mik.300 mi sache il lavaggio del cervello lo fanno bene i compagnucci! Ecco la verità di quella telefonata:
Nato, strappo di Berlusconi alla cerimonia al telefono con Erdogan per mediare ...
ansa_15467200_51270Il premier italiano rimane al cellulare nonostante i richiami della Merkel. Con la chiamata tentava di sbloccare la nomina di Rasmussen, ma Ankara conferma il no
dall’inviato VINCENZO NIGRO
STRASBURGO – Ancora imbarazzo questa mattina per Silvio Berlusconi ad un vertice internazionale. Per lunghi minuti il presidente del Consiglio è rimasto al telefono mentre il cancelliere tedesco Angela Merkel lo attendeva all’ingresso della passerella che avrebbe permesso ai leader Nato di oltrepassare il confine Germania-Francia, fra la cittadina di Kehl e la città francese di Strasburgo. La Merkel ha salutato Berlusconi appena sceso dalla sua auto, ma il premier le ha fatto cenno con un dito di attendere ed è rimasto incollato al telefonino per una decina di minuti, passeggiando nel prato e tra le bandiere della Nato sulla riva del fiume.
Nel frattempo gli altri capi di governo continuavano ad arrivare. Quando è stato il turno del britannico Gordon Brown, la Merkel ha indicato sorridente l’italiano a Brown e pochi minuti più tardi ha abbandonato il tappeto rosso.
La presidenza del Consiglio ha fatto sapere che Berlusconi era al telefono col premier turco Tayyp Erdogan, nell’inutile tentativo di far accettare alla Turchia la candidatura del danese Rasmussen come segretario generale dell’Alleanza. Erdogan si oppone a Rasmussen perché lo ritiene protagonista di un’offesa all’Islam con la vicenda delle “vignette islamiche”. Tre anni fa i cartoons anti-islamici pubblicati da un giornale danese provocarono un’ondata di proteste in tutto il mondo islamico. Erdogan, innanzitutto per problemi di politica interna, ha deciso di impugnare la bandiera dell’Islam e di contestare la scelta di Rasmussen fatta da Germania, Francia e Gran Bretagna e fatta poi accettare dagli Stati Uniti.
In verità la notizia della designazione di Rasmussen era stata fatta circolare proprio da giornali tedeschi e inglesi, per mettere gli altri paesi di fronte al fatto compiuto, attendendo soltanto l’adesione degli Stati Uniti che (come tutti meno la Turchia) apprezzano il premier danese e il piccolo ma “militante” paese europeo.
Soltanto dopo le prime uscite mediatiche europee la Turchia ha fatto emergere il suo veto a Rasmussen; tra l’altro mentre il presidente della Repubblica turca Abdullah Gul ha provato a gestire la cosa in maniera più diplomatica, per non mettere la Turchia in rotta di collisione con gli altri alleati, Erdogan due giorni fa ha chiamato di persona Rasmussen dicendogli che lui e altri paesi islamici non lo avrebbero mai come segretario della Nato.
In ogni caso, è assolutamente improbabile che a questo punto, nonostante le telefonate di Berlusconi, Rasmussen diventi segretario generale della Nato. Dopo i primi momenti di polemica, Erdogan è arrivato a dichiarare formalmente di “essere personalmente contrario alla sua nomina: dubito delle sue capacità di contribuire alla pace mondiale, mi hanno telefonato molti leader islamici e mi hanno detto che sostengono le mie valutazioni”.
Il vertice Nato oggi si occuperà anche da altre questioni: innanzitutto gli alleati risponderanno all’invito di Barack Obama per rafforzare la presenza dell’Alleanza in Afghanistan. Il presidente americano aveva detto di “non aspettarsi più che gli Usa si accollino da soli il peso della missione: questo è un problema comune che richiede uno sforzo comune”.. Su 72mila soldati stranieri in Afghanistan, 40mila sono americani ed entro l’estate diventeranno 52mila. In Europa la Gran Bretagna potrebbe schierare altri 2.000 soldati, la Germania 800 e l’Italia 540 per un lungo periodo a cavallo delle elezioni, da giugno a novembre.
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