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MessaggioInviato: 09/06/2011, 19:01 
Infatti darthenoch l'ho spiegato ma forse non si è capito per via dei pasticci... [;)]

..mi auto quoto:

Cita:
se si parla di tutti i tipi di orologi non saprei... mi sembra improbabile che sia vero. ma se si parla solo di quelli collegati alla presa di rete potrei crederci. il fatto è che visto e considerato che la rete fornisce un'onda sinusoidale a 50 hz piuttosto stabile, si è pensato di usarla come clock per gli orologi digitali. variando la frequenza però l'orologio va avanti o indietro. avanti se la frequenza è più alta. viceversa se più bassa... mi chiedo se è possibile che vi siano tali fluttuazioni sulla frequenza della rete elettrica... alcuni apparecchi potrebbero avere malfunzionamenti oltre gli orologi. Quelli alimentati a rete ma "al quarzo" dovrebbero essere immuni in quanto il clock è indipendente dai 50 hz...


Può essere che degli orologi soprattutto del tipo perennemente collegato alla rete domestica, tipo vecchie radiosveglie o orologi di forni a microonde ecc, si basino ancora sulla frequenza della fase elettrica. In america con i 60 Hz di rete basta dividere per 10 e poi per 6 con due divisori di frequenza per avere una cadenza pari ad un secondo, direttamente utilizzabile come clock per orologi. In italia con 50 Hz il discorso è simile (dividere per 10 poi per 5). Certo la maggioranza degli orologi dovrebbe avere un oscillatore al quarzo ma per semplicità circuitale potrebbe essere ancora utilizzato un semplice divisore di frequenza....
Si tenga presente che un solo Hz in più produrrebbe quasi un secondo in meno al minuto, vale a dire quasi mezz'ora al giorno in meno...tutto ciò presuppone una frequenza di rete bella precisa per poter essere utilizzata in modo utile...Mediamente dovrebbe esserlo, potendo variare più o meno 0.1 Hz al giorno come tolleranza massima. Sembra molto ma se non sbaglio in un certo lasso di tempo la differenza di frequenza viene compensata dall'enel per avere un piccolissimo scarto nell'arco del lungo periodo.
La precisione di tali orologi dovrebbe quindi "normalmente" essere comparabile se non superiore a quelli al quarzo.


Ultima modifica di Manny il 09/06/2011, 19:17, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 09/06/2011, 19:26 
Ma manny,
gli orologi digitali vanno a corrente continua, non alternata.

C'e' un trasformatore, un ponte a diodi che "raddrizza" l'onda e la trasforma in corrente continua. Ricordiamo che l'elettronica usa esclusivamente corrente continua o non funzionerebbe.

C'e' poi un microcontrollore che mette in output la frequenza di clock tramite l'oscillatore al quarzo (da verificare, se non c'e' il quarzo - che viene tanto reclamizzato per la sua precisione - alllora il clok viene preso direttamente dalla rete elettrica tramite un decoder). Questo è quanto mi ricordo dalla poca elettronica che ho fatto tanti anni fa.



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MessaggioInviato: 09/06/2011, 19:58 
Io lavoro in una ditta di elettronica e sono perito in elettronica e telecomunicazioni kasimir... [;)]

Un orologio che funziona con la frequenza di rete deve ovviamente avere un alimentatore che gli fornisca la continua dall'alternata per i motivi che hai detto. Ma "a monte" dell'alimentatore deve necessariamente utilizzare la sinusoide a 50 Hz della fase, riducendola di tensione e squadrando la sinusoide per ottenere un'onda quadra utile alla logica digitale che dovrà poi occuparsi di ottenere un'oscillazione al secondo tramite quelle 50 al secondo.
Basterà perciò avere due divisori di frequenza. In pratica due contatori che contano il primo ogni 10 oscillazioni per darne una sola. Abbiamo quindi 5 oscillazioni al secondo. Un altro divisore ne conterà 5 di queste per darne una sola. Una oscillazione al secondo...un secondo insomma.


Ultima modifica di Manny il 09/06/2011, 20:00, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 09/06/2011, 20:00 
Si ma quello che non mi torna è che hanno anche gli orologi a batteria (quindi è il quarzo che comanda, giusto?) che danno problemi.

Boh, non ci capisco piu' nulla.



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MessaggioInviato: 09/06/2011, 20:04 
Infatti le mie perplessità derivano proprio dagli orologi a batterie che dovrebbero essere totalmente immuni al fenomeno in quanto non legati alla frequenza di rete ma a quella di un quarzo, totalmente indipendente da essa...

Tuttavia credo che in questi casi ci sia qualcuno che si sbaglia...penso sia improbabile che molti orologi al quarzo in una regione vadano di molto tutti avanti o indietro di così tanti minuti al giorno...

Ecco perchè ho pensato ai vecchi orologi basati sulla frequenza di rete (e alla sua anomala e imprecisa stabilità). Sono gli unici ad avere tutti qualcosa di "variabile" in comune...


Ultima modifica di Manny il 09/06/2011, 20:06, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 09/06/2011, 20:15 
Anche io ora penso che sia questo, e quindi orologi a batteria e quarzo non siano toccati da questo fenomeno. Alla fine non abbiamo dati certi e le persone potrebbero anche sbagliarsi..

ps..: Manny avevo capito male io!


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Beh era proprio così. Il corriere riporta questa news:

Cita:
CATANIA - È stato svelato il mistero degli orologi «accelerati» della Sicilia orientale. Né strano caso né, tanto meno, fenomeno paranormale: piuttosto si sarebbe trattato della conseguenza di un aumento momentaneo del flusso di energia elettrica. Radiosveglie che vanno avanti di cinque minuti al giorno e forni a microonde con problemi al timer: sono queste alcune delle anomalie registrate in Sicilia per circa tre settimane, esattamente il tempo servito alla società che gestisce la rete di distribuzione di energia elettrica per concludere la manutenzione ordinaria dell’unico cavo sottomarino che collega la Sicilia alla Calabria.

Per circa venti giorni l’isola è stata staccata dalla «rete continentale» ed è stata autosufficiente per la fornitura di energia elettrica. Ma la Sicilia, di energia, ne produce più di quanto ne consuma e questo ha creato qualche problema nel «bilanciamento» della potenza fornita agli utenti che ha oscillato tra 50 e 50,13 Hertz (Hz) creando delle piccole «accelerazioni» ai timer negli elettrodomestici. In livelli rigorosamente a norma di legge, visto la norma prevede una variazione compresa tra 49 e i 50 Hz, che è il numero di oscillazioni compiute in un secondo dalla corrente elettrica alternata.

Il fenomeno si è già esaurito con la conclusione della manutenzione di routine all’unico cavo sottomarino esistente che, di fatto, «stacca» la rete elettrica siciliana dal circuito europeo. Così la rete isolana è alimentata dal sistema idroelettrico, che è più stabile, ma anche da fonti alternative, la cui produzione non è costante. Questo può creare delle piccolissime variazioni nella frequenza, che la «diluizione» con il sistema continentale rende minori. «Il fenomeno non è nuovo - spiega il professore Rosario Lanzafame, ordinario di macchinari e sistemi energetici dell’università di Catania - ma è stato notato e ha avuto più larga diffusione per via dei social network e di televisioni private che hanno amplificato l’accaduto, facendo nascere in rete il "giallo degli orologi" in Sicilia, che mistero però non è. È stato un problema di rete isolata, ma è stato risolto. Accadrà di nuovo al prossimo distacco dalla rete continentale, ma non è nulla di grave».


Mi permetto di correggere chi ha scritto l'articolo: il bilanciamento è della FREQUENZA non della potenza fornita agli utenti (nemmeno di un aumento momentaneo del flusso di energia elettrica)...

FONTE:
http://corrieredelmezzogiorno.corriere. ... 7597.shtml


Ultima modifica di Manny il 09/06/2011, 21:12, modificato 1 volta in totale.


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Cita:
Manny ha scritto:
Ma la Sicilia, di energia, ne produce più di quanto ne consuma

Questa è una cosa da stamparci in testa..


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Cita:
DarthEnoch ha scritto:

Cita:
Manny ha scritto:
Ma la Sicilia, di energia, ne produce più di quanto ne consuma

Questa è una cosa da stamparci in testa..


...tuttavia le toccano sbalzi di tensione, stacchi di rete programmati e non e orologi ballerini... [:D]

Scusate la faccina sorridente, ma c'è poco da ridere! [:(]



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MessaggioInviato: 10/06/2011, 01:05 
Se è un problema dovuto al distacco dalla Calabria e all'auto-mantenimento energetico, il fenomeno si sarebbe dovuto manifestare in tutta la Sicilia,e non solo attorno a Catania. I generatori siciliani mantengono infatti tutti la medesima frequenza di rete,per potersi interlacciare tra loro a seconda dei consumi variabili.
A Catania l'orologio va avanti,e a Palermo procede lineare? Mah.



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 Oggetto del messaggio: Re: Il mistero degli orologi siciliani
MessaggioInviato: 25/03/2022, 10:21 
Caspita...questo non l'avevo letto
e non ero presente nel forum...mi capita
spesso ...in questi giorni in particolare
ho il pc che va 15 min circa avanti con l'orario
e non ho capito il perchè ???

[?]



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 Oggetto del messaggio: Re: Il mistero degli orologi siciliani
MessaggioInviato: 25/03/2022, 14:56 
Oggi cmq è tornato a posto ed è successo a me.
Mistero di Cat-ania ...! [8]



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