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Ora tocca all'Iran...
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Autore:  Thethirdeye [ 02/11/2011, 17:47 ]
Oggetto del messaggio:  Ora tocca all'Iran...

LE OPERAZIONI SEGRETE DI WASHINGTON CONTRO L’IRAN
Un ampio raggio di operazioni segrete prese in considerazione dal Congresso USA

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nov 1st, 2011 | By admin | Category: News

DI ISMAIL SALAMI Global Research

Fonte: Washington’s Black Ops against Iran
http://www.globalresearch.ca/index.php? ... &aid=27364

Il programma segreto degli Stati Uniti per stringere come in una morsa la Repubblica Islamica dell’Iran sembra aver assunto una nuova forma dopo il presunto attentato contro l’ambasciatore saudita negli USA, Adel al-Jubeir, che ha fatto storcere il naso agli esperti e agli analisti di tutto il mondo.

Con la volontà di attuare un’azione incisiva sull’Iran, l’amministrazione Obama ha già imposto una serie di sanzioni contro la Repubblica Islamica. Tuttavia, una commissione del Congresso controllata dai Repubblicani ha di recente sentito una testimonianza che richiede una grossa mole di operazioni segrete contro l’Iran.
Si pensa che queste operazioni, che vanno dai cyber-attacchi agli omicidi politici, debbano essere giustificate dalla debole scusante che l’Iran sia stato il presunto architetto di un complotto per assassinare l’emissario saudita negli Stati Uniti. Per omicidio politico, i membri del congresso USA intendono la liquidazione degli scienziati nucleari iraniani, un’operazione già avviata da tempo.

John Keane, generale dell’esercito in pensione, ha detto mercoledì in una seduta delle due sottocommissioni dell’House Committee sulla Sicurezza Interna, "Ora dobbiamo stringere le nostre mani sulla loro gola. Perché non eliminarli? Uccidiamo quelle persone che ne uccidono altre."

In seguito, la deputata Jackie Speier (Democratica, California) ha diffuso altre perle di saggezza, chiedendo "una discussione sobria e ragionata ":

"I dirigenti iraniani devono essere ritenuti responsabili delle loro azioni," ha detto, "ma non possiamo intraprendere iniziative avventate che potrebbero portare all’apertura di un altro fronte nella ‘guerra al terrore’, che il popolo americano non vuole e non può permettersi."

Naturalmente il governo degli Stati Uniti, in sostanza, non può permettersi di intraprendere una nuova guerra alla luce delle difficoltà economiche che si sono riversate sui cittadini americani, indipendentemente da altri fattori.

La palla è passata nelle mani del deputato di New York, Peter King, che ha fatto un commento molto bizzarro. Ha suggerito che gli Stati Uniti debbano cacciare i funzionari iraniani dalle Nazioni Unite a New York e Washington, accusandoli di essere delle spie. Ignorando il fatto che le Nazioni Unite sono considerate un organismo internazionale indipendente e che gli Stati Uniti non hanno l’autorità di “cacciare” in blocco nessun corpo diplomatico accreditato.

Sopraffatto da un sensazione di falso entusiasmo, ha reiterato il presunto complotto iraniano e ha detto con entusiasmo: "Quando si desidera l’omicidio di un ambasciatore, c’è la volontà di uccidere centinaia di americani: si tratta di un atto di guerra. Non credo che possiamo continuare sul vecchio percorso e anche imporre le sanzioni come nel passato. "

La raffica di parole al vetriolo contro l’Iran pronunciate dal signor King puzza di quella cieca ostilità che da tempo è sostenuta anche da altri falchi a Washington.

In realtà, le mosse anti-iraniane sono iniziate nel 2007 quando il Congresso approvò con l’allora presidente George W. Bush l’aumento dei fondi per le missioni segrete contro l’Iran. Secondo un funzionario dell’intelligence che ha parlato al Blotter di ABCNews.com, alla CIA fu data l’approvazione presidenziale per iniziare le operazioni segrete in Iran. A tal fine, un decreto presidenziale firmato da George W. Bush concesse oltre 400 milioni di dollari. Il fine ultimo di questa direttiva era quello di colpire il governo religioso iraniano e le operazioni consistevano nel dare supporto alle minoranze dell’Ahwaz, a quelle beluche e ad altri gruppi dell’opposizione, così come per raccogliere informazioni riguardo i siti nucleari iraniani.

Parlando in veste anonima –data la natura del soggetto -, il funzionario dell’intelligence ha confermato che Bush firmò una "nonlethal presidential finding", dando carta bianca alla CIA per intraprendere azioni di sabotaggio, una campagna coordinata di propaganda, di disinformazione e di manipolazione della valuta iraniana e delle sue transazioni finanziarie per destabilizzare il governo ed eventualmente ottenere un cambio di regime in Iran.

"Non posso confermare né smentire l’ esistenza di tale programma, né se il presidente l’abbia firmato, ma sarebbe coerente con un approccio globale americano che cerca un modo per mettere pressione al regime", ha detto Bruce Riedel, un alto funzionario della CIA in pensione, esperto di Iran e di Medio Oriente (ABCNEWS.com 22 maggio 2007).

Nel giugno del 2007 la rivista The New Yorker pubblicò una storia simile di Seymour Hersh, confermando che la direttiva era stata firmata da Bush e che aveva l’obbiettivo di destabilizzare la Repubblica Islamica.

"La direttiva era aveva lo scopo di minare le ambizioni nucleari iraniane e di provare a indebolire il governo per tentare un cambio di regime", sono le parole di una persona a conoscenza dei fatti che stava "lavorando con gruppi di opposizione, consegnando i fondi".

Dal punto di vista dell’intelligence, il fatto che il governo degli Stati Uniti stia ricorrendo a operazioni segrete contro l’Iran esclude la possibilità di un attacco militare contro questa nazione.

Stando ai rapporti, gli ambasciatori statunitensi a Islamabad hanno ripetutamente chiesto l’apertura di un consolato nella provincia del Belucistan, una richiesta degli Stati Uniti alquanto sospetta. Nel 2011 tale richiesta è stata rinnovata a Islamabad dall’ambasciatore Cameron Munter. La persistenza di queste istanze va presa sul serio. Il Belucistan ha un’importanza strategica in quanto è un rifugio per il gruppo terroristico anti-iraniano Jundullah, ed è una regione separatista pakistana.

In realtà, Washington auspica con favore la creazione di un “Grande Belucistan” che integrerebbe le aree beluche del Pakistan con quelle dell’Iran. Il colonnello Ralph Peters, esperto militare, ritiene che il Pakistan vada diviso, portando alla formazione di uno stato separato: il “Grande Belucistan” o “Belucistan Libero” (Giugno 2006, The Armed Forces Journal). Così si riunirebbero le province beluche del Pakistan e dell’Iran in una singola entità politica plasmabile agli interessi di Washington.

Sembra quindi che gli Stati Uniti abbiano due motivi per sperare in questa approvazione. Intanto, potrebbero realizzare il sogno di formare il Grande Belucistan e di consolidare la propria ferma presenza in questa zona separatista del Pakistan e in secondo luogo, potrebbero avvalersi della propria influenza per portare a termine azioni di sabotaggio contro l’Iran.

All’inizio del 2007 Blotter di ABCNEWS.com ha svelato il ruolo del governo degli Stati Uniti nel supporto di un gruppo di terroristi iraniani, responsabile di macabri omicidi di civili iraniani al confine tra Iran, Pakistan e Afghanistan. Il gruppo terroristico non si è risparmiato per seminare il terrore nella provincia meridionale iraniana del Sistan-Belucistan e la loro sete di omicidi e di crudeltà non conosce il perdono. Le vittime rivendicate dal gruppo comprendono molte donne e bambini, che sono diventati gli obiettivi principali. Nel luglio del 2010 il gruppo ha realizzato un paio di attacchi suicidi in un’importante moschea sciita nella città di Zahedan, capitale della provincia iraniana del Sistan-Belucistan, uccidendo dozzine di fedeli e ferendone centinaia.

Sebbene i funzionari statunitensi neghino ogni “finanziamento diretto” ai gruppi terroristici, riconoscono di tenere contatti regolari con i dirigenti del gruppo. Un attacco terroristico simile è stato lanciato dallo stesso gruppo a una moschea di Zahedan nel maggio 2009, portando al martirio di molti fedeli.

È abbastanza triste vedere che l’Inter-Services Intelligence pakistano (ISI) abbia implicitamente sostenuto il gruppo e, secondo quanto riferito, abbia trovato rifugio ad alcuni membri di alto profilo in coordinamento con la CIA.

Non è paradossale che Jundullah, un gruppo terroristico germogliato da al-Qaeda, sia direttamente finanziato dal governo degli Stati Uniti, che continua a diffondere in tutto il mondo la cosiddetta “guerra al terrore”?

Tutto questo dovrebbe far abbassare la testa agli Stati Uniti, presi dalla vergogna e dall’umiltà.


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Fonte: Washington’s Black Ops against Iran
http://www.globalresearch.ca/index.php? ... &aid=27364

Traduzione per http://www.comedonchisciotte.org a cura di REIO

Autore:  Thethirdeye [ 02/11/2011, 17:50 ]
Oggetto del messaggio: 

Israele vuole lanciare un attacco preventivo contro l'Iran

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di: WSI Pubblicato il 02 novembre 2011

http://www.wallstreetitalia.com/article ... -iran.aspx

New York - Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sta cercando di raccogliere consensi all'interno del governo per studiare un'azione militare contro l'Iran per strozzarne sul nascere le ambizioni nucleari.

Secondo quanto riferito a Sky News da fonti governative, ad appoggiare l'iniziativa del leader del maggior partito politico della Knesset sarebbero il ministro della Difesa Ehud Barak e il suo pari grado degli Esteri, Avigdor Lieberman. Obiettivo dichiarato: neutralizzare i progetti nucleari della Repubblica Islamica.

L'Iran a sua volta sostiene che le attivita' di ricerca e sviluppo nelle sue centrali nucleari siano orientate a scopi civili. Ma l'Aiea (l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica) ha riscontrato non poche difficolta' a effettuare i controlli obbligatori del caso negli stabilimenti iraniani.

Per ora sarebbe risicato il vantaggio numerico della fazione dell'esecutivo israeliano contraria all'azione militare, che potrebbe scatenare una serie di rivendicazioni in tutta la regione mediorientale.

Negli ultimi giorni si e' acceso in Israele il dibattito sui pro e i contro di un attacco contro il paese guidato da Mahumoud Ahmadinejad. Lieberman ha giustificato la sua posizione dicendo che "l'Iran rappresenta la minaccia maggiore alla stabilita' e pace nel mondo".

Il capo del dicastero degli Esteri ha sottolineato che ad ognio modo le opzioni militardi non dovrebbero essere al centro del dibattito pubblico. Una cosa e' certa: tutte le soluzioni sul tavolo.

Secondo alcuni analisti, si tratta di voci messe in campo per convincere le potenze mondiali a inasprire le sanzioni a Teheran.

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(Reuters) - Israele oggi ha testato un missile da una base militare nella zona centrale del Paese, due giorni dopo che il primo ministro Benjamin Netanyahu ha avvertito della "minaccia diretta e pesante" rappresentata per gli israeliani dal programma nucleare iraniano.

"Israele oggi ha testato un sistema a propulsione missilistico dalla base di Palmachim", ha detto in un comunicato il ministero della Difesa. "Era stato stabilito da tempo dalla Difesa e (il test) è stato condotto secondo il programma".

La scia del missile era visibile sulla zona centrale di Israele, secondo testimoni che hanno informato del lancio i media locali prima che arrivasse dal ministero l'annuncio formale.

Il ministero non ha fornito dettagli sul sistema che è stato testato, ma il corrispondente di Radio Israele per le questioni militari dice che è stato lanciato un "missile balistico".

L'espressione solitamente indica missili a lunga distanza per il trasporto di testate. Israele, che non nega né conferma di avere simili armi note come Jerico, sta anche aggiornando il proprio scudo aereo Arrow, che impiega missili intercettori per abbattere eventuali missili balistici in arrivo prima dell'ingresso nell'atmosfera.

I media israeliani riferiscono di sforzi da parte di Netanyahu per ottenere l'approvazione del governo a un'azione militare contro l'Iran.

Autore:  Ufologo 555 [ 02/11/2011, 19:22 ]
Oggetto del messaggio: 

Come fecero appunto gl'israeliani con il reattore nucleare irakeno di Osirak, il 7 giugno 1981 ...
Il tumore è sempre meglio ... estirparlo. Perché certe armi in mano a dei pazzi ... (Tanto più che gliele hanno promesse!)

Autore:  Thethirdeye [ 02/11/2011, 19:27 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Come fecero appunto gl'israeliani con il reattore nucleare irakeno di Osirak, il 7 giugno 1981 ...
Il tumore è sempre meglio ... estirparlo. Perché certe armi in mano a dei pazzi ... (Tanto più che gliele hanno promesse!)


Quali armi?
E chi sono i pazzi Ufò?

Ci rendiamo conto delle possibili conseguenze di una simile azione??

Autore:  Angel_ [ 02/11/2011, 19:31 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
Ufologo 555 ha scritto:
Il tumore è sempre meglio ... estirparlo. Perché certe armi in mano a dei pazzi ...

Vero...però dipende sempre dai punti di vista, quale delle due parti considerare un tumore...

Autore:  mik.300 [ 02/11/2011, 21:35 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
Thethirdeye ha scritto:

Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Come fecero appunto gl'israeliani con il reattore nucleare irakeno di Osirak, il 7 giugno 1981 ...
Il tumore è sempre meglio ... estirparlo. Perché certe armi in mano a dei pazzi ... (Tanto più che gliele hanno promesse!)


Quali armi?
E chi sono i pazzi Ufò?

Ci rendiamo conto delle possibili conseguenze di una simile azione??


mi hai preceduto...
questi sono fuori di testa..

e gli americani dietro..
e` questo il problema..

se l`atomica l`hanno loro tutto apposto,
se i missili balistici li hanno loro
tutto a posto,
se li hanno gli altri..
apriti cielo..
scudo missilistico, sanzioni,
ecc. ecc.

perche` israele non viene denuclearizzato?

questo mondo e` sempre piu` pazzo..
il riconoscimento della palestina
sta facendo andare fuori di testa questi fanatici..

l`eventualit`a che possano pedere
qualche km quadrato di territorio,
che danno gia` per annesso
li sta facendo sbarellare..

Autore:  Ufologo 555 [ 02/11/2011, 22:18 ]
Oggetto del messaggio: 

Israele, TTE, conserva le atomiche in caso di sterminio totale del loro popolo; quindi, un "deterrent", l'arma finale; mentre (mi risulta) che gli altri sono pazzi sanguinari; questo è il mio pensiero e ciò che osservo fin da ragazzo!

Autore:  Ufologo 555 [ 02/11/2011, 22:22 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
[red]Thethirdeye ha scritto:

Ci rendiamo conto delle possibili conseguenze di una simile azione??



Nulla. come nel '81: grandi schiamazzi all'ONU, ma sotto, sotto erano tutti contenti che fu disarmato un pazzo!
Perché, ora l'Iran, in mano a chi sta ...? [^]

Autore:  nemozero [ 02/11/2011, 22:43 ]
Oggetto del messaggio: 

"gli altri sono pazzi sanguinari" mentre gli israeliani contro libanesi e palestinesi sono santi?

e gli americani che fanno guerra in tutto il globo?

prima foraggiano i "pazzi" poi hanno la bella scusa di abbatterli ma quando ti sveglierai Ufo'?

Autore:  vipalex [ 02/11/2011, 23:09 ]
Oggetto del messaggio: 

Guerra all` Iran: Impossibile.
Nel momento in cui provano ad attaccarli, partono 5 testate nucleari.
Non stiamo parlando di due morti di fame quali Saddam o Gaddafi dove sarebbe bastata anche una piccola banda ribella per farli fuori.
........................................
Fino a quando una nazione avra` a disposizioni armi nucleari potra dormire sogni tranquilli.
Di fatti i piu` svegli la possiedono.
Da Londra
Alex

Autore:  Thethirdeye [ 03/11/2011, 10:59 ]
Oggetto del messaggio: 

Usa e Gb preparano un piano d'attacco contro i siti nucleari in Iran

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http://notizie.tiscali.it/articoli/este ... leari.html

Le forze armate britanniche hanno accelerato i preparativi per un eventuale attacco aereo sui siti nucleari iraniani e potrebbero dispiegare nella regione delle unità della Royal Navy per appoggiare azioni militari statunitensi che sarebbero attualmente in fase di studio. La notizia - e l'eventualità di una partecipazione di Israele all'iniziativa militare - ha diviso l'opinione pubblica israeliana ed ha provocato una spaccatura nel governo presieduto da Benjamin Netanyahu.

Secondo fonti citate dal Guardian, l'Iran avrebbe riguadagnato le capacità tecnologiche messe in crisi dal cyber-attacco dello scorso anno, un virus informatico che sarebbe stato preparato da esperti statunitensi e israeliani per colpire gli impianti nucleari iraniani. Ad accelerare i preparativi - nonostante l'Amministrazione Obama non abbia alcuna intenzione di ricorrere a nuove azioni militari prima delle prossime elezioni presidenziali - avrebbero contribuito due fattori: il prossimo rapporto dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, non ancora reso pubblico ma il cui contenuto ravviverebbe le preoccupazioni occidentali sui programmi iraniani, e la decisione di Teheran di trasportare alcune centrifughe e altri equipaggiamenti nella base di Qom, scavata nella montagna e poco vulnerabile agli attacchi missilistici.

Intanto, secondo un sondaggio di Haaretz-Dialog, la società civile israeliana è profondamente divisa sull'opportunità di una partecipazione israeliana a un'eventuale operazione militare guidata da Stati Uniti e Regno Unito. Il 41% delle persone interpellate ha dato parere favorevole, il 39% ha espresso opinione contraria. Il 20% degli interpellati si è detto indeciso. Una divisione che riflette la spaccatura in seno al governo. In particolare, su posizioni opposte si sono espressi il vice premier Moshe Yaalon e il ministro della Difesa Ehud Barak.

Il primo, riferisce Haaretz, avrebbe sposato una posizione di cautela, accusando il secondo di essere "favorevole a un'azione militare". "La frustrazione di Yaalon si riflette pensieri e giudizi che mancano di equilibrio", è stato il commento del ministro della Difesa.

03 novembre 2011

Autore:  mik.300 [ 03/11/2011, 11:38 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
Thethirdeye ha scritto:


Usa e Gb preparano un piano d'attacco contro i siti nucleari in Iran

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http://notizie.tiscali.it/articoli/este ... leari.html

Le forze armate britanniche hanno accelerato i preparativi per un eventuale attacco aereo sui siti nucleari iraniani e potrebbero dispiegare nella regione delle unità della Royal Navy per appoggiare azioni militari statunitensi che sarebbero attualmente in fase di studio. La notizia - e l'eventualità di una partecipazione di Israele all'iniziativa militare - ha diviso l'opinione pubblica israeliana ed ha provocato una spaccatura nel governo presieduto da Benjamin Netanyahu.

Secondo fonti citate dal Guardian, l'Iran avrebbe riguadagnato le capacità tecnologiche messe in crisi dal cyber-attacco dello scorso anno, un virus informatico che sarebbe stato preparato da esperti statunitensi e israeliani per colpire gli impianti nucleari iraniani. Ad accelerare i preparativi - nonostante l'Amministrazione Obama non abbia alcuna intenzione di ricorrere a nuove azioni militari prima delle prossime elezioni presidenziali - avrebbero contribuito due fattori: il prossimo rapporto dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, non ancora reso pubblico ma il cui contenuto ravviverebbe le preoccupazioni occidentali sui programmi iraniani, e la decisione di Teheran di trasportare alcune centrifughe e altri equipaggiamenti nella base di Qom, scavata nella montagna e poco vulnerabile agli attacchi missilistici.

Intanto, secondo un sondaggio di Haaretz-Dialog, la società civile israeliana è profondamente divisa sull'opportunità di una partecipazione israeliana a un'eventuale operazione militare guidata da Stati Uniti e Regno Unito. Il 41% delle persone interpellate ha dato parere favorevole, il 39% ha espresso opinione contraria. Il 20% degli interpellati si è detto indeciso. Una divisione che riflette la spaccatura in seno al governo. In particolare, su posizioni opposte si sono espressi il vice premier Moshe Yaalon e il ministro della Difesa Ehud Barak.

Il primo, riferisce Haaretz, avrebbe sposato una posizione di cautela, accusando il secondo di essere "favorevole a un'azione militare". "La frustrazione di Yaalon si riflette pensieri e giudizi che mancano di equilibrio", è stato il commento del ministro della Difesa.

03 novembre 2011



obama..
premio nobel per la pace......

ma il venditore di macchine
con doppio passaporto
che voleva assoldare messicani (!!!)
per ammzzare l`ambasciatore saudita
che fine ha fatto ?
il processo ?
le prove ?

boh..

comunque mi pare di capire
che ricorrerebbero vigliaccamente
a missili cruise,
ecc. ecc.
tipo libia..

perdite (loro) zero..

Autore:  ubatuba [ 03/11/2011, 18:27 ]
Oggetto del messaggio: 

deterrente nucleare israeliano dello Tzva HaHagana LeYisra'el



Missili antiaerei israeliani [modifica]L'industria israeliana Rafael produce il missile anti-aereo a breve e medio raggio Python, che nella versione IV è altamente manovrabile grazie alle doppie alette triangolari anteriori ed ha una ottima capacità di agganciare il bersaglio grazie al sensore con ottiche ad ampia apertura, doppio sensore IR-UV e possibilità di ruotare. Nella versione Python V, dotata di telecamera ad alta risoluzione, oltre alle capacità già citate, si ha una letalità superiore, grazie ad un potentissimo computer che identifica il tipo di aereo nemico e lo colpisce nei punti più delicati, e può essere lanciato contro una mischia di aerei amici e nemici durante un "dogfight". Tutti e due possono essere lanciati con un brevissimo tempo di reazione grazie alla capacità di lancio e indirizzamento comandata direttamente dal visore nel casco del pilota. Durante un'esercitazione "Red flag" tenutasi nella base aerea Nellis AFB, i Top Gun israeliani sono riusciti a battere gli omologhi dell'aviazione della US Navy nel 90% dei duelli aerei simulati sul deserto del Nevada.

Missili antimissile israeliani [modifica]Negli ultimi anni Israele ha sperimentato il sistema antibalistico "Hetz" ("freccia"), secondo molti analisti superiore al missile Patriot, atto a difendersi contro i missili balistici SRBM del tipo Scud, e delle versioni più evolute di questi tipi di missile (come i missili iraniani Fateh-110, Ghadr-110, Shahab-3, ecc.).

Non esistendo alcuna tempestiva ed economica difesa attiva contro i tiri di razzi artigianali Qassam e le salve di lanciarazzi Katyusha del tipo Grad e altri, attualmente l'industria della difesa israeliana sta sviluppando il sistema difensivo "Iron Dome


Missili strategici israeliani [modifica]Israele dispone di un numero imprecisato (tra 50 e 100) missili del tipo Jericho II (MRBM) e Jericho III (IRBM), e alcuni di questi sono dotati di testate termonucleari da 1.000 chilotoni, in grado di colpire in modo devastante l'Iran e la Libia.


http://it.wikipedia.org/wiki/Tzva_HaHagana_LeYisra'el


[:185] [:196] [:192]

Autore:  Ufologo 555 [ 03/11/2011, 18:40 ]
Oggetto del messaggio: 

Certo che i confinanti paesi arabi ci pensano un po prima di cercare di ... sterminarli ...[;)]

Autore:  bleffort [ 05/11/2011, 12:07 ]
Oggetto del messaggio: 

Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Certo che i confinanti paesi arabi ci pensano un po prima di cercare di ... sterminarli ...[;)]

Quà invece sono i paesi Arabi che stanno per essere sterminati uno per volta.

Pagina 1 di 141 Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]
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