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MessaggioInviato: 01/08/2012, 16:37 
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sezione 9 ha scritto:

Uno che crede al diavolo e dice di effettuare in campagna gli esorcismi per non far sentire le urla di quei poveri disgraziati che finiscono sotto le sue grinfie non lo vedo molto autorevole. Oltretutto, dice di aver sentito qualcuno che ha sentito qualcun altro. E salta fuori con questa storia solo dopo decenni.

Insomma, non è dai preti che troveremo la verità su questo caso.

Una cosa però la sottolineo: non confondiamo riti satanici e satana. Satana non c'entra, non esiste, è buono solo per sviare e discolpare chi finisce sotto il suo condizionamento. La colpa è interamente e solamente umana.


Verissimo !!!!!!!!
Io starei attento a non dar per buone certe uscite. Pur essendo consapevole della corruzione vaticana, azzarderei nel definire assurda l' ipotesi sopracitata.



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MessaggioInviato: 01/08/2012, 16:42 
Emanuela Orlandi è viva? Un assorbente lo prova


caso emanuela orlandi registrazioni

La prova del fatto che Emanuela Orlandi sia viva potrebbe essere un assorbente. Ma c’è ancora molto da indagare, considerando che è stata effettuata la richiesta del sequestro del libro “L’Affaire Emanuela Orlandi“, scritto dalla fotografa Roberta Hidalgo. Il libro, pubblicato lo scorso 16 aprile, mette in risalto alcune prove che dimostrerebbero il fatto che Emanuela Orlandi sia ancora viva. La fotografa si è procurata un Tampax dal cassonetto dei rifiuti vicino la casa di Pietro Orlandi, fratello di Emanuela.

L’obiettivo era quello di confrontare il dna presente nel Tampax, probabilmente della moglie di Pietro, Patrizia Marinucci, con il dna della madre di Patrizia e con quello di una zia di Emanuela, Anna Orlandi. Secondo Hidalgo Emanuela potrebbe essere ancora viva e farebbe finta di essere addirittura la moglie di Pietro.

Nel libro si dice che Emanuela potrebbe non essere figlia della signora Maria Pezzano e di Ercole Orlandi, ma della zia paterna Anna Orlandi e di monsignor Marcinkus. E addirittura la zia Anna, secondo Hidalgo, potrebbe non essere sorella di Ercole, ma figlia di Eugenio Pacelli, Papa Pio XII.

Alì Agca: “Emanuela Orlandi è viva e sta bene”

Emanuela Orlandi è viva e sta bene. Una rivelazione choc che arriva da Mehmet Alì Agca, l’uomo che attentò alla vita di Giovanni Paolo II, e che ha concesso un’intervista al Corriere, la prima dopo la scarcerazione del 2010 dove chiede di “nono toccare né il contenuto né il senso linguistico”, al massimo la punteggiatura. Una nuova vita per l’ex Lupo Grigio, oggi dedita al Vangelo e una confessione. “Io, giurando davanti a Dio, dichiaro che Emanuela Orlandi è viva“. Non solo.

Secondo Agca dunque la Orlandi è viva e attualmente risiede in Turchia, anche se non sa dove. Non fornisce prove perché potrebbero danneggiare il buon esito ma si propone come intermediario se il Vaticano e il governo italiano lo ascolteranno.

I mandanti, secondo quanto lui stesso disse al fratello Pietro in un incontro due anni fa, furono la Santa Sede, il Cia e il Sismi, ma oggi nega qualsiasi riferimento a loro.

“Nessun Paese, nessuna istituzione e nessun servizio segreto occidentale è coinvolto nel rapimento“, dice. Allora chi lo decise e perché? Per ottenere la sua liberazione, il resto sono solo ipotesi e speculazioni.

Non risponde alla domanda sui motivi che gli fecero ritrattare le accuse ai bulgari di complicità nell’attentato al Papa, ma spiega perché consigliò a Pietro Orlandi di parlare con il cardinale Re.

“Per avere un colloquio, un contatto diretto con il governo vaticano“, però poi il cardinale non lo volle incontrare per non essere calunniato dalla “stampa anticlericale”, come avviene quando si tira in ballo Don Vergari “innocente” che ha solo aiutato il peccatore De Pedis a convertirsi.

Non si scoprirà nulla dalla tomba di De Pedis, commenta a proposito della banda della Magliana, e si dice pronto a incontrare e collaborare con la magistratura “solo in territorio italiano”.

I riferimenti ai preti pedofili sono “menzogne”, come altre teorie di motivi sessuali o collegamenti con la Banca Ambrosiana-Ior.

“Io garantisco che tornerà a casa. Emanuela sta bene, non ha subito violenza infame. Viene trattata umanamente: rimane cattolica e prega ogni giorno. Spero che il cardinale Bertone possa occuparsi del caso, per portarla da Turchia in Italia. Il Papa Ratzinger non sa nulla e il documento del portavoce Lombardi esprime la verità“: ecco la nuova verità, che contrasta con quanto lui stesso disse meno di due anni fa, quando accusò il Vaticano di essere il mandante dell’attentato.

Non è ancora il momento di rivelare chi volle attentare alla vita del Papa, sulla cui tomba spera di andare un giorno a pregare.

Insiste, infine, sulla liberazioni di Emanuela, che lo stesso governo italiano potrebbe ottenere se “farà un terzo di quello che ha fatto per i due marò in India. Dio sa che ho detto la verità“.

18 giugno 2012 – Emanuela Orlandi, traslato il corpo di Enrico De Pedis
E’ stato traslato questa mattina dalla basilica di Sant’Apollinare a Roma il corpo di Enrico De Pedis, il boss della banda della Magliana morto in una sparatoria a Campo de Fiori il 2 febbraio 1990. De Pedis era stato tumulato nella cripta della chiesa dopo l’autorizzazione ottenuta dal cardinale Poletti, su richiesta della famiglia. Adesso, relativamente al caso di Emanuela Orlandi, dopo la ricognizione sui resti, avvenuta lo scorso 14 maggio, la bara di zinco è stata portata via dalla basilica di Sant’Apollinare.

Lo spostamento della bara è avvenuto questa mattina intorno alle 8, alla presenza dei familiari, la moglie e i fratelli di De Pedis. I familiari sono arrivati nella chiesa alle 7 e sono entrati da una porta laterale. La bara con i resti di De Pedis è stata portata via da un furgoncino delle pompe funebri.

Si indaga sui vescovi pedofili

Emanuela Orlandi è stata vittima di un delitto a sfondo sessuale. Questa l’ultima indiscrezione che filtra dagli ambienti vicini al Vaticano e a sostenerlo è nientemeno che padre Gabriele Amorth, tra gli esorcisti ufficiali della Santa Sede e sacerdote molto stimato dallo stesso Benedetto XVI. Il capo degli esorcisti lo rivela nel corso di un’intervista a La Stampa, dopo averla riferita in via riservata anche alla famiglia della ragazza, scomparsa nel nulla nel 1983 davanti alla chiesa di Sant’Apollinare.

Festini a base di sesso e droga, in cui la giovane ragazza rimane impigliata e che per lei finì in maniera tragica: una pista che torna alla ribalta grazie al libro scritto dallo stesso esorcista e che sembra avere inquietanti punti di contatto con una lettera anonima arrivata alla madre della ragazza, dove si parlava di una trappola in cui cadde Emanuela.

Padre Amorth cita testimoni eccellenti tra cui monsignor Simeone Duca, archivista della Santa Sede, che parlò di “festini” dove c’era anche un “recuclatore di ragazze”, un gendarme del Vaticano.

Per l’esorcista è chiaro che la ragazza sia finita in quel giro. “Non ho mai creduto alla pista internazionale, ho motivo di credere che si sia trattato di un caso di sfruttamento sessuale con conseguente omicidio poco dopo la scomparsa e occultamento del cadavere“, dice al quotidiano di Torino.

Le rivelazioni non finiscono qui perché padre Amorth parla di un coinvolgimento di personale diplomatico di un’ambasciata straniera presso la Santa Sede. Emanuela fu dunque coinvolta in questi festini a base di sesso, dove giovani ragazzine veniva anche drogate e partecipavano a orge.

uno scempio che ricorda anche un altro caso, quello di Wilma Montesi. Una bella ragazza romana, trovata morta dal manovale Fortunato Bettini mentre faceva colazione sulla spiaggia di Torvajanica, a ovest di Roma, tra Ostia e Anzio l’11 aprile 1953.

Gli esami appurarono che era morta per congestione o un malore dovuto a un bagno notturno, ma che la sera prima aveva partecipato a un festino molto spinto. Si parlò di un’orgia, in una tenuta di Capocotta, tra i partecipanti c’era il figlio Piero del ministro degli Esteri democristiano Attilio Piccioni. Un enorme scandalo che portò alle dimissioni del ministro e che venne allo scoperto perché fu ritrovato il cadavere della ragazza.

Da qui la necessità di far sparire il corpo di Emanuela, per coprire ogni scandalo possibile.

Nel frattempo monsignor Pietro Vergari, parroco della basilica di Sant’Apollinare all’epoca della scomparsa è considerato un elemento centrale del caso, anche se professa la sua estraneità.

“Nell’ispezione nella cripta non hanno trovato nulla se non appunto il corpo di De Pedis“, ha dichiarato don Vergari che si dice certo che le altre ossa sono antichissime, dell’epoca in cui anche i laici venivano sepolti nelle chiese.

Ora le analisi sono in corso e bisognerà aspettare per capire se tra quelle ossa ci siano anche quelle di Emanuela Orlandi, ma il fratello Pietro sembra concordare con l’ultima scioccante ipotesi di padre Amorth come è convinto del coinvolgimento di monsignor Vergari.

La sorella scomparve alle sette di sera e “mai sarebbe salita su una macchina con un sconosciuto. Se l’avessero presa con la forza, a quell’ora in pieno centro qualcuno se ne sarebbe accorto. L’ipotesi della basilica ha un senso. Se a Emanuela qualcuno avesse detto di seguirlo a Sant’Apollinare non si sarebbe insospettita. Un luogo sacro non dovrebbe spaventare nessuno“, ha spiegato.

La ragazza fu dunque tratta in inganno da qualcuno che conosceva. Tra l’altro “le amiche della scuola di musica di Emanuela mi dissero che suor Dolores, la direttrice, non le faceva andare a messa o cantare nel coro a Sant’Apollinare ma preferiva che andassero in altre chiese proprio perché diffidava, aveva una brutta opinione di monsignor Vergari“, ha ricordato Pietro Orlandi.
Ci sarebbe un collegamento tra la scomparsa di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori e lo scandalo dei preti pedofili a Boston. Quest’ultima è costituita da una vicenda accaduta nel 2002, che sconvolse la Chiesa cattolica: molti abusi su minori vennero coperti dai vertici ecclesiastici. Gli inquirenti hanno rintracciato due timbri postali che si riferiscono a Kenmore Station, nel centro di Boston. Uno di questi timbri è agli atti, l’altro no. Il primo riguarda le prime rivendicazioni della questione Orlandi-Gregori, il secondo invece fu usato dall’associazione pedofila Nambla.

Secondo me la pista prospettata da Agca è la più probabile, il resto serve per sviare nuovamente chi ha fiutato la pista "giusta".



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MessaggioInviato: 01/08/2012, 16:52 
Per quanto si possano non condividere le idee di Amorth, tenete presente che si tratta di un personaggio di spicco della chiesa, con forti immanicamenti. Non ha importanza che noi lo riteniamo o meno credibile se presso certi ambienti è ritenuto tale. Inoltre Amorth o non Amorth, le indagini hanno comunque preso un certo corso, dunque qualcosa che spinge ad indagare in questa direzione, c'è.



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MessaggioInviato: 01/08/2012, 17:03 
Cita:
Blissenobiarella ha scritto:

Per quanto si possano non condividere le idee di Amorth, tenete presente che si tratta di un personaggio di spicco della chiesa, con forti immanicamenti. Non ha importanza che noi lo riteniamo o meno credibile se presso certi ambienti è ritenuto tale. Inoltre Amorth o non Amorth, le indagini hanno comunque preso un certo corso, dunque qualcosa che spinge ad indagare in questa direzione, c'è.


Qualsiasi indizio và preso in considerazione, ma questo personaggio mi da l' idea dell' incornato che vuole vendicarsi per chissà che cosa.



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MessaggioInviato: 01/08/2012, 17:12 
umm, non saprei green...non seguo moltissimo Amorth, contro chi dovrebbe volersi vendicare?


Ultima modifica di greenwarrior il 01/08/2012, 17:29, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 01/08/2012, 17:33 
Non saprei lo conosco poco anch' io, è un ipotesi.

« Io paura di Satana? È lui che deve avere paura di me: io opero in nome del Signore del mondo. E lui è solo la scimmia di Dio. »

(Gabriele Amorth)

Nato a Modena da una famiglia religiosa legata all'Azione Cattolica, fu membro della FUCI. A soli 18 anni entrò nei partigiani cattolici della Brigata Italia col soprannome "Alberto" e divenne presto vice comandante di piazza a Modena e comandante del 3º Battaglione della 2°Bgt Italia. A 20 anni, concluso il conflitto, gli fu conferita una medaglia al valor militare[1] e a 22 anni, nel 1947, fu nominato vice delegato nazionale dell'allora presidente dei Movimenti giovanili della Democrazia Cristiana: Giulio Andreotti. Allora era legato al gruppo politico di Giorgio La Pira, Giuseppe Dossetti, Amintore Fanfani e Giuseppe Lazzati.

Laureato in giurisprudenza (il padre e il nonno erano entrambi avvocati), entrò a far parte della Società San Paolo e fu ordinato presbitero nel 1954. Ha pubblicato molti articoli sulla rivista cattolica Famiglia Cristiana.

Appassionato di mariologia, ha assunto la direzione del mensile Madre di Dio. È membro della Pontificia Accademia Mariana Internazionale.

Dal 1986 è esorcista nella Diocesi di Roma per mandato del cardinale vicario Ugo Poletti. Si è formato alla scuola di padre Candido Amantini, il quale per molti anni era stato il più autorevole esorcista della Scala Santa a Roma e collabora con diversi medici e psichiatri italiani.

Il quotidiano comunista Liberazione riferisce che don Amorth avrebbe realizzato circa 70.000 esorcismi dal 1986 al 2007[senza fonte], lo stesso padre Amorth riferisce in un'intervista al giornale inglese Sunday Telegraph[2] del 2000 di oltre 50.000 interventi effettuati. Nella stessa intervista Padre Amorth afferma che molti di essi hanno richiesto solo pochi minuti, altri invece diverse ore. In base ai tali dati, si può calcolare
\tfrac{50000}{(2000-1986)\times 365}=9,7

risulta che dal 1986 padre Amorth ha effettuato in media una decina di interventi al giorno. Di tali interventi, tuttavia, Padre Amorth nei suoi libri e nelle trasmissioni televisive e radiofoniche ha affermato di essersi trovato di fronte a vere e proprie possessioni demoniache al massimo un centinaio di volte[3], mentre di aver più frequentemente avuto a che fare con "disturbi" demoniaci o malattie mentali. Lo scrittore Giuseppe Campolieti inoltre, nel suo libro Le sante bugie: fatti e misfatti nella Chiesa dei Papi, riferisce che Amorth sostiene di aver ricevuto fino a 600 chiamate di intervento al giorno[4].

Nel 1990 ha fondato l'Associazione internazionale degli esorcisti, di cui è stato presidente fino al 2000. Attualmente ne è presidente onorario.

Conduce una trasmissione radiofonica legata alla sua attività di esorcista su Radio Maria, con cadenza mensile ogni secondo mercoledì del mese alle ore 18. Nell'ambito di tale trasmissione risponde anche alle telefonate da parte degli ascoltatori.



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MessaggioInviato: 01/08/2012, 18:01 
Amorth come Milingo? E` la prima cosa che mi e` venuta in mente. Mi pare difficile pensare che uno cosi`intruppato nella chiesa istituzionale possa fare una dichiarazione simile. Qual é la fonte prima di tale rivelazione o presunta rivelazione?



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MessaggioInviato: 01/08/2012, 18:19 
Cita:
Hannah ha scritto:
Qual é la fonte prima di tale rivelazione o presunta rivelazione?

La notizia comparsa sul sito del giornale "La stampa", risale al 22/05/2012 e l'articolo è firmato dal vaticanista del giornale Giacomo Galeazzi:

http://www3.lastampa.it/cronache/sezion ... tp/455110/



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MessaggioInviato: 01/08/2012, 19:09 
Per chi è interessato al tema su TV 2000 trasmettono il programma "vade retro" con succose storie demoniache. Quando l'ho scoperto sono rimasto sbalordito... La tutela dei minori e della fascia protetta esiste solo quando si parla male della Chiesa e della sua morale...

Comunque, se il più grande esorcista degli ultimi 150 anni ha fatto 50mila esorcismi in 4 anni (diciamo 5), la media è di quasi 30 al giorno, tutti i giorni. Instancabile, praticamente il Rocco Siffredi dell'esorcismo.

Noi sappiamo per certo che la sparizione coinvolge "alta" criminalità organizzata (già usata ad alto livello per affari criminali), alte sfere vaticane e servizi segreti italiani. Sappiamo che il Vaticano non ha mai fatto nulla per risolvere la cosa anche se la Orlandi è una delle pochissime cittadine vaticane. Sappiamo che i servizi nostrani hanno cercato il depistaggio (solo per una ragazzina scomparsa?), e che la banda della Magliana è stata "premiata" con la tomba a De Pedis in una basilica. Secondo me, un semplice giro di pedofilia non è sufficiente a spiegare il fatto. Potevano ammazzarla e farne trovare il corpo dopo diverso tempo, quando le antiquate tecniche dell'epoca non avrebbero potuto fare alcuna analisi dei reperti. Vabbè che Elisa Claps è misteriosamente scomparsa e sepolta in chiesa sotto gli occhi di tutti (chissà che la Orlandi non sia sepolta nei giardini vaticani... Conoscendo i gusti raffinati di oltretevere...), ma insomma, tutta questa storia solo per una o due ragazzine (diciamo pure abusate) scomparse?


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MessaggioInviato: 01/08/2012, 19:32 
Cita:
sezione 9 ha scritto:
Secondo me, un semplice giro di pedofilia non è sufficiente a spiegare il fatto.

Sono d'accordo...



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Leo Zagami intervista Pietro Orlandi 08/2012

Guarda su youtube.com



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http://affaritaliani.libero.it/cronache ... 80213.html



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"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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Emanuela Orlandi, i dubbi sul superteste
Giovedì, 25 aprile 2013 - 13:18:00

di Antonino D'Anna
emanuela orlandi

Faceva il telefonista, ma andava in tv da Magalli a fare il sosia di Benigni. Dopo aver seguito su “Chi l'ha visto?”, la testimonianza di M.F.A., presunto supertestimone della vicenda Emanuela Orlandi, scomparsa nel 1983, è lecito rilevare molti punti di dubbio a proposito delle sue affermazioni. Sulle quali a esprimersi sarà la magistratura, ovviamente. Ma vediamo che cosa può suscitare dubbi:

1. IL TELEFONISTA- L'uomo afferma di essere stato uno dei telefonisti che hanno chiamato casa Orlandi in quei giorni lontani di trent'anni fa. Ma dice di non essere l'Amerikano, come venne chiamato allora. Un tale, cioè, che secondo le analisi svolte dalle forze dell'ordine, sarebbe (o sarebbe stato) un tale di elevata cultura, familiarità con la lingua latina e una certa permanenza in Italia visto il modo di parlare, che alcuni al tempo accostarono - senza alcuna prova - alla figura dell'arcivescovo Paul Marcinkus, allora onnipotente signore dello IOR (la banca vaticana) dimissionato nel 1990 ed esiliato (senza promozione cardinalizia) a Sun City, USA, dove è morto nel 2006. Chi è allora? Esiste ancora del materiale audio con le telefonate del 1983? Sarebbe importante – specie con le tecnologie odierne – andare a ripescare i nastri e svolgere alcuni accertamenti.

2. IL FLAUTO- M.F.A. Ha fatto ritrovare un flauto che dice essere di Emanuela. Col rischio che, a fronte di eventuali accertamenti sulle tracce di DNA rimaste sul bocchino dello strumento, potrebbe essere davvero quello della Orlandi. Un magistrato potrebbe tranquillamente chiedersi (e chiedergli): perché il flauto salta fuori ora? Chi garantisce che sia stato davvero lui a nasconderlo in questo stabilimento cinematografico? Può essergli stato dato da qualcuno, e perché?

3. LE FOTO A DE PEDIS- Il superteste afferma – in virtù della sua creatività – di aver fatto parte di un gruppo di intelligence per esercitare pressioni sulla Santa Sede. A quale scopo? Nel 1983 il Papa è Giovanni Paolo II, che sta conducendo una battaglia nemmeno tanto sotterranea per la libertà della Polonia. Perché rapire una ragazzina figlia di un commesso della Prefettura della Casa pontificia? La Prefettura si occupa di gestire gli accessi al Santo Padre, organizza incontri e viaggi. Certamente è un buon punto di pressione per la sua vicinanza al Pontefice. Ma la domanda resta: a quale scopo?
L'uomo dice di essere stato chiamato a far parte di un gruppo di controspionaggio nato per combattere le fazioni in Vaticano e intimidendo ecclesiastici e vari personaggi con foto e ricatti. Al tempo stesso però lui era in Corso Rinascimento a Roma, il 22 giugno di 30 anni fa, a scattare le foto alla BMW su cui Renatino De Pedis (rieccolo, ancora una volta!) stava portandosi via Emanuela. Uno potrebbe chiedersi: sei il telefonista del gruppo, ma te ne vai in giro a scattare le foto a uno dei boss della Banda della Magliana (non proprio la San Vincenzo o le Suore di Madre Teresa di Calcutta). Perché assumersi un rischio simile?

(Segue: Il teste partecipò negli anni '90 ad un programma con Magalli. Si presentò come sosia di Roberto Benigni. I dubbi sul Codice di Diritto Canonico e la grazia di Wojtyla...)
4. IL PERSONAGGIO- L'uomo è stato mostrato da “Chi l'ha visto?” intento in una performance televisiva di una ventina d'anni fa con Giancarlo Magalli. Che lo presenta in quell'occasione come sosia di Roberto Benigni. I lettori ammetteranno che la faccia di Benigni è un po' troppo popolare per passare nell'anonimato, e comunque lascia un po' perplessi che un appartenente ad un presunto gruppo d'intelligence se ne vada in Tv a fare l'imitazione di un comico molto famoso. Ora, senza andare a tirare fuori 007 e Sean Connery, ma uno che fa intelligence non dovrebbe cercare di condurre un'esistenza il più anonima possibile? Altre domande che i magistrati romani probabilmente si porranno.

5. IL CODICE DI DIRITTO CANONICO- A proposito dei “temi caldi” su cui il gruppo di pressione sarebbe intervenuto c'è anche la revisione del Codice di Diritto Canonico del 1983, appunto. Che però era già pronto in bozza verso il 1980 (ben prima del rapimento di Emanuela) e non è una revisione, ma un vero e proprio nuovo Codice di Diritto Canonico (a differenza di quello precedente del 1917, il Pio-benedettino come viene chiamato, che traduceva in canoni tutto il corpus di norme accumulatosi nel corso dei secoli). Codice che alla data del rapimento di Emanuela Orlandi era già stato promulgato (il 25 gennaio) e sarebbe poi entrato in vigore il 27 novembre dello stesso anno. Che pressioni sarebbero state necessarie sul lavoro della commissione preparatoria? A quali scopi?

6. LA GRAZIA DEL PAPA?- E poi un altro punto di domanda: l'uomo dice che le sparizioni di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori (l'altra ragazza al centro di questa misteriosa sparizione) dovrebbero essere spiegate mesi dopo l'attentato del 1981 a Giovanni Paolo II, “quando i servizi segreti dissero ad Ali Agca che se avesse collaborato avrebbe avuto la grazia sia del Papa che del presidente della Repubblica”. Il punto è che Agca fu arrestato dalla polizia italiana e per il Concordato allora vigente, quello del '29, fu giudicato dalla giustizia italiana su richiesta e per delega della Santa Sede. Se Agca avesse voluto la grazia, avrebbe dovuto chiederla al presidente della Repubblica Italiana di allora, Sandro Pertini, e non a Giovanni Paolo II che non avrebbe potuto graziare uno condannato dalla giustizia di un altro paese. Peraltro Karol Wojtyla nel 1987 ricevette la visita dei parenti di Agca, che gli chiesero di intercedere presso gli italiani perché Ali ottenesse la grazia (ma la Sala Stampa al tempo non volle confermare né smentire). Wojtyla – raccontò Domenico del Rio su Repubblica - si interessò, telefonò a Francesco Cossiga chiedendo il provvedimento, ma Agca è rimasto in carcere fino al 2000, quando Carlo Azeglio Ciampi concesse la sospirata grazia dopo aver consultato la Santa Sede, dettasi “non contraria” (Wojtyla, peraltro, perdonò immediatamente Agca il giorno stesso dell'attentato, poco prima di svenire durante il trasporto verso il Policlinico Gemelli).

Insomma, le domande sono tante. Ai giudici il compito di sbrogliare il mistero.



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da Chi l'ha visto? del 24 aprile 2013

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/me ... c79b8.html



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MessaggioInviato: 24/06/2013, 01:15 
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Caso Orlandi: Capaldo, dietro mistero timore verita' scomoda
ultimo aggiornamento: 21 giugno, ore 11:39

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Catanzaro, 21 giu. - (Adnkronos) - "Emanuela Orlandi e' morta, ma il caso della sua scomparsa potrebbe risolversi. Finora ci sono state molte false piste e molti depistaggi". Alla vigilia del trentennale dalla misteriosa scomparsa della sedicenne romana, vista per l'ultima volta il 22 giugno 1983, il procuratore aggiunto di Roma, Giancarlo Capaldo ne parla partecipando ad un incontro nella terza edizione del Festival Trame a Lamezia diretto da Gaetano Savatteri e organizzato da Fondazione Trame con Ala di Lamezia e il sostegno del Comune e dell'associazione italiana editori.
Capaldo aggiunge: ''La verita' sulla fine di Emanuela non si e' trovata per molto tempo perche' troppi temevano che dietro questa storia si nascondesse una verita' scomoda''.


http://www.adnkronos.com/IGN/News/Crona ... 69201.html


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