07/05/2014, 09:02
robs79 ha scritto:
Commento di un amico che fa il commercialista:
"Se il lavoratore in questione questo mese ha avuto il premio produzione che gli ha incrementato l’imponibile fiscale, e’ normale che le sue detrazioni siano inferiori, ma solo per questo mese."
ma la tassazione del premio di produttività
è "separata", come il tfr,
10% -> non si cumula al reddito..
sti commercialisti..
boh..
ma forse ho capito..
hanno tolto la tassazione separata appunto,
quindi fa somma con lo stipendio,
ergo più tasse, meno detrazioni, ecc.
che geni del male quelli del ministero..
Ultima modifica di mik.300 il 07/05/2014, 09:11, modificato 1 volta in totale.
07/05/2014, 09:03
ubatuba ha scritto:zakmck ha scritto:robs79 ha scritto:
Ehm in teoria partono dalla busta di maggio.....
Infatti, ad Aprile hanno diminuito le detrazioni. In questo modo lo stipendio e' diminuito di 80 euro. Poi a maggio (forse) diminuiranno il prelievo irpef e quindi ti ritroverai la stessa cifra (sempre se ne avrai diritto).
,,,,chiamiamolo un autofinanziamento,che il venditore renzie,lo sbandiera in vista delle elezioni........................
![[8)]](./images/smilies/UF/icon_smile_shy.gif "Compiaciuto"){kind=icon}
in pratica
c guadagnano solo
gli scapoli senza figli..
07/05/2014, 11:58
...ma mik tu pensi realmente che qualkuno ci guadagni da questo spot elettorale????????
07/05/2014, 12:51
ubatuba ha scritto:
...ma mik tu pensi realmente che qualkuno ci guadagni da questo spot elettorale????????
appunto..
il senso era quello..
ci guadagneranno pochi individui..
e molti altri ci perderanno..
07/05/2014, 20:31
...quello che + mi sorprende sono i presunti compagni,che dopo avere abbaiato lo seguono come cagnolini,se queste riforme le avesse messo in pratica il cavaliere sarebbero stati in piazza pure xapasqua..................come cambiano velocemente i tempi......![[;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif "Occhiolino")
07/05/2014, 22:25
ubatuba ha scritto:
...quello che + mi sorprende sono i presunti compagni,che dopo avere abbaiato lo seguono come cagnolini,se queste riforme le avesse messo in pratica il cavaliere sarebbero stati in piazza pure xapasqua..................come cambiano velocemente i tempi......
il livello è sottozero.
07/05/2014, 23:51
L'ultima porcata del babbeo....
Decreto lavoro, sì alla fiducia
Il maxi-emendamento che contiene modifiche al testo passa alla Camera.
Seduta sospesa diverse volte. I pentastellati indossato magliette con la
scritta 'schiavi mai' e si ammanettano.
http://www.ansa.it/sito/notizie/flash/2 ... c5adf.html
Il maxi-emendamento che contiene modifiche al testo passa alla Camera.
Seduta sospesa diverse volte. I pentastellati indossato magliette con la
scritta 'schiavi mai' e si ammanettano.
http://www.ansa.it/sito/notizie/flash/2 ... c5adf.html
07/05/2014, 23:57
Sono "falsi" in tutti i campi,avete visto come ci hanno spiegato la guerra in Kossovo,in Iraq, in Siria,quell'altra in Libia e ora quella Ucraina?,che vuol dire questo?:Vuol dire che vogliono sempre prendere per il C....o.,(per loro giudizio): l'ignorantissimo popolo Italiota,che peraltro in parte hanno ragione!, ![[:(]](./images/smilies/UF/icon_smile_sad.gif "Infelice")
purtroppo sono milioni gli Italiani che hanno la testa come i Caproni. ![[:D]](./images/smilies/UF/icon_smile_big.gif "Davvero Felice")
purtroppo sono milioni gli Italiani che hanno la testa come i Caproni.
08/05/2014, 00:20
...ma vedi bleffort,finke' nessuno si muove,e l'interesse maggiore riguarda i reality ed il campionato di calcio,e' gioco facile prendere x i fondelli.....................
08/05/2014, 09:34
ubatuba ha scritto:
...ma vedi bleffort,finke' nessuno si muove,e l'interesse maggiore riguarda i reality ed il campionato di calcio,e' gioco facile prendere x i fondelli.....................
si infatti
riempiono i giornali di gente
come genny 'a carogna, ecc.
ma chi se ne frega..
dico io..
comunque detenere i mass media
sotto controllo è strategico..
08/05/2014, 11:00
mik.300 ha scritto:
si infatti
riempiono i giornali di gente
come genny 'a carogna, ecc.
ma chi se ne frega..
dico io..
comunque detenere i mass media
sotto controllo è strategico..
Chissene frega?Sta gente oggi tiene sotto scacco una curva di calcio e domani sarà un mafioso che ordinerà omicidi o altri tipi di reati!!!
Voi da un estremo all'altro eh?Sui giornali Italiani c'è anche fin troppa politica,cosa che non avviene sui giornali esteri.
I problemi di tutti i giorni non sono solo arrivare a fine mese con i soldi ma anche girare sicuri per le strade senza che ci sia gente come "Genny a carogna" o "Gastone"!!!Grazie al cielo quei colpi di pistola hanno colpito un'altra mela marcia della società,pensa se avessero colpito un bambino di passaggio o un altro innocente??
Ultima modifica di robs79 il 08/05/2014, 11:03, modificato 1 volta in totale.
08/05/2014, 11:01
mik.300 ha scritto:
in pratica
c guadagnano solo
gli scapoli senza figli..
Nessuno dei miei colleghi con figli a carico ha avuto diminuzioni in busta questo mese.Basta raccontare frottole!!
08/05/2014, 16:42
...ma in italia infatti,tanti non arrivano a fine mese,e in + e' quanto mai arduo girare x le strade........................................i problemi esistono entrambi......................
Ultima modifica di ubatuba il 08/05/2014, 16:42, modificato 1 volta in totale.
08/05/2014, 17:02
Bonus Irpef, coperture: una farsa
Al via gli espropri renziani. Siamo tornati all’arbitrio assoluto, al sovrano assoluto, che può "volere e disvolere".
Il bonus Irpef del governo di Matteo Renzi solleva diversi dubbi sulle coperture.
Il bonus Irpef del governo di Matteo Renzi solleva diversi dubbi sulle coperture.
MILANO (WSI) - Analisi rigorosa e senza sconti di come sarà (non) finanziato il regalino elettorale renziano... Sono stati in tanti a farsi delle illusioni: finalmente, ci era stato detto, con il governo Renzi la spending rewiew sarà un vero e proprio metodo di governo, rimpiazzerà definitivamente i tanto vituperati tagli orizzontali di tremontiana memoria, quelli che con cui si riducevano percentualmente, in modo assolutamente indiscriminato e automatico, tutti gli stanziamenti di talune categorie dei bilanci pubblici.
Erano biasimati perché rappresentavano la più palese dimostrazione della incapacità della politica di effettuare scelte chiare, nette e precise: servivano a trovare i soldi e basta.
I TENTATIVI DEL GOVERNO LETTA
Finalmente, era stato ribadito, si elimineranno gli sprechi: il governo Letta si era addirittura accaparrato un Commissario straordinario alla revisione della spesa con i fiocchi e controfiocchi, riuscendo a convincere Carlo Cottarelli a rientrare in Italia, lasciando il prestigioso incarico di direttore del dipartimento delle politiche fiscali del Fmi che ricopriva da anni, meritandosi unanime apprezzamento.
IL SOUFFLE’ SERVITO DA RENZI
Alla prima prova, però siamo di fronte a un soufflè già sgonfio appena fuori da forno. Il decreto legge "80 euro in busta paga" fornisce in materia di spending review una soluzione mai adottata prima: 2,1 miliardi di euro di copertura derivano da tagli non solo orizzontali, ma addirittura retroattivi. Per realizzare l’obiettivo di ridurre la spesa per acquisto di beni e servizi, cui concorrono pariteticamente per 700 milioni i ministeri, le regioni e l’insieme di comuni e province, le amministrazioni pubbliche sono in primo luogo "autorizzate, a decorrere dall’entrata in vigore del presente decreto, a ridurre gli importi dei contratti in essere aventi ad oggetto acquisto o fornitura di beni e servizi, nella misura del 5 percento, per tutta la durata residua dei contratti medesimi".
GLI ESPROPRI RENZIANI
Iussu principis, si sarebbe detto una volta, con riferimento al comando degli imperatori che poteva travolgere a loro piacimento ogni regola e certezza giuridica. Per usare una terminologia più vicina ai nostri tempi, potremmo chiamarla "autoriduzione delle fatture da parte dello Stato", una pratica che capovolge la logica degli espropri proletari in voga durante gli anni di piombo. Si contestavano, a quei tempi, l’esosità del canone di affitto oppure l’elevatezza delle tariffe pubbliche, oppure il prezzo del biglietto degli autobus. Siamo all’arbitrio di Stato: mentre si possono benissimo tagliare gli stanziamenti di spesa, qui non si rispettano i contratti già stipulati. Si autorizza uno sconto unilaterale del 5%. Il decreto prevede che le parti possano rinegoziare il contratto e che, nel caso in cui il fornitore non accetti la riduzione del 5%, possa recedere senza pagare penali. Perde il contratto e deve pure filarsela senza fiatare.
GLI ARBITRI DI MATTEO
Le novità rivoluzionarie non finiscono qui: si prevede, infatti, la emanazione entro 30 giorni dalla data di emanazione del decreto-legge di un decreto del presidente del Consiglio dei ministri che moduli le riduzioni per le spese dei ministeri in funzione di quanto i prezzi pagati nei diversi contratti si discostino da quelli di riferimento, salvo poi aggiungere una ulteriore clausola di salvaguardia "in caso di mancata adozione del decreto nel termine di 30 giorni o di sua inefficacia". Mai accaduto prima che si preveda l’emanazione di un decreto di indirizzo e coordinamento da parte del Presidente del Consiglio e contestalmente la possibilità che non venga neppure emanato o che sia inefficace. Siamo tornati all’arbitrio assoluto, al sovrano assoluto che promette di fare qualcosa riservandosi allo stesso tempo di non farlo, può "volere e disvolere".
IL NODO INCOSTITUZIONALITA’
Ci fermiamo qui, per non entrare nel novero delle ipotesi, prima tra tutte la incostituzionalità delle disposizioni citate: non c’è solo un principio di affidamento che viene meno, ma una forma di tassazione impropria delle imprese che hanno legittimamente contrattato e stipulato. Se una azienda che ha vinto una gara di appalto o di fornitura partecipando ad un bando comunitario facesse opposizione, e la questione venisse rimessa alla Corte costituzionale, si aprirebbe una voragine di incertezza. I ricorsi si farebbero con il ciclostile.
LE PROVE DI ENRICO BONDI
Ci si provò già, ma senza successo, con il decreto legge di spending rewiew adottato ai primi di luglio del 2012 su proposta del Commissario Enrico Bondi, a prevedere retroattivamente la deindicizzazione rispetto all’inflazione dei contratti di affitto stipulati dalle pubbliche amministrazioni. Allora si invocava l’eccezionalità della situazione economica e la prorità di contenere la spesa pubblica. Stavolta ci si riferisce all’equità: il credito di imposta di 80 euro al mese è coperto, per 2,1 miliardi di euro, con la riduzione del fatturato delle imprese che hanno stipulato contratti con le Pubbliche amministrazioni.
I DUBBI SULLE PROCEDURE RENZIANE
E non ci si venga a dire che in realtà verrebbe ridotta del 5% anche la fornitura, perché altrimenti non avrebbe senso la previsione di un Dpcm che determinerà "minori riduzioni per gli enti che acquistano ai prezzi più prossimi a quelli di riferimento ove esistenti; registrano minori tempi da pagamento ai fornitori; fanno più ampio ricorso agli strumenti di acquisto messi a disposizione da centrali di committenza".E’ uno sconto unilaterale del 5%, retroattivo ed ope legis: la copertura c’è, ed è pure abbondante. Davvero un piumone, voluminoso e leggero.
http://www.wallstreetitalia.com/article ... farsa.aspx
Al via gli espropri renziani. Siamo tornati all’arbitrio assoluto, al sovrano assoluto, che può "volere e disvolere".
Il bonus Irpef del governo di Matteo Renzi solleva diversi dubbi sulle coperture.
Il bonus Irpef del governo di Matteo Renzi solleva diversi dubbi sulle coperture.
MILANO (WSI) - Analisi rigorosa e senza sconti di come sarà (non) finanziato il regalino elettorale renziano... Sono stati in tanti a farsi delle illusioni: finalmente, ci era stato detto, con il governo Renzi la spending rewiew sarà un vero e proprio metodo di governo, rimpiazzerà definitivamente i tanto vituperati tagli orizzontali di tremontiana memoria, quelli che con cui si riducevano percentualmente, in modo assolutamente indiscriminato e automatico, tutti gli stanziamenti di talune categorie dei bilanci pubblici.
Erano biasimati perché rappresentavano la più palese dimostrazione della incapacità della politica di effettuare scelte chiare, nette e precise: servivano a trovare i soldi e basta.
I TENTATIVI DEL GOVERNO LETTA
Finalmente, era stato ribadito, si elimineranno gli sprechi: il governo Letta si era addirittura accaparrato un Commissario straordinario alla revisione della spesa con i fiocchi e controfiocchi, riuscendo a convincere Carlo Cottarelli a rientrare in Italia, lasciando il prestigioso incarico di direttore del dipartimento delle politiche fiscali del Fmi che ricopriva da anni, meritandosi unanime apprezzamento.
IL SOUFFLE’ SERVITO DA RENZI
Alla prima prova, però siamo di fronte a un soufflè già sgonfio appena fuori da forno. Il decreto legge "80 euro in busta paga" fornisce in materia di spending review una soluzione mai adottata prima: 2,1 miliardi di euro di copertura derivano da tagli non solo orizzontali, ma addirittura retroattivi. Per realizzare l’obiettivo di ridurre la spesa per acquisto di beni e servizi, cui concorrono pariteticamente per 700 milioni i ministeri, le regioni e l’insieme di comuni e province, le amministrazioni pubbliche sono in primo luogo "autorizzate, a decorrere dall’entrata in vigore del presente decreto, a ridurre gli importi dei contratti in essere aventi ad oggetto acquisto o fornitura di beni e servizi, nella misura del 5 percento, per tutta la durata residua dei contratti medesimi".
GLI ESPROPRI RENZIANI
Iussu principis, si sarebbe detto una volta, con riferimento al comando degli imperatori che poteva travolgere a loro piacimento ogni regola e certezza giuridica. Per usare una terminologia più vicina ai nostri tempi, potremmo chiamarla "autoriduzione delle fatture da parte dello Stato", una pratica che capovolge la logica degli espropri proletari in voga durante gli anni di piombo. Si contestavano, a quei tempi, l’esosità del canone di affitto oppure l’elevatezza delle tariffe pubbliche, oppure il prezzo del biglietto degli autobus. Siamo all’arbitrio di Stato: mentre si possono benissimo tagliare gli stanziamenti di spesa, qui non si rispettano i contratti già stipulati. Si autorizza uno sconto unilaterale del 5%. Il decreto prevede che le parti possano rinegoziare il contratto e che, nel caso in cui il fornitore non accetti la riduzione del 5%, possa recedere senza pagare penali. Perde il contratto e deve pure filarsela senza fiatare.
GLI ARBITRI DI MATTEO
Le novità rivoluzionarie non finiscono qui: si prevede, infatti, la emanazione entro 30 giorni dalla data di emanazione del decreto-legge di un decreto del presidente del Consiglio dei ministri che moduli le riduzioni per le spese dei ministeri in funzione di quanto i prezzi pagati nei diversi contratti si discostino da quelli di riferimento, salvo poi aggiungere una ulteriore clausola di salvaguardia "in caso di mancata adozione del decreto nel termine di 30 giorni o di sua inefficacia". Mai accaduto prima che si preveda l’emanazione di un decreto di indirizzo e coordinamento da parte del Presidente del Consiglio e contestalmente la possibilità che non venga neppure emanato o che sia inefficace. Siamo tornati all’arbitrio assoluto, al sovrano assoluto che promette di fare qualcosa riservandosi allo stesso tempo di non farlo, può "volere e disvolere".
IL NODO INCOSTITUZIONALITA’
Ci fermiamo qui, per non entrare nel novero delle ipotesi, prima tra tutte la incostituzionalità delle disposizioni citate: non c’è solo un principio di affidamento che viene meno, ma una forma di tassazione impropria delle imprese che hanno legittimamente contrattato e stipulato. Se una azienda che ha vinto una gara di appalto o di fornitura partecipando ad un bando comunitario facesse opposizione, e la questione venisse rimessa alla Corte costituzionale, si aprirebbe una voragine di incertezza. I ricorsi si farebbero con il ciclostile.
LE PROVE DI ENRICO BONDI
Ci si provò già, ma senza successo, con il decreto legge di spending rewiew adottato ai primi di luglio del 2012 su proposta del Commissario Enrico Bondi, a prevedere retroattivamente la deindicizzazione rispetto all’inflazione dei contratti di affitto stipulati dalle pubbliche amministrazioni. Allora si invocava l’eccezionalità della situazione economica e la prorità di contenere la spesa pubblica. Stavolta ci si riferisce all’equità: il credito di imposta di 80 euro al mese è coperto, per 2,1 miliardi di euro, con la riduzione del fatturato delle imprese che hanno stipulato contratti con le Pubbliche amministrazioni.
I DUBBI SULLE PROCEDURE RENZIANE
E non ci si venga a dire che in realtà verrebbe ridotta del 5% anche la fornitura, perché altrimenti non avrebbe senso la previsione di un Dpcm che determinerà "minori riduzioni per gli enti che acquistano ai prezzi più prossimi a quelli di riferimento ove esistenti; registrano minori tempi da pagamento ai fornitori; fanno più ampio ricorso agli strumenti di acquisto messi a disposizione da centrali di committenza".E’ uno sconto unilaterale del 5%, retroattivo ed ope legis: la copertura c’è, ed è pure abbondante. Davvero un piumone, voluminoso e leggero.
http://www.wallstreetitalia.com/article ... farsa.aspx
08/05/2014, 22:13
robs79 ha scritto:mik.300 ha scritto:
si infatti
riempiono i giornali di gente
come genny 'a carogna, ecc.
ma chi se ne frega..
dico io..
comunque detenere i mass media
sotto controllo è strategico..
Chissene frega?Sta gente oggi tiene sotto scacco una curva di calcio e domani sarà un mafioso che ordinerà omicidi o altri tipi di reati!!!
Voi da un estremo all'altro eh?Sui giornali Italiani c'è anche fin troppa politica,cosa che non avviene sui giornali esteri.
I problemi di tutti i giorni non sono solo arrivare a fine mese con i soldi ma anche girare sicuri per le strade senza che ci sia gente come "Genny a carogna" o "Gastone"!!!Grazie al cielo quei colpi di pistola hanno colpito un'altra mela marcia della società,pensa se avessero colpito un bambino di passaggio o un altro innocente??
cioè..
colonne in prima pagina
x nullatenenti e facenti..
andrebbero messi al gabbio
e basta..
invece si creano dei personaggi..
quello i titoli dei giornali
se li mette sul comodino..
sono una medaglia..
così si creano, cento, mille
altri fenomeni da baraccone..
ma forse tutto è voluto..
meglio che la gente
si occupi di fesserie..