Anche nel mondo economico ci sono degli alfieri del Player B...
Immaginare la Società della Decrescita
Percorsi sostenibili verso l'età del doposviluppo
Immaginare la società della decrescita propone i pensieri di quattro autori d'eccezione che si confrontano sui temi della decrescita ipotizzando i possibili percorsi sostenibili dell'era postsviluppo.
Decrescita è un termine ormai entrato nel vocabolario mass mediatico, che però spesso ne banalizza il significato e i presupposti.
Questo volume intende contrastare eccessive semplificazioni, pur mantenendo un linguaggio semplice e accessibile, e prova a prefigurare le caratteristiche di un nuovo modello sociale in cui sia stato superato il paradigma della produzione e del consumo di massa.
Nel libro ogni autore propone un tema e un approccio, rendendo concreta la molteplicità di accezioni e implicazioni che una scelta improntata alla decrescita porta con sé.
Bruna Bianchi si interroga sul ruolo delle donne, oggi e in una futura società post-sviluppista, illustrando il contributo reale che molte stanno già fornendo.
Paolo Cacciari suggerisce di porre al centro del vivere il rispetto dei beni comuni, cioè la condivisione delle risorse e dei beni, oltre il paradigma lavorista e produttivista.
Addano Fragano si confronta con l'eticità delle nostre scelte quotidiane, da quelle relative all'educazione e all'impiego della tecnologia a quelle che riguardano il rapporto con le altre specie e con l'ambiente naturale. Infine, Paolo Scroccare offre una rassegna dei concetti e delle tematiche che più possono aiutarci nella transizione al doposviluppo, che implicherà tra l'altro l'uscita dall'antropocentrismo che oggi caratterizza la nostra società.
http://www.macrolibrarsi.it/libri/__imm ... -libro.php Voglio citare, relativamente al principio dell'economia del dono alcuni nomi non molto conosciuti nell'ambito accademico oltre ai soliti
Serge Latouche,
Marcel Mauss e
Ivan Illich come ad esempio
Karl PolanyiNel caso estremo del DONO DI SE’, meravigliosamente raccontato da Erri De Luca, il donatore di sangue, di midollo osseo dona a degli sconosciuti che tuttavia non sono sentiti come estranei ma piuttosto come componenti della stessa comunità di relazione in cui il donatore ripone la propria fiducia. Comunità intesa appunto come dono reciproco.
Questa visione di comunità è difficile da comprendere oggi, ma faceva parte della nostra cultura socioeconomica prima dell’avvento del Capitalismo. Lo spiega mirabilmente Karl Polanyi, storico del”economia: con il capitalismo la terra e il lavoro si trasformano in merci “fittizie”, mentre in realtà esse sono la sostanza stessa della società:
” Il lavoro è soltanto un altro nome per un’attività umana che si accompagna alla vita stessa la quale a sua volta non è prodotta per essere venduta… La terra è soltanto un altro nome per la natura che non è prodotta dall’uomo, la moneta infine è soltanto un simbolo del potere d’acquisto» La grande trasformazione, Karl Polanyi (pp. 93-94)
L’attività umana e l’ambiente naturale vengono subordinate alle leggi del mercato: le terre comuni vengono privatizzate, le masse vengono sradicate dalle campagne per far nascere la “manod’opera industriale”. Questo comporta, secondo Polanyi, la progressiva erosione della vita sociale e comunitaria e la perdita del significato del bene comune prima curato da tutti, sostituito dalla ricerca dell’unico guadagno personale.
Parlando di Economia del dono ci si riferisce a quei modelli economici che prevedono la priorità delle relazioni e la reciprocità tra donatore e ricevente.
Un esempio è l’Economia di Comunione, ideata da Chiara Lubich nel 1991. Le aziende mondiali aderenti al Movimento dei Focolari coinvolte in questo progetto mettono in atto la comunione degli utili: destinano un terzo del risultato d’esercizio al consolidamento aziendale, un terzo all’azione dell’opera del Movimento nel mondo ed un terzo ad interventi umanitari. Ogni anno viene redatto un “Rapporto Edc” pubblico che dà conto di come gli utili delle aziende vengono distribuiti.
http://quelchebasta.altervista.org/un-p ... -del-dono/