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Re: ATTENTATI ...

26/07/2016, 23:25

mik.300 ha scritto:
TheApologist ha scritto:Naah, non servono le crociate, basta rispedirli in cammellandia e lasciare che si squartino tra loro...


i libici sotto gheddafi stavano benissimo..

casa pagata, studi all'estero pagati,
ecc. ecc.


Infatti... Poi arrivò mr.Sarkozy e aprì la 'breccia'.
A volte mi chiedo se tutte queste azioni scellerate facciano veramente parte di piani e complotti a lungo termine messi a punto da élites inumane dall'immenso potere per scopi oscuri, oppure siano semplicemente il frutto dell'idiozia di una cerchia di politicanti inetti che giocano ai soldatini sulla nostra pelle per riempirsi le tasche e basta. Molte volte il dubbio mi viene...

Re: ATTENTATI ...

26/07/2016, 23:38

TheApologist ha scritto:
mik.300 ha scritto:
TheApologist ha scritto:Naah, non servono le crociate, basta rispedirli in cammellandia e lasciare che si squartino tra loro...


i libici sotto gheddafi stavano benissimo..

casa pagata, studi all'estero pagati,
ecc. ecc.


Infatti... Poi arrivò mr.Sarkozy e aprì la 'breccia'.
A volte mi chiedo se tutte queste azioni scellerate facciano veramente parte di piani e complotti a lungo termine messi a punto da élites inumane dall'immenso potere per scopi oscuri, oppure siano semplicemente il frutto dell'idiozia di una cerchia di politicanti inetti che giocano ai soldatini sulla nostra pelle per riempirsi le tasche e basta. Molte volte il dubbio mi viene...

Direi la prima.... al 90%...
Il 10%, cioè le briciole, lo addebiterei alla seconda.

Per quanto riguarda la prima, ti invito a vedere questa intervista... era solamente il 2007.... [:246]

Guarda su youtube.com


Dobbiamo aggiungere altro? [:I]

Re: ATTENTATI ...

26/07/2016, 23:58

Terrorismo, qualcosa non torna…

saint-etienne-675-675x275.jpg

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/07 ... a/2934504/

di Diego Fusaro - Filosofo

Stragi su stragi. Senza tregua. Quasi una al giorno, ormai. Chissà perché, poi, questi orrendi attentati si abbattono sempre nei luoghi pubblici facendo strage di povera gente, di persone comuni, lavoratori e disoccupati, ragazzi e studenti.

Mai una volta – avete notato? – che l’ira delirante dei terroristi si abbatta nei luoghi del potere e della finanza. Mai. Mai un signore della finanza colpito, mai uno statista, mai un “pezzo grosso” dell’Occidente. Strano, davvero, che i pazzi alfieri del terrorismo, che in teoria – si dice – avrebbero dichiarato guerra all’Occidente non prendano di mira chi l’Occidente davvero lo governa.

Se non ci dicessero un giorno sì e l’altro pure che il terrorismo islamico ha dichiarato guerra all’Occidente si avrebbe quasi l’impressione che si tratti di una guerra di classe – gestita poi da chi? – contro lavoratori, disoccupati, classi disagiate: una lotta di classe tremenda, ordita per tenere a bada i dominati, per tenerli sotto tensione, proprio ora che, mentre stanno perdendo tutto, iniziano a sollevarsi (è il caso della Francia della “loi travail”, uno dei Paesi più colpiti dal terrorismo).

E intanto, a reti unificate, ci fanno credere che il nostro nemico sia l’Islam e non il terrorismo quotidiano permanente dell’economia di mercato.

Ci fanno credere che il nemico, per il giovane disoccupato cristiano, sia il giovane disoccupato islamico e non il delocalizzatore, il magnate della finanza, il fautore delle “riforme” che uccidono il mondo del lavoro: il conflitto Servo-Signore è, ancora una volta, frammentato alla base. Nell’ennesima guerra tra poveri, della quale a beneficiare sono coloro che poveri non sono.

Il terrorismo, quali ne siano gli agenti, è un’arma nelle mani dei potenti: fa il loro interesse. E lo fa per più ragioni.

Intanto, perché frammenta il conflitto di classe e mette i servi in lotta tra loro (Islamici vs Cristiani, Orientali vs Occidentali): lo “scontro di civiltà” di Huntington va a occultare la “lotta di classe di Marx”. Il tutto condito con le tirate à la Fallaci.
Lo scontro delle civiltà e il nuovo ordine mondiale. Il futuro geopolitico del pianeta

In secondo luogo perché attiva il paradigma securitario, modello “Patriot Act” Usa: per garantire sicurezza, si toglie libertà. Et voilà, il gioco è fatto.

In terzo luogo, si crea adesione al partito unico della produzione capitalistica anche in chi avrebbe solo motivi per contestarla: l’Occidente “buono” contro l’Oriente cattivo e terrorista.

In quarto luogo, si prepara il terreno – prepariamoci – per nuove guerre: guerre in nome del terrore, come fu in Afghanistan (2001) e non molto fa con i bombardamenti in Siria. Il terrorismo diventa una “opportunità” - sit venia verbo – per guerre di aggressione imperialistiche.

Questo lo scenario. V’è poco da stare allegri. Ma è meglio essere informati, se non altro.

Re: ATTENTATI ...

27/07/2016, 00:24

Stimo Fusaro, ha fatto un'analisi corretta.
Ma come si fa a contrastare il vero "paròn"?
Non è il capo di una fabbrichetta... Ma chissà chi (o cosa) è, e dove sta.
Scordiamoci la "consapevolezza globale", perché la maggior parte del popolo bove è plasmato sul modello dei coniugi Vecchiarutti/Sessa...
Per cui... Persa in partenza la guerra, si può solo stare a guardare, sperando di non farsi male. :|

Re: ATTENTATI ...

27/07/2016, 09:15

Come mai queste persone che fanno queste stragi sono tutte conosciute e schedate dalla giustizia per reati definendoli pure fuori di testa e alla fine sono tutte uccise,non sarebbe meglio cercare di prenderne qualcuno vivo?. [}:)]

Re: ATTENTATI ...

27/07/2016, 10:59

appunto magicamente tutti morti e quelli presi vivi tipo belgio spariscono e non si sa più nulla. poi stranamente se guardate le foto sono tutti ragazzi normali alla moda a cui piace bere, fumare, droghe leggere, mangiare maiale e fast food, vestire alla moda (ho visto foto con addosso burberry e altre marche costose), discoteca, alcuni pure gay o bisex quindi il contrario del fanatico islamico, ma secondo i pennivendoli e il governo colluso si sarebbero radicalizzati all'ultimo secondo. si di uno o due esiste il video dove parla di uccidere (esclusod quello tutto con la faccia coperta può essere chiunque) però chissà quando lo ha fatto e perchè, sotto pressione o di sua spontanea volontà? bo

Re: ATTENTATI ...

27/07/2016, 11:15

bleffort ha scritto:Come mai queste persone che fanno queste stragi sono tutte conosciute e schedate dalla giustizia per reati definendoli pure fuori di testa e alla fine sono tutte uccise,non sarebbe meglio cercare di prenderne qualcuno vivo?. [}:)]



capisco l'effetto emulazione,
i 15 minuti di warhol,
ma l'input viene dall'esterno..

c dicono che la pistola
il matto di monaco
l'ha comprata sul "deepweb" e simili..

ma a me paiono fesserie..
da dare in pasto al volgo..

Re: ATTENTATI ...

27/07/2016, 11:23

TheApologist ha scritto:Stimo Fusaro, ha fatto un'analisi corretta.
Ma come si fa a contrastare il vero "paròn"?
Non è il capo di una fabbrichetta... Ma chissà chi (o cosa) è, e dove sta.
Scordiamoci la "consapevolezza globale", perché la maggior parte del popolo bove è plasmato sul modello dei coniugi Vecchiarutti/Sessa...
Per cui... Persa in partenza la guerra, si può solo stare a guardare, sperando di non farsi male. :|


Il loro potere è dato dai soldi e il modo migliore per colpirli è, nei limiti del possibile, toccargli il portafoglio.
Rendersi il più possibile invisibili.
Tornare all' economia rurale, utilizzare i tam tam per comunicare ecc.... [:D]

Re: ATTENTATI ...

27/07/2016, 11:25

greenwarrior ha scritto:
TheApologist ha scritto:Stimo Fusaro, ha fatto un'analisi corretta.
Ma come si fa a contrastare il vero "paròn"?
Non è il capo di una fabbrichetta... Ma chissà chi (o cosa) è, e dove sta.
Scordiamoci la "consapevolezza globale", perché la maggior parte del popolo bove è plasmato sul modello dei coniugi Vecchiarutti/Sessa...
Per cui... Persa in partenza la guerra, si può solo stare a guardare, sperando di non farsi male. :|


Il loro potere è dato dai soldi e il modo migliore per colpirli è, nei limiti del possibile, toccargli il portafoglio.
Rendersi il più possibile invisibili.
Tornare all' economia rurale, utilizzare i tam tam per comunicare ecc.... [:D]


[:290]

Re: ATTENTATI ...

27/07/2016, 12:12

mik.300 ha scritto:
greenwarrior ha scritto:
TheApologist ha scritto:Stimo Fusaro, ha fatto un'analisi corretta.
Ma come si fa a contrastare il vero "paròn"?
Non è il capo di una fabbrichetta... Ma chissà chi (o cosa) è, e dove sta.
Scordiamoci la "consapevolezza globale", perché la maggior parte del popolo bove è plasmato sul modello dei coniugi Vecchiarutti/Sessa...
Per cui... Persa in partenza la guerra, si può solo stare a guardare, sperando di non farsi male. :|


Il loro potere è dato dai soldi e il modo migliore per colpirli è, nei limiti del possibile, toccargli il portafoglio.
Rendersi il più possibile invisibili.
Tornare all' economia rurale, utilizzare i tam tam per comunicare ecc.... [:D]


[:290]

Già... toccargli il portafoglio. Però, per ora, sono loro a toccarlo a noi...
(tra un attentato e l'altro, siamo un pò distratti) [:306]
viewtopic.php?p=422074#p422074

Re: ATTENTATI ...

27/07/2016, 16:06

E dopo l’eccidio di Monaco, imbavagliare i social media
Lascia profondamente perplessi l'affondo portato contro la Rete e i social media in Germania, a seguito dell'eccidio nel centro commerciale Olympia di Monaco di Baviera.


Il ministro degli Interni tedesco Thomas de Maizière ha infatti denunciato che agenti in borghese con fucili in mano vengono scambiati per attentatori sui social media, la cosa ci deve far riflettere, spiegando così la diffusione della notizia di tre attentatori e non di un folle isolato.

La sua frase sarebbe pericolosissima se usata con la finalità legislativa di voler silenziare i social in caso di fatti di sangue, come quelli che viviamo con sempre maggiore frequenza. La velocità dell'informazione moderna e la difficoltà di verificare le fonti pongono una questione reale. Ma ciò potrebbe forse diventare un problema che giustifichi l'oscuramento del Web? Se iniziasse a prevalere il pensiero di Maizière e di molti altri politici, si rischierebbe proprio questo. E non è la prima volta che un governo denuncia i social per la loro la pericolosità (verso il suo monopolio del pensiero).
Si pensi alla fotografia del massacro al Bataclan circolata su Facebook e Twitter, che molti media tradizionali avevano pubblicato in prima pagina: essa mostrava alcuni morti stesi a terra sul parquet impregnato di sangue. Secondo Le Figaro, il ministro dell'Interno francese avrebbe chiesto ai gestori dei social di tutto il mondo di censurare tale immagine perchè costituirebbe un grave attacco alla dignità umana e al segreto investigativo.

Non si comprende dove starebbe l'attacco alla dignità umana, visto che nessuno ha mai chiesto la censura ad esempio per le foto dei campi di sterminio nazisti.

E poi dove sarebbe il pericolo per il segreto investigativo? Forse l'inquinamento delle prove via web? Ma bastano già le numerose incongruenze che i ricercatori indipendenti fanno regolarmente emergere su Internet e alle quali i governi non sanno cosa rispondere… In realtà è sempre più evidente la volontà di impedire che qualcuno "disturbi il manovratore".

Personalmente, fa molta più paura la censura della Rete e il suo controllo centralizzato, rispetto a una massa incontrollata di informazioni in presa diretta, che porterebbe certo il pericolo di qualche informazione falsa, ma sarebbe la garanzia dell'avere più occhi indipendenti sparsi in giro per il mondo.

La Rete è stata poi d'aiuto in numerose occasioni, durante gli ultimi attentati. Si pensi alla strage di Orlando, dove un figlio scrive sui social: Mamma, sono chiuso nel bagno. Sta venendo qui, morirò. Sulla pagina Facebook del club Pulse era inoltre comparso questo messaggio: Uscite tutti e correte via!, e poi quello di tale @GoEmili0 che diceva Per favore dite ai poliziotti che siamo nascosti nel camerino di Pulse, c'è stata una sparatoria. Sono state informazioni utili agli agenti per poter intervenire tempestivamente.

Ancor più palese l'utilità dei messaggi inviati durante la strage di Dacca, quando si ebbe una fitta corrispondenza che avrebbe potuto permettere di salvare due ostaggi chiusi in un bagno che chiedevano disperatamente aiuto. Insomma tutto può dirsi, tranne che in queste situazioni i social siano dannosi.
Peraltro spetterebbe sempre ai media tradizionali — e qualificati — di verificare la veridicità delle informazioni raccolte. Forse è proprio questo il punto su cui riflettere: l'attuale grado di autorevolezza dei grandi media, ostaggi dei budget e e delle linee editoriali (elegante locuzione per filtrare la pratica orwelliana del bispensiero). Per la cronaca più scottante o cruenta, quasi tutto passa attraverso le veline degli uffici stampa di questo o quel governo o Corpo di polizia.

L'unica eccezione sono proprio le news che appaiono sui social. Certo, troppe persone tendono a prenderle per buone sempre e comunque, ma forse sono quegli stessi individui che prima bevevano tutto ciò che elargiva mamma tivù. Emblematico il caso del "golpe" in Turchia, dove neppure di fronte alle immagini di una trentina di soldati arrestati dalle forze di polizia, i giornalisti hanno osato dire che i militari avevano fallito il rovesciamento di Erdoğan. Anzi, proprio in quei minuti alcuni di loro affermavano recisamente che il governo fosse ormai caduto. E questa che dobbiamo chiamare "informazione affidabile"?

Diciamo francamente che dietro alle parole dei governi tedesco e francese c'è il mai sopito desiderio di evitare che il proprio operato venga analizzato e giudicato. È dalle immagini e dalle testimonianze che si scoprono i lati deboli delle versioni ufficiali, quelle che ci vengono imposte come verità incontestabili. Il vizio di effettuare una legislazione d'emergenza per imbavagliare la Rete è sempre all'ordine del giorno ed eclatanti fatti di sangue offrono una scusa perfetta per farlo col consenso implicito dell'opinione pubblica.


Fonte

Re: ATTENTATI ...

27/07/2016, 21:17

dai e dai qualche cosa
alla fine emerge..


http://www.corriere.it/video-articoli/2 ... 40d8.shtml

Accuse al cronista che filmò 2 stragi: «Sa tutto prima»
E lui replica: «Se fai questo lavoro non vai mai in ferie»
Richard Gutjahr, giornalista tedesco, era sulla promenade e ha ripreso il tir che falciava i passanti. A Monaco ha effettuato la diretta dell’eccidio. Il web: «Sapeva tutto, c’è un complotto». La replica: «Faccio bene il mio mestiere»

capito?
uno lavora bene
e diventa UBIQUO..
si trovava a nizza e a monaco
con la videocamera in mano
al posto giusto e al momento giusto

per il soggetto è normale..


Testimone in prima linea delle stragi di Nizza e Monaco. E per questo «accusato» dal web. Quel cronista sapeva tutto già da prima: dietro agli eccidi - è l’assurda tesi «complottista» - c’è una regia. Ma ora, prima di proseguire, facciamo una premessa: certi giornalisti son bravi anche perché hanno la capacità di stare nel posto giusto al momento giusto. Fortuna, fiuto, forse pure la «dritta» decisiva

anche per quelli del corriere è normale
che un tipo si trovi nell'esatto momento
in cui si svolge l'azione in due posti
diversi..


Quella sera del 14 luglio era a Nizza: in vacanza. Il suo albergo affacciato sulla promenade. La telecamerina già pronta per filmare i fuochi d’artificio per la festa nazionale

Non basta. Finito il suo lavoro a Nizza Richard torna a casa, a Monaco. La mattina del 22 luglio è in auto, non lontano dal centro commerciale preso di mira da dal diciassettenne Ali Somboly. Auricolari, il cellulare che segnala le emergenze di cronaca, forse lo scanner sintonizzato sulle frequenze delle forze dell’ordine, forse ottime fonti che lo avvertono in tempo reale: fatto sta che il cronista scatta. Una manciata di minuti dopo è già sul posto.

che kulo neh?
si trova guarda caso fuori dal macdonald
al momento n cui il matto si mette a sparare..
eh si che il centro commerciale
dev'essere piuttosto grande..
fortuna?
in vacanza con chi era?
da solo o con moglie (israeliana) e figli?
di solito si va in vacanza con la famglia..
x quanti giorni?
abita e lavora a monaco veramente?
è la sua residenza abituale tutto l'anno?

questo doveva indagare il giornalista del corriere..
non preoccuparsi solo di smontare le stranezze..
bah..

Re: ATTENTATI ...

27/07/2016, 21:47

a parte questo giornalista palesemente dei servizi, ma poi guarda caso mai un filmato dove si vedono bene in faccia questi presunti terroristi, mai uno ne ho visto, fin dai primi di hebdo, o sgranati , o lontani.
eppure tutti sui social mettono video anche da lontani o dove si fanno selfie o foto normali e si vedono in hd benissimo, ma qui mai e poi mai è successo.

Re: ATTENTATI ...

27/07/2016, 22:10

xfabiox ha scritto:a parte questo giornalista palesemente dei servizi, ma poi guarda caso mai un filmato dove si vedono bene in faccia questi presunti terroristi, mai uno ne ho visto, fin dai primi di hebdo, o sgranati , o lontani.
eppure tutti sui social mettono video anche da lontani o dove si fanno selfie o foto normali e si vedono in hd benissimo, ma qui mai e poi mai è successo.


I video che facevo 7 anni fa col nokia 5230 sono di qualità nettamente superiore a quelli che ci vengono propinati oggi, nel 2016, nell'era del 4k! Per dire... Strano no?? [:246]

Re: ATTENTATI ...

27/07/2016, 22:40

zakmck ha scritto:
E dopo l’eccidio di Monaco, imbavagliare i social media
Lascia profondamente perplessi l'affondo portato contro la Rete e i social media in Germania, a seguito dell'eccidio nel centro commerciale Olympia di Monaco di Baviera.


Il ministro degli Interni tedesco Thomas de Maizière ha infatti denunciato che agenti in borghese con fucili in mano vengono scambiati per attentatori sui social media, la cosa ci deve far riflettere, spiegando così la diffusione della notizia di tre attentatori e non di un folle isolato.[/b]

Diciamo francamente che dietro alle parole dei governi tedesco e francese c'è il mai sopito desiderio di evitare che il proprio operato venga analizzato e giudicato. È dalle immagini e dalle testimonianze che si scoprono i lati deboli delle versioni ufficiali, quelle che ci vengono imposte come verità incontestabili. Il vizio di effettuare una legislazione d'emergenza per imbavagliare la Rete è sempre all'ordine del giorno ed eclatanti fatti di sangue offrono una scusa perfetta per farlo col consenso implicito dell'opinione pubblica.

Fonte


....... [:290]
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