19/08/2011, 13:14
19/08/2011, 13:18
19/08/2011, 16:58
Ufologo 555 ha scritto:
Insomma, dagli al complottismo!
19/08/2011, 18:28
Amnesty international, Human Rights Watch and Doctors Without Borders failed to find first-hand evidence that mass rapes were occurring, this was confirmed by the UN's investigator, M. Cherif Bassiouni. The emphasis of these charges in the media has raised criticism that the allegations are obscuring other war crimes.
19/08/2011, 23:42
19/08/2011, 23:47
bleffort ha scritto:
Se avessimo una classe politica veramente intelligente e furba ne usciremmo da questo impaccio,purtroppo NON SOLO NON è ONESTA ,MA E' ANCHE OTTUSA.
Poi abbracciando un'altro discorso correlato:La forza di una nazione è nella forza lavoro con retribuzioni adeguate dei suoi cittadini,cosa che questo Governo al posto di dare,toglie.
20/08/2011, 11:15
mik.300 ha scritto:
[br
quindi mi pare di capire che basta classificare
una guerra come "umanitaria",
adducendo pretesti o fatti immaginari,
e diventa percio` benedetta da Dio ?
21/08/2011, 22:26
22/08/2011, 10:56
EddyCage ha scritto:
Gheddafi: Non mi arrendero' mai, temo Tripoli brucera'
Ribelli: "Capitale libica cadrà entro domani"
21 agosto, 21:13
di Rosanna Pugliese
ROMA - ''Ho paura che Tripoli brucera'''. Non e' una preoccupazione ma una minaccia quella che Muammar Gheddafi ha lanciato stanotte in un drammatico messaggio audio mentre gli insorti accerchiavano il suo bunker di Tripoli. La sua voce si risente dopo meno di 24 ore alla tv di Stato, e con tono concitato, il messaggio non cambia: ripete che non si arrendera', 'restero' fino alla fine'. E' un mistero, naturalmente, fra le molte voci sulla sua fuga, dove si sia effettivamente nascosto, mentre la sorte del suo regime e' appesa ad un filo.
Ai confini dell'Algeria, si interrogano in proposito gli analisti, dove ancora avrebbe sostegno? O ha preso davvero un volo a Jerba, messo a disposizione da Hugo Chavez, per raggiungere il Venezuela, come pure si e' detto in questi giorni? In questo clima da caduta dell'impero il Consiglio nazionale di transizione degli insorti non nasconde un timore terribile: che il colonnello possa usare veramente far bruciare la citta', anche attraverso l'uso di ordigni banditi dal mondo civile, come le armi chimiche. Lo ha detto chiaramente il presidente Mustafa Abdel Jalil, parlando con la tv satellitare Al Arabiya ed evocando il rischio che si possa far ricorso ad ''armi vietate'' ed all'uso di scudi umani. Un fantasma che si ripropone. L'uomo e' notoriamente disposto a tutto.
E da tempo gli esperti del settore sostengono che in Libia possano trovarsi ancora almeno 10 tonnellate di iprite, letale e in grado di aggredire pelle e polmoni, e il famoso gas mostarda. Diverse segnalazioni sono state fatte in proposito anche nei mesi scorsi, fin dall'inizio della rivoluzione: il ritrovamento di alcune maschere antigas, nell'arsenale militare dei lealisti del regime, dopo un attacco a Bengasi, fu il primo campanello d'allarme, nel marzo scorso.
Era la dimostrazione, secondo il Cnt, che ci fosse questo pericolo concreto per gli insorti. Timori ridimensionati dagli esperti. L' organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opcw), di cui Tripoli e' ancora membro, ha sorvegliato a partire dal 2004 la distruzione da parte della Libia di oltre 3.300 involucri di bombe disegnati per contenere gas ma ha esteso al maggio 2011 la scadenza entro la quale i libici dovranno aver distrutto l'intero arsenale chimico. E Tripoli aveva annunciato nel dicembre 2003 di aver abbandonato gli sforzi per dotarsi di armi di distruzione di massa in uno sforzo di ricucire con l'Occidente dopo avere accettato di pagare i danni per la strage di Lockerbie. Gheddafi aveva accumulato le armi ora temute da chi lo attacca negli anni '70.
Dopo l'invasione dell'Iraq e la caduta di Saddam Hussein, nel 2003, il colonnello decise di avviare una trattativa con l'occidente per riabilitare il suo paese, apri' agli ispettori internazionali e promise di distruggere il suo arsenale. A pagare sarebbero stati i paesi che glielo chiedevano: l'Italia riconverti' in una industria farmaceutica, ad esempio, lo stabilimento di Rabta, simbolo di quel temuto arsenale. E' dei mesi scorsi pero', la rivelazione di Wikileaks circa i timori delle cancellerie occidentali: il rais potrebbe aver preso i soldi, anche piu' del dovuto, senza aver mantenuto la promessa.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 70705.html
22/08/2011, 11:03
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