I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi. Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie da parte del sito UFOFORUM. Ulteriori informazioni
In questo Forum puoi scrivere... con cognizione... quello che vuoi.
Rispondi al messaggio

12/02/2012, 11:35

Ufologo 555 ha scritto:

La Cgia di Mestre lancia l'allarme: la banche chiudono
i rubinetti. Un'azienda su due rischia il crac .



Già... e fanno questo nonostante la BCE abbia messo a disposizione
delle banche miliardi e miliardi di euro all'1% di interesse.

Se volessero davvero promuovere lo sviluppo, come dicono, potrebbero
prestarli direttamente alle aziende....

Invece che fanno? Li danno alle banche che te li rivendono al 6%
(se gli sei simpatico). Altrimenti, non te li danno proprio. E se non te
li danno, tu azienda, puoi pure fallire.

Domanda: di chi sarebbero questi soldi?

Altra domanda: è a questo che ci vuole abituare il sig. Monti?
Sono queste le misure per promuovere lo sviluppo del paese?

Ma che bravo....

12/02/2012, 12:13

ubatuba ha scritto:

Monti versa 2,5 miliardi nelle casse della Stanley Morgan nel silenzio più assoluto

gli squali della finanza speculativa


Nel silenzio assoluto il governo Monti ha fatto un bel regalo dell’Epifania alla Morgan Stanley: 2 miliardi e 567 milioni di euro sono stati dirottati dalle casse del Tesoro a quelle della banca newyorkese. Il tutto è avvenuto il 3 gennaio scorso, un mese fa, nella totale disattenzione degli organi di comunicazione (tranne l'Espresso, a cui però nè la banca nè il ministero del Tesoro hanno voluto fornire spiegazioni...).
Sono stati gli stessi vertici della Morgan Stanley ad aver comunicato che l’esposizione verso l’Italia è scesa da 6,268 a 2,887 miliardi di dollari: una differenza corrispondente a 2,567 miliardi di euro, circa un decimo della manovra “salva-Italia” varata dall’esecutivo Monti!
Una somma utilizzata dal governo italiano per estinguere una operazione di derivati finanziari, anche se non è chiara la ragione per cui la Morgan Stanley abbia richiesto la “chiusura della posizione”, opzione prevista dopo un certo numero di anni da quasi tutti i contratti sui derivati ma raramente applicata: il motivo più verosimile potrebbe essere il declassamento deciso dall’agenzia di rating Standard & Poor’s (che, è giusto ricordarlo, ha avuto lo stesso Monti in passato sul suo libro paga). Certo, finché nessuna delle due parti fornirà spiegazioni, si potrà rimanere solo nell’ambito delle ipotesi.
La banca newyorkese si è limitata ad annunciare trionfalmente il recupero della somma, il governo italiano non ha fornito alcuna spiegazione (non è "popolare" parlarne!?) e i media non indagano né chiedono alcunché. Eppure ne abbiamo diritto e quindi le domande le poniamo noi:
1) Perchè il Tesoro, che è il nostro massimo ente pubblico di spesa, si trova impegnato in rischiose operazioni finanziarie con "prodotti derivati", di cui da tempo tutti gli esperti economici denunciano la pericolosità!?
2) Perchè tra tanti creditori si è scelto di liquidare una somma così ingente proprio a una banca d'affari e su operazioni finanziarie così spregiudicate!? Proprio mentre si chiedono grandi sacrifici a lavoratori e pensionati...
Magari c'è una spiegazione plausibile, ma allora perchè il silenzio e il rifiuto di fornirla pubblicamente!? Dobbiamo sorbirci solo i predicozzi sul fatto che siamo troppo "innamorati" del posto fisso!?
In Argentina, dopo la durissima crisi del debito, operazioni finanziarie scellerate come questa sono state equiparate a crimini umanitari...

fonte: qelsi
http://isegretidellacasta.blogspot.com/ ... casse.html


chi ha investito nei derivati?
monti o il precedente governo?
(tremonti e berlusca)

vorrei tanto saperlo..

12/02/2012, 12:22

mik.300 ha scritto:

chi ha investito nei derivati?
monti o il precedente governo?
(tremonti e berlusca)

vorrei tanto saperlo..


Sempre il soliti....

Il New York Times che ha riportato la notizia che, grazie ai derivati, dal 1996 l’Italia avrebbe truccato i conti non ha trovato né conferma né smentita dal nostro governo. In realtà sul Fatto Quotidiano del 19 dicembre 2009 avevamo segnalato la stranezza del fenomeno che si osservava intorno al debito pubblico italiano: i tassi di interesse scendevano, ma lo Stato continuava a pagare sempre lo stesso tasso sullo stock di debito. Ci eravamo chiesti se tale anomalia non fosse data dall’uso della "finanza creativa" per far rientrare il nostro paese nei parametri europei, taroccando di fatto i conti con l’aiuto di qualche banchiere compiacente e ben pagato. La questione non è di poco conto per due motivi. Il primo è di ordine politico: il derivato che il New York Times sostiene essere stato stipulato nel 1996 con JP Morgan è un derivato bipartisan, perché da [b]Carlo Azeglio Ciampi in poi, tutti i ministri delle Finanze successivi devono esserne venuti a conoscenza.[/b]

Il trucco contabile, se davvero ci fosse, non sarebbe mai stato denunciato e quindi il dibattito sui conti pubblici italiani si sarebbe sviluppato per anni intorno ad una bugia contabile ben custodita dentro il ministero di via XX Settembre, dal direttore della Finanza della Cassa depositi e prestiti Matteo Del Fante, all’epoca dei fatti banchiere di Goldman (secondo la ricostruzione del Nyt).

Il secondo motivo riguarda la moralità e trasparenza delle istituzioni poste a guardia della correttezza dei conti e della trasparenza verso gli investitori internazionali. Il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi ha lavorato a Goldman Sachs negli anni in cui la Grecia ha realizzato lo swap con la banca d’affari. La stessa banca si è affrettata a smentire che Draghi abbia avuto un qualsiasi ruolo nella vicenda. Esiste tuttavia una singolare coincidenza: Draghi era anche direttore generale del Tesoro nel 1996 e se avesse realmente realizzato l’operazione di maquillage contabile spostando al futuro il debito, sarebbe anche lecito pensare che tale expertise possa essere stata messa al servizio di altri paesi europei una volta passato nelle file di Goldman Sachs. Ma i condizionali e i periodi ipotetici, ovviamente, sono obbligatori in attesa di riscontri concreti.

Goldman Sachs in Italia ha poi potuto vantare come consulenti nomi del calibro di Romano Prodi, Gianni Letta, Mario Monti e addirittura un Goldman boy, Massimo Tononi, era stato nominato sottosegretario al Tesoro nel 2006. Che fine a fatto Tononi? È tornato a lavorare per Goldman Sachs che lo ha riassunto con un lauto stipendio proprio mentre infuriava la bufera finanziaria e venivano licenziati centinaia di bancari a New York e Londra. Bastano questi esempio per capire perché ci sia l’impressione diffusa che nei luoghi deputati al controllo della trasparenza e della correttezza delle operazioni finanziarie dello Stato siano state installate porte girevoli che permettono agli uomini delle banche d’affari americane di entrare e uscire quanto vogliono. Se esista o meno questo gigantesco swap che ha gravato, o ancora grava sui nostri conti pubblici non è più una questione economica finanziaria, ma diventa una questione di credibilità della nostra classe dirigente
.

Continua>>
http://www.wallstreetitalia.com/article ... esoro.aspx

12/02/2012, 13:54

Thethirdeye ha scritto:

mik.300 ha scritto:

chi ha investito nei derivati?
monti o il precedente governo?
(tremonti e berlusca)

vorrei tanto saperlo..


Sempre il soliti....

Il New York Times che ha riportato la notizia che, grazie ai derivati, dal 1996 l’Italia avrebbe truccato i conti non ha trovato né conferma né smentita dal nostro governo. In realtà sul Fatto Quotidiano del 19 dicembre 2009 avevamo segnalato la stranezza del fenomeno che si osservava intorno al debito pubblico italiano: i tassi di interesse scendevano, ma lo Stato continuava a pagare sempre lo stesso tasso sullo stock di debito. Ci eravamo chiesti se tale anomalia non fosse data dall’uso della "finanza creativa" per far rientrare il nostro paese nei parametri europei, taroccando di fatto i conti con l’aiuto di qualche banchiere compiacente e ben pagato. La questione non è di poco conto per due motivi. Il primo è di ordine politico: il derivato che il New York Times sostiene essere stato stipulato nel 1996 con JP Morgan è un derivato bipartisan, perché da [b]Carlo Azeglio Ciampi in poi, tutti i ministri delle Finanze successivi devono esserne venuti a conoscenza.[/b]

Il trucco contabile, se davvero ci fosse, non sarebbe mai stato denunciato e quindi il dibattito sui conti pubblici italiani si sarebbe sviluppato per anni intorno ad una bugia contabile ben custodita dentro il ministero di via XX Settembre, dal direttore della Finanza della Cassa depositi e prestiti Matteo Del Fante, all’epoca dei fatti banchiere di Goldman (secondo la ricostruzione del Nyt).

Il secondo motivo riguarda la moralità e trasparenza delle istituzioni poste a guardia della correttezza dei conti e della trasparenza verso gli investitori internazionali. Il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi ha lavorato a Goldman Sachs negli anni in cui la Grecia ha realizzato lo swap con la banca d’affari. La stessa banca si è affrettata a smentire che Draghi abbia avuto un qualsiasi ruolo nella vicenda. Esiste tuttavia una singolare coincidenza: Draghi era anche direttore generale del Tesoro nel 1996 e se avesse realmente realizzato l’operazione di maquillage contabile spostando al futuro il debito, sarebbe anche lecito pensare che tale expertise possa essere stata messa al servizio di altri paesi europei una volta passato nelle file di Goldman Sachs. Ma i condizionali e i periodi ipotetici, ovviamente, sono obbligatori in attesa di riscontri concreti.

Goldman Sachs in Italia ha poi potuto vantare come consulenti nomi del calibro di Romano Prodi, Gianni Letta, Mario Monti e addirittura un Goldman boy, Massimo Tononi, era stato nominato sottosegretario al Tesoro nel 2006. Che fine a fatto Tononi? È tornato a lavorare per Goldman Sachs che lo ha riassunto con un lauto stipendio proprio mentre infuriava la bufera finanziaria e venivano licenziati centinaia di bancari a New York e Londra. Bastano questi esempio per capire perché ci sia l’impressione diffusa che nei luoghi deputati al controllo della trasparenza e della correttezza delle operazioni finanziarie dello Stato siano state installate porte girevoli che permettono agli uomini delle banche d’affari americane di entrare e uscire quanto vogliono. Se esista o meno questo gigantesco swap che ha gravato, o ancora grava sui nostri conti pubblici non è più una questione economica finanziaria, ma diventa una questione di credibilità della nostra classe dirigente
.

Continua>>
http://www.wallstreetitalia.com/article ... esoro.aspx




si nel 1996,
ma ESATTAMENTE chi ha firmato il contratto ?

quello vorrei saperlo..

la grecia è andata a picco
a causa dei derivati..
truccando allo stesso modo il bilancio..
Ultima modifica di mik.300 il 12/02/2012, 13:57, modificato 1 volta in totale.

12/02/2012, 14:19

Art.18, vertice segreto tra Monti e Camusso
Cgil smentisce, Cisl ironizza: "Sono divertenti"
Palazzo Chigi e Cgil smentiscono l'incontro segreto e l'accordo sull'articolo 18. Ma Repubblica conferma: "Notizia appresa da fonte certa"

http://www.tgcom24.mediaset.it/politica ... ente.shtml


un po di carboneria mancava.......
Ultima modifica di ubatuba il 12/02/2012, 14:19, modificato 1 volta in totale.

12/02/2012, 14:41

http://www.linkiesta.it/tremonti-col-di ... ato-eccome

Da notare che:

- lo stesso Tremonti dice che solo dopo il 2000 i derivati hanno cominciato a prendere la piega di strumenti speculativi (cioè, da quando c'era lui)

- coi derivati l'Italia ci ha guadagnato e ci ha perso. Fino al 2008 ha guadagnato, poi ha perso. Quindi, dire che lo strumento ci ha svenduto è palesemente falso. Sono state fatte operazioni valide e altre sbagliate, si può non condividere l'uso di questi strumenti, ma dire "sempre i soliti" è falso, e, sinceramente, comincia a rompere sentire sempre le solite balle stratosferiche.

Sull'art. 18, qua arrivano sms CGIL che smentiscono. Però sarebbe necessario un accordo. Quello che salta fuori dalle presunte rivelazioni prevede in pratica l'adozione dell'apprendistato, con facilitazioni economiche per rendere vantaggioso il contratto a tempo indeterminato. Sempre cose vaghe, per carità, però è, almeno, una base su cui ragionare.

12/02/2012, 14:50

sezione 9 ha scritto:

http://www.linkiesta.it/tremonti-col-di ... ato-eccome

Da notare che:

- lo stesso Tremonti dice che solo dopo il 2000 i derivati hanno cominciato a prendere la piega di strumenti speculativi (cioè, da quando c'era lui)

- coi derivati l'Italia ci ha guadagnato e ci ha perso. Fino al 2008 ha guadagnato, poi ha perso. Quindi, dire che lo strumento ci ha svenduto è palesemente falso. Sono state fatte operazioni valide e altre sbagliate, si può non condividere l'uso di questi strumenti, ma dire "sempre i soliti" è falso, e, sinceramente, comincia a rompere sentire sempre le solite balle stratosferiche.

Sull'art. 18, qua arrivano sms CGIL che smentiscono. Però sarebbe necessario un accordo. Quello che salta fuori dalle presunte rivelazioni prevede in pratica l'adozione dell'apprendistato, con facilitazioni economiche per rendere vantaggioso il contratto a tempo indeterminato. Sempre cose vaghe, per carità, però è, almeno, una base su cui ragionare.


ciao sez 9 ho riportato solo una notizia giornalistica un po senzazionale,con relativa smentita dei presunti partecipanti....
sui famosi derivati pure sarei curioso di sapere il personaggio che ha posto la prima firma sull'..........."AFFARE"?se qualkuno sapesse navigando in internet non ho avuto riscontro.........

12/02/2012, 15:11

Sinceramente, non mi importa sapere chi ha "firmato". Una operazione finanziaria del governo richiede un atto legislativo, è il ministro che "firma" ed è il governo che si assume la responsabilità. Per quello che mi riguarda, è stato il presidente del consiglio a "firmare". sarebbe più interessante sapere invece chi non ha "firmato", ma "consigliato". Insomma, come è nata l'idea, ma in ogni caso, non conta. Ciò che conta è: il governo ha fatto A, cosa ha ottenuto? I derivati sono pura speculazione, da anni, ci hanno giocato tutti, alcuni hanno perso e altri hanno vinto. Per me, non è così che si fa politica. Ma se Tremonti (per dire) "gioca" ai derivati e fa incassare 1 miliardo di euro, devo dirgli che è scemo? Casomai è strano che lui si penta nel 2010 (o 2011) parlando di strumenti demoniaci dopo averli usati per 10 anni. Diventano cattivi i derivati solo quando ti fanno perdere? Mah... Se avessero pensato di più all'economia vera (tutti), magari saremmo messi meglio. Ci voleva qualcuno che 10 anni prima (e non 10 anni dopo, come Tremonti...) della crisi capisse e agisse, ma, purtroppo, non c'è stato. Specie a sinistra, che all'epoca aveva fascinazioni Clintoniane e Blairiane (che sono, specie Clinton, tra i maggiori responsabili della situazione attuale).

TTE, sulle banche, qua in Veneto si fanno accordi con le banche tedesche. Non tutte le banche ti negano i soldi, per cui, se le banche italiane non "rischiano", evidentemente il problema è italiano. La BCE ha fatto quello che doveva fare, immettendo soldi in circolo, poi sono le banche che non usano quei soldi per un fine utile. Che si doveva fare? A parte la critica, che proponi? E sulla critica mia alle banche italiane che dici? Se gli imprenditori veneti trovano soldi all'estero, non è forse un problema tutto italiano di capacità non elevatissime sia da parte delle banche che di alcuni imprenditori, che ragionano ancora da "cassa di risparmio di paese" e da "metalmezzadro arricchito"?

12/02/2012, 15:46

sezione 9 ha scritto:

Quindi, dire che lo strumento ci ha svenduto è palesemente falso. Sono state fatte operazioni valide e altre sbagliate, si può non condividere l'uso di questi strumenti, ma dire "sempre i soliti" è falso, e, sinceramente, comincia a rompere sentire sempre le solite balle stratosferiche.



Le balle stratosferiche, se mi permetti, le racconti tu e gli amici tuoi.
Questi sono FATTI incontrovertibili, caro sezione.

Lo so che brucia... ma prima o poi dovrai fartene una ragione.
Prodi è un incapace. E lo ha mostrato con i suoi FALLIMENTI
di IRI e compagnia cantante. E se non è un incapace, allora vuol
dire che ci sta dentro con tutte le scarpe. Insieme ai compagni di
merende della Goldman Sachs.

12/02/2012, 15:58

Sai, rido, perchè ancora aspetto la fine del mondo e la dittatura globale che tu hai annunciato mille volte... Ti ricordi, vero, che i tuoi testi sicuri annunciavano la bancarotta italiana durante le feste? Se le fonti sono le stesse, sai, mi vien proprio da ridere...

Smentire, prego, se coi derivati l'Italia ha perso o guadagnato, e nel caso quando e come. Balle a parte, propaganda qualunquista a parte.

12/02/2012, 16:07

sezione 9 ha scritto:

Sinceramente, non mi importa sapere chi ha "firmato". Una operazione finanziaria del governo richiede un atto legislativo, è il ministro che "firma" ed è il governo che si assume la responsabilità.


a me invece importa..

12/02/2012, 16:15

ubatuba ha scritto:

Art.18, vertice segreto tra Monti e Camusso
Cgil smentisce, Cisl ironizza: "Sono divertenti"
Palazzo Chigi e Cgil smentiscono l'incontro segreto e l'accordo sull'articolo 18. Ma Repubblica conferma: "Notizia appresa da fonte certa"

http://www.tgcom24.mediaset.it/politica ... ente.shtml


un po di carboneria mancava.......


ho letto l'articolo..
secondo me l'incontro non c'è stato..
da un pò di tempo la repubblica
fa pura disinformazione..
siria, iran, monti,

ecc. ecc.

in pratica la proposta camusso-monti
è/sarebbe un contratto a termine depotenziato..
oggi il contratto a termine si può fare max 3 anni,
oppure più contratti a termine con tot. sempre 3 anni,
tra un contratto a termine e l'altro un tot di giorni
(altrimenti se non cè soluzione di continuità
si configura un contratto a t.i.)

il bello di questi contratti è che
in caso di risoluzione senza giusta causa
il datore di lavoro paga
tutto il contratto per intero..
ex. contratto di 3 anni,
licenzia il dipendente senza giusta causa
il 3° mese del 1 anno,
deve pagare gli altri 33 mesi (12 ,12 e 9)..

capito la botta?

invece con il pseudo accordo camusso-monti
il datore se la cava con un indennizzo....
è chiaro che dopo 3/4 anni
il lavoratore che rischia di
diventare tutelato dall'articolo 18
viene licenziato e poi riassunto
con la stessa formula..

magari dopo un tot di giorni
in modo che possa ricadere nel gruppo
dei cosiddetti "precari"..

dove sta il guadagno per il lavoratore ??
BOH..

questi sono geni del male..
Ultima modifica di mik.300 il 12/02/2012, 16:58, modificato 1 volta in totale.

12/02/2012, 16:19

sezione 9 ha scritto:

Sai, rido, perchè ancora aspetto la fine del mondo e la dittatura globale che tu hai annunciato mille volte... Ti ricordi, vero, che i tuoi testi sicuri annunciavano la bancarotta italiana durante le feste? Se le fonti sono le stesse, sai, mi vien proprio da ridere...


Nessuno ha la sfera di cristallo sezione.

Ci sono forze che si contrappongono e, determinate
dinamiche, possono certamente variare (e per fortuna dire!)

Lo so che il semplice fatto di darmi ragione,
ti porterà a negare sino alla fine.

Ma io aspetto.... al di là del fiume... [;)]

12/02/2012, 16:20

mik.300 ha scritto:

sezione 9 ha scritto:

Sinceramente, non mi importa sapere chi ha "firmato". Una operazione finanziaria del governo richiede un atto legislativo, è il ministro che "firma" ed è il governo che si assume la responsabilità.


a me invece importa..


Lo scopriremo Mik... basta indagare in rete.

Nel frattempo, un'inchiesta dei REPORT

12/02/2012, 16:47

sezione 9 ha scritto:

http://www.linkiesta.it/tremonti-col-di ... ato-eccome

Da notare che:

- lo stesso Tremonti dice che solo dopo il 2000 i derivati hanno cominciato a prendere la piega di strumenti speculativi (cioè, da quando c'era lui)

- coi derivati l'Italia ci ha guadagnato e ci ha perso. Fino al 2008 ha guadagnato, poi ha perso. Quindi, dire che lo strumento ci ha svenduto è palesemente falso. Sono state fatte operazioni valide e altre sbagliate, si può non condividere l'uso di questi strumenti, ma dire "sempre i soliti" è falso, e, sinceramente, comincia a rompere sentire sempre le solite balle stratosferiche.



il contratto derivato
è di per sè legittimo e ha senso
se ha valenza assicurativa
in quanto correlato ad altri investimenti,
(acquisto petrolio a un dato prezzo,
contratto derivato su aumento
del prezzo del petrolio..)
se va male uno,
mi salva l'altro insomma..

diventa speculativo quando non sta sotto
a nessun altro investimento,
diventando rischiosissimo
-> vinci tutto o perdi tutto..
puro gioco d'azzardo insomma..

bisogna vedere che tipo di derivato
ha sottoscritto il governo italiano..
e quale causale ha addotto.
Rispondi al messaggio