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ANONYMOUS http://www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=8&t=10832 |
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Autore: | estraterrestre [ 20/07/2011, 19:35 ] |
Oggetto del messaggio: | ANONYMOUS |
mercoledì 20 luglio 2011C'e' fermento nell'aria http://informazionescorretta.blogspot.c ... laria.html MA CHI SONO? |
Autore: | Thethirdeye [ 21/07/2011, 02:45 ] |
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Figo.... ![]() |
Autore: | Aztlan [ 21/07/2011, 14:37 ] |
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Anonymous vendicateci!!! ![]() |
Autore: | estraterrestre [ 21/07/2011, 14:46 ] |
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no dobbiamo essere anche noi protagonisti VENDICHIAMOCI! |
Autore: | Aztlan [ 21/07/2011, 15:04 ] |
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Eh già ma come? Mica mangio pane e programmazione... Sono d' accordo sul discorso, ma noi a parte discutere e manifestare non possiamo fare altro... |
Autore: | estraterrestre [ 21/07/2011, 15:22 ] |
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Aztlan ha scritto: Eh già ma come? Mica mangio pane e programmazione... Cita: Sono d' accordo sul discorso, ma noi a parte discutere e manifestare non possiamo fare altro... è gia abbastanza... |
Autore: | Aztlan [ 21/07/2011, 17:06 ] |
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Sono d' accordo. A quando una bella manifestazione Pro-Anonymous, McKinnon, Assange ![]() Io ci sarei (e sarebbe la prima volta che mi vedrebbero in un corteo....) |
Autore: | nemesis-gt [ 29/02/2012, 12:21 ] |
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25 arresti in Spagna e America Latina L’Interpol: “fanno parte di Anonymous” Blitz delle forze dell’ordine in quattro paesi per bloccare l’attività del gruppo hacker legati. Arresti in Spagna, Argentina, Cile e Colombia. Reazione immediata del gruppo: giù il sito Web della polizia internazionale Il confronto a distanza tra Anonymous e le polizie di mezzo mondo continua. Questa volta, però, sembra che a segnare il punto sia l’Interpol. Le 25 persone arrestate ieri pomeriggio (4 in Spagna, 10 in Argentina, 6 in Cile e 5 in Colombia) sono sospettate di aver orchestrato gli attacchi a numerosi siti Internet negli scorsi mesi. In particolare, quello che ha abbattuto proprio il sito dell’agenzia internazionale di coordinamento delle polizie e di alcune organizzazioni governative in Colombia e in CIle. L’operazione ha richiesto ispezioni in 15 città diverse e avrebbe portato al sequestro di oltre 250 dispositivi tra computer e smartphone utilizzati dagli hacker. I sospettati hanno tra i 16 e i 40 anni, tutti appartenenti a gruppi hacker “affiliati” alla galassia di Anonymous. Secondo le prime dichiarazioni delle forze dell’ordine, rischiano fino a 5 anni di carcere. La reazione dell’Interpol arriva dopo una serie di figuracce clamorose rimediate proprio grazie ad Anonymous, non ultima quella della telefonata tra FBI e Polizia inglese intercettata e pubblicata su Internet dagli hacker. A dare l’impulso agli arresti, però, potrebbe essere stata la pubblicazione su Wikileaks delle email sottratte da Anonymous all’agenzia privata Stratfor lo scorso dicembre. In quell’occasione, infatti, i pirati informatici hanno messo le mani anche sui dati di numerosi account (completi di email, dati personali e carta di credito) dei clienti di Stratfor, compresi parecchi membri dell’Interpol. Come nella tradizione di Anonymous i dati non sono stati utilizzati per sottrarre denaro, ma sono stati pubblicati sul Web mettendo per l’ennesima volta alla berlina le forze dell’ordine. Ora gli arresti, ma la reazione del gruppo hacker non si è fatta aspettare. Poche ore dopo l’annuncio dell’operazione, il sito dell’Interpol è stato abbattuto da un classico attacco Distributed Denial Of Service, la firma di Anonymous. L’abbattimento è stato annunciato su Twitter con l’ormai classico annuncio “TANGO DOWN” (sito abbattuto) e il commento “Anonymous non è un’organizzazione criminale”. http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02 ... te/194547/ |
Autore: | ghety-ufologo95 [ 01/03/2012, 00:55 ] |
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Bhe si potrebbe anche partecipare agli attacchi che vengono coordinati online da anonymous,il problema è che bisogna saper nascondere i propri dati sulla rete ... |
Autore: | nemesis-gt [ 12/03/2012, 11:53 ] |
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Anonymous affonda il sito di Equitalia Dopo aver attaccato il sito di Trenitalia, Anonymous ha concluso un week-end di particolare attivismo mettendo KO il portale di Equitalia, la società pubblica incaricata per la riscossione nazionale dei tributi. L’attacco è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri (domenica 11 marzo 2012) ed anche in questo caso è arrivata puntuale la rivendicazione degli hacktivisti più famosi del momento. Sul post pubblicato dal blog di Anonymous Italia Equitalia viene apostrofata come “un’azienda in teoria pubblica che si occupa della riscossione di (presunti) tributi dovuti all’Agenzia delle Entrate, che attuate con una ferocia inaudita e con pratiche quantomeno opinabili” e l’attacco giustificato dall’accanimento della società contro “gli inadempienti che dimostrino di essere indigenti”. Il comunicato fa inoltre riferimento a “persone che si sono suicidate” a causa delle richieste di Equitalia e detta le regole che l’azienda pubblica dovrebbe rispettare: “Dovreste applicare la riscossione in modo uniforme e trasparente” anziché perpetrare “trattamenti preferenziali e dispari” per personaggi illustri e/o potenti. Per chi volesse saperne di più sulle attività degli hacktivisti di Anonymous, consigliamo la lettura del nostro post relativo all’intervista fatta dalle Iene ad un membro di Anonymous Italia. Come abbiamo scritto in quell’occasione, in qualunque modo la si pensi sull’organizzazione e le sue operazioni, si tratta di un documento molto interessante che ci permette di capirne di più sul pensiero e le motivazioni che animano i membri di Anonymous. Per chi si fosse perso le “puntate precedenti”, segnaliamo anche i nostri post relativi ad altre operazioni messe in atto da Anonymous, come quelle che hanno preso di mira il sito del Vaticano e i siti delle Istituzioni nazionali, come Governo, Senato e Parlamento. Quali saranno le prossime? Qualcosa ci suggerisce che lo scopriremo presto. http://www.geekissimo.com/2012/03/12/an ... ore-128882 |
Autore: | nemesis-gt [ 04/04/2012, 10:42 ] |
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Anonymous contro Carabinieri, Difesa e Interno Dopo qualche giorno di relativa calma, la cellula Italiana di Anonymous torna a colpire. Questa volta ad essere stati presi di mira dagli hacktivisti nostrani sono stati i siti di Carabinieri, Difesa e Ministero dell’Interno. Nella giornata di ieri (3 aprile 2012), carabinieri.it, difesa.it e interno.it sono risultati offline per diversi minuti e gli Anonymous hanno fornito delle motivazioni a dir loro valide per ognuno di questi Tango Down, così come vengono chiamati in gergo gli attacchi. Il sito Web dei Carabinieri è stato messo KO a causa degli scontri di Roma che hanno visto contrapporsi i militari agli operai che manifestavano contro la chiusura degli stabilimenti Alcoa in Sardegna (Signori Carabinieri, alcuni giorni fa avete tentato di sopprimere la rabbia degli Operai Alcoa con i vostri feroci manganelli, si legge sul blog di Anonymous Italia). Difesa e Interno sono invece stati “puniti” per una circolare diramata dal Ministero dell’Interno che impone il silenzio sui fatti del G8 di Genova a tutti gli esponenti delle forze dell’ordine. Nel loro post di rivendicazione, gli Anonymous ne hanno anche per coloro che definiscono infiltrati, persone che tenterebbero di ostacolare l’operato dell’organizzazione spacciandosi per suoi componenti. Per queste persone il messaggio è: “Vogliamo invitarvi ad abbandonare i nostri server quali agenti infiltrati, fatevi pure avanti, non abbiamo nulla da nascondere. Fin tanto che questo comportamento si perpetuerà, i nostri attacchi diverranno ciclici”. E con questo possiamo aspettarci nuovi attacchi a vecchie e nuove conoscenze di Anonymous quanto prima. Chissà se toccherà a nuovi obiettivi o nel mirino finiranno ancora i siti del Vaticano, di Equitalia, Trenitalia, Impregilo (attaccata il primo aprile scorso) ed istituzioni varie. Qualcosa ci suggerisce che lo scopriremo presto. http://www.geekissimo.com/2012/04/04/an ... a-interno/ |
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