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Il video:
http://www.liberoquotidiano.it/video/13 ... sconi.html


[:D]


Ultima modifica di Ufologo 555 il 18/09/2013, 19:24, modificato 1 volta in totale.


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Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Ha detto cose giuste. [^]


Ed ecco un ... esempio! [:(!]




«Io, eroe antimafia e tifoso dei magistrati, rovinato da una giustizia disumana. Non ci credo più»


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settembre 18, 2013Francesco Amicone


Era il presidente dell’associazione antiracket di Caltanissetta, un simbolo della lotta alle cosche in Sicilia. È finito nel tritacarne mediatico-giudiziario. «Non mi ha dato la possibilità di difendermi». La storia allucinante di Mario Rino Biancheri






«Non lo nascondo, ero un giustizialista. Ero uno di quelli che dicono: “Credo nella magistratura”. Pensavo che essere sottoposti a un processo fosse indizio di colpevolezza. Ma oggi ho lasciato tutto alle spalle. Non ci credo più». Dopo sette anni spesi a difendersi in tribunale, e dopo una condanna in primo grado nel 2013, Mario Rino Biancheri è ancora in attesa di una sentenza di assoluzione che ponga fine al suo calvario. La giustizia italiana? «È disumana. I magistrati respingono le prove a mio favore, i media mi ritraggono come un criminale, la gente mi addita come colpevole. Ho perso il lavoro, i soldi, tutto quello per cui mi ero battuto. Sono stato costretto a sopportare un processo nel processo».

Biancheri ci ha fatto l’abitudine, alla frustrazione. E non riesce a trattenerla quando pensa alla piega che prese la sua vita nel 2006. Allora era appena un trentenne. Un simbolo dell’antimafia. Aveva vinto il Premio Internazionale “Europa” , il Premio “Mercurio d’Oro” e il Premio “Italia che Lavora”. Fu indagato e costretto ad abbandonare l’associazione anti-usura che presiedeva con l’accusa di averla derubata. «Se sei innocente, ti invitano a camminare a testa alta. Ma come fai? Non riesci a difenderti nei tribunali. A parte i familiari e pochi intimi, la gente tende a evitarti. I politici che ti elogiavano quando eri un uomo dell’antimafia fanno finta che tu non esista. Ti senti addosso gli occhi di tutti. Il sospetto. Solo i criminali osano avvicinarsi. Ti fanno l’occhiolino, e con un sorriso dicono: “Ti piace stare dall’altra parte?”».

Come è iniziata la sua vicenda giudiziaria?
Dopo un passato nella Confcommercio, dieci anni fa diventai presidente dell’Associazione Antiracket. L’unica riconosciuta dalla prefettura di Caltanissetta. Aiutavamo le vittime dell’usura, organizzavamo convegni, informavamo gli imprenditori. Arrivammo ad assistere circa settanta persone vittime del racket. Sette anni fa, due di queste persone mi truffarono. Non me lo sarei mai aspettato da loro. Li consideravo due amici e mi pugnalarono alle spalle. Approfittarono della mia buona fede. Soprattutto uno di questi, che alla commissione nazionale antimafia fece lodi sperticate di me e della nostra associazione.

In che modo è stato truffato?
Questi due imprenditori si presentarono come vittime dell’usura. Li aiutammo e io arrivai a considerarli come amici. Dopo qualche tempo, iniziarono a chiedere merce ai fornitori promettendo di essere coperti dai soldi dell’associazione. Queste persone, come molte altre nella loro situazione, non hanno conti correnti, quindi avevano bisogno di qualcuno che promettesse di pagare i fornitori. E si servirono dell’associazione. In seguito, presero a compilare assegni falsi a mio nome e chiamarono i fornitori spacciandosi per persone dell’associazione. In tutto sottrassero 100 mila euro. Denunciai i fatti alla magistratura, e il pm decise di indagare anche me. Non solo. Mi accusò di essere il responsabile. Nonostante avesse le prove che avevo perso 40 mila euro per aiutarli, mi accusò di essere un loro collaboratore e mi portò a processo.

Perché i magistrati la ritengono responsabile dell’appropriazione indebita?
Perché ero il presidente dell’associazione. Ma quale bisogno avevo di rubare i soldi all’associazione che avevo contribuito a costruire? Da un punto di vista dell’utilità non avevo alcuna convenienza: ero in una situazione di privilegio, ero un apprezzato “uomo dell’antimafia”. Ora ho perso tutto e l’associazione è stata chiusa. Perché avrei dovuto farlo? I magistrati non hanno mai risposto a questo. Inoltre mi chiedo perché il pm non abbia mai portato a processo le due persone che mi hanno incastrato, sulla base della mia denuncia, per sostituzione di persona, insolvenza fraudolenta, eccetera.

I giudici non le hanno creduto. Sulla base di quali prove?
Semplicemente, mi hanno impedito di difendermi, per un motivo o per l’altro. Quando andai all’udienza preliminare il giudice sembrò ascoltarmi. Poi, forse, si dimenticò di me. Lesse il verbale dell’udienza cinque mesi dopo e mi rinviò a giudizio. Sono stato interrogato numerose volte. Ho fatto dichiarazioni spontanee. Nessuna delle mie parole è stata sconfessata dalle indagini. Gli altri due imputati sono stati processati in contumacia. Pare che i magistrati non siano interessati a raccogliere prove della mia innocenza, prove che sono state sistematicamente respinte ed escluse dal dibattito.

Per quale ragione le prove a sua discolpa sono state escluse dal processo?
Per varie ragioni. Alcune perché dovevano essere presentate con il benestare dei coimputati (un non-senso, visto che accuso i miei coimputati di avermi truffato). Altre sono state rifiutate per qualche cavillo giuridico. E per finire, altre non sono state accettate perché c’è il “pericolo” della prescrizione. Quando abbiamo presentato duecento allegati in mia difesa, la camera di consiglio ha espresso un giudizio sfavorevole dopo soli 5 minuti. Io mi chiedo come abbiano fatto a leggere duecento allegati in 5 minuti. Se i magistrati agiscono in questo modo, come si fa a parlare di processo equo?

Adesso che cosa la attende?
Ero un privilegiato, ora sono sul lastrico. In attesa di leggere le motivazioni della sentenza di condanna in primo grado, l’unica cosa che posso fare è dichiarare la mia innocenza. Per questo ho un sito internet e ho scritto un libro, Sepolto vivo, che sarà pubblicato il 10 dicembre.


http://www.tempi.it/mario-rino-biancher ... i-processo



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 19/09/2013, 01:03 
Non molla et insiste.
Gli occorre troppo inpapocchiare gli italiani (vabbè, la solita parte).

<EMBED WIDTH="206" HEIGHT="248" SRC="http://www.swfcabin.com/swf-files/1379541591.swf" HIDDEN="false" AUTOSTART="true" LOOP="true" volume="100"></EMBED>





RIDICOLO!



Nemmeno Pazuzu te se fila più.
















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नमस्ते

•Skywatchate più che potete•

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Time to eat all your words
Swallow your pride
Open your eyes. (Tears for Fears)
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Tutto l'acciaio del mondo non vale la vita di un solo bambino.

No one
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MessaggioInviato: 19/09/2013, 01:40 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Ha detto cose giuste. [^]


CHE SICURAMENTE CONTINUERA'' A RIPETERE !

DA ANTIGUA .



Berlusconi: "Forza Italia difende i valori cristiani".

Per meritarsi il paradiso fiscale.






FATEVI UN GIRO


http://forum.spinoza.it/viewtopic.php?f ... &start=250




zio ot [;)]


Ultima modifica di barionu il 19/09/2013, 01:41, modificato 1 volta in totale.


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http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=57
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MessaggioInviato: 19/09/2013, 10:33 
Voglio il processo a De Benedetti, a Della Vallle, a Prodi (che ha venduto mezza Italia) & company! Perché questi no?
Dal mazzo tiarno sempre fuori ... Uno! Non vi fa pensare, no? [^]



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MessaggioInviato: 19/09/2013, 11:01 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Ha detto cose giuste. [^]


Ed ecco un ... esempio! [:(!]




«Io, eroe antimafia e tifoso dei magistrati, rovinato da una giustizia disumana. Non ci credo più»


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settembre 18, 2013Francesco Amicone


Era il presidente dell’associazione antiracket di Caltanissetta, un simbolo della lotta alle cosche in Sicilia. È finito nel tritacarne mediatico-giudiziario. «Non mi ha dato la possibilità di difendermi». La storia allucinante di Mario Rino Biancheri






«Non lo nascondo, ero un giustizialista. Ero uno di quelli che dicono: “Credo nella magistratura”. Pensavo che essere sottoposti a un processo fosse indizio di colpevolezza. Ma oggi ho lasciato tutto alle spalle. Non ci credo più». Dopo sette anni spesi a difendersi in tribunale, e dopo una condanna in primo grado nel 2013, Mario Rino Biancheri è ancora in attesa di una sentenza di assoluzione che ponga fine al suo calvario. La giustizia italiana? «È disumana. I magistrati respingono le prove a mio favore, i media mi ritraggono come un criminale, la gente mi addita come colpevole. Ho perso il lavoro, i soldi, tutto quello per cui mi ero battuto. Sono stato costretto a sopportare un processo nel processo».

Biancheri ci ha fatto l’abitudine, alla frustrazione. E non riesce a trattenerla quando pensa alla piega che prese la sua vita nel 2006. Allora era appena un trentenne. Un simbolo dell’antimafia. Aveva vinto il Premio Internazionale “Europa” , il Premio “Mercurio d’Oro” e il Premio “Italia che Lavora”. Fu indagato e costretto ad abbandonare l’associazione anti-usura che presiedeva con l’accusa di averla derubata. «Se sei innocente, ti invitano a camminare a testa alta. Ma come fai? Non riesci a difenderti nei tribunali. A parte i familiari e pochi intimi, la gente tende a evitarti. I politici che ti elogiavano quando eri un uomo dell’antimafia fanno finta che tu non esista. Ti senti addosso gli occhi di tutti. Il sospetto. Solo i criminali osano avvicinarsi. Ti fanno l’occhiolino, e con un sorriso dicono: “Ti piace stare dall’altra parte?”».

Come è iniziata la sua vicenda giudiziaria?
Dopo un passato nella Confcommercio, dieci anni fa diventai presidente dell’Associazione Antiracket. L’unica riconosciuta dalla prefettura di Caltanissetta. Aiutavamo le vittime dell’usura, organizzavamo convegni, informavamo gli imprenditori. Arrivammo ad assistere circa settanta persone vittime del racket. Sette anni fa, due di queste persone mi truffarono. Non me lo sarei mai aspettato da loro. Li consideravo due amici e mi pugnalarono alle spalle. Approfittarono della mia buona fede. Soprattutto uno di questi, che alla commissione nazionale antimafia fece lodi sperticate di me e della nostra associazione.

In che modo è stato truffato?
Questi due imprenditori si presentarono come vittime dell’usura. Li aiutammo e io arrivai a considerarli come amici. Dopo qualche tempo, iniziarono a chiedere merce ai fornitori promettendo di essere coperti dai soldi dell’associazione. Queste persone, come molte altre nella loro situazione, non hanno conti correnti, quindi avevano bisogno di qualcuno che promettesse di pagare i fornitori. E si servirono dell’associazione. In seguito, presero a compilare assegni falsi a mio nome e chiamarono i fornitori spacciandosi per persone dell’associazione. In tutto sottrassero 100 mila euro. Denunciai i fatti alla magistratura, e il pm decise di indagare anche me. Non solo. Mi accusò di essere il responsabile. Nonostante avesse le prove che avevo perso 40 mila euro per aiutarli, mi accusò di essere un loro collaboratore e mi portò a processo.

Perché i magistrati la ritengono responsabile dell’appropriazione indebita?
Perché ero il presidente dell’associazione. Ma quale bisogno avevo di rubare i soldi all’associazione che avevo contribuito a costruire? Da un punto di vista dell’utilità non avevo alcuna convenienza: ero in una situazione di privilegio, ero un apprezzato “uomo dell’antimafia”. Ora ho perso tutto e l’associazione è stata chiusa. Perché avrei dovuto farlo? I magistrati non hanno mai risposto a questo. Inoltre mi chiedo perché il pm non abbia mai portato a processo le due persone che mi hanno incastrato, sulla base della mia denuncia, per sostituzione di persona, insolvenza fraudolenta, eccetera.

I giudici non le hanno creduto. Sulla base di quali prove?
Semplicemente, mi hanno impedito di difendermi, per un motivo o per l’altro. Quando andai all’udienza preliminare il giudice sembrò ascoltarmi. Poi, forse, si dimenticò di me. Lesse il verbale dell’udienza cinque mesi dopo e mi rinviò a giudizio. Sono stato interrogato numerose volte. Ho fatto dichiarazioni spontanee. Nessuna delle mie parole è stata sconfessata dalle indagini. Gli altri due imputati sono stati processati in contumacia. Pare che i magistrati non siano interessati a raccogliere prove della mia innocenza, prove che sono state sistematicamente respinte ed escluse dal dibattito.

Per quale ragione le prove a sua discolpa sono state escluse dal processo?
Per varie ragioni. Alcune perché dovevano essere presentate con il benestare dei coimputati (un non-senso, visto che accuso i miei coimputati di avermi truffato). Altre sono state rifiutate per qualche cavillo giuridico. E per finire, altre non sono state accettate perché c’è il “pericolo” della prescrizione. Quando abbiamo presentato duecento allegati in mia difesa, la camera di consiglio ha espresso un giudizio sfavorevole dopo soli 5 minuti. Io mi chiedo come abbiano fatto a leggere duecento allegati in 5 minuti. Se i magistrati agiscono in questo modo, come si fa a parlare di processo equo?

Adesso che cosa la attende?
Ero un privilegiato, ora sono sul lastrico. In attesa di leggere le motivazioni della sentenza di condanna in primo grado, l’unica cosa che posso fare è dichiarare la mia innocenza. Per questo ho un sito internet e ho scritto un libro, Sepolto vivo, che sarà pubblicato il 10 dicembre.


http://www.tempi.it/mario-rino-biancher ... i-processo


completamente d'accordo..
ci sono tante teste di kavolo
anche nella magistratura..

come in tutti i raggruppamenti..
è un fattp umano..

il processo è equo
soprattutto quando sei colpevole..
quando sei innocente
invece ti bastonano..
il risultato di 20 anni
di riforme berlusconiane..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 19/09/2013, 12:12 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Voglio il processo a De Benedetti, a Della Vallle, a Prodi (che ha venduto mezza Italia) & company! Perché questi no?


[:o)] Ma magari ce li levassero dalle balle!!! [:D]



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La scienza è solo una perversione, se non ha come fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità.(Nikola Tesla)
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1,3 balle al minuto


di Marco Travaglio.

Da Il Fatto Quotidiano del 19/09/2013.




A parte la perfetta imitazione della mummia di Mao Tse-Tung ricomposta in un frizzante doppiopetto scuro, il videomessaggio che annuncia la nascita di Forza Italia presenta varie analogie con quello primigenio del ’94 che annunciava la nascita di Forza Italia: il colorito pastello del faccino levigato come un culetto di bambino, peraltro adornato da una chioma decisamente più fluente di 20 anni fa; il set Ikea con i libri finti di legno e le foto di famiglia sulla scrivania, senza più Veronica, ma sempre rivolte verso l’esterno; l’impermeabilità al senso del ridicolo che accomuna la salma parlante e i cameramen riprendenti, a nessuno dei quali scappa mai da ridere.



Neanche quando lui chiama il Padreterno a testimonial di Forza Italia 2.0 o quando invita kennedianamente gli italiani a domandarsi non cosa può fare lui per loro, ma cosa possono fare loro per lui. Ma soprattutto il fatto che, dopo quasi 20 anni, il protagonista sia ancora a piede libero, il che costituisce il vero, l’unico, miracolo italiano. Quanto alle differenze fra il ’94 e l’oggi, a parte i segni del tempo trascorso (più per noi che per lui), spicca lo straordinario progresso nella capacità di mentire, frutto di un lungo e proficuo allenamento: in un quarto d’ora è riuscito a infilare la bellezza di 20 balle, che costituiscono il nuovo record mondiale di pistolinate al minuto (1,3 periodico).



1) Il presunto “bombardamento fiscale che mette in ginocchio aziende e famiglie” non riguarda comunque le sue, vista la sua condanna per frode fiscale, senza contare i vari autocondoni.



2) Il presunto sabotaggio degli alleati che in 20 anni gli avrebbe “bloccato tutte le riforme” non gli ha impedito di approvare la legge sulle rogatorie del 2001 in 93 giorni, la Cirami del 2002 in 119 giorni, il lodo Schifani del 2003 in 69 giorni, il lodo Alfano del 2008 in 25 giorni.



3) È falso che gli abbiano legato le mani sulla “riforma della giustizia”, visto che in vent’anni ne sono state approvate 110.



4) Non è Magistratura democratica che ha trasformato le toghe “da impiegati pubblici non eletti in potere dello Stato”: è l’art. 104 della Costituzione, che definisce la magistratura “autonoma e indipendente da ogni altro potere”, cioè anch’essa un potere dello Stato. Come negli Stati di diritto da Montesquieu in poi. Il che non vuol dire “irresponsabile e immune”: i giudici che rubano finiscono in galera (tipo quelli corrotti da Previti), i politici che rubano si coprono a vicenda.



5) Nessun magistrato, nemmeno di Md, ha mai detto di voler realizzare “la via giudiziaria al socialismo”.



6) Nel 1992-’93 la magistratura non ha affatto eliminato “i 5 partiti democratici che governavano da 50 anni”: si sono eliminati da soli, rubando. Come lui stesso disse nel ’94: “La vecchia classe politica italiana è stata travolta dai fatti e superata dai tempi. L’autoaffondamento dei vecchi governanti schiacciati dal debito pubblico e dal sistema di finanziamento illegale dei partiti lascia il Paese incerto al passaggio di una nuova Repubblica”.



7) Nel ’94 B. fu inquisito per le tangenti Fininvest alla Guardia di Finanza, poi condannato in tribunale, prescritto in appello e assolto in Cassazione, ma non “con formula piena”, bensì dubitativa: “insufficienza probatoria” (e solo perché Mills, che le prove a suo carico le conosceva, mentì sotto giuramento perché corrotto da lui). E le tangenti esistevano: il manager Sciascia corruttore e i finanzieri corrotti furono tutti condannati.



8)“Per questo cadde il mio primo governo”. No, cadde perché Bossi gli levò la fiducia, in dissenso sulla riforma delle pensioni.




9) “Da allora ho subìto 50 processi…”. Che però sono 28.




10) “…e 41 si sono conclusi senza condanne”. Ma le sentenze, meno di 41, lo dichiarano colpevole di corruzione, falso in bilancio, appropriazione indebita, falsa testimonianza, frode fiscale e rivelazione di segreti, ma impunito per prescrizione o per amnistia o perché si è depenalizzato il reato.




11)“La sentenza (Mediaset) potrebbe non essere definitiva: mi batterò in Italia e in Europa per la revisione”. In Italia la revisione è ammissibile solo con nuove prove, che per ora non si vedono; in Europa nessuna Corte può ribaltare sentenze di tribunali nazionali.




12) “Md si è impadronita della maggioranza della magistratura e dei collegi giudicanti”. Md non è mai stata maggioritaria tra le correnti togate e anche alle ultime elezioni per l’Anm s’è piazzata terza, alle spalle delle componenti moderate (Unicost e di MI), con 1975 voti su 7359. E nessuno dei 5 giudici di Cassazione del processo Mediaset è di Md.




13) “Per condannarmi hanno inventato un nuovo reato: quello di ideatore di un sistema di evasione fiscale”. Ma il reato è vecchio come il mondo: la legge punisce il “mandante”, il “promotore”, l’ “organizzatore” e il “concorrente nel reato” (articoli 110-112 del Codice penale).




14) “Hanno rifiutato di sentire 171 testimoni a mio favore”. Può darsi, ma il giudice ha il potere di sfrondare le liste dei testi della difesa e del pm: altrimenti l’imputato potrebbe citare direttamente l’elenco telefonico e il processo durerebbe un secolo.




15) “Mi hanno sottratto al mio giudice naturale: la sezione ordinaria penale della Cassazione…”. Il giudice naturale, d’estate, per i processi a rischio prescrizione, è la “sezione feriale promiscua” (mista di giudici penali e civili): la sua comunque era tutta di giudici penali.




16) “…dove già mi avevano assolto due volte per gli stessi fatti”. No, l’hanno assolto per Mediatrade, cioè per il periodo successivo a quello dei fatti contestati nel processo Mediaset.




17) “Mi hanno condannato per una presunta evasione dello zero virgola, a fronte di 10 miliardi pagati dal ’94 a oggi da Mediaset”. A parte il fatto che fino a due settimane fa i miliardi erano 6 e non 10, lo zero virgola non sta in piedi: la condanna riguarda ammortamenti di 7,3 milioni su due annualità, ma solo perché i restanti 300 milioni relativi agli anni precedenti si sono prescritti grazie all’ex-Cirielli e alla controriforma del falso in bilancio.




18) “Io non ho commesso alcun reato”. Ma le sentenze definitive che lui cita come modelli di giustizia imparziale lo dichiarano colpevole di svariati delitti gravissimi (vedi punto 10).




19) “Sono orgoglioso di aver impedito di andare al potere a una sinistra che non ha mai rinnegato la sua ideologia e vuole levarmi di mezzo col suo braccio giudiziario”. Strano: con quella sinistra lui governa dal novembre 2011, mantenendola al potere.




20) “Forza Italia difende la tradizione cristiana della vita e della famiglia”. Parola di uno che fece abortire Veronica e – come dice Benigni – “ha avuto diverse mogli, fra cui alcune sue”. Infatti l’unica frase coerente e veritiera è l’appello ai “missionari della libertà”: lui ha sempre prediletto la posizione del missionario.


Ultima modifica di barionu il 19/09/2013, 12:58, modificato 1 volta in totale.


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Comunque ci sono voluti 50 processi per incastrarlo; non ti dice niente?
Anzi, da un'occhiata ad Equitalia, bei farabutti! [^]



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MessaggioInviato: 19/09/2013, 14:50 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Anzi, da un'occhiata ad Equitalia, bei farabutti! [^]
Ufò ma almeno sai dove stai di casa? [:o)]

Cita:
Con la costituzione di Riscossione S.p.A., che nel 2007 ha preso come nome Equitalia S.p.A., il servizio della riscossione dei tributi è tornato in mano pubblica. La riforma della riscossione è avvenuta con l'entrata in vigore dell'art. 3 del D.L. 30 settembre 2005, n. 203 deliberato dal Governo Berlusconi III,[1], convertito con modificazioni nella L. 2 dicembre 2005, n. 248


Fra il nano e suoi discepoli è una bella comica sta faccenda....


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MessaggioInviato: 19/09/2013, 14:58 
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Ronin77 ha scritto:

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Ufologo 555 ha scritto:

Anzi, da un'occhiata ad Equitalia, bei farabutti! [^]
Ufò ma almeno sai dove stai di casa? [:o)]





Io sì, è TU? (Non sembra ...) [^]




Equitalia, indagati 5 funzionari: corrotti per favorire imprenditori

Perquisizioni in tutta Italia in 29 tra case e uffici. L'accusa: soldi in cambio di vantaggi finanziari a professionisti.



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Anche Equitalia nel mirino della giustizia. Questa mattina sono state eseguite 29 perquisizioni presso abitazioni, uffici e sedi di società in alcune città italiane (Roma, Napoli, Latina, Venezia, Genova), su ordine della procura della Capitale, a carico di funzionari di Equitalia che avrebbero garantito indebiti vantaggi finanziari a imprenditori e professionisti. Per ora ci sarebbero 5 indagati. In cambio della promessa di denaro, infatti, sarebbero state accolte, senza che vi fossero i requisiti, istanze di rateizzazione di cartelle esattoriali oppure si sarebbe interferito nelle procedure di versamento dei contributi previdenziali alterando sia la correttezza dei dati relativi al pagamento sia la visibilità degli stessi, anche al fine di ottenere la rinuncia, da parte dell'ente di riscossione, ad adottare le procedure di esecuzione immobiliare. L'indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Nello Rossi e condotta dai pm Francesca Maria Loy e Francesco Ciardi, contempla alcune ipotesi di corruzione e chiama in causa, oltre a professionisti e imprenditori, anche Francesco Pasquini, ex direttore regionale di Equitalia del Lazio e attuale direttore regionale della Liguria.

http://www.liberoquotidiano.it/news/ita ... itori.html

[^] [:o)] [^] [:o)] [^]



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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MessaggioInviato: 19/09/2013, 15:11 
Bravo corruzione guarda un pò siamo in tema [:D]


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MessaggioInviato: 19/09/2013, 17:07 
tutti dovrebbero essere uguali davanti alla legge e se colpevoli pagare pegno ma x qualkuno questo teoreme vale solo x gli altri,questi personaggi sembrano i diffensori strenui delle legalita',ma quando dovevano essere giudicati hanno chiesto ed ottenuto il paravento parlamentare,ma la legge non deve essere uguale x tutti????????????

"La legge è uguale per tutti, ci mancherebbe... Ma non sempre è stato così. I ferrei principi esibiti oggi dal Pd a scapito di Silvio Berlusconi, ieri vacillavano quando nel mirino della magistratura era, ad esempio, il compagno Massimo D’Alema. Che, grazie all’immunità che lo status di europarlamentare allora gli garantiva, nel 2008 potè respingere l’assalto della procura di Milano che indagava sull’affare Bnl. L’anno successivo il senatore Nicola Latorre per la stessa vicenda si trincerò dietro il medesimo scudo. E così Rosy Bindi di fronte alla procura di Napoli che voleva indagarla per falso ideologico e abuso d’ufficio, Salvatore Margiotta inquisito a Potenza con l’accusa di associazione per delinquere, Riccardo Marone che a Napoli avrebbe dovuto difendersi dall’accusa di abuso d’ufficio, truffa aggravata e falso ideologico... La legge, dunque, non per tutti è uguale. E infatti i ‘padri’ della «Costituzione più bella del mondo» vollero inserirvi il principio dell’immunità parlamentare a beneficio anche di chi formalmente oggi lo contesta pur essendosene ieri servito."
da resto del carlino

questi signori talmente ligi alla legge,chissa' xke' non hanno rifiutato,questo artificio..................mahhhhhhhhhhhhhh [:(!]


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MessaggioInviato: 20/09/2013, 00:19 
IL MAGNACCIA DI ARCORE

-di Rita Pani-

http://www.informarexresistere.fr/2013/ ... di-arcore/

Forse val la pena di spendere ancora due parole, su quel tizio sempre più ridicolo e pietoso, che se non avesse i soldi sarebbe deriso o compatito come si fa con lo scemo del villaggio. Premetto che non ho visto l’ennesimo sketch del magnate di Arcore, rifiutandomi anche di sentirlo alla radio, mentre stavo in auto, dato che mi urta persino la sua noiosa voce cantilenante da film dei fratelli Vanzina. Non ci sarebbe stato nemmeno bisogno di leggere i titoli dei giornali, tanto prevedibile era tutta la farsa teletrasmessa da tutte le TV e rimbalzata sul web, e in tutto il mondo a far ridere ancora chi ci guarda, ancora stupito, e divertito.

“Colpito dalla falsità dell’evasione fiscale fino alla mostruosità del Lodo Mondadori“. Basterebbe questo per mettere fine a tutto, per sbattergli la porta in faccia come si fa con un venditore di Folletto troppo insistente, pronto a pulirti casa pur di venderti un antiodorante da infilare nei sacchetti dell’aspirapolvere. Ma purtroppo temo che altre volte ancora, tele giornalisti annoiati, o servi, o semplicemente succubi dei tempi, propineranno ai telespettatori l’ennesima replica:

“Colpito dalla falsità dell’evasione fiscale fino alla mostruosità del Lodo Mondadori, ed ora anche dall’aberrazione dello sfruttamento e dell’induzione alla prostituzione minorile“.

Poi ancora un’altra trasmissione a reti unificate: “Colpito dalla falsità dell’evasione fiscale fino alla mostruosità del Lodo Mondadori, ed ora anche dall’aberrazione dello sfruttamento e dell’induzione alla prostituzione minorile, dalla corruzione dei senatori e deputati per la caduta dei governi …” E peccato che l’abuso edilizio, lo scempio delle coste della Sardegna, e chissà quanti e quali reati ancora fossero coperti da segreto di stato, perché a quel punto per fargli scontare tutta la galera che in un mondo giusto avrebbe fatto, bisognerebbe farlo nascere tre volte ancora, il magnaccia di Arcore.

Farà politica anche fuori dal Parlamento? Nemmeno questa è una novità, è sempre stato così, solo che tutto questo ha davvero poco a che fare con la politica. Lui è il capo della cosca, e continuerà a governare da qualunque posto in cui scelga di stare. Lui ha il danaro per pagare la manovalanza che per suo conto continuerà ad agire e legiferare, malgrado noi e il dissesto del paese. Nella più classica delle mentalità mafiose, ha nemici da abbattere e poco importa quante vittime innocenti resteranno sul campo, demolendo sistemi democratici, istituzioni, valori e morale. La mafiosità non lascia i nemici in piedi. Mai.

Questa ennesima vergognosa farsa umiliante, in fine, non è altro che la prova provata che il berlusconismo non morirà mai, a meno che non si riesca ad estirpare il cancro berlusconista che negli anni ha divorato le coscienze di una gran parte di popolo imbecille. Soprattutto di coloro che con le loro azioni sono quanto di peggio il berlusconismo ha prodotto; gente che nemmeno si accorge di essere stata contagiata.

Mai come oggi, la questione diventa esclusivamente morale. Tornare alla civiltà, solo questo potrebbe salvarci.


Rita Pani (APOLIDE)
http://www.ritapani.it/il-magnaccia-di-arcore/



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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