E alla fine eccola qua la manovra per la BCE per altri 45 Miliardi. Bisognera' comunque aspettare i dettagli. Voglio proprio vedere come pensano di attuare un 5-10% di prelievo sui redditi sopra i 90.000EUR (definito prelievo di solidarieta'). Gli ulteriori tagli poi sugli enti locali avranno una ripercussione diretta sui cittadini in termini di imposte locali, questo e' ormai fuori di dubbio. Incredibile poi come vengano spacciati per tagli alla politica i risparmi sui ministeri. Nessun accenno poi a misure per la riduzione del debito pubblico, vera sciagura per questo disastrato paese.
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Silvio Berlusconi incontra gli enti locali e annuncia una manovra da "20 miliardi aggiuntivi nel 2012 e di 25 miliardi" per l'anno successivo, nella quale - oltre a 8,5 miliardi di tagli alla politica - ci saranno più di 9 miliardi di tagli ai trasferimenti verso regioni, province e comuni. Una sforbiciata che mette sul piede di guerra gli enti locali. Intanto, il presidente della Repubblica è tornato ad auspicare decisioni rapide e un un confronto aperto, mentre sul fronte interno al governo prosegue fino all'ultimo minuto la trattativa con la Lega sul capitolo pensioni. "La speculazione si è orientata verso i Paesi che hanno più titoli in circolazione", ha esordito Berlusconi aprendo il confronto, rimarcando che la situazione attuale è stata "ereditata" dall'attuale governo. Il capo del governo ha anche sottolineato come per la Banca Centrale europea il pareggio di bilancio nel 2013 non fosse "congruo" e che per tale ragione é stata anticipata la manovra con la conseguente necessità di reperire risorse aggiuntive. Una manovra, ha proseguito, "per aggiuntivi 20 miliardi per il 2012 e 25 miliardi nel 2013".
Per raggiungere l'obiettivo, ha aggiunto il premier, 'aggrediremo anche i costi della politica'' con "14-15 misure". Vi saranno, infatti, "tagli ai ministeri per 6 miliardi nel 2012 e per 2,5 nel 2013". Berlusconi ha anche confermato che ci sarà una "imposta di solidarietà ": un riferimento che sembra confermare l'intenzione di procedere con un prelievo del 5-10% sui redditi privati superiori ai 90mila euro. E' toccato a Tremonti fornire maggiori dettagli, precisando che il governo punta a far diminuire il deficit dal 3,9% di quest'anno all'1,6% nel 2012 per arrivare così al pareggio di bilancio l'anno successivo. Il ministro dell'Economia ci ha tenuto a precisare, però, che questo traguardo può essere raggiunto solo attraverso "riduzioni della spesa", perché "aumenti fiscali non verrebbero considerati validi da Bruxelles". Il titolare di via XX Settembre ha anche confermato l'intenzione di ridurre le province e accorpare alcuni comuni, oltre che di procedere con le liberalizzazione dei servizi pubblici locali e con incentivi alle privatizzazioni. Poi, dopo aver annunciato di voler anticipare il federalismo fiscale, Tremonti ha presentato il conto agli enti locali: un taglio dei trasferimenti di 6 miliardi nel 2012 e di 3,5 nel 2013. Con un'unica consolazione: la sanità resterà "fuori" da queste cifre. Inevitabile la reazione dei diretti interessati. Il governatore lombardo Roberto Formigoni parla di tagli "pesantissimi" per le regioni sulle quali grava oltre il 50% della manovra aggiuntiva. Graziano Delrio, vicepresidente dell'Anci, gli fa eco definendo le proposte del governo come "sconcertanti", mentre le Province bocciano la nuova manovra come "iniqua e depressiva" per l'economia.
E il sindaco di Roma Gianni Alemanno, nel sostenere che le perplessità del Cavaliere potrebbero portare ad un ripensamento, annuncia che contro i tagli i comuni sono pronti a "mobilitarsi". Intanto, sul fronte interno al governo, non è ancora chiusa la partita sulle pensioni: Umberto Bossi, dopo l'incontro con le regioni, è tornato a palazzo Chigi per discuterne ancora con il premier. "Passerà la linea della saggezza", ha detto il Senatur. Dal fronte delle opposizioni, infine, il segretario del Pd Pierluigi Bersani incalza l'esecutivo: "Se il governo non presenta la manovra in tempi stretti, siamo pronti a presentare la nostra".
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«Il mio cuore gronda sangue. Il vanto del mio governo era che non avrei messo le mani nelle tasche degli italiani. Ma siamo di fronte ad una crisi planetaria, andiamo nella direzione chiesta dalla Bce» che deve «giustificare davanti ad altri paesi europei la spesa dei soldi pubblici» necessaria per aiutare l'Italia, anche perché «quasi il 30% di questi soldi sono dei cittadini tedeschi».
Silvio Berlusconi giustifica così la manovra che il consiglio dei ministri ha varato ieri sera «all'unanimità». È la situazione internazionale che l'ha resa necessaria: «Una sfida planetaria, che ha colpito anche gli Stati Uniti, che sta cambiando i rapporti tra i vari Stati». Lo ripete in chiusura della conferenza stampa: «Siamo addolorati», ma «soddisfatti», ha aggiunto, ringraziando i ministri e specie Tremonti, «che ha lavorato giorno e notte».
Raggiungeremo un rapporto deficit-Pil dell'1,4% nel 2012, ha spiegato il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, con un intervento aggiuntivo di 20 miliardi rispetto alla manovra già varata, per arrivare al pareggio di bilancio nel 2013, con un ulteriore intervento di 25,5 miliardi. Totale: 45,5 miliardi.
«Se c'è un caso di necessità e di urgenza è proprio questo», sottolinea Tremonti, aggiungendo che si tratta di «un'emergenza determinata da fuori». Un intervento «senza alternative», ha risposto a chi domandava sui possibili effetti depressivi sull'economia. «Poi vedremo di compensare in tutti i modi possibili», ha aggiunto il ministro, mentre Berlusconi ha sottolineato tutta la parte di liberalizzazioni e privatizzazioni come elementi per dare slancio all'economia. Insistono su due aspetti il presidente del Consiglio e Tremonti: la manovra è equilibrata tra tagli alla spesa pubblica e imposizioni, quindi incrementi di entrate. Effetti positivi ci saranno già nel 2011 e ha detto Tremonti, molte voci sono anche sottostimate, «per la prudenza necessaria che occorre».
Primo paragrafo, i costi della politica. «Gli interventi sono numerosi, forse anche eccessivi, ma abbiamo seguito i desiderata dei cittadini», ha detto Berlusconi, annunciando 54mila poltrone in meno.
Berlusconi e Tremonti hanno tracciato i contenuti della manovra, che sarà spiegata oggi con maggiori dettagli. Sulla finanza pubblica quasi 6 miliardi arriveranno grazie ai tagli ai ministeri, ci sarà una riduzione per gli enti locali. Saranno lasciati fuori sanità, scuola, ricerca, edilizia scolastica e carceraria, cultura.
Poi c'è l'aspetto fiscale: salirà al 20% la tassazione sulle rendite finanziarie, eccetto i titoli di Stato. C'è un intervento su giochi, accise e tabacchi, sull'evasione fiscale si stringeranno le maglie sulla tracciabilità, sopra i 2.500 euro e ci sarà la sospensione dalla professione per chi non emette fatture e ricevute. Confermato il prelievo di solidarietà. Dalle pensioni arriverà un miliardo di euro. Altro elemento, l'anticipo al 2011 della delega assistenziale e fiscale che nel 2012 potrà generare 4 miliardi. In caso contrario Tremonti interverrà sulle detrazioni.
Poi c'è la parte modernizzazione delle relazioni industriali, ha spiegato Tremonti. Infine, le liberalizzazioni, dalle professioni alla libertà d'impresa, vedi l'articolo 41 della Costituzione alla semplificazione di inizio attività, e privatizzazioni, in particolare dei servizi pubblici locali.
Un testo aperto a «qualche miglioramento», ha detto Berlusconi, su cui non crede che sarà necessaria la fiducia: «Di fronte all'emergenza internazionale le opposizioni hanno dimostrato di essere responsabili».
Fonte:
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-08-13/berlusconi-cuore-gronda-sangue-081110.shtml?uuid=AatlPzvD