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Arcivescovi Whistleblowers.
Di Jay Greenberg.
In una svolta sorprendente contro la posizione ufficiale della Chiesa Cattolica, per quanto riguarda la costante copertura dell’epidemia di pedofilia tra gli uomini di chiesa, una delle più alte cariche ecclesiastiche, l’Arcivescovo John C. Wester, ha deciso di mettersi contro le direttive di Papa Francesco ed esporre la aberrante pratica della pedofilia, facendo nomi e cognomi, esponendo e svergognando sacerdoti e leader religiosi perfettamente conosciuti dalla Chiesa per essere abusatori sessuali di bambini.
Nonostante gli sforzi del Vaticano per far tacere i suoi tentativi di disclosure, l’Arcivescovo Wester dell’Arcidiocesi di Santa Fe ha pubblicato un elenco completo di nomi di coloro che erano comunque già noti alla Chiesa Cattolica Romana come pedofili predatori, ma i cui crimini sono stati omertosamente occultati dai solerti dirigenti del Vaticano.
L’arcivescovo Wester ha annunciato il rilascio dei nomi martedì scorso in una lettera ai suoi parrocchiani, dopo decenni di pressioni da parte delle vittime e dei loro familiari che pretendevano, a ragione, che i sordidi violentatori fossero esposti, nominati e denunciati in una lista completa.
Rivolgendosi alla sua Congregazione, Wester ha affermato di non poter più seguire i desideri del Papa che ha sempre invitato i Ministri del Culto a “guardare da un’altra parte“, anzi chiedendo ai suoi officianti sparsi per il mondo di collaborare con il Vaticano per coprire queste “azioni sbagliate“.
Anche se alcuni nomi di sacerdoti accusati nell’elenco erano già conosciuti a causa delle pubbliche denunce delle vittime, le identità della maggioranza degli abusatori erano rimaste segrete, e la maggior parte di loro risulta addirittura ancora in servizio nelle comunità religiose, all’insaputa dei cittadini locali.
Fino ad ora.
Nella lista dell’eroico Arcivescovo whistleblower sono elencati anche i nomi di sacerdoti e leader religiosi accusati pubblicamente, ma i cui procedimenti penali o canonici non sono mai stati completati a causa delle loro morti improvvise (e molto opportune…ndt), “prima che le accuse potessero essere pienamente indagate ed elaborate”, ha dichiarato Wester.
Tradizionalmente, la Chiesa Cattolica mantiene gran parte dei suoi procedimenti legali canonici segreti, o per lo meno riservati, e opera secondo i suoi propri protocolli, comunque sempre al di fuori della legge dello Stato.
Wester ha detto ai suoi parrocchiani che per la sua Arcidiocesi era assolutamente doveroso identificare, riconoscere e pubblicare i nomi di tutti quei sacerdoti e leader religiosi accusati di abusi sessuali sui minori all’interno di una delle più antiche Arcidiocesi della nazione.
Mentre molti nomi di sacerdoti accusati sono già stati resi pubblici o sono stati identificati altrove, questa è la prima volta che l’Arcidiocesi di Santa Fe pubblica un tale elenco”.
Wester ha definito i casi di abuso “profonda fonte di tristezza e vergogna per la nostra Chiesa”.
L’elenco (link al documento originale qui) non fornisce dettagli sui reati o le condanne.
Brad Hall, un avvocato di Albuquerque che ha rappresentato decine di presunte vittime, ha dichiarato che questa pubblica denuncia è “un passo nella giusta direzione”.
“Dobbiamo praticare l’apertura e la trasparenza laddove possibile, perché questo è essenziale per ricostruire la fiducia e guarire da queste ferite“, ha scritto Wester.
Da un attento riesame della lista da parte di Associated Press, si è scoperto che 38 dei 74 nominati sono morti. La quasi totalità dei sacerdoti elencati lavoravano per l’Arcidiocesi di Santa Fe, mentre altri provenivano da Diocesi come Fall River, Massachusetts e Boise, Idaho.
Tra quelli in lista c’era il nome del Rev. John George Weisenborn.
Nel 2012, un uomo di Albuquerque intentò una causa penale contro l’Arcidiocesi di Santa Fe e un gruppo di ministri della chiesa, la “Congregazione dei Servi del Paraclito”, un ordine religioso fondato nel 1947 proprio in Nuovo Messico, che altro non era che un centro di accoglienza, terapia, riabilitazione e cura di sacerdoti pedofili (la pedofilia in gergo ecclesiastico viene definita: “disturbi del comportamento di natura sessuale”).
L’uomo ha dichiarato che Weisenborn lo molestò sessualmente quando era un chierichetto di settimo grado presso la Parrocchia di San Francesco Xavier a Albuquerque a partire dal 1966 o dal 1967.
A quei tempi, Weisenborn era stato appena dimesso dal centro di terapia psicologica di Jemez Springs, in New Mexico, nel 1964, presso i Servi del Paraclito, dopo essere stato arrestato tre volte a Washington DC per avere avuto rapporti sessuali con minori, secondo gli atti giudiziari acquisiti dall’ex ordine religioso del sacerdote.
Weisenborn è morto nel 1991.
L’Arcidiocesi di Santa Fe e altre congregazioni religiose furono l’obiettivo di decine di cause legali negli anni ’80 e ’90, sempre per accuse di molestie sessuali ai bambini.
Molti sostengono che una moltitudine di preti pedofili arrivarono in Nuovo Messico proprio per sottoporsi al trattamento psicologico gestito dai Servi del Paraclito.
Il centro di cura è stato poi definitivamente chiuso nel 1995.
I casi di abuso sono stati tenuti segreti per anni, fino allo scandalo degli abusi sessuali da parte di sacerdoti esploso nel Nuovo Messico nei primi anni ’90, sotto la Diocesi dell’ex Arcivescovo di Santa Fe, Robert Fortune Sanchez.
Sanchez si è dimesso nel 1993, dopo che tre donne lo avevano accusato di essere state sessualmente abusate da lui negli anni ’70 e nei primi anni ’80, quando erano adolescenti.
Ulteriori critiche furono rivolte allo stesso Sanchez perché nonostante la sua autorità, non aveva fatto abbastanza per disciplinare quei sacerdoti che venivano accusati di condotte sessuali moleste, ignorando le richieste di aiuto delle vittime.
Tuttavia, molti di quei sacerdoti furono successivamente riassegnati alle Parrocchie del New Mexico e dell’ Arizona, dove però continuavano ad abusare dei bambini, come documentato da diverse cause legali.
Negli anni ’70, i Servi del Paraclito introdussero psicoterapie più professionali e gradualmente la struttura trattò un numero sempre crescente di sacerdoti molestatori.
Ma Vescovi e superiori religiosi hanno riportato molti sacerdoti al ministero attivo, anche contro i consigli degli psicoterapeuti professionisti.
a diocesi di Gallup, che serviva una grande parte della Nazione Navajo nel Nuovo Messico e in Arizona, è stata dichiarata fallita per bancarotta nel 2013 a causa dell’incremento delle cause legali presentate dalle vittime o dai loro familiari contro le abominevoli perverse attività sessuali del suo personale clericale.
Quella diocesi, nel 2014, pubblicò un elenco di nomi di 30 sacerdoti e un insegnante, che gli stessi dirigenti della Chiesa confermarono essere stati credibilmente accusati di abusi sessuali.
Ma non solo preti pedofili. Il mondo è invaso dalla cultura della pedofilia, come un’epidemia che diffonde il suo morbo pestifero fino ai più alti funzionari statali, politici e depravati miliardari di tutto il Pianeta.
La perversione è diventata la norma, un hobby, come il golf o il volano, l’attività preferita di ricchi potenti e lascivi personaggi diabolici, ed è ormai la caratteristica principale di tutti i vip che in un modo o nell’altro fanno parte di quella Elite Globale che ci governa, ci schiavizza, ci controlla, ci sfrutta e per giunta ci violenta pure i nostri figli.