16/08/2016, 16:36
16/08/2016, 20:18
Thethirdeye ha scritto:Ufologo 555 ha scritto:
Quanto spiegheremo ci permetterà infine di chiarire anche un altro comune equivoco, esposto più avanti, relativo all’opinione di Tommaso sulla donna.
CONTINUA: http://www.uccronline.it/2013/01/13/il- ... o-daquino/Guarda su youtube.com
16/08/2016, 21:06
MaxpoweR ha scritto:Le parole di T D'Aquino sono vere?
16/08/2016, 21:07
17/08/2016, 12:20
17/08/2016, 13:18
17/08/2016, 13:22
MaxpoweR ha scritto:come si dice dalla mie parti: "fottono e se ne fottono"
17/08/2016, 13:46
17/08/2016, 13:48
MaxpoweR ha scritto:mah per me non c'è differenza, ognuno è libero di provare piacere/amare chi e come vuole. Il problema è che questi fanno voto di castità e fanno la morale alla gente ogni giorno facendoli sentire in colpa perfino delle proprie pulsioni naturali pur non avendo infranto alcun voto come i suddetti, quando loro poi tolto il collarino fanno i porci.
17/08/2016, 13:52
17/08/2016, 13:55
mauro ha scritto:cari amici, non vorrei dare ragione a Ufologo![]()
![]()
ma occorrerebbe leggere tutto il contesto:
un estratto
[quoteArticolo 1
Se c'era bisogno di produrre la donna nella prima costituzione del mondo
Sembra che non ci fosse bisogno di produrre la donna nella prima costituzione del mondo. Infatti:
1. Dice il Filosofo [De Gen. animal. 2, 3] che "la femmina è un maschio mancato".
Ma nella prima costituzione del mondo non doveva esserci nulla di mancato e di difettoso. Quindi la donna non doveva essere creata allora.
2. La sudditanza e l'inferiorità sono conseguenze del peccato: infatti dopo il peccato fu detto alla donna [Gen 3, 16]: "Tuo marito ti dominerà"; e S. Gregorio [Mor. 21, 15; De reg. past. 2, 6] spiega: "Senza il peccato siamo tutti uguali".
Ma la donna è dotata per natura di minore forza e dignità dell'uomo poiché, secondo S. Agostino [De Gen. ad litt. 12, 16], "il soggetto che agisce è più nobile di quello che riceve". Quindi la donna non doveva essere formata nella prima origine del mondo prima del peccato.
3. È doveroso eliminare le occasioni del peccato. Ma Dio conosceva già che la donna sarebbe stata occasione di peccato per l'uomo. Quindi non doveva crearla.
In contrario: Sta scritto [Gen 2, 18]: "Non è bene che l'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto simile a lui".
Rispondo: Era necessario che in aiuto dell'uomo, come dice la Scrittura, fosse creata la donna: e questo non perché gli fosse di aiuto in qualche altra funzione, come dissero alcuni, poiché per qualsiasi altra funzione l'uomo può essere aiutato meglio da un altro uomo che dalla donna, ma per cooperare alla generazione.
Vi sono infatti dei viventi che non hanno in se stessi la virtù attiva di generare, ma sono generati da un agente di specie diversa: e sono quei vegetali e quegli animali che, privi di seme, vengono generati, in una materia adatta, dalla sola virtù attiva dei corpi celesti.
Altri invece possiedono unitamente la virtù attiva e quella passiva della generazione, e sono le piante che nascono dal seme. Infatti nelle piante non c'è funzione vitale più nobile della generazione: perciò è giusto che la virtù attiva della generazione si trovi in esse sempre unita a quella passiva.
Invece negli animali perfetti la virtù attiva della generazione è riservata al sesso maschile e la virtù passiva al sesso femminile]
17/08/2016, 15:35
mauro ha scritto:cari amici, non vorrei dare ragione a Ufologo![]()
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ma occorrerebbe leggere tutto il contesto:
un estratto
[quoteArticolo 1
Se c'era bisogno di produrre la donna nella prima costituzione del mondo
Sembra che non ci fosse bisogno di produrre la donna nella prima costituzione del mondo. Infatti:
1. Dice il Filosofo [De Gen. animal. 2, 3] che "la femmina è un maschio mancato".
Ma nella prima costituzione del mondo non doveva esserci nulla di mancato e di difettoso. Quindi la donna non doveva essere creata allora.
2. La sudditanza e l'inferiorità sono conseguenze del peccato: infatti dopo il peccato fu detto alla donna [Gen 3, 16]: "Tuo marito ti dominerà"; e S. Gregorio [Mor. 21, 15; De reg. past. 2, 6] spiega: "Senza il peccato siamo tutti uguali".
Ma la donna è dotata per natura di minore forza e dignità dell'uomo poiché, secondo S. Agostino [De Gen. ad litt. 12, 16], "il soggetto che agisce è più nobile di quello che riceve". Quindi la donna non doveva essere formata nella prima origine del mondo prima del peccato.
3. È doveroso eliminare le occasioni del peccato. Ma Dio conosceva già che la donna sarebbe stata occasione di peccato per l'uomo. Quindi non doveva crearla.
In contrario: Sta scritto [Gen 2, 18]: "Non è bene che l'uomo sia solo: gli voglio fare un aiuto simile a lui".
Rispondo: Era necessario che in aiuto dell'uomo, come dice la Scrittura, fosse creata la donna: e questo non perché gli fosse di aiuto in qualche altra funzione, come dissero alcuni, poiché per qualsiasi altra funzione l'uomo può essere aiutato meglio da un altro uomo che dalla donna, ma per cooperare alla generazione.
Vi sono infatti dei viventi che non hanno in se stessi la virtù attiva di generare, ma sono generati da un agente di specie diversa: e sono quei vegetali e quegli animali che, privi di seme, vengono generati, in una materia adatta, dalla sola virtù attiva dei corpi celesti.
Altri invece possiedono unitamente la virtù attiva e quella passiva della generazione, e sono le piante che nascono dal seme. Infatti nelle piante non c'è funzione vitale più nobile della generazione: perciò è giusto che la virtù attiva della generazione si trovi in esse sempre unita a quella passiva.
Invece negli animali perfetti la virtù attiva della generazione è riservata al sesso maschile e la virtù passiva al sesso femminile]
dahttp://www.mysticreader.eu/Somma%20Te ... %2092.html
ciao
mauro
25/08/2016, 14:03
25/08/2016, 18:32
26/08/2016, 15:20