Di sicuro ai tempi del Comunismo le loro donne non facevano le P.. , e vivevano dignitosamente anche con un pò di ristrettezza,ora invece vogliono arricchirsi presto con poco lavoro, tanti di questi sono abituati a rubare e anche ad uccidere sempre per lo sporco denaro che il Sistema Occidentale non nè può fare a meno e che in questi Paesi ha fatto propaganda per un secolo.

Maddai che ridicolaggini

Prendiamo come esempio di educazione la destra itaGliana che ha portato tanta cultura ed educazione al nostro paese

Senza menzionare poi la "legalità",termine censurato da questi signori.

Basta cialtroni,cialtronate e cialtronerie.

LEGALITà quello di cui abbiamo bisogno,non a tutti sta bene essere governati da gente che non rispetta questo termine.

Legalità Allora mandiamo a casa la Magistratura "Democratica" ......

Ti fa ridere la parola legalità?

pronunciata da chi ha avallato l'applicazione retroattiva di una legge, si fa abbastanza ridere onestamente.

Io avrei questo potere?

Forte

Se non vi accorgete che è tutta una messa in scena, fin dal '94 .. bèh, it's up to you, dicono gli americani. (Ed ecco perché poi abbiamo pisquani del genere Letta, Alfano, Renzi e compagnia briscola ...)

"********" Ufologo come diceva il tuo capo B.

Siamo allo sbando più completo! Berlusconi ha fallito perché impedito; D'Alema, tolto il bombardamento, zitto,zitto della ex Jugoslavia, e affondato con un cacciatorpediniere una barca di albanesi, non ha fatto altro! Prodi: tasse! Veltroni, opaco; Monti, famelico; Bersani, un frustrato. Non ci resta che ... piangere (ah, no, ridere! ora c'è Renzi!)

Amen

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Repubblica: “Berlusconi candidato alle Europee in Ungheria, Bulgaria o Estonia”

ROMA - L’idea di candidare di Silvio Berlusconi alle elezioni Europee in un paese diverso dall’Italia per scampare alla legge Severino potrebbe essere di nuovo tra le opzioni vagliate dal suo staff di fedelissimi. Almeno stando a quanto riferito dal quotidiano la Repubblica, secondo il quale gli occhi dell’ex senatore, nonostante le perplessità giuridiche della vicenda, sarebbero puntati su Ungheria, Bulgaria o Estonia

«Presidente, torniamo a pensare a una tua candidatura alle Europee fuori dall’Italia» gli propongono di nuovo i più solerti amici. Attorno al tavolo da pranzo di Villa San Martino, domenica sera, ci sono Sandro Bondi, Manuela Repetti, Daniela Santanché. Il Cavaliere nicchia ma a differenza di altre occasioni non esclude a priori il colpo di scena: «Mah, bisognerebbe trovare un Paese che accetti di candidarmi, non è facile». E gli altri: «Sai che non sarebbe un problema». Ma la carta jolly per aggirare condanna definitiva, decadenza e perdita dell’immunità è alla portata solo sulla carta. Il leader di Forza Italia è condannato in via definitiva, il regolamento comunitario rimanda alla disciplina nazionale per i criteri relativi alla incompatibilità. La Severino in Italia la prevede anche per le Europee, ma solo per la candidatura nel nostro Paese, non in altri.

Ed ecco allora lo spiraglio che l’incandidabile Berlusconi potrebbe sfruttare questa primavera:

La direttiva Ue 109 del ‘93 che disciplina la materia pretende un attestato delle autorità dello Stato d’origine che «certifichi che non è decaduto dal diritto di eleggibilità » (art. 10), ma all’articolo successivo ammette ricorsi nel Paese di candidatura. Insomma, caos (utile alla bisogna) L’entourage del Cavaliere fiuta il colpaccio. C’è il precedente di Giulietto Chiesa in Lettonia nel 2009. Spiega un dirigente forzista vicino al leader: «Un possibile approdo potrebbe essere l’Ungheria dell’amico Victor Orban», l’ultranazionalista di destra che vanta un ottimo rapporto con Berlusconi (oltre al tifo milanista). In Bulgaria poi si può diventare cittadino «se si investe 511 mila euro nell’economia nazionale» ma soprattutto, l’ex premier ed ex sindaco di Sofia è Boyko Borisov, altro amico di vecchia frequentazione. Sulla mappa virtuale che hanno disteso sulla scrivania dello studio di Arcore è stata cerchiata anche l’Estonia. Ma qui il nesso si fa più sfumato: a Talin lavora e investe con gran profitto e radicamento locale Ernesto Preatoni, a capo del gruppo Domina, anche lui legato al Cavaliere. Sebbene, interpellato settimane fa, abbia smentito: «Non ne so nulla, è una notizia degna di un Paese di matti ».

http://www.blitzquotidiano.it

E vincerà ...

Grande si candidi in ungheria così magari se ne inizierà a parlar anche in italia! Forza Silvio il mio voto è garantito, cambio cittadinanza e mi faccio quella ungherese al volo, una ragione in più :>

Se si presenta e' perche' e' sicuro di farcela.

Solo non capisco quale sarebbe il vantaggio per noi (e per l'Italia).

L'Italia a questo punto si fotta ...! Non c'è nessuno che gl'interessi e se lo facesse lui sarebbe impedito, come negli 11 anni passati, da "compagni" arrivisti (leggi attulamente Alfano ...)
Io, al posto suo , farei così.