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31/03/2011, 14:26

Ciao, non ti ho mai chiesto come ti chiami (nome) ?
Altrimenti quando voglio salutarti debbo ricorrere ad Asimov ed i suoi "cervelli positronici" eheheehheh.

Marco71.

31/03/2011, 14:27

Mi chiamo Stefania [;)].

31/03/2011, 14:32

Cosa stanno nascondendo a Fukushima

http://www.altrainformazione.it/wp/2011 ... fukushima/

Hirose Takashi ha scritto un intero scaffale di libri, per lo più sul settore nucleare e il settore militare-industriale. Il suo libro più noto è probabilmente Nuclear Plants for Tokio – Impianti Nucleari per Tokio – in cui egli porta la logica dei promotori del nucleare alla sua logica conclusione: se siete sicuri che siano così sicuri, perché non costruire gli impianti nel centro della città, invece che a centinaia di chilometri di distanza provocando la dispersione di metà dell’energia elettrica nel passaggio sui cavi? Ha rilasciato l’intervista tv, parzialmente tradotta qui di seguito, un po’ contro i suoi impulsi presenti. Gli ho parlato al telefono oggi (22 marzo 2011) e mi ha detto che, mentre al tempo della costruzione aveva senso opporsi al nucleare, adesso che il disastro era cominciato egli avrebbe preferito rimanere in silenzio, solo che le bugie che stanno raccontando la radio e la TV sono così gravi che non può stare zitto. Ho tradotto solo il primo terzo del colloquio (potete vedere tutto, in giapponese, su you-tube), la parte che riguarda in particolare quello che accade negli impianti di Fukushima. Nella seconda parte ha parlato di quanto sia pericolosa radiazione in generale, e anche della minaccia costante dei terremoti.

Continua>>>>
http://www.altrainformazione.it/wp/2011 ... fukushima/


Commento.....


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31/03/2011, 17:03

Angeldark ha scritto:

La celebre rivista satirica toscana...un hà mia torto un ha! [}:)]

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http://www.ilvernacoliere.com/

[:246]

31/03/2011, 19:33

Facile a dirsi!

31/03/2011, 19:54

“Conosco i reattori di Fukushima
Ecco perché sarà peggio di Chernobyl”

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/31/%E2%80%9Cconosco-quei-reattori-si-rischia-la-catastrofe%E2%80%9D/101198/

31/03/2011, 20:19

Leggende nucleari, tutta la verità sul fabbisogno energetico nazionale

Dalle centrali atomiche francesi l'Italia importa solo l'uno per cento dell'elettricità totale che consuma


“Che senso ha continuare a snobbare il nucleare? Alla fine lo importiamo dalla Francia, tanto vale portarcelo in casa”. Lo sentiamo ripetere come un mantra ogni volta che si tocca la questione dell’atomo. Ma è veramente così? E se lo è, quanto pesa effettivamente l’energia atomica francese sul totale del nostro fabbisogno energetico? Per capirlo basta armarsi di pazienza e fare due calcoli. Partiamo dal “fabbisogno nazionale lordo” e cioè dalla richiesta totale di energia elettrica in Italia. Nel 2009, secondo i dati pubblicati da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, è stato pari a circa 317.602 Gwh (Gigawatt/ora all’anno). Di questi, circa 278.880 Gwh (87,81%) sono stati prodotti internamente, in buona parte da centrali termoelettriche (77,4% delle produzione nazionale) che funzionano principalmente a gas (65,1% del totale termoelettrico), carbone (17,6%) e derivati petroliferi (7,1%): combustibili fossili, in larga parte importati. Il gas, che è la fonte più rilevante nel mix energetico italiano, arriva per il 90% dall’estero, soprattutto da Algeria (34,44% del totale importato), Russia (29,85%) e Libia (12,49%). La parte di fabbisogno non coperta dalla produzione nazionale viene importata, tramite elettrodotti, dai paesi confinanti.

In tutto, nel 2009, sempre secondo i dati di Terna, abbiamo acquistato dall’estero circa 44.000 Gwh di energia, al netto dei 2.100 circa che abbiamo esportato. 10.701 Gwh ce li ha ceduti la Francia, 24.473 la Svizzera e 6.712 la Slovenia. Tre paesi ai nostri confini che producono elettricità anche con centrali nucleari. In base ai dati pubblicati dalla Iaea (Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica), la Francia produce il 75,17% dell’elettricità con il nucleare, la Svizzera il 39,50% e la Slovenia circa il 38%. In termini di Gwh questo significa che importiamo circa 8.000 Gwh di energia elettrica prodotta dalle centrali nucleari francesi, 9.700 Gwh dalle centrali svizzere e 2.550 Gwh dall’unica centrale slovena. Quanto pesa quindi il nucleare estero sul fabbisogno italiano? Il conto è presto fatto. Basta dividere i Gwh nucleari importati mettendo a denominatore il fabbisogno nazionale lordo. Si scopre così che solo il 2,5% del fabbisogno nazionale è coperto dal nucleare francese, il 3,05% dal nucleare svizzero e lo 0,8% da quello sloveno.

In realtà, se si considera il mix medio energetico nazionale calcolato dal Gestore servizi energetici (GSE) in collaborazione con Terna, la percentuale di energia nucleare effettivamente utilizzata in Italia è pari ad appena l’1,5% del totale. Se si scompone il dato, si scopre che il nucleare francese pesa per circa lo 0,6% sul mix energetico nazionale. Ma c’è un’altro dato da considerare. Consultando i dati pubblicati da Terna si scopre infatti che l’Italia dal punto di vista energetico è tecnicamente autosufficiente. Le nostre centrali (termoelettriche, idroelettriche, solari, eoliche, geotermiche) sono in grado di sviluppare una potenza totale di 101,45 GW, contro una richiesta massima storica di circa 56,8 GW (picco dell’estate 2007). Perché allora importiamo energia dall’estero? Perché conviene. Soprattutto di notte, quando l’elettricità prodotta dalle centrali nucleari, che strutturalmente non riescono a modulare la potenza prodotta, costa molto meno, perché l’offerta (che più o meno rimane costante) supera la domanda (che di notte scende). E quindi in Italia le centrali meno efficienti vengono spente di notte proprio perché diventa più conveniente comprare elettricità dall’estero.

“E se dovesse succedere un incidente in una delle centrali dei paesi confinanti?”. Beh, non ci sarebbe da rallegrarsi, ma ancora una volta i dati possono esserci (un po’) di conforto. Le tre centrali nucleari più vicine all’Italia sono in Francia a Creys-Malville (regione dell’Isère), in Svizzera a Mühleberg (vicino a Berna) e in Slovenia a Krško, verso il confine con la Croazia. Creys-Malville è a circa 100 Km in linea d’aria dalla Valle d’Aosta, a 250 Km da Torino e a 350 Km da Milano. Mühleberg dista circa 100 Km dal confine piemontese e 220 Km da Milano. Krško è a 140 Km da Trieste. Ammesso che si possa usare come riferimento il disastro di #268;ernobyl‘, in caso di incidente sembra che la più alta esposizione alle radiazioni si verifichi nel raggio di 30-35 chilometri dal reattore. Quindi nelle nostre valli alpine e nelle grandi città del nord si possono dormire ancora sonni abbastanza tranquilli rispetto all’eventualità che si costruisca un reattore dentro i confini nazionali.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03 ... le/100027/
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31/03/2011, 21:55

Fukushima: radioattivita' in falda acqua

(ANSA) - TOKYO, 31 MAR - Iodio radioattivo 131 e' stato rilevato in una falda acquifera situata a circa 15 metri sotto la centrale nucleare di Fukushima, secondo i tecnici della Tepco, la societa' che gestisce l'impianto danneggiato. Un campione d'acqua prelevato mercoledi' scorso da un reattore della centrale ha mostrato un tasso di 430 Bq/cm3, ha dichiarato un portavoce della Tepco, sostenendo che il valore ''e' 10.000 volte superiore'' a quello consentito.

01/04/2011, 00:47

Bliss quell'articolo che hai fornito è davvero esaustivo.
Se ero convinto prima che il nucleare è un idiozia ora lo sono ancora di più.

grazie

02/04/2011, 22:37

Fukushima è l'anticamera di una catastrofe planetaria

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Il disastro nucleare Fukushima, dove la situazione sta precipitando, rivela il rischio concreto di uno scenario apocalittico: la completa fusione del nocciolo può produrre una catastrofe ambientale di portata incalcolabile, facendo impallidire il ricordo di Chernobyl.

By Edoardo Capuano - 02 aprile 2011

http://www.ecplanet.com/node/2403

Se le barre di combustibile esaurito prenderanno fuoco per mancanza di liquido refrigerante, l’intenso calore alzerà pennacchi di radiazioni fino all’atmosfera più alta, interessando tutto il pianeta. Questo è lo scenario da incubo: nubi di materiale radioattivo che innaffiano il pianeta con tossine letali per mesi e mesi. E secondo l’Istituto Centrale di Meteorologia e Geodinamica di Vienna, il processo mortale è già iniziato.

Domenica scorsa (27/03/2011), scrive Mike Whitney su “Il Cambiamento”, i funzionari della Tepco hanno riferito che i livelli di radiazione fuorusciti nell’acqua di Fukushima 3mare presso il reattore 2 erano 100.000 volte superiori al normale, e che la radiazione dell’aria superava di 4 volte i limiti di legge previsti. Di conseguenza, lavoratori d’urgenza e trasportati lontano dall’impianto, dove la crisi sta peggiorando di ora in ora. Gli scienziati di Vienna hanno detto al “New Scientist” che «l’impianto nucleare danneggiato di Fukushima sta emettendo iodio e cesio radioattivo a livelli prossimi a quelli osservati in seguito all’incidente di Chernobyl del 1986», prima ancora che la centrale sia esplosa: nel caso, le conseguenze sarebbero ancora peggiori, perché a Fukushima le quantità di materiale radioattivo sono maggiori, quindi la minaccia è superiore.

Secondo gli specialisti austriaci, l’impianto di Fukushima ha circa 1.760 tonnellate di combustibile nucleare nuovo ed esausto in loco, mentre nel reattore di Chernobyl c’erano solo 180 tonnellate. E ora le autorità nipponiche hanno «rivelato la prospettiva di una probabile falla nell’involucro di contenimento del nocciolo del reattore n° 3», paventando «uno sviluppo potenzialmente minaccioso nella corsa per evitare un rilascio su grande scala delle radiazioni». Al “New York Times”, un alto dirigente nucleare ha detto che «c’era una lunga crepa verticale che correva lungo il lato del contenitore del reattore stesso». La fessura, precisa Mike Whitney, corre fin sotto il livello dell’acqua nel reattore e sta facendo fuoriuscire fluidi e gas. La maxi-crepa è il vaso di Pandora: disperde materiale radioattivo nell’acqua e nell’acqua.

Come riferisce “Kyodo News”, è aumentato l’inquinamento del mare: nei pressi dell’impianto è stato rilevato un aumento costante dello iodio-131 radioattivo, che ha raggiunto una concentrazione pari a 1.850,5 volte il limite di legge. Nishiyama, il portavoce dell’Agenzia giapponese per la sicurezza, ha detto che non può negare la possibilità che i materiali radioattivi continuino ad essere rilasciati in mare. «Com’era prevedibile – scrive Whitney – i media si sono messi in completa modalità “Perdita Petrolio del Golfo della Bp”, facendo ogni sforzo per minimizzare il disastro e per placare il pubblico con mezze verità e disinformazione. L’obiettivo è Fukushima 1quello di nascondere la portata della catastrofe e proteggere l’industria nucleare: è un altro caso di profitti a scapito delle persone».

Eppure, certe bugie hanno le gambe corte: la radiazione si è manifestata nella fornitura d’acqua di Tokyo, è stata proibita l’importazione di latte, frutta e verdura da quattro prefetture in prossimità di Fukushima e la zona di evacuazione intorno agli impianti è stata allargata ad un raggio di 18 miglia. Inoltre, gli apparecchi rilevatori hanno conteggiato le minuscole particelle radioattive che si sono diffuse dal sito del reattore attraverso il Pacifico fino al Nord America, l’Atlantico e l’Europa. «È solo una questione di giorni prima che si disperda in tutto l’emisfero settentrionale», ha detto alla “Reuters” Andrea Stahl, scienziato senior presso l’Istituto Norvegese per la Ricerca Atmosferica. E se i portavoce ufficiali continuano a ripetere che non c’è “nessuna minaccia” che la radiazione raggiunga gli Stati Uniti, per il medico Brian Moench «forse dovremmo tutti fischiettare “Don’t worry, be happy” all’unisono».

Nessuno può dirsi certo di essere al riparo, insiste Whitney: le ciminiere asiatiche arrivano a inquinare la Californa, su cui si deposita anche la sabbia del Deserto del Gobi. E la metà del mercurio presente nell’atmosfera su tutti gli Stati Uniti proviene dalla Cina. Non solo: una settimana dopo un test di ordigni nucleari in Cina, scrive il “Washington’s Blog”, lo iodio-131 può essere individuato nella tiroide dei cervi del Colorado. Quindi: «Le carcasse fumanti di Fukushima sono una macchina perpetua di morte che avvelena tutto quello che ha intorno – mare, cielo e terra». L’inquinamento del suolo intanto è elevatissimo: il doppio di quello di Chernovyl, secondo il dottor Tetsuji Imanaka, in dichiarazioni raccolte da Aileen Mioko per il “New Scientist”. Siamo già al doppio di Chernoyl, e la situazione sta peggiorando.

Nonostante ciò, è in atto una colossale opera di insabbiamento della verità. Secondo l’Unione degli Scienziati Coinvolti (Union of Concerned Scientists), il governo di Tokyo sta «sprecando l’opportunità di avviare una evacuazione ordinata da aree più grandi attorno a tutto il sito, in particolare per le categorie maggiormente vulnerabili, come bambini e donne incinte. In pratica si tratta di non perdere tempo prezioso e intraprendere subito un’evacuazione su scala più ampia». I lavoratori giapponesi stanno Fukushima 2mettendo le loro vite in gioco per riprendere il controllo dell’impianto danneggiato, ma con scarso successo. La probabilità di un altro incendio, un’altra esplosione mostruosa o una fusione del nocciolo aumenta di giorno in giorno.

Il danneggiamento di Fukushima, dice Whitney, sta progredendo esponendo decine di migliaia di persone al rischio di cancro della tiroide, di leucemia infantile e di altre malattie mortali. «Sabato, il primo ministro giapponese, Naoto Kan, ha detto che la situazione nello stabilimento nucleare di Fukushima era “grave”. Questo potrebbe essere l’eufemismo del secolo». I governi, non solo quello giapponese, cercano di proteggere la lobby nucleare: quella che finanzia le campagne elettorali, compresa quella di Obama. E intanto la situazione precipita, come conferma il disastro di Fukushima: «Il governo giapponese ha minimizzato la crisi per far sembrare che le cose siano sotto controllo, ma è tutta una farsa», scrive Whitney. «Non controllano nulla. La missione di soccorso è stata un flop fin dall’inizio e ora le cose sono a un punto critico. L’intervento d’emergenza è stato superato dagli eventi e adesso si tratta di “aspettare e vedere”. Ci stiamo avvicinando all’ora zero».

Info: ilcambiamento.it / Fonte: libreidee.org/

03/04/2011, 00:02


Individuata perdita acqua radioattiva
Prima visita del premier giapponese Naoto Kan nelle zone devastate l'11 marzo da un forte terremoto seguito da uno tsunami



http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 12528.html



Teniamo monitorata la situazione .


zio ot [V]

03/04/2011, 01:09

cavolo che ansia mamma mia :( .. cioè io non è che voglio erssere un catastrofista , o un fanatico dei Maya...
ma se no è l'apocalisse nel 2012, o la rinascita... cioè... come fa ancora il mondo a dubitare che questa non sia un'epoca di cataclismici globali cambiamenti?

03/04/2011, 09:10

Emergenza nucleare in Giappone: Tepco tampona falla al reattore 2 di Fukushima, acqua radioattiva nell’Oceano Pacifico
http://www.direttanews.it/2011/04/03/em ... -pacifico/

EMERGENZA NUCLEARE GIAPPONE – La buona notizia è che la crepa al reattore numero 2 è stata individuata. Quella cattiva è che da quella crepa è uscita finora acqua altamente radioattiva finita direttamente nell’oceano, e nessuno sa dire in quale quantità. A tre settimane dal disastro la situazione, nella centrale atomica di Fukushima, è tutt’altro che sotto controllo. La crepa in questione è larga 20 centimetri e corre lungo la superficie del box che contiene i cavi dell’alimentazione elettrica, in una sala direttamente collegata all’edificio delle turbine del reattore numero due. Il box è inondato di acqua radioattiva per una ventina di centimetri di altezza e la società che gestisce l’impianto, la Tokyo Electric Power Company (Tepco), fa sapere di aver cominciato a tappare la falla con il calcestruzzo anticipando anche un’altra operazione: il possibile utilizzo dell’azoto da iniettare nelle vasche di contenimento dei reattori per prevenire nuove esplosioni di idrogeno. Il che, secondo gli esperti, significa una cosa sola: i reattori sono ancora instabili.

Le rilevazioni nell’aria non sono rassicuranti nella zona attorno a Fukushima. Il vicedirettore dell’Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese, Hidehiko Nishiyama, denuncia «materiali» (non precisati) con radioattività superiore al normale a una distanza di 37 chilometri dall’impianto (ben più dei 20 per i quali è stata imposta l’evacuazione) però non dà indicazioni per estendere l’area di evacuazione e del resto era successa la stessa cosa due giorni fa: nel villaggio di Iitate, a 40 km dalla centrale, l’Aiea, (l’Agenzia atomica internazionale) aveva rilevato radiazioni oltre i limiti di guardia e l’Agenzia nipponica aveva confermato l’orientamento del governo, non estendere la fascia di protezione. Decisione ribadita ieri mattina dal premier Noto Kan nella sua prima visita a Fukushima da quando è scoppiata l’emergenza nucleare. Drammatico il suo appello agli uomini che stanno lavorando nell’impianto. «Voglio che lottiate sapendo che non potete assolutamente perdere questa battaglia» , ha detto Naoto Kan a centinaia di tecnici, vigili del fuoco e militari nella loro base, alla scuola calcio J-Village. «Dovete lottare per decidere il futuro del Giappone»

03/04/2011, 17:12

Sirius ha scritto:

cavolo che ansia mamma mia :( .. cioè io non è che voglio erssere un catastrofista , o un fanatico dei Maya...
ma se no è l'apocalisse nel 2012, o la rinascita... cioè... come fa ancora il mondo a dubitare che questa non sia un'epoca di cataclismici globali cambiamenti?

Se continua così,al 2012 non ci arriviamo!!! [8)]

03/04/2011, 17:14

Fukushima,falla reattore 2 resta aperta 03/04/2011 16:23

16.23 Sono falliti i tentativi di chiudere la falla del reattore 2 della centrale nucleare di Fukushima, responnsabile della fuoriuscita di acqua radioattiva nell'Oceano Pacifico. I tecnici hanno prima usato calcestruzzo poi polimeri assorbenti, ma l'acqua contaminata continua a uscire. Per l'agenzia nucleare giapponese potrebbero volerci mesi per riportare sotto controllo la situazione. Decine di manifestanti hanno protestato davanti alla sede della Tepco a Tokyo.

http://www.televideo.rai.it/televideo/p ... menumain=1
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