28/08/2021, 11:46
28/08/2021, 12:29
28/08/2021, 14:47
Cari ragazzi,
a giugno ci eravamo salutati con un “arrivederci”, invece oggi devo dirvi che forse a settembre a scuola non ci vedremo.
Se le disposizioni attuali non saranno modificate, io sarò sospeso dall’insegnamento perché non avrò presentato il green pass.
Forse, anche se non vi ho mai nascosto le mie idee riguardo alla gestione dell’epidemia, può sembrarvi strano o esagerato che non mi voglia munire del passaporto verde. Se però pensate a quante cose il vostro professore di italiano e storia vi ha raccontato su tessere di partito senza le quali non si poteva lavorare, o sui tanti marchi di infamia che dispotismi di tutti i tempi facevano cucire sugli abiti di chi era discriminato, o ancora su una ragazzina nascosta in un retro-casa che ha riempito un suo quaderno con la sua fitta calligrafia, allora potrete capire la mia scelta.
Sento già levarsi gli scudi di alcuni di voi: “Ma prof.! Non è la stessa cosa!”. Lo so bene. Non è mai la stessa cosa. Magari se le cose sbagliate si presentassero nella storia sempre nello stesso modo: le sapremmo riconoscere e ce ne sapremmo difendere! Invece spesso il male cerca di ingannarci travestendosi di colori cangianti.
Il vero bene però, vi svelo un trucco, lo riconoscete subito per la sua semplicità, la sua apparente piccolezza, la sua umiltà.
Eccolo quando vi ho lasciato respirare liberamente senza la mascherina e voi avete fatto altrettanto con me. Eccolo quando ci siamo rispettati nei nostri tempi e nei nostri spazi reciproci, quando io sono entrato con la DAD nelle vostre case solo dopo aver bussato e chiesto permesso, così come quando voi avete capito quando ero stanco ed avevo bisogno della vostra comprensione.
Ora forse non potrò più esserci io a vegliare su di voi in questo difficile momento storico, ma, comprendetemi, non avrei più nulla da insegnarvi se diventassi corresponsabile, seppure passivo, di uno strumento di discriminazione come il green pass; una discriminazione che non si fonda sulla religione, l’etnia, il colore della pelle o gli orientamenti sessuali, bensì sulle scelte e sulle convinzioni individuali.
Farò il vaccino quando e se sarò convinto che sia la cosa giusta da fare, non certo per andare al ristorante, ad un concerto o dove che sia. Nemmeno per conservare il posto di lavoro. Ricordiamoci che “non di solo pane vivrà l’uomo” (Mt. 4,4) e che ancora sta scritto: “Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro” (Mt. 6, 28). Il Signore, poi, “non turba mai la gioia de’ suoi figli, se non per prepararne loro una più certa e più grande” (I promessi sposi, cap. VIII). Inoltre, se anche un domani dovessi decidere di vaccinarmi, oppure se sentissi la necessità di sottopormi ad un tampone diagnostico, non scaricherei comunque il passaporto verde, affinché le mie scelte individuali, quali che siano, non diventino motivo di discriminazione per chi avesse fatto scelte differenti.
Speriamo invece che vi sia un ravvedimento nelle coscienze e che si abbandoni la china pericolosa che è stata imboccata e che conduce a tristezze e infamità che credevamo superate.
In tal caso ci abbracceremmo di nuovo, proseguiremmo insieme il nostro cammino, come svegliandoci da un brutto sogno, e potrei dirvi ancora: “Arrivederci, ragazzi!”.
Il vostro prof. Alessandro La Fortezza
Fonte: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-non_avrei_pi_nulla_da_insegnarvi_se_ne_diventassi_corresponsabile_la_lettera_agli_studenti_sul_green_pass_diventa_virale/39130_42814/
28/08/2021, 15:18
MaxpoweR ha scritto:Cari ragazzi,
a giugno ci eravamo salutati con un “arrivederci”, invece oggi devo dirvi che forse a settembre a scuola non ci vedremo.
Se le disposizioni attuali non saranno modificate, io sarò sospeso dall’insegnamento perché non avrò presentato il green pass.
Forse, anche se non vi ho mai nascosto le mie idee riguardo alla gestione dell’epidemia, può sembrarvi strano o esagerato che non mi voglia munire del passaporto verde. Se però pensate a quante cose il vostro professore di italiano e storia vi ha raccontato su tessere di partito senza le quali non si poteva lavorare, o sui tanti marchi di infamia che dispotismi di tutti i tempi facevano cucire sugli abiti di chi era discriminato, o ancora su una ragazzina nascosta in un retro-casa che ha riempito un suo quaderno con la sua fitta calligrafia, allora potrete capire la mia scelta.
Sento già levarsi gli scudi di alcuni di voi: “Ma prof.! Non è la stessa cosa!”. Lo so bene. Non è mai la stessa cosa. Magari se le cose sbagliate si presentassero nella storia sempre nello stesso modo: le sapremmo riconoscere e ce ne sapremmo difendere! Invece spesso il male cerca di ingannarci travestendosi di colori cangianti.
Il vero bene però, vi svelo un trucco, lo riconoscete subito per la sua semplicità, la sua apparente piccolezza, la sua umiltà.
Eccolo quando vi ho lasciato respirare liberamente senza la mascherina e voi avete fatto altrettanto con me. Eccolo quando ci siamo rispettati nei nostri tempi e nei nostri spazi reciproci, quando io sono entrato con la DAD nelle vostre case solo dopo aver bussato e chiesto permesso, così come quando voi avete capito quando ero stanco ed avevo bisogno della vostra comprensione.
Ora forse non potrò più esserci io a vegliare su di voi in questo difficile momento storico, ma, comprendetemi, non avrei più nulla da insegnarvi se diventassi corresponsabile, seppure passivo, di uno strumento di discriminazione come il green pass; una discriminazione che non si fonda sulla religione, l’etnia, il colore della pelle o gli orientamenti sessuali, bensì sulle scelte e sulle convinzioni individuali.
Farò il vaccino quando e se sarò convinto che sia la cosa giusta da fare, non certo per andare al ristorante, ad un concerto o dove che sia. Nemmeno per conservare il posto di lavoro. Ricordiamoci che “non di solo pane vivrà l’uomo” (Mt. 4,4) e che ancora sta scritto: “Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro” (Mt. 6, 28). Il Signore, poi, “non turba mai la gioia de’ suoi figli, se non per prepararne loro una più certa e più grande” (I promessi sposi, cap. VIII). Inoltre, se anche un domani dovessi decidere di vaccinarmi, oppure se sentissi la necessità di sottopormi ad un tampone diagnostico, non scaricherei comunque il passaporto verde, affinché le mie scelte individuali, quali che siano, non diventino motivo di discriminazione per chi avesse fatto scelte differenti.
Speriamo invece che vi sia un ravvedimento nelle coscienze e che si abbandoni la china pericolosa che è stata imboccata e che conduce a tristezze e infamità che credevamo superate.
In tal caso ci abbracceremmo di nuovo, proseguiremmo insieme il nostro cammino, come svegliandoci da un brutto sogno, e potrei dirvi ancora: “Arrivederci, ragazzi!”.
Il vostro prof. Alessandro La Fortezza
Fonte: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-non_avrei_pi_nulla_da_insegnarvi_se_ne_diventassi_corresponsabile_la_lettera_agli_studenti_sul_green_pass_diventa_virale/39130_42814/
non deve essere male avere un prof. così.
28/08/2021, 15:38
28/08/2021, 15:55
Robiwankenobi ha scritto:MaxpoweR ha scritto:Cari ragazzi,
a giugno ci eravamo salutati con un “arrivederci”, invece oggi devo dirvi che forse a settembre a scuola non ci vedremo.
Se le disposizioni attuali non saranno modificate, io sarò sospeso dall’insegnamento perché non avrò presentato il green pass.
Forse, anche se non vi ho mai nascosto le mie idee riguardo alla gestione dell’epidemia, può sembrarvi strano o esagerato che non mi voglia munire del passaporto verde. Se però pensate a quante cose il vostro professore di italiano e storia vi ha raccontato su tessere di partito senza le quali non si poteva lavorare, o sui tanti marchi di infamia che dispotismi di tutti i tempi facevano cucire sugli abiti di chi era discriminato, o ancora su una ragazzina nascosta in un retro-casa che ha riempito un suo quaderno con la sua fitta calligrafia, allora potrete capire la mia scelta.
Sento già levarsi gli scudi di alcuni di voi: “Ma prof.! Non è la stessa cosa!”. Lo so bene. Non è mai la stessa cosa. Magari se le cose sbagliate si presentassero nella storia sempre nello stesso modo: le sapremmo riconoscere e ce ne sapremmo difendere! Invece spesso il male cerca di ingannarci travestendosi di colori cangianti.
Il vero bene però, vi svelo un trucco, lo riconoscete subito per la sua semplicità, la sua apparente piccolezza, la sua umiltà.
Eccolo quando vi ho lasciato respirare liberamente senza la mascherina e voi avete fatto altrettanto con me. Eccolo quando ci siamo rispettati nei nostri tempi e nei nostri spazi reciproci, quando io sono entrato con la DAD nelle vostre case solo dopo aver bussato e chiesto permesso, così come quando voi avete capito quando ero stanco ed avevo bisogno della vostra comprensione.
Ora forse non potrò più esserci io a vegliare su di voi in questo difficile momento storico, ma, comprendetemi, non avrei più nulla da insegnarvi se diventassi corresponsabile, seppure passivo, di uno strumento di discriminazione come il green pass; una discriminazione che non si fonda sulla religione, l’etnia, il colore della pelle o gli orientamenti sessuali, bensì sulle scelte e sulle convinzioni individuali.
Farò il vaccino quando e se sarò convinto che sia la cosa giusta da fare, non certo per andare al ristorante, ad un concerto o dove che sia. Nemmeno per conservare il posto di lavoro. Ricordiamoci che “non di solo pane vivrà l’uomo” (Mt. 4,4) e che ancora sta scritto: “Osservate come crescono i gigli del campo: non faticano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro” (Mt. 6, 28). Il Signore, poi, “non turba mai la gioia de’ suoi figli, se non per prepararne loro una più certa e più grande” (I promessi sposi, cap. VIII). Inoltre, se anche un domani dovessi decidere di vaccinarmi, oppure se sentissi la necessità di sottopormi ad un tampone diagnostico, non scaricherei comunque il passaporto verde, affinché le mie scelte individuali, quali che siano, non diventino motivo di discriminazione per chi avesse fatto scelte differenti.
Speriamo invece che vi sia un ravvedimento nelle coscienze e che si abbandoni la china pericolosa che è stata imboccata e che conduce a tristezze e infamità che credevamo superate.
In tal caso ci abbracceremmo di nuovo, proseguiremmo insieme il nostro cammino, come svegliandoci da un brutto sogno, e potrei dirvi ancora: “Arrivederci, ragazzi!”.
Il vostro prof. Alessandro La Fortezza
Fonte: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-non_avrei_pi_nulla_da_insegnarvi_se_ne_diventassi_corresponsabile_la_lettera_agli_studenti_sul_green_pass_diventa_virale/39130_42814/
non deve essere male avere un prof. così.
No vero, a parte che cita tutte quelle puttanate religiose che fanno cadere le palle, peccato.
Nel frattempo mi è giunta notizia, che i gruppi di controllo a cui è stato iniettato placebo sono quasi tutti stati rivaccinati con il siero "reale".
28/08/2021, 15:59
MaxpoweR ha scritto:§Da mo è un mese che si sa, hanno pure fatto il comunciato ufficiale ^_^
28/08/2021, 16:01
Robiwankenobi ha scritto:Ahia...
No mask e no vax, prende il Covid e ora sta morendo: ha provato a curarsi a casa con l'Ivermectina
Wallace ha iniziato a manifestare i sintomi del Covid quattro giorni prima di essere ricoverato in ospedale, ma aveva rifiutato di sottoporsi al test provando a curarsi con le fantomatiche "terapie domiciliari" sponsorizzate dai no vax assumendo vitamina C, zinco, aspirina e ivermectina, il farmaco antiparassitario che la Fda ha invitato a non usare per il virus e che ha provocato un aumento consistente di casi di avvelenamento.
https://www.ilmessaggero.it/salute/stor ... 62133.html
28/08/2021, 16:25
Wolframio ha scritto:Robiwankenobi ha scritto:Ahia...
No mask e no vax, prende il Covid e ora sta morendo: ha provato a curarsi a casa con l'Ivermectina
Wallace ha iniziato a manifestare i sintomi del Covid quattro giorni prima di essere ricoverato in ospedale, ma aveva rifiutato di sottoporsi al test provando a curarsi con le fantomatiche "terapie domiciliari" sponsorizzate dai no vax assumendo vitamina C, zinco, aspirina e ivermectina, il farmaco antiparassitario che la Fda ha invitato a non usare per il virus e che ha provocato un aumento consistente di casi di avvelenamento.
https://www.ilmessaggero.it/salute/stor ... 62133.html
Le fantomatiche "terapie domiciliari" vanno fatte sotto controllo di un medico.
28/08/2021, 16:37
Wolframio ha scritto:Robiwankenobi ha scritto:Ahia...
No mask e no vax, prende il Covid e ora sta morendo: ha provato a curarsi a casa con l'Ivermectina
Wallace ha iniziato a manifestare i sintomi del Covid quattro giorni prima di essere ricoverato in ospedale, ma aveva rifiutato di sottoporsi al test provando a curarsi con le fantomatiche "terapie domiciliari" sponsorizzate dai no vax assumendo vitamina C, zinco, aspirina e ivermectina, il farmaco antiparassitario che la Fda ha invitato a non usare per il virus e che ha provocato un aumento consistente di casi di avvelenamento.
https://www.ilmessaggero.it/salute/stor ... 62133.html
Le fantomatiche "terapie domiciliari" vanno fatte sotto controllo di un medico.
28/08/2021, 18:16
barionu ha scritto:se leggi i protocolli delle cure dom , l' ivermectina è presente in casi molto rari ,
sempre presente idrossiclorochina : il chinino .
zio ot
28/08/2021, 18:21
mik.300 ha scritto:
si infatti,
forse si è fatto prendere dal panico
e ha esagerato con le dosi..
comuque sti medici non mi pare che abbiano tutta questa voglia di salvarlo
https://www.ilmessaggero.it/salute/stor ... 62133.html
Caleb Wallace è uno degli organizzatori della Freedom Rally, manifestazione no mask in Texas, negli Stati Uniti, nata in protesta contro tutte le restrizioni Covid. Oggi, dopo esser risultato positivo al coronavirus, è intubato e la sua vita è appesa a un filo. Anzi, secondo i medici dello Shannon Medical Center di San Angelo dove è ricoverato dal 30 luglio non ci sono più speranze e ora spetta alla moglie decidere se staccare la spina della macchina che lo mantiene ancora in vita. La donna, madre di tre figli e incinta, è disperata. L'uomo era anche contrario al vaccino.
ma come ?
è ancora vivo e si parla di staccare la spina??
è forse[b][size=150] in coma irreversibile??
forse ho capito l'inghippo..[/size][/b]
La moglie disperata: devo decidere se staccare la spina
Sua moglie Jessica, che aspetta il quarto figlio, ha dichiarato che «Ogni volta che iniziava a tossire, subiva un attacco violento, poi gli mancava completamente il fiato. Era così testardo. Non voleva vedere un medico, perché non voleva far parte delle statistiche dei malati Covid». Ma quando le condizioni di Wallace sono peggiorate, è dovuto andare in ospedale e in pochi giorni è stato attaccato un ventilatore.
l'ivermectina l'ha presa subito o anche lui vigile attesa?
«Mi hanno chiamata dall'ospedale e hanno detto che avevano esaurito le opzioni - ha spiegato la donna - mi hanno chiesto il consenso a non rianimarlo e che sarebbe dipeso da noi decidere quando interrompere i trattamenti.
azzo questi hanno una fretta di seppellirlo incredibile..
anzi SOSPETTA..
cortsione? monoclonali?
così possono scrivere "non vaccinato muore di covid"..
spero che la moglie sia determinata e salvi il marito
insistendo a farlo curare..
28/08/2021, 20:06
28/08/2021, 20:33
Robiwankenobi ha scritto:Comunque quelli di big pharma sono veramente dei fessi, con le cure domiciliari per il covid ci sarebbe da guadagnarci decine di volte di più rispetto al siero sperimentale.
Fresca fresca da telegram, un medico abbastanza in voga a Milano per le cure domiciliari, terapia d'urto per primi sintomi:
28/08/2021, 22:08
Wolframio ha scritto:Robiwankenobi ha scritto:Comunque quelli di big pharma sono veramente dei fessi, con le cure domiciliari per il covid ci sarebbe da guadagnarci decine di volte di più rispetto al siero sperimentale.
Fresca fresca da telegram, un medico abbastanza in voga a Milano per le cure domiciliari, terapia d'urto per primi sintomi:
Sicuramente