Molto spesso ho sognato una terra bianca;
per arrivarci si sorvolavano spaventosi abissi siderali;
quando si cominciava a scorgere, da lontano, si vedeva che era l'atmosfera avvolgente di quel globo a conferirgli quell'aspetto cristallino.
Vi si scorgeva una natura rigogliosa e colorata. io e altri eravamo trasferiti lì!

Ogni volta mi sono risvegliata a questo punto del sogno con addosso ancora la paura di quei profondi abissi sorvolati.

Probabilmente, anche se ricorrente, questo sogno si rifà alle mie vicende personali per tradurre enfaticamente alcuni momenti difficili, già trascorsi quindi, non sto cercando interpretazioni al sogno in se.

Volevo soltanto condividere, con voi, la seguente considerazione.
Premettendo (e ripetendo) che i fatti del Giappone mi inquietano pensavo che un eventuale disastro globale, oltre che ridurci drasticmente in termini numerici, ci porterebbe a condizioni esistenziali così dure che, per effetto dello shock subito, il restante dell'umanità avrebbe una sorta di rimozione del ricordo del "prima" e, aggiungo, soltanto alcuni e soltanto a tratti, potrebbero sopportare il dolore del ricordo per scrivere (su pietra?) ai posteri come fu.

Questa notte ho sognato che ero in mare davanti ad un'esplosione atomica ... Però, mi son detto, visto che tra un attimo non ci saremo più, gustiamoci quest'apocalisse! Vedevo il fungo abbagliante salire insieme alla gigantesca colonna d'acqua che piano piano si espandeva venendomi incontro! Tanto non ci potevo far niente ...
I sogni lasciano il tempo che trovano!