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Bitcoin, la moneta degli hacker che spaventa CIA

31/05/2011, 22:00

ai ai ai

qui sento puzza su super topic

http://www.repubblica.it/tecnologia/201 ... -17030027/

È una nuova valuta elettronica, che si basa sulla crittografia e sul peer-to-peer, che per i suoi creatori rivoluzionerà il commercio mondiale. Ma ci sono dubbi sulla sicurezza: le transazioni anonime possono aiutare criminali e terroristi

BERLINO – Già la chiamano la Wikileaks delle valute: per i critici è un progetto che può destabilizzare i mercati e l’economia mondiale e rovesciare governi; i suoi fan invece vi vedono un passo decisivo verso l’indipendenza dei consumatori e dei comuni cittadini del mondo da banche e autorità. E’ una nuova valuta digitale, creata da gruppi di hacker e che già viene usata per acquistare su aste online telefoni cellulari o dvd, o per giochi d’azzardo sulla rete.

Questa nuova divisa virtuale si chiama Bitcoin, e bitcoins al plurale. Interessa tutti, sta allarmando la Cia, altri servizi segreti e probabilmente le grandi banche centrali e fa sperare milioni e milioni di utenti del web. Spiegel online ne ha parlato in un ampio servizio del collega Christian I bitcoins sono il denaro degli hacker. L’idea è nata dai circoli del movimento open source ed è fondata sulle tecniche antichissime (adattate all’elettronica e al web) della crittografia e della chiave di codificazione. I bitcoin hanno un vantaggio assoluto sulle altre valute, assicurano i suoi sostenitori: è al sicuro da ogni tentativo di falsificazione perché una volta che cambi euro in bitcoin - comprandoli in rete dagli hacker e dai loro gruppi che lo vendono come una banca - o li usi per transazioni online, ogni singolo bitcoin porta con sé i suoi codici, le sue memorie elettroniche. Quindi, è la promessa del movimento degli hacker monetari, non è possibile per nessun falsario creare bitcoins falsi.

La nuova valuta virtuale già si diffonde, la sua circolazione cresce. Organizzazioni come Free software foundation o Electronic frontier foundation già l’accettano, piattaforme commerciali forniscono anche tassi di cambio con dollari, euro, sterline o le altre grandi valute reali. "Soldi a palate dalla presa del computer", ironizza l’edizione web del settimanale tedesco. La piattaforma Mt.Gox ha realizzato il mese scorso transazioni dal dollaro al bitcoin per un valore di circa sei milioni di dollari. I ‘miners’ (minatori), cioè gli operatori e giocatori sui cambi della valuta virtuale, spesso si sono fatti ricchi dal nulla: uno singolo di loro, che ovviamente non vuol essere menzionato per nome, ha realizzato una fortuna di 2,4 milioni di dollari attuali.

Il valore del bitcoin nelle intenzioni degli hacker suoi inventori dovrà divenire stabile, una garanzia come una forte valuta reale. Ma quando è stato creato un bitcoin valeva tra 20 e 30 cents di dollaro, mentre venerdì scorso le quotazioni online erano sugli otto dollari per ogni bitcoin. “In futuro può essere una valuta stabile”, dice a Spiegel online il professor Gerhard Roesl, esperto di questioni valutarie dell’istituto superiore di Ratisbona.

I creatori del bitcoin insistono: la sicurezza dei codici elettronici rende il bitcoin molto meno a rischioso di falsificazione rispetto alle valute tradizionali. Obiezioni dei critici: le transazioni elettroniche anonime in bitcoin possono essere usate da tutti attorno al mondo, ma anche per operazioni illegali, dal terrorismo internazionale alla criminalità organizzata. Un difetto che il bitcoin condivide con il denaro reale contante.

A metà giugno Gavin Andresen, che pare sia uno degli inventori del bitcoin, dovrebbe spiegare tutto sulla valuta virtuale degli hacker, ospite a una conferenza della Cia americana, “anche per sfatare ogni mito o teoria di congiure”.

http://tv.repubblica.it/copertina/bitco ... 9657?video

31/05/2011, 22:09

Cioè, spiegami un attimo: questa gente (chi?) ti vende moneta elettronica, la moneta del futuro, in cambio di moneta reale, che, se ho capito bene le intenzioni direi quasi "umanitarie" e rivoluzionarie di questi signori, dovrebbe far loro schifo. Fanno schifo le banche? Bene, diventiamo noi la banca, raccogliamo quello schifo di soldi veri e diamo in cambio moneta virtuale, che solo noi possiamo "coniare". Anche se sentirsi dire da un hacker che un certo programma creato da lui sia inviolabile, beh, fa ridere...

Ma davvero tu daresti a questa gente i tuoi soldi veri per poter fare cosa poi, ACQUISTI su internet? Ma se l'idea dicono che è nata dai sostenitori dell'OPEN source...

Sembra la storia dei due fustini "brutti" in cambio dell'unico "bello"...

01/06/2011, 00:06

sezione 9 ha scritto:
Anche se sentirsi dire da un hacker che un certo programma creato da lui sia inviolabile, beh, fa ridere...


Qui non si tratta di "programmi" ma di un sistema basato sulla crittografia a chiave pubblica (http://it.wikipedia.org/wiki/Crittografia_asimmetrica) che ad oggi (e credo ancora per molto tempo) e' ancora inviolabile (a patto di osservare delle semplici regole per l'utilizzo corretto [;)])

sezione 9 ha scritto:

Cioè, spiegami un attimo: questa gente (chi?) ti vende moneta elettronica, la moneta del futuro, in cambio di moneta reale, che, se ho capito bene le intenzioni direi quasi "umanitarie" e rivoluzionarie di questi signori, dovrebbe far loro schifo. Fanno schifo le banche? Bene, diventiamo noi la banca, raccogliamo quello schifo di soldi veri e diamo in cambio moneta virtuale, che solo noi possiamo "coniare". Anche se sentirsi dire da un hacker che un certo programma creato da lui sia inviolabile, beh, fa ridere...

Ma davvero tu daresti a questa gente i tuoi soldi veri per poter fare cosa poi, ACQUISTI su internet? Ma se l'idea dicono che è nata dai sostenitori dell'OPEN source...

Sembra la storia dei due fustini "brutti" in cambio dell'unico "bello"...


...forse il fenomeno e' un po' piu' complesso e meriterebbe un qualche approfondimento..... [:I]

Roma - Nel corso di una conferenza dedicata all'economia digitale si è parlato di valute virtuali e in particolare della crittovaluta Bitcoin.



Se ne parla diffusamente nella Cypherpunk mailling list: si tratta di un sistema di valuta virtuale basata sulla tecnologia Peer-to-Peer in grado di garantire transazioni invisibili, non tracciabili, anonime, non tassate e gestione decentralizzata. Con tutto ciò che ne consegue, nel bene e nel male.

Da un lato si parla di autonomia da un'autorità centrale di emissione (senza peraltro arrivare a parlare di argomenti borderline come il signoraggio) e di costi di transazione azzerati, dall'altro di indipendenza dal controllo sia degli intermediari, evitando per esempio i problemi avuti dai fondi Wikileaks congelati da diversi enti attraverso gli ISP, che dalle autorità, diventando presumibilmente facile sponda per il riciclaggio di denaro sporco: anche se c'è da tener conto che il sistema nasce in ambienti legati alla crittografia e che quindi è dotato di tutta una serie di contromisure di autenticazione e controllo.

Significa, inoltre, transazioni che rimangono fuori dal sistema internazionale e quindi non soggette a crisi economiche legate al fallimento di determinati sistemi-paese o al mercato finanziario. Insomma, una valuta virtuale con grandi ambizioni.

Uno dei primi a teorizzare un sistema simile è stato nel 2008 Satoshi Nakamoto nella proposta "Bitcoin: A Peer-to-Peer Electronic Cash System", in cui ipotizza un sistema di database distribuito su diversi nodi Peer-to-Peer che permettano di tener traccia delle transazioni, usando la crittografia per fornire sicurezza e problemi come la possibilità di spendere due volte gli stessi soldi. Solo nel 2009, tuttavia, un sistema simile è stato messo in pratica: le monete-bit possono essere salvate su un apposito file-portafoglio o conservato su servizi offerti da terzi.

Per il momento la moneta è stata generata solo nell'ambito di lavori e compiti legati alla crittografia, ma è accettata anche da alcuni siti che intendono sfruttarne l'anonimato. In generale ha raggiunto un valore di circa 8 dollari, una notevole crescita rispetto ad un un anno fa quando un membro del forum ad esso dedicato offriva 10mila Bitcoin per due pizze.

Anche in passato vi sono stati tentativi di introdurre monete virtuali, da CyberCash e DigiCash ai crediti legati ai beni virtuali, come quelli di Facebook e di Second Life. E come in questi casi, sarà il valore riconosciuto alla valuta da parte degli utenti a dargli o meno possibilità di successo. E fattore determinante sarà la crescita costante di diffusione.

Prima che possa imporsi al mercato di massa, tuttavia, Bitcoin deve superare alcuni problemi di "produzione" della valuta, processo che per la natura limitata della sua circolazione per il momento è ancora antieconomico; deve sviluppare un'efficace riflessione su sistemi anti-speculativi per evitare pericolose bolle e avviare un dialogo con le autorità nazionali per evitare la messa al bando.

Claudio Tamburrino

01/06/2011, 00:58

Ottima trovata spero prenda piede, anche se la repressione potrà prendere piede, e direi che c'è il pericolo da parte dei Cracker ben differenti dalla comunità Hacker, abbiamo una discussione in tal senso sul topic di Gary McKinnon.

01/06/2011, 01:31

Trovo anche io che sia un' ottima idea, non solo per l' utilità pratica ma innanzittutto per i radicali cambiamenti che potrà introdurre in alternativa alle valute tradizionali (=banche).

E proprio per questo, come dice hynek, temo proprio che l' azione di demolizione sia inevitabile: è già cominciata, con la diffusione delle paure...

Incrociamo le dita e prepariamoci a convertire parte della nostra PostePay in Bitcoins appena il cambio è favorevole. [;)]

01/06/2011, 08:36

Un'idea dirompente. Per questo prevedo che verrà schiacciata senza alcuna pietà.

01/06/2011, 08:50

ma stiamo parlando di crittografia a quanti bit? Per forzare una chiave a 256bit ci vogliono anni, figurarsi con una cifratura più alta.
Quindi non penso si possa usare per il riciclaggio, anche se "mai dire mai"!

01/06/2011, 09:01

eSQueL ha scritto:

Un'idea dirompente. Per questo prevedo che verrà schiacciata senza alcuna pietà.


Esatto:

Problema - Reazione - Soluzione

L'esigenza di tracciabilità dei flussi finanziari, che è stata indebitamente messa in atto dalle Banche Mondiali (con la scusa del possibile finanziamento alle attività terroristiche internazionali), ha già violato i conti correnti di chiunque con l'ausilio di contratti unilaterali. Come se TUTTI i cittadini del mondo fossero dei malviventi. Con la conseguenza chi ci controlla sa già - oggi - la marca dei profilattici che ha acquistato il signor X, il giorno X, nel luogo X.

Figurati cosa succederà nel prossimo futuro....... [:246]

01/06/2011, 11:58

Se si tratta di dare addosso al sistema bancario mondiale, benissimo. Mi domando però cosa impedirà a questi signori di non usare gli stessi metodi delle banche tradizionali. Quello che metto in dubbio non è il concetto in sè, mi rimangono dubbi su chi conierà la moneta, dato che non potrà essere devoluto ai singoli (sennò sai che pacchia). Ricordiamoci che il capitalismo è nato dalle "banche", e non credo (mia opinione personalissima) possa sopravvivere senza.

01/06/2011, 14:15

sezione 9 ha scritto:
mi rimangono dubbi su chi conierà la moneta


Lol ... perché adesso lo sai?

01/06/2011, 17:10

Non è che, se adesso non so come funziona l'economia, non saperlo col "nuovo metodo" mi faccia cambiare vita. Una banca di banchieri perchè mai dovrebbe essere diversa da una banca di hacker? Io sento puzza di gran guadagni per quei furboni che, con la scusa dell'antibanche, ti rifilano un presunto prodotto "egualitario" mettendosi nelle banche "vere" i soldi "veri".

01/06/2011, 17:57

Questo è vero.

E' già stato scritto che c' è chi è diventato ricco dal nulla.

Ma questo, perdonami, fa (legittimamente) parte di qualunque attività commerciale o finanziaria, specie di cambio valuta.


Il problema quindi NON è se questo apre nuove possibilità ai singoli - che già di per sè mi sembra un bene.

Sottolinenando che questa valuta è "reale", già accettata in rete da piattaforme autorevoli, non è certo fuffa.

Il problema come dici tu è il controllo: Chi lo esercita, e Come?


Va da sè che se il controllo finisce in mano alle banche lo scopo stesso viene tradito e tanti saluti all' utilità.

Ma è anche vero che questa comunità DEVE darsi regole e strutture ben precise, una valuta (seppur elettronica) globale, già cambiabile con le grandi tradizionali, non può essere lasciata in uno stato anarcoide, o il fallimento sarà inevitabile.

Con la differenza che si porterebbe dietro tutti coloro che ci hanno investito (con la valuta tradizionale). Quindi una trasparente amministrazione è d' obbligo.


Saluti,

Aztlan

01/06/2011, 21:55

Ragazzi da oggi non più 5€ ma 5bitcoin!!
[:D]
[:D]
[:D]

01/06/2011, 21:59

Che tra l' altro valgono 8 dollari l' uno, quindi col cambio ci guadagni anche.

Mr. 5 Bitcoins!!!

Fino a che non renderanno illegale questa valuta e ti getteranno in una fossa...

01/06/2011, 23:41

ho scaricato il programma bitcoin dal sito http://www.bitcoin.com e l'antivirus mi ha rivelato un malware, e mi si è pure riavviato il pc da solo...
Ultima modifica di kaltony il 01/06/2011, 23:43, modificato 1 volta in totale.
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