe i soldati israeliani a distruggere i palestinesi”. Quello che allarmò Sharon e l’autore del piano, il generale Shaul Mofaz, il capo di stato maggiore israeliano, fu un accordo segreto tra Yasser Arafat ed Hamas per fermare gli attacchi suicidi. Il 23 novembre 2001, gli agenti israeliani assassinarono il leader di Hamas, Mahmud Abu Hunud, e riuscirono ad ottenere il loro “casus belli”; gli attacchi suicidi ripresero in risposta a questa uccisione.

Qualcosa di straordinariamente simile accadde lo scorso 5 novembre, quando le forze speciali israeliane attaccarono Gaza, uccidendo sei persone. Ancora una volta ottennero il “casus belli” per la loro propaganda. Un cessate il fuoco avviato e portato avanti dal governo di Hamas – che aveva imprigionato coloro che lo avevano violato – fu interrotto dall’attacco israeliano e razzi di produzione artigianale furono lanciati in quella che era solita essere la Palestina prima che gli occupanti arabi fossero “spazzati via”. Il 23 dicembre Hamas propose di rinnovare il cessate fuoco, ma la farsa israeliana fu tale che il suo attacco a oltranza contro Gaza era stato, secondo il quotidiano israeliano Ha’aretz, pianificato sei mesi prima.

Dietro questo squallido gioco si trova il “Piano Dagan”, il cui nome deriva dal generale Meir Dagan, che prestò servizio con Sharon durante la sua sanguinosa invasione del Libano nel 1982. Attualmente al vertice del Mossad, l’organizzazione di intelligence israeliana, Dagan è l’autore di una “soluzione” che ha visto la reclusione dei palestinesi in un ghetto delimitato da un muro che corre nella West Bank e a Gaza, un campo di concentramento a tutti gli effetti. L’istituzione di un governo fantoccio a Ramallah guidato da Mohammed Abbas è il risultato raggiunto da Dagan, insieme ad una campagna di hasbara (propaganda) diffusa attraverso i media occidentali in maggioranza servili, se intimiditi, in particolar modo in America, secondo la quale Hamas è un’organizzazione terroristica dedita alla distruzione di Israele e da “condannare” per i massacri e l’assedio del proprio popolo per due generazioni, parecchio tempo prima della sua creazione. “Le cose non sono mai andate meglio”, ha affermato il portavoce del Ministro degli Esteri israeliano Gideon Meir nel 2006. “Il risultato dell’hasbara è una macchina ben oliata”. In realtà, la vera minaccia rappresentata da Hamas è il suo essere da esempio come unico governo democraticamente eletto nel mondo arabo, ricavando la propria popolarità dalla resistenza nei confronti dell’oppressore e tormentatore dei palestinesi. Questo è stato dimostrato quando Hamas sventò un colpo di stato della CIA nel 2007, un avvenimento che i media occidentali decretarono come “la conquista del potere da parte di Hamas”. Similmente, Hamas non è mai descritto come un governo, tanto meno democratico. Né lo è la sua proposta di una tregua decennale come riconoscimento storico della “realtà” di Israele e il sostegno ad una soluzione a due Stati ad una sola condizione: che gli israeliani obbediscano al diritto internazionale e pongano fine alla loro occupazione illegale al di là dei confini fissati nel 1967. Come dimostra la votazione annuale presso l’Assemblea Generale dell’ONU, il 99 per cento dell’umanità condivide questa soluzione. Il 4 gennaio, il presidente dell’Assemblea Generale, Miguel d’Escoto, ha descritto l’attacco di Israele contro Gaza come una “mostruosità”.

Quando la mostruosità sarà stata portata a termine e la gente di Gaza sarà ancor più straziata, il Piano Dagan prevede quella che Sharon chiamò una “soluzione sul genere del 1948” – la distruzione di ogni leadership ed autorità palestinese seguita da espulsioni di massa in “acquartieramenti” sempre più piccoli e forse infine in Giordania. Questa distruzione della vita istituzionale ed educativa a Gaza è progettata per produrre, ha scritto Karma Nabulsi, un palestinese esiliato in Gran Bretagna, “una visione hobbesiana di una società anarchica: mutilata, violenta, priva di un’autorità, distrutta, spaventata… Guardate all’Iraq di oggi: è quello che [Sharon] ha pensato per noi, ed è quasi riuscito a renderlo realtà”.

La dottoressa Dahlia Wasfi è una scrittrice americana che si occupa della Palestina. Ha una madre ebrea ed un padre iracheno di religione musulmana: “La negazione dell’Olocausto è antisemita” ha scritto il 31 dicembre. “Ma non mi riferisco alla Seconda Guerra Mondiale, a Mahmoud Ahmedinijad (il presidente dell’Iran) o agli ebrei Ashkenaziti. Quello a cui mi sto riferendo è l’olocausto di cui tutti noi siamo testimoni e responsabili che si sta compiendo oggi a Gaza e negli ultimi 60 anni in Palestina… Dal momento che gli arabi sono semiti, la politica israelo-statunitense non può essere più antisemita di questa”. Ha citato Rachel Corrie, la giovane americana che è andata in Palestina a difendere i palestinesi ed è stata schiacciata da un bulldozer israeliano. “Sono nel mezzo di un genocidio”, scrisse Corrie, “che anch’io sto indirettamente appoggiando e del quale il mio governo è ampiamente responsabile”.

Leggendo le parole di entrambe, sono colpito dall’uso della parola “responsabilità”. Rompere la bugia del silenzio non è un’astrazione complessa ma una responsabilità impellente che ricade su coloro che godono del privilegio di una tribuna. Con la BBC intimidita, per quel che resta del giornalismo, consentendo solamente accesi dibattiti all’interno di irremovibili confini invisibili, sempre con la paura della calunnia di antisemitismo. La notizia non raccontata, nel frattempo, è che le perdite di Gaza equivalgono [in percentuale] a 18000 morti in Gran Bretagna. Provate ad immaginare, se potete.

Poi ci sono gli accademici, i rettori, i professori e i ricercatori. Perché tacciono mentre vedono un’università venire bombardata e sentono l’Associazione dei Professori Universitari di Gaza chiedere aiuto? Le università brittanniche sono, come ritiene Terry Eagleton, nient’altro che dei “supermercati intellettuali, che sfornano merci note come laureati anziché frutta e verdura”[1]?

Poi ci sono gli scrittori. In quell’oscuro anno che fu il 1939, si tenne alla Carnegie Hall di New York il terzo congresso degli scrittori e quelli come Thomas Mann ed Albert Einstein inviarono messaggi ed intervennero per assicurarsi che la bugia del silenzio avesse fine. Secondo una testimonianza, in 3500 riempirono l’auditorium ed un centinaio di persone fu mandato via. Oggi, questa potente voce carica di realismo e moralità è considerata obsoleta; le pagine delle riviste letterarie ostentano un’altezzosità ironica di mancanza di attualità; il falso simbolismo è tutto. Per quanto riguarda i lettori, la loro immaginazione politica e morale deve essere sedata, non accesa. L’anti-musulmano Martin Amis espresse bene questo in Visiting Mrs. Nabokov: “Il dominio del sé non è un difetto, è una caratteristica dell’evoluzione; è come stanno le cose”.

Se questo è lo stato in cui sono le cose, siamo regrediti come società civilizzata. Perché quello che succede a Gaza è il momento determinante della nostra epoca, che o concede all’impunità dei criminali di guerra l’immunità del nostro silenzio, mentre travisiamo il nostro intelletto e la nostra moralità, o ci dà il potere di alzare la voce. Per il momento preferisco il mio ricordo di Gaza: del coraggio e della resistenza delle persone e della loro “umanità luminosa”, come la definì Karma Nabulsi. Durante il mio ultimo viaggio da quelle parti, sono stato ricompensato con uno spettacolo di bandiere palestinesi che sventolavano in luoghi improbabili. Era il crepuscolo e lo avevano fatto i bambini. Nessuno aveva chiesto loro di farlo. Avevano realizzato delle aste per le bandiere legando dei bastoni tra di loro, e un numero ridotto di quei bambini salì su un muro e ressero la bandiera tra loro, alcuni in silenzio, altri gridando. Fanno questa cosa ogni giorno quando sanno che gli stranieri se ne stanno andando, convinti che il mondo non si dimenticherà di loro.

NOTA DEL TRADUTTORE

[1] Nella versione originale le università vengono paragonate alla nota catena di supermercati inglese Tesco.

John Pilger è nato e cresciuto a Sydney, Australia e vive attualmente a Londra. E’ stato corrispondente di guerra, regista e commediografo. Ha scritto da molti paesi e ha vinto due volte il titolo di “Giornalista dell’Anno”, il maggior premio giornalistico britannico, per i suoi lavori in Vietnam e Cambogia.

Titolo originale: “Holocaust Denied”

Fonte: http://www.antiwar.com

Traduzione ANDREA B.



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 Oggetto del messaggio: Re: GAZA: la guerra infinita
MessaggioInviato: 10/03/2017, 10:31 
Ah, bèh .. se l'ha scritto John Pilger (un pacifista) ...
(Internet: tutto ed il contrario di tutto) [:306]



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MessaggioInviato: 10/03/2017, 10:50 
Ufologo 555 ha scritto:
Ah, bèh .. se l'ha scritto John Pilger (un pacifista) ...
(Internet: tutto ed il contrario di tutto) [:306]


Azzzz, un pacifista, in pratica un pericoloso criminale dedito allo stupro dei bambini.

E che dire di te che posti di continuo la propaganda sionista, addirittura con i filmati di Danny Ayalon, esponente di spicco del sionismo revisionista, di Israel Beitenu, quello che deriva prima da Herut e ora compagno di merende del Likud.

Cioe', per far capire i lettori, e' come postare le lettere di Himmler.

Almeno ci vorrebbe un minimo di dignita'.



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 Oggetto del messaggio: Re: GAZA: la guerra infinita
MessaggioInviato: 10/03/2017, 10:54 
zakmck ha scritto:
Ufologo 555 ha scritto:
Ah, bèh .. se l'ha scritto John Pilger (un pacifista) ...
(Internet: tutto ed il contrario di tutto) [:306]


Azzzz, un pacifista, in pratica un pericoloso criminale dedito allo stupro dei bambini.

E che dire di te che posti di continuo la propaganda sionista, addirittura con i filmati di Danny Ayalon, esponente di spicco del sionismo revisionista, di Israel Beitenu, quello che deriva prima da Herut e ora compagno di merende del Likud.

Cioe', per far capire i lettori, e' come postare le lettere di Himmler.

Almeno ci vorrebbe un minimo di dignita'.

Quella l'ha persa.... da mò... [:o)]



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 10/03/2017, 11:03 
Ah con i vostri articoli di presunte scie più o meno chimiche e adesso di .. stupratori ... certamente sì! [:246]
Certamente se do adito a tutte le vostre credenze e articoli sarei preso per uno "normale", anzi, pure ammirato! [:305]



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 Oggetto del messaggio: Re: GAZA: la guerra infinita
MessaggioInviato: 10/03/2017, 11:30 
Ufologo 555 ha scritto:
Ah con i vostri articoli di presunte scie più o meno chimiche e adesso di .. stupratori ... certamente sì! [:246]


Si, si, ti conviene buttarla sul ridere, ma la storia non mente. I fatti sono quelli. Invece che dire le solite amenita', se ci sono fatti che ritieni non veritieri, segnalali.

Comunque, io parlo del massacro di Deir Yassin e tu applaudi ai discorsi di Ayalon e ti indigni per gli articoli di Pilger.

Dimmi te.

Vabbe.



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"Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te hanno perso la testa, forse non hai afferrato bene la situazione" - Jean Kerr

"People willing to trade their freedom for temporary security deserve neither and will lose both" - Benjamin Franklin
"Chi e' disposto a dar via le proprie liberta' fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non otterra' né la liberta' ne' la sicurezza ma le perdera' entrambe" - Benjamin Franklin

"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran

"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad

"Guardati dalla maggioranza. Se tante persone seguono qualcosa, potrebbe essere una prova sufficiente che è una cosa sbagliata. La verità accade agli individui, non alle masse." – Osho

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 Oggetto del messaggio: Re: GAZA: la guerra infinita
MessaggioInviato: 10/03/2017, 11:46 
toh appropò..
un altro scopritore dell'acqua calda..


https://www.rt.com/uk/379981-boris-isra ... ine-royal/

Boris Johnson in Israel: ‘Alternative to 2-state solution is apartheid’

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What we are saying is that you have to have a two-state solution or else you have a kind of apartheid system,” Johnson told the Jerusalem Post during his 24-hour visit to the region on Wednesday.

The two-state solution, in which a Palestinian state would exist in peace alongside Israel, is backed by the international community.



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: GAZA: la guerra infinita
MessaggioInviato: 10/03/2017, 12:49 
Se voi siete anti israeliani ci deve essere qualcuno a favore ... Se siete anti americani ci deve pur essere qualcuno a favore; altrimenti ve la suonate e ve la cantate indisturbati (anche se molte cose che scrivete non sono vere). [:304]
(Infatti ogni tanto mi faccio delle domande, sulla permanenza nel forum) [:296]



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
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 Oggetto del messaggio: Re: GAZA: la guerra infinita
MessaggioInviato: 10/03/2017, 13:03 
Ufologo 555 ha scritto:
Se voi siete anti israeliani ci deve essere qualcuno a favore ... Se siete anti americani ci deve pur essere qualcuno a favore; altrimenti ve la suonate e ve la cantate indisturbati

A me non interessa essere pro o contro. Perche' ci deve sempre essere questo schierarsi? A me interessa solo approfondire i fatti.
Ma siccome non sono detentore della verita', trovo costruttivo confrontarsi con chi la pensa in modo differente al fine di verificare se quello che penso di aver capito sia corretto oppure un semplice abbaglio. Non ci crederai, ma puo' succedere.

Ufologo 555 ha scritto:
(anche se molte cose che scrivete non sono vere). [:304]

Ecco, sono queste le cose che vorrei sentirti dire, ma solo se argomenti perche' non le ritieni vere.

Ufologo 555 ha scritto:
(Infatti ogni tanto mi faccio delle domande, sulla permanenza nel forum) [:296]

In effetti se sai gia' tutto e hai sempre ragione c'e' da chiedersi il perche' cerchi il confronto.
A cosa ti serve sapere le opinioni degli altri se tanto le ritieni sbagliate a priori?



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 Oggetto del messaggio: Re: GAZA: la guerra infinita
MessaggioInviato: 10/03/2017, 13:30 
zakmck ha scritto:
Ufologo 555 ha scritto:
Se voi siete anti israeliani ci deve essere qualcuno a favore ... Se siete anti americani ci deve pur essere qualcuno a favore; altrimenti ve la suonate e ve la cantate indisturbati

A me non interessa essere pro o contro. Perche' ci deve sempre essere questo schierarsi? A me interessa solo approfondire i fatti.
Ma siccome non sono detentore della verita', trovo costruttivo confrontarsi con chi la pensa in modo differente al fine di verificare se quello che penso di aver capito sia corretto oppure un semplice abbaglio. Non ci crederai, ma puo' succedere.

Ufologo 555 ha scritto:
(anche se molte cose che scrivete non sono vere). [:304]

Ecco, sono queste le cose che vorrei sentirti dire, ma solo se argomenti perche' non le ritieni vere.

Ufologo 555 ha scritto:
(Infatti ogni tanto mi faccio delle domande, sulla permanenza nel forum) [:296]

In effetti se sai gia' tutto e hai sempre ragione c'e' da chiedersi il perche' cerchi il confronto.
A cosa ti serve sapere le opinioni degli altri se tanto le ritieni sbagliate a priori?

Questo per il motivo che il " LAVAGGIO DEL CERVELLO "glielo hanno fatto per bene. [:246]


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 Oggetto del messaggio: Re: GAZA: la guerra infinita
MessaggioInviato: 10/03/2017, 13:38 
mik.300 ha scritto:
toh appropò..
un altro scopritore dell'acqua calda..


Boris Johnson in Israel: ‘Alternative to 2-state solution is apartheid’


Toh, Boris Johnson.

...sti pacifisti, son proprio infiltrati ovunque.....



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 Oggetto del messaggio: Re: GAZA: la guerra infinita
MessaggioInviato: 10/03/2017, 14:20 
zakmck ha scritto:
Quindi, a quanto pare, a parte il gruppo dei soliti paesi capeggiati da USA e Israele, non sembrano poi cosi numerosi.

Non è una questione di numeri, è una questione di coerenza. Hamas professa il terrorismo e la Jihad e nega l'Olocausto per non parlare di come Hamas "educa" i bambini palestinesi.......
Cita:
Il video di propaganda dura pochi secondi: si vedono numerosi bimbi palestinesi a un festival nella Striscia di Gaza con indosso l’hijab e la mimetica, mentre simulano l’uccisione di soldati israeliani con coltelli e mitragliatrici giocattolo. Il “Festival palestinese per l’infanzia e l’istruzione”, così chiamato e che si è tenuto nei giorni scorsi nella città di Khan Yunis, è stato trasmesso dal canale televisivo di Hamas

http://www.ilfoglio.it/esteri/2016/04/3 ... rei-95574/

zakmck ha scritto:
E con questa premessa, Hamas, se confrontato con le controparti israeliane, leggi Irgun, leggi Lehi o brigata Stern, e' solo un gruppo di scolaretti indisciplinati e chiassosi.

Già........
Cita:
Hamas ammette: usati scudi umani in scuole e ospedali per lanciare razzi contro Israele

http://www.ilmessaggero.it/primopiano/e ... 88070.html

zakmck ha scritto:
Detto questo, ci tengo a precisare che preferisco guardare le cose da un punto di vista storico e fattuale.

E qui sono d'accordo ma la storia ci dice che quei territori sono stati l'origine del popolo ebraico cacciato poi dai romani (diaspora ebraica). Oltretutto sempre rifacendoci alla storia sappiamo che nella cosiddetta spianata delle Moschee il tempio più antico è quello ebraico (eretto circa 2000 anni fa e distrutto dai romani nel 70 avabti Cristo di cui oggi rimane solo il cosiddetto Muro del Pianto). Anche buttandola sulla religione essa ci dice che la religione Islamica è nata dopo quella Ebraica e dopo il Cristianesimo. I palestinesi potrebbero starsene li buoni e tranquilli invece che continuare a fare la guerra a Israele che, logicamente, si difende. Israele in fondo reclama solo il diritto di esistere e i palestinesi se non fosse per Hamas probabilmente lo avrebbero accettato da tempo e questa inutile guerra sarebbe finita da anni.



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