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MessaggioInviato: 09/09/2013, 22:16 
Ma che buffonate e che buffoni questi m5s..ma considerando che razza di papa ci ritroviamo non mi meraviglierei se li ricevesse.

Chiediamo che il Papa ci riceva il prima possibile per poter parlare di tutto quello che possiamo fare ora per tutelare la Pace, il bene universale più importante di tutti, e scongiurare un’ulteriore indecente guerra. Un grazie al Papa per i comportamenti e le parole di questi giorni. A riveder le stelle!».

ALESSANDRO DI BATTISTA VUOLE ANDARE DAL PAPA - Lo scrive su Facebook il deputato M5S Alessandro Di Battista, spiegando che «da due mesi abbiamo fatto richiesta per un incontro con il Santo Padre per parlare di Siria». «Anche il Papa è un complottista adesso? Anche lui? – esordisce il grillino sulla sua bacheca – Lui che dice la verità ovvero che la guerra serve per vendere armi e basta. La guerra e’ una m…a così come l’ipocrisia, la realpolitik, il servilismo agli Usa, la manipolazione delle menti (vediamo se nei prossimi giorni i tg di regime non inizieranno a mettere su’ immagini sulle armi chimiche in Siria). Il Movimento 5 Stelle, alla Camera e al Senato ha presentato da mesi mozioni sulla Siria chiedendo di metterle in calendario il prima possibile».



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MessaggioInviato: 10/09/2013, 02:27 
i milioni di poll iche stanno bruciando non si configurano come reato ed attacco all'economia nazionale? Non è quell ozootecnico un comaprto importantissimo? O il fatto che a causare il contagio di quegli animali da parte di un VIRUS rende la questione di fatto secondaria, dato che, siam otutti abituati all'aviaria e si è NORMALIZZATO un evento di per se tragico desensibilizzando piano piano l'opinione pubblica.

Io non mi sono desensibilizzato e per me quello che è accaduto poche settimane fa resta un attacco gravissimo al nostro paese, almeno secondo il mio istinto ^_^

Non si può incolpare un virus? Si potrebbe cercare di capire CHI o COME sia arrivato lì, SOLO lì e solo negli allevamenti di i un produttore... Sbaglio?

Mo per delle dichiarazioni si fa tutto sto casino? Vabbè che grillo mi sta cul ca**o così come il movimento così come strutturato, però un minimo di interessa nazionale ci vuole anche nelle beghe politiche.



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MessaggioInviato: 10/09/2013, 18:20 
Molto prolisso ma la 'spiega bene'.
il tutto è sintetizzato nelle prime poche righe
...




http://movimentocaproni.altervista.org/ ... evolution/

Per essere grillino non è indispensabile essere stupido. Però aiuta.

Questa battuta (rubata a G.B. Shaw) e mille altre sulla scarsa intelligenza dei grillini sono a ben vedere l’unica vera novità portata dal Mo’ Vi Mento: per la prima volta nella storia della Repubblica un partito politico non si qualifica per ideologia (giacchè loro sono “oltre”) nè per opportunismo come i loro predecessori amici di Zilvio, ma per avere inciso su di sè il crisma dell’idiozia: se credi in Grillo – e credere è il solo termine accettabile per come è strutturato il partito – tutti gli altri ti vedranno come un povero fesso. Non come un ladro, uno che lotta con i denti in ogni modo lecito e illecito per vivere una vita al di sopra delle proprie possibilità. Non come un idealista ancorato a idee cancellate dalla storia e che anche nella versione soft degli stati sociali costano ben di più di quanto rendano. Bensì, come un ********.

Lo ripeto: come un ********. Mi piace il suono che questa parola ha quando è riferita a loro, è rassicurante. E’ un’etichetta perfetta: sei grillino? Sei un ********! Togliti dalla mia vista e lasciami continuare ad arrabattarmi in una vita dura, resa più dura anche da quella politica che stai cercando di distruggere dalle fondamenta, cosa per cui nei miei momenti di rabbia ti potrei anche stimare, se non fosse che ti ritengo, appunto, un ********.
Se la tua è una setta, non può avere altro nome che Scemology, e solo perchè termini più consoni non fanno assonanza con l’altra setta più famosa. Se C. M. Cipolla ti avesse conosciuto in tempo, il suo libro sulle leggi della stupidità sarebbe stato un tomo di seimila pagine con una ricchissima documentazione di casi pratici. Ogni tua azione è distruttiva, inutile e ispirata a concetti che non posso condividere perchè ogni volta che li esprimi litighi con la logica e la realtà. Non è questione di opinioni: è che sei oggettivamente un ********.


apperò

La sensazione di trovarsi alle prese con una razza aliena proveniente dal pianeta Ritardo è potente, ma liquidare qualcuno col proprio disprezzo è il risultato di un processo istintivo interessante che vado prontamente a illustrare: prendiamo un benintenzionato alle prese col suo primo grillino, in genere in una discussione in rete. Dopo qualche fallimentare tentativo di comunicare contestando con dati concreti i suoi sproloqui, Il nostro capirebbe di trovarsi davanti a un invasato la cui rabbia cieca e distruttiva sembra travalicare ogni intento di ragionamento, uno che ci si augura di non incontrare ubriaco fuori da un locale malfamato. Ma – qui sta il bello – di fronte all’atteggiamento minaccioso del grillino, la minaccia non verrebbe presa sul serio. Siamo programmati dall’evoluzione a una reazione immediata del genere fight or flight, combatti o scappa, che ci permette di valutare al volo la consistenza di un pericolo per decidere cosa potrebbe nuocere alla nostra sopravvivenza, e quasi inevitabilmente di fronte a un grillino si sceglie di combattere. Non perchè gli altri siano coraggiosi, ma perchè loro sono istintivamente percepiti come totali nullità.

Le meccaniche dei rapporti di forza sono un argomento molto presente nella vita quotidiana: nei rapporti interpersonali, nelle relazioni sentimentali, nei comportamenti delle società (pensiamo agli americani contro uno stato mediorientale qualsiasi), spesso si può ridurre tutto a una questione molto semplice: chi ha il controllo?


I SHPIRITIIIII!!!!

Quello che può rispondere “io” è il più forte. Quello che risponde “io no”, è una persona che si comporterà in modo imprevedibile, mostrando una gamma di atteggiamenti che va dall’autolesionistico all’aggressivo, passa per il piagnisteo, e in generale rende la persona un pessimo compagno di bevute.
Insomma, si potrebbe dire che i grillini hanno subito un qualche trauma che li ha fatti diventare così? Che nella percezione di se stessi cercano di ritrovare il controllo su una vita che li sta uccidendo, che il loro slancio vitale, la loro voglia di redenzione e i loro strepiti sono solo un segno della loro infinita debolezza?
In effetti si potrebbe, ma noi non lo faremo. Sarebbe un modo di giustificarli, e poi a noi piace infierire sui più deboli: in questo modo si rispettano anche le leggi della Natura, che mica sono sempre rose e fiori!

Eppure, la medaglia ha un ovvio rovescio.

Sempre C.M. Cipolla: “l’incidenza percentuale dei cretini è una costante in qualsiasi gruppo sociale”. Aggiungerei “sufficientemente numeroso”, perché se siamo in due e la percentuale è, diciamo, il 20 per cento, al massimo vuol dire che a uno di noi è rincretinito un malleolo. L’ottimismo nella stima delle percentuali è sempre stato il mio forte.
Comunque, la sostanza è che ci sono cretini in agguato ovunque, anche tra gli insospettabili, anche tra quelli che normalmente stimi, anche nascosti dietro il tuo specchio in un momento in cui non sei proprio in forma smagliante.

Insomma, sei una persona normale: normalmente organizzata, normalmente egoista e indulgente con le tue piccole trasgressioni (tanto… siamo in Italia, no?) ma di massima onesto, normalmente competente su qualche ristretto campo dello scibile che è quello di cui ti occupi ogni giorno e piuttosto ignorante su tutto il resto. Come tutti, sei stanco di una situazione di crisi che senti anche sulla tua pelle, sei schifato da cosa è diventato questo paese negli anni dopo quel momento di catarsi chiamato Mani Pulite che sembrava avrebbe ripulito tutto il marciume politico che invece è diventato peggio di prima. Ti manca giusto quel quid per chiederti cosa hai fatto tu in questi anni per cambiare le cose ma si sa, coi politici che rubano miliardi proprio tu devi metterti a fare lo scontrino? Però il bisogno di cambiare lo senti: qualunque cosa è meglio di questo. Sarebbe bello se tutti fossero costretti a fare la loro parte, cominciando da quelli che fino ad ora non hanno fatto nulla.

Arriva Beppe e ti dice esattamente quello che pensi (in realtà dice anche tante cose di cui non sai un tubo, ma non importa: come le cartomanti, Beppe è credibile perchè se ne azzecca una su cento che tu sai essere vera, anche le altre 99 saranno vere). Cos’hai da perdere a credergli?
Senza accorgertene, in perfetta buona fede e con la seria voglia di essere utile alla società, ti trovi dentro fino al collo in un sistema che tu stesso hai contribuito a creare, con tante altre persone oneste e benintenzionate come te. Sei a un passo dall’essere felice: stai riprendendo il controllo della tua vita, e se per farlo si dovrà rompere qualche testa, sarà comunque Giustizia.

Ma ecco che succede il guaio inaspettato: nessuno degli “altri” ti prende sul serio, anzi, ti danno pure dell’imbecille, e tu sai di non esserlo. Non più di tanti altri, almeno, e se la percentuale è costante ci sono tanti imbecilli anche tra i non grillini. Come reagisci?


ti inpistolini a morte, ecco come

A questa domanda, la parte di popolazione che non ha aderito al grillismo si è goduta varie risposte che, pur non avendo fatto cambiare idea a nessuno sull’idiozia degli interlocutori grillini, sono in qualche modo vicine alla reazione che avrebbe chiunque se sapesse di essere considerato un cretino tout court per una sua lecita, per quanto sbagliata, opinione: rabbia, rifiuto, ostilità… Io da più giovane andavo letteralmente nel panico, se una mia azione o opinione veniva fraintesa. Poi sono diventato adulto, ma rendiamoci conto che chi è convinto di essere nel giusto è molto poco disponibile al confronto, e chi non è tanto convinto cercherà in ogni caso di portare acqua al proprio mulino.

Quindi l’errore vero dove sta? In gran parte è colpa di Grillo e Casaleggio: la loro strategia si basa totalmente sulla contrapposizione noi-loro, sul “siamo in guerra” e squisitezze del genere. A furia di sentirtelo ripetere, in un ambiente che è parecchio autoriferito e si basa su un circolo chiuso di informazioni – FQ, tzetze, byoblu e altri pallisti certificati che si rimandano l’uno all’altro seguendo una precisa strategia di isolamento – ci credi. Credi al gomblotto, agli oppositori pagati dal piddì, al fatto che se nessuno ha fatto niente finora è perché ne hanno dei vantaggi che tu, onesto ma s****to e non ammanicato, non puoi nemmeno immaginare. D’altronde lo vedi che la situazione fa schifo, e se ci sono persone che questo schifo lo tollerano o addirittura lo difendono, quali altri motivi possono avere se non che anche loro sono parte della corruzione? L’idea che le risposte che propone il tuo amato Beppe siano delle solenni incredibili pistolinate non ti sfiora: LUI ha in mano la luce e tu l’hai vista grazie a lui, quindi a sbagliare sono gli altri.

In parte, potrebbe essere colpa degli “altri”. Certo, per sopportare le menate dei grillini con un sorriso e cercare comunque un confronto costruttivo devi essere come minimo Giobbe o uno che ha da perdere tutto il tempo del mondo, e il muro contro muro è l’unica risposta ovvia quando ti rendi conto che stai cercando di svuotare il mare, però questa manica di idioti è una percentuale consistente della popolazione, e se ne deve tenere conto. Magari riformando la scuola per rendere la cittadinanza un tantino più istruita, altro che pedagogia e diritti degli studenti: poesie a memoria, equazioni a cateratte e a chi non studia giù nerbate. I vantaggi si vedranno dopo appena una o due generazioni.

In parte, diamo pure la colpa alla società: non c’entra nulla, ma non avevo la più pallida idea di come concludere questa tirata e dare la colpa alla società è sempre cool.
(Bentornati. Avete fatto buone vacanze? Ricordate che i cattivi a volte



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MessaggioInviato: 10/09/2013, 18:38 
hudsahudsadshudhudasuas bello e reale -.-



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MessaggioInviato: 10/09/2013, 20:46 
CAOS ALLA CAMERA - M5S CACCIATE I LADRI -
ASSALTO AI DEPUTATI DEL MOVIMENTO


Pubblicato in data 10/set/2013

[BBvideo]http://www.youtube.com/watch?v=_8NsecKxPA4[/BBvideo]



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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MessaggioInviato: 11/09/2013, 13:26 
Cita:
Ieri, alla Camera, alla richiesta del M5S di espellere i delinquenti, si è levato alto il grido "Moralisti del cavolo!". I nominati del pdl e del pdmenoelle si sono indignati. E' un paradosso che invece di accompagnare alla porta Berlusconi, un delinquente condannato in via definitiva, i nominati dai capibastone del pdmenoelle e dal truffatore fiscale, volessero buttare fuori noi, i cosiddetti moralisti (del cavolo). Siamo fieri di essere moralisti del cavolo e soprattutto di starvi sul cavolo. Il vostro tempo è finito, è questione di mesi e voi lo sapete, per questo reagite come un qualunque ladruncolo sorpreso con le mani nel sacco. Ieri sembravate tonni dentro una tonnara. Noi siamo i moralisti del cavolo, quelli che hanno rifiutato i rimborsi elettorali, che si sono tagliati gli stipendi, che hanno rinunciato alle auto blu. Noi siamo i moralisti del cavolo che non vogliono condannati in Parlamento, che mantengono la parola data agli elettori, gli unici a votare alla Camera per la decadenza del Porcellum. Noi siamo i moralisti del cavolo che hanno votato contro l'acquisto dei cacciabombardieri F35, che hanno chiesto il ritiro delle nostre truppe dall'Afghanistan. Noi siamo i moralisti del cavolo che hanno chiesto conto alla RAI del miliardo di euro dato a cinque società esterne delle quali non viene reso noto neppure il nome. Noi siamo i moralisti del cavolo che vogliono restituire al Parlamento il suo ruolo che è espropriato dal governo con i decreti legge. Noi siamo i moralisti del cavolo e ne siamo fieri. Senza questi moralisti del cavolo, il pdmenoelle avrebbe ancora una volta salvato il suo vero leader, Berlusconi, e non è detto che non ci riesca, di sicuro ci sta provando i tutti i modi con azzeccagarbugli e legulei in servizio permanente. E' vero, siamo moralisti del cavolo e vogliamo moralizzare la vita pubblica, il Parlamento, ogni Comune, ogni istituzione. Vogliamo che l'onestà torni di moda, che i semafori rossi vengano rispettati, che i ladri finiscano in galera, che Camera e Senato diventino dei luoghi rispettabili e non dei postriboli della democrazia."Questi sono i cittadini a Cinque Stelle/ Occhio d'aquila, gamba di cicogna/ denti di lupo, baffi di spinoso/ alla canaglia grattano la rogna.". Al voto subito. Fuori i delinquenti dal Parlamento!
Fonte:http://www.beppegrillo.it/2013/09/moralisti_del_cavolo.html

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MessaggioInviato: 11/09/2013, 14:02 
Cita:
Angel_ ha scritto:

Cita:
Ieri, alla Camera, alla richiesta del M5S di espellere i delinquenti, si è levato alto il grido "Moralisti del cavolo!". I nominati del pdl e del pdmenoelle si sono indignati. E' un paradosso che invece di accompagnare alla porta Berlusconi, un delinquente condannato in via definitiva, i nominati dai capibastone del pdmenoelle e dal truffatore fiscale, volessero buttare fuori noi, i cosiddetti moralisti (del cavolo). Siamo fieri di essere moralisti del cavolo e soprattutto di starvi sul cavolo. Il vostro tempo è finito, è questione di mesi e voi lo sapete, per questo reagite come un qualunque ladruncolo sorpreso con le mani nel sacco. Ieri sembravate tonni dentro una tonnara. Noi siamo i moralisti del cavolo, quelli che hanno rifiutato i rimborsi elettorali, che si sono tagliati gli stipendi, che hanno rinunciato alle auto blu. Noi siamo i moralisti del cavolo che non vogliono condannati in Parlamento, che mantengono la parola data agli elettori, gli unici a votare alla Camera per la decadenza del Porcellum. Noi siamo i moralisti del cavolo che hanno votato contro l'acquisto dei cacciabombardieri F35, che hanno chiesto il ritiro delle nostre truppe dall'Afghanistan. Noi siamo i moralisti del cavolo che hanno chiesto conto alla RAI del miliardo di euro dato a cinque società esterne delle quali non viene reso noto neppure il nome. Noi siamo i moralisti del cavolo che vogliono restituire al Parlamento il suo ruolo che è espropriato dal governo con i decreti legge. Noi siamo i moralisti del cavolo e ne siamo fieri. Senza questi moralisti del cavolo, il pdmenoelle avrebbe ancora una volta salvato il suo vero leader, Berlusconi, e non è detto che non ci riesca, di sicuro ci sta provando i tutti i modi con azzeccagarbugli e legulei in servizio permanente. E' vero, siamo moralisti del cavolo e vogliamo moralizzare la vita pubblica, il Parlamento, ogni Comune, ogni istituzione. Vogliamo che l'onestà torni di moda, che i semafori rossi vengano rispettati, che i ladri finiscano in galera, che Camera e Senato diventino dei luoghi rispettabili e non dei postriboli della democrazia."Questi sono i cittadini a Cinque Stelle/ Occhio d'aquila, gamba di cicogna/ denti di lupo, baffi di spinoso/ alla canaglia grattano la rogna.". Al voto subito. Fuori i delinquenti dal Parlamento!
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MessaggioInviato: 11/09/2013, 16:01 
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Angel_ ha scritto:

Cita:
Ieri, alla Camera, alla richiesta del M5S di espellere i delinquenti, si è levato alto il grido "Moralisti del cavolo!". I nominati del pdl e del pdmenoelle si sono indignati. E' un paradosso che invece di accompagnare alla porta Berlusconi, un delinquente condannato in via definitiva, i nominati dai capibastone del pdmenoelle e dal truffatore fiscale, volessero buttare fuori noi, i cosiddetti moralisti (del cavolo). Siamo fieri di essere moralisti del cavolo e soprattutto di starvi sul cavolo. Il vostro tempo è finito, è questione di mesi e voi lo sapete, per questo reagite come un qualunque ladruncolo sorpreso con le mani nel sacco. Ieri sembravate tonni dentro una tonnara. Noi siamo i moralisti del cavolo, quelli che hanno rifiutato i rimborsi elettorali, che si sono tagliati gli stipendi, che hanno rinunciato alle auto blu. Noi siamo i moralisti del cavolo che non vogliono condannati in Parlamento, che mantengono la parola data agli elettori, gli unici a votare alla Camera per la decadenza del Porcellum. Noi siamo i moralisti del cavolo che hanno votato contro l'acquisto dei cacciabombardieri F35, che hanno chiesto il ritiro delle nostre truppe dall'Afghanistan. Noi siamo i moralisti del cavolo che hanno chiesto conto alla RAI del miliardo di euro dato a cinque società esterne delle quali non viene reso noto neppure il nome. Noi siamo i moralisti del cavolo che vogliono restituire al Parlamento il suo ruolo che è espropriato dal governo con i decreti legge. Noi siamo i moralisti del cavolo e ne siamo fieri. Senza questi moralisti del cavolo, il pdmenoelle avrebbe ancora una volta salvato il suo vero leader, Berlusconi, e non è detto che non ci riesca, di sicuro ci sta provando i tutti i modi con azzeccagarbugli e legulei in servizio permanente. E' vero, siamo moralisti del cavolo e vogliamo moralizzare la vita pubblica, il Parlamento, ogni Comune, ogni istituzione. Vogliamo che l'onestà torni di moda, che i semafori rossi vengano rispettati, che i ladri finiscano in galera, che Camera e Senato diventino dei luoghi rispettabili e non dei postriboli della democrazia."Questi sono i cittadini a Cinque Stelle/ Occhio d'aquila, gamba di cicogna/ denti di lupo, baffi di spinoso/ alla canaglia grattano la rogna.". Al voto subito. Fuori i delinquenti dal Parlamento!
Fonte:http://www.beppegrillo.it/2013/09/moralisti_del_cavolo.html

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Hanno scritto quello che avrei scritto anche io, quindi quoto al 100% l'articolo!
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MessaggioInviato: 11/09/2013, 17:11 
Cita:
AgenteSegreto000 ha scritto:

Cita:
Angel_ ha scritto:

Cita:
Ieri, alla Camera, alla richiesta del M5S di espellere i delinquenti, si è levato alto il grido "Moralisti del cavolo!". I nominati del pdl e del pdmenoelle si sono indignati. E' un paradosso che invece di accompagnare alla porta Berlusconi, un delinquente condannato in via definitiva, i nominati dai capibastone del pdmenoelle e dal truffatore fiscale, volessero buttare fuori noi, i cosiddetti moralisti (del cavolo). Siamo fieri di essere moralisti del cavolo e soprattutto di starvi sul cavolo. Il vostro tempo è finito, è questione di mesi e voi lo sapete, per questo reagite come un qualunque ladruncolo sorpreso con le mani nel sacco. Ieri sembravate tonni dentro una tonnara. Noi siamo i moralisti del cavolo, quelli che hanno rifiutato i rimborsi elettorali, che si sono tagliati gli stipendi, che hanno rinunciato alle auto blu. Noi siamo i moralisti del cavolo che non vogliono condannati in Parlamento, che mantengono la parola data agli elettori, gli unici a votare alla Camera per la decadenza del Porcellum. Noi siamo i moralisti del cavolo che hanno votato contro l'acquisto dei cacciabombardieri F35, che hanno chiesto il ritiro delle nostre truppe dall'Afghanistan. Noi siamo i moralisti del cavolo che hanno chiesto conto alla RAI del miliardo di euro dato a cinque società esterne delle quali non viene reso noto neppure il nome. Noi siamo i moralisti del cavolo che vogliono restituire al Parlamento il suo ruolo che è espropriato dal governo con i decreti legge. Noi siamo i moralisti del cavolo e ne siamo fieri. Senza questi moralisti del cavolo, il pdmenoelle avrebbe ancora una volta salvato il suo vero leader, Berlusconi, e non è detto che non ci riesca, di sicuro ci sta provando i tutti i modi con azzeccagarbugli e legulei in servizio permanente. E' vero, siamo moralisti del cavolo e vogliamo moralizzare la vita pubblica, il Parlamento, ogni Comune, ogni istituzione. Vogliamo che l'onestà torni di moda, che i semafori rossi vengano rispettati, che i ladri finiscano in galera, che Camera e Senato diventino dei luoghi rispettabili e non dei postriboli della democrazia."Questi sono i cittadini a Cinque Stelle/ Occhio d'aquila, gamba di cicogna/ denti di lupo, baffi di spinoso/ alla canaglia grattano la rogna.". Al voto subito. Fuori i delinquenti dal Parlamento!
Fonte:http://www.beppegrillo.it/2013/09/moralisti_del_cavolo.html

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Hanno scritto quello che avrei scritto anche io, quindi quoto al 100% l'articolo!
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Nel frattempo l'articolo è cambiato sostituendo la parola cavolo con la più appropriata c***o
:)

http://www.beppegrillo.it/2013/09/moral ... avolo.html


Ultima modifica di superza il 11/09/2013, 17:53, modificato 1 volta in totale.

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E come mai in tv non ho visto le reazioni di PD-PDL? in TV censura quasi totale


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Proprio per questi fatti sono sempre più convinto che ho fatto la scelta giusta.

Alla faccia di chi preferisce i delinquenti, finirete dove meritate: loro in carcere, voi in un angolo della società riservata ai complici di questo massacro.


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Cita:
AgenteSegreto000 ha scritto:







E come mai in tv non ho visto le reazioni di PD-PDL? in TV censura quasi totale



Tranquilli.... ci libereremo prima o poi di questa feccia....



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le idiozie grilline sono come le vie del signore...infinite

http://www.giornalettismo.com/archives/1099533/paolo-bernini-le-bufale-sull11-settembre-arrivano-in-parlamento/

Cita:
Le bufale sull’11 settembre arrivano in Parlamento
di Mazzetta - 11/09/2013 - Paolo Bernini, deputato del Movimento 5 Stelle, si è esibito nel numero del complottista

Le bufale sull’11 settembre 2001 sono sbarcate al Parlamento italiano così: «La versione ufficiale di quell’evento è stata smentita da tutti i punti di vista. È palesemente falsa e ormai il mondo se n’è accorto». Lo ha detto Paolo Bernini del MoVimento 5 Stelle alla Camera.
11 SETTEMBRE, INNAMORATO DEI COMPLOTTI - Si può ormai considerare Paolo Bernini una certezza, uno sul quale fare affidamento per un intermezzo di genuino e disinteressto buonumore a interrompere il tedio delle routine parlamentari . L’uomo esibisce una fede marmorea nella letterattura cosiddetta “complottista” e non ne fa mistero, già in passato infatti aveva suscitato l’ilarità dicendo come se niente fosse che negli Stati Uniti il governo impianta dei chip elettronici nei corpi dei cittadini americani, che permettono all’amministrazione di assumerne il controllo mentale.
11 settembre

LA LEZIONE SUL 9/11 - Oggi alla Camera si è esercitato nell’esibizione delle sue convinzioni in merito agli attentati dell’undici settembre 2001, affermando che furono opera dello stesso governo americano. Bernini ha affermato in parlamento che «La versione ufficiale di quell’evento è stata smentita da tutti i punti di vista. È palesemente falsa e ormai il mondo se n’è accorto» e per sostenere la sua ipotesi ha srotolato il tipico processo deduttivo, fondato sul nulla, comune a molti complottisti.
L’intervento:

DICE IL DEPUTATO - Bernini, per dimostrare che si è trattato di un “inside job”, cioè di un’operazione maturata all’interno dell’amministrazione americana, è partito da dove partono tutti, da Pearl Harbour. Ha ricordato le polemiche secondo le quali gli Stati Uniti sapevano dell’attacco, suggerendo quindi che per ottenere un casus bellisiano fin da allora disposti a sacrificare anche le vite degli americani. Peccato che nel 1941 la Seconda Guerra Mondiale fosse cominciata da un pezzo e che le portaerei giapponesi non abbiano attaccato Pearl Harbour su ordine degli americani. Peccato soprattutto che l’ipotesi non tenga conto del fatto che, qualoora gli americani si fossero resi conto per tempo dell’attacco giapponese e avessero reagito per tempo, sarebbe stata guerra con il Giappone comunque.

LA STORIA SECONDO CONVENIENZA - Segue l’inevitabile richiamo all’operazione Northwoods, proposta dalla CIA a Kennedy e da questi rifiutata, ma anche in questo caso c’è semmai la conferma del contrario della tesi di Bernini, il presidente dell’epoca si rifiutò di autorizzare l’uccisione di americani innocenti, senza dire che Bernini e quelli che ragionano come lui dimenticano che Kennedy aveva già tentato l’invasione di Cuba nel 1961, senza bisogno di alcuna provocazione per gisutificarlo agli occhi degli americani e in seguito aveva avuto anche la “crisi dei missili” per giustificare un attacco su larga scala al regime di Castro. Dettagli, com’è un dettagliO che nessuno delle decine d’interventi militari americani all’estero nell’arco del secolo scorso abbia avuto come premessa un attentato sul territorio metropolitano.

IL TONCHINO COME IL 9/11? - Stessa storia per l’incidente del Tonchino, citato da Bernini allo stesso scopo, ma lo stesso Bernini ci informa che l’incidente non c’è mai stato e che quindi non c’è stato nessun “inside job”, semmai si è usata una menzogna. peggio invece per la ricostruzione en passant della Prima Guerra del Golfo, nella qual Bernini sorvola sull’invasione del Kuwait, paese sovrano, da parte delle truppe di Saddam Hussein e il dettaglio per il quale quell’intervento ricevette sostegno unanime, persino dagli arcinemici di Russia e Iran. In questo caso nessun “inside job”, per Bernini fu un intervento “per il petrolio, l’invasione del Kuwait è solo un fastidioso dettaglio incoerente con la tesi e quindi sta bene rimossa.

LE ACUTE DEDUZIONI - Bernini dice poi che sull’undici settembre «La verità probabilmente non la sapremo mai, ma sicuramente è molto diversa da quella che i media mainstream ci raccontano. In questo caso si può dire che tutto quello che sai è falso e detto all’americana: “it was an inside job”. Tradotto: fu un lavoro interno». A parte l’evidente inghippo nella logica di un’affermazione del genere (non sapremo mai la verità, ma fu un inside job), c’è da dire che in tutto il suo discorso Bernini ha fornito solo i riferimenti riportati sopra e che quindi la sua è una mera deduzione, peraltro campata su vere e proprie sciocchezze come s’è visto, così come è abbastanza campata in aria la sua affermazione secondo la quale l’Afghanistan sarebbe stato invaso per il petrolio e per il gas, dei quali invero il paese è decisamente privo.

ALTRO AUTOGOL - Ma il trionfo arriva nel finale, quando Bernini riconosce che l’invasione dell’Iraq fu fondata sulla: “… fantasiosa scusa delle armi di distruzione di massa, poi rivelatasi ufficialmente un criminale pretesto”, invalidando quindi tutta la sua premessa, secondo la quale le amministrazioni degli Stati Uniti fanno attentati contro gli americani per motivare i cittadini e ottenere il loro consenso alle avventure militari. Invece lo spiega bene anche Bernini che non ce n’è mai stato bisogno, la storia insegna che sono sempre stati sufficienti pretesti o bugie molto meno impegnative e che non c’è ma stato alcun bisogno per i leader americani di rischiare di passare alla storia come il presidente che ha fatto strage dei suoi per accendere la macchina militare statunitense.

IL CARO DIPENDENTE - Sarebbero cretinate, se non fosse che questa ridicola e pomposa premessa è servita da introduzione per dichiararsi contrario a un intervento militare americano in Siria. A parte che Bernini è arrivato fuori tempo massimo anche per questo, c’è da chiedersi cosa lo abbia spinto a dare uno spettacolo del genere, se non una clamorosa incompetenza. Bernini si è travestito da “semplice cittadino” all’inizio del suo discorso, ma è un parlamentare italiano e quando delira dev’essere chiamato a renderne conto, com’è accaduto a Scilipoti e ad altri fantasiosi deliranti prima di lui. Paolo Bernini è, nella vulgata del M5S, un “nostro dipendente”, pagato dalla collettività in rappresentanza della collettività, e almeno nelle occasioni ufficiali sarebbe il caso che evitasse di farsi compatire lanciando accuse insostanziate ai governi di paesi alleati e, soprattutto, di diffondere le sue opinioni travestendole da fatti dimostrati. Non solo perché tanto non ci crede nessuno se la qualità è questa, ma anche per rispetto verso i suoi colleghi e i suoi elettori, che non meritano di essere esposti e accomunati al ridicolo, solo perché Bernini sente l’impellente bisogno di esibire le sue bislacche credenze.



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MessaggioInviato: 12/09/2013, 10:05 
Cita:
rmnd ha scritto:

le idiozie grilline sono come le vie del signore...infinite

http://www.giornalettismo.com/archives/1099533/paolo-bernini-le-bufale-sull11-settembre-arrivano-in-parlamento/

Cita:
Le bufale sull’11 settembre arrivano in Parlamento
di Mazzetta - 11/09/2013 - Paolo Bernini, deputato del Movimento 5 Stelle, si è esibito nel numero del complottista

Le bufale sull’11 settembre 2001 sono sbarcate al Parlamento italiano così: «La versione ufficiale di quell’evento è stata smentita da tutti i punti di vista. È palesemente falsa e ormai il mondo se n’è accorto». Lo ha detto Paolo Bernini del MoVimento 5 Stelle alla Camera.
11 SETTEMBRE, INNAMORATO DEI COMPLOTTI - Si può ormai considerare Paolo Bernini una certezza, uno sul quale fare affidamento per un intermezzo di genuino e disinteressto buonumore a interrompere il tedio delle routine parlamentari . L’uomo esibisce una fede marmorea nella letterattura cosiddetta “complottista” e non ne fa mistero, già in passato infatti aveva suscitato l’ilarità dicendo come se niente fosse che negli Stati Uniti il governo impianta dei chip elettronici nei corpi dei cittadini americani, che permettono all’amministrazione di assumerne il controllo mentale.
11 settembre

LA LEZIONE SUL 9/11 - Oggi alla Camera si è esercitato nell’esibizione delle sue convinzioni in merito agli attentati dell’undici settembre 2001, affermando che furono opera dello stesso governo americano. Bernini ha affermato in parlamento che «La versione ufficiale di quell’evento è stata smentita da tutti i punti di vista. È palesemente falsa e ormai il mondo se n’è accorto» e per sostenere la sua ipotesi ha srotolato il tipico processo deduttivo, fondato sul nulla, comune a molti complottisti.
L’intervento:

DICE IL DEPUTATO - Bernini, per dimostrare che si è trattato di un “inside job”, cioè di un’operazione maturata all’interno dell’amministrazione americana, è partito da dove partono tutti, da Pearl Harbour. Ha ricordato le polemiche secondo le quali gli Stati Uniti sapevano dell’attacco, suggerendo quindi che per ottenere un casus bellisiano fin da allora disposti a sacrificare anche le vite degli americani. Peccato che nel 1941 la Seconda Guerra Mondiale fosse cominciata da un pezzo e che le portaerei giapponesi non abbiano attaccato Pearl Harbour su ordine degli americani. Peccato soprattutto che l’ipotesi non tenga conto del fatto che, qualoora gli americani si fossero resi conto per tempo dell’attacco giapponese e avessero reagito per tempo, sarebbe stata guerra con il Giappone comunque.

LA STORIA SECONDO CONVENIENZA - Segue l’inevitabile richiamo all’operazione Northwoods, proposta dalla CIA a Kennedy e da questi rifiutata, ma anche in questo caso c’è semmai la conferma del contrario della tesi di Bernini, il presidente dell’epoca si rifiutò di autorizzare l’uccisione di americani innocenti, senza dire che Bernini e quelli che ragionano come lui dimenticano che Kennedy aveva già tentato l’invasione di Cuba nel 1961, senza bisogno di alcuna provocazione per gisutificarlo agli occhi degli americani e in seguito aveva avuto anche la “crisi dei missili” per giustificare un attacco su larga scala al regime di Castro. Dettagli, com’è un dettagliO che nessuno delle decine d’interventi militari americani all’estero nell’arco del secolo scorso abbia avuto come premessa un attentato sul territorio metropolitano.

IL TONCHINO COME IL 9/11? - Stessa storia per l’incidente del Tonchino, citato da Bernini allo stesso scopo, ma lo stesso Bernini ci informa che l’incidente non c’è mai stato e che quindi non c’è stato nessun “inside job”, semmai si è usata una menzogna. peggio invece per la ricostruzione en passant della Prima Guerra del Golfo, nella qual Bernini sorvola sull’invasione del Kuwait, paese sovrano, da parte delle truppe di Saddam Hussein e il dettaglio per il quale quell’intervento ricevette sostegno unanime, persino dagli arcinemici di Russia e Iran. In questo caso nessun “inside job”, per Bernini fu un intervento “per il petrolio, l’invasione del Kuwait è solo un fastidioso dettaglio incoerente con la tesi e quindi sta bene rimossa.

LE ACUTE DEDUZIONI - Bernini dice poi che sull’undici settembre «La verità probabilmente non la sapremo mai, ma sicuramente è molto diversa da quella che i media mainstream ci raccontano. In questo caso si può dire che tutto quello che sai è falso e detto all’americana: “it was an inside job”. Tradotto: fu un lavoro interno». A parte l’evidente inghippo nella logica di un’affermazione del genere (non sapremo mai la verità, ma fu un inside job), c’è da dire che in tutto il suo discorso Bernini ha fornito solo i riferimenti riportati sopra e che quindi la sua è una mera deduzione, peraltro campata su vere e proprie sciocchezze come s’è visto, così come è abbastanza campata in aria la sua affermazione secondo la quale l’Afghanistan sarebbe stato invaso per il petrolio e per il gas, dei quali invero il paese è decisamente privo.

ALTRO AUTOGOL - Ma il trionfo arriva nel finale, quando Bernini riconosce che l’invasione dell’Iraq fu fondata sulla: “… fantasiosa scusa delle armi di distruzione di massa, poi rivelatasi ufficialmente un criminale pretesto”, invalidando quindi tutta la sua premessa, secondo la quale le amministrazioni degli Stati Uniti fanno attentati contro gli americani per motivare i cittadini e ottenere il loro consenso alle avventure militari. Invece lo spiega bene anche Bernini che non ce n’è mai stato bisogno, la storia insegna che sono sempre stati sufficienti pretesti o bugie molto meno impegnative e che non c’è ma stato alcun bisogno per i leader americani di rischiare di passare alla storia come il presidente che ha fatto strage dei suoi per accendere la macchina militare statunitense.

IL CARO DIPENDENTE - Sarebbero cretinate, se non fosse che questa ridicola e pomposa premessa è servita da introduzione per dichiararsi contrario a un intervento militare americano in Siria. A parte che Bernini è arrivato fuori tempo massimo anche per questo, c’è da chiedersi cosa lo abbia spinto a dare uno spettacolo del genere, se non una clamorosa incompetenza. Bernini si è travestito da “semplice cittadino” all’inizio del suo discorso, ma è un parlamentare italiano e quando delira dev’essere chiamato a renderne conto, com’è accaduto a Scilipoti e ad altri fantasiosi deliranti prima di lui. Paolo Bernini è, nella vulgata del M5S, un “nostro dipendente”, pagato dalla collettività in rappresentanza della collettività, e almeno nelle occasioni ufficiali sarebbe il caso che evitasse di farsi compatire lanciando accuse insostanziate ai governi di paesi alleati e, soprattutto, di diffondere le sue opinioni travestendole da fatti dimostrati. Non solo perché tanto non ci crede nessuno se la qualità è questa, ma anche per rispetto verso i suoi colleghi e i suoi elettori, che non meritano di essere esposti e accomunati al ridicolo, solo perché Bernini sente l’impellente bisogno di esibire le sue bislacche credenze.



i grillini sono matti..
burattini, ad essere benevoli..

però sul 9-11
mi pare che un pò tutti hanno capito..

certo adesso basta che
kerry dice che l'asino vol
e letta firma..

oppure che bib naden
è stato sepolto in mare
e i giornalisti pubblicano senza
battere ciglio..

ma questo xchè allora,
x cominciare la giostra,
ci fu un bel botto..

senza quel botto
sarebbe stato impensabile
il bombardamento dell'iraq, libia,
ecc.



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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