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 Oggetto del messaggio: Re: Puglia: semina sperimentale di Marijuana
MessaggioInviato: 29/06/2020, 13:11 
MaxpoweR ha scritto:
hai finito di fare il fanatico o dobbiamo sorbirci queste scemenze ancora per molto?


contro la miseria pubblica umana non può essere MAI fanatismo



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 Oggetto del messaggio: Re: Puglia: semina sperimentale di Marijuana
MessaggioInviato: 08/07/2020, 11:33 
Legalizzazione Cannabis: se non ora, quando?


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di Niccolò Morelli
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Stati Uniti d’America, dicembre 1933.
Un Paese dilaniato dalla crisi del ‘29 seguita al crollo della borsa di Wall Street, che dette il via alla così detta “Grande Depressione”, in cui il tracollo economico e finanziario mise in ginocchio centinaia di migliaia di americani, con il fallimento di numerose aziende, l’incremento vertiginoso della disoccupazione (oltre il 25% della popolazione attiva) e una severa contrazione del reddito. Tra le tante novità introdotte da Roosevelt nel New Deal per fronteggiare quella crisi senza precedenti, ne spiccava una a firma del senatore John Blaine. Con il Blaine Act del 5 dicembre 1933, veniva messa in moto la procedura costituzionale che avrebbe portato alla rimozione del Diciottesimo emendamento, la legge che nel 1920 aveva dato il via al cosiddetto Proibizionismo: un’epoca durata 13 anni in cui negli Stati Uniti furono completamente vietate le bevande alcoliche. Da quel momento in poi, milioni di americani poterono acquistare l’alcol liberalizzato e regolarmente tassato, facendo impennare le entrate del Governo: vennero anche creati circa un milione di posti di lavoro collegati all’industria degli alcolici e come se non bastasse migliaia di bande criminali affiliate al mercato nero dell’alcool videro andare in fumo, da un giorno all’altro, un giro di affari da milioni di dollari.

Italia. Giugno 2020. Un paese che ancora stava pagando gli strascichi delle crisi del 2008 e 2012 e di anni di politiche scellerate che hanno drasticamente impoverito la popolazione, si trova a dover mettere a punto in breve tempo delle riforme efficaci per non soccombere a causa delle ferite (sociali ed economiche) innescate dal Coronavirus. Chiusura di moltissime aziende ed esercizi commerciali, incremento vertiginoso della disoccupazione, contrazione severa del reddito.

Una nuova “Grande Depressione”.

E se, proprio come successe per la crisi del ‘29, oltre che ad un pacchetto importante di riforme strutturali, si ponesse fine una volta per tutte al tabù del proibizionismo della cannabis legalizzandone l’utilizzo ricreativo oltre che terapeutico? Si metterebbe in moto così un vero e proprio nuovo settore produttivo che secondo il professor Marco Rossi dell’Università La Sapienza di Roma, genererebbe più di 350.00 posti di lavoro nel giro di pochi anni.

Mettendo da parte presunti convincimenti e certezze ideologiche, cerchiamo di leggere i dati dei numerosi studi svolti sul tema della legalizzazione.

L’università degli Studi di Messina, che ha condotto uno degli studi più autorevoli su questo tema, ha stimato quali sarebbero i benefici economici in termini di gettito fiscale come conseguenza di una ipotetica legalizzazione. Applicando una tassazione pari a quella per le sigarette, che ha un’aliquota pari al 75%, e ipotizzando un prezzo medio di mercato intorno ai 10 euro, il professor Ferdinando Ofria e il suo team hanno dimostrato che il beneficio per lo Stato sarebbe oltre i 6 miliardi di euro, numero ottenuto semplicemente dalla stima di consumo di cannabis moltiplicato per il prezzo medio di mercato. A questo andrebbero aggiunti anche la diminuzione delle spese di magistratura carceraria, stimate intorno ai 500 milioni di euro, e delle spese di operazioni di ordine pubblico e sicurezza, calcolate sui 200 milioni di euro. In generale si prevede un aumento percentuale del PIL compreso tra il 1,20% e il 2,34%, con evidenti ricadute positive sul debito pubblico e sui parametri di stabilità economico-finanziaria del Paese. Come se non bastasse, dalla legalizzazione ne deriverebbero benefici indiretti dati dal contrasto alla criminalità e cioè una migliore qualità del prodotto sul mercato e di conseguenza sulla salute dei consumatori.

Proprio la salute dei cittadini è uno dei nodi cardine su cui una certa parte di politica sembra non voler cedere all’idea della legalizzazione: “Lo Stato non diverrà spacciatore di sostanze che mettono a rischio la salute delle persone” dice qualcuno poco informato.

Ma la cannabis è veramente così tanto dannosa come la dipingono?

Grazie ad uno studio condotto da David Nutt dell’Università di Bristol è stata stilata la classifica delle 20 droghe più pericolose al mondo tenendo presente tre fattori: il danno fisico, la dipendenza e il danno sociale.


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Come si evince dalla tabella, il risultato ha confermato la pericolosità di alcune droghe, come l’eroina, ma in altri casi ha accertato l’estrema pericolosità di sostanze reputate erroneamente “leggere”, come l’alcol o il tabacco, entrambe nettamente sopra alla cannabis. Ma non è tutto.

Un altro report di poco precedente a quello appena citato, comparso anch’esso sulla prestigiosa rivista Lancet, forniva un quadro ancora più sorprendente sulla pericolosità delle sostanze. Secondo questo studio, l’alcol è la droga più dannosa di tutte: è persino più nociva di eroina e crack quando ne vengono presi in considerazione i danni per la salute di chi lo usa e anche per il resto della società.

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I ricercatori dell’Independent Scientific Committee on Drugs, che hanno condotto la ricerca, sostengono che se le droghe fossero classificate per il danno che producono, gli alcolici, venduti liberamente praticamente ovunque a differenza della cannabis, dovrebbero rientrare nella categoria A con l’eroina e il crack, quindi pericolosissimi.


I dati riportati dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nell’edizione 2018 del “Global status report on alcohol and health” dovrebbero far riflettere: in tutto il mondo, nel 2016, più di 3 milioni di persone sono morte a causa di un uso dannoso di alcol (il 5,3% di tutti i decessi). L’uso dannoso di bevande alcoliche è un fattore causale in oltre 200 malattie, incluso il cancro, e di situazioni d’infortunio e incidentalità.

Non va decisamente meglio se guardiamo ai dati spettanti all’altra sostanza legalmente venduta in Italia, il tabacco. Come afferma il Ministero della salute sul suo sito web, il fumo in Italia è la principale causa di morte: dai 70.000 agli 83.000 decessi l’anno e oltre il 25% di questi è compreso tra i 35 ed i 65 anni di età. Lo Stato, dunque, è già “spacciatore” di sostanze nocive per la salute dei cittadini con buona pace di chi condanna lo spinello con un mojito in una mano e la sigaretta nell’altra.

Legalizzare significherebbe anche togliere alla mafie un mercato che va dagli 8 ai 10 miliardi di euro, denaro che serve loro a corrompere la politica e l’amministrazione pubblica minando la credibilità delle nostre istituzioni.

Chiaramente nessuno sostiene che la cannabis non abbia effetti collaterali, come tutte le sostanze considerate psicotrope dal Ministero della Sanità (tra cui appunto i legalissimi alcol e tabacco) ci sono ovviamente dei fattori di rischio legati principalmente all’abuso di questa pianta, ma non esiste nessuna evidenza che il consumo di cannabis porti alla morte. Nessuna.

Una cosa è certa, la depenalizzazione o la vera e propria legalizzazione delle droghe leggere non rappresenta un incentivo al consumo ma anzi, significa regolamentare, sottrarre all’illegalità; i dati forniti dai Paesi che hanno già sperimentato queste misure lo dimostrano. Legalizzare fa diminuire i consumi sensibilmente nel lungo periodo.Apri questo documento con ReadSpeaker docReader

I numerosissimi ed inequivocabili dati riguardanti la legalizzazione e l’indotto che ne deriverebbe (anche e soprattutto in termini di posti di lavoro) devono essere impugnati per intavolare un dibattito serio e proficuo tra le parti politiche.

Il proseguimento di un proibizionismo “a prescindere” rischia di essere un assist alle organizzazioni criminali e un incredibile autogol per le nostre finanze e il futuro della nostra società.
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 Oggetto del messaggio: Re: Puglia: semina sperimentale di Marijuana
MessaggioInviato: 08/07/2020, 12:59 
Ormai è chiaro, i dati sono inconfutabili. La scelta è puramente ideologgica da parte dei bigotti babbei che ci governano e dei pecoroni che gli vanno dietro.



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 Oggetto del messaggio: Re: Puglia: semina sperimentale di Marijuana
MessaggioInviato: 16/08/2020, 13:03 
MaxpoweR ha scritto:
Ormai è chiaro, i dati sono inconfutabili. La scelta è puramente ideologgica da parte dei bigotti babbei che ci governano e dei pecoroni che gli vanno dietro.



I caproni che seguono i bigotti in ItaGlia (e non solo), sono veramente troppi. Immagine


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La legalizzazione della marijuana riduce i profitti dei cartelli messicani


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La domanda di marijuana trafficata illegalmente dal Messico continuerà a diminuire man mano che la legalizzazione si diffonderà, come afferma un nuovo rapporto del centro di ricerca del Congresso statunitense, pubblicato la settimana scorsa e intitolato: “Messico: Organized Crime and Drug Trafficking Organizations.”

Con un numero crescente di stati americani – così come il Canada – che permettono l’acquisto legale di cannabis, le persone sono meno inclini a cercare il prodotto attraverso canali illeciti, secondo il rapporto, in cui si legge: “Le autorità prevedono una continua diminuzione della domanda di marijuana messicana negli Stati Uniti, perché le droghe ‘diverse dalla marijuana’ saranno probabilmente predominanti. Questo è anche dovuto alla legalizzazione della cannabis in diversi stati degli Stati Uniti e del Canada, che ne riduce il valore come parte del portafoglio delle organizzazioni di trafficanti messicani”.

Il rapporto rileva anche che il Messico stesso “sta considerando la legalizzazione e la regolamentazione della cannabis” dopo che una sentenza della Corte Suprema ha ritenuto incostituzionale la proibizione del possesso e del consumo personale nel 2018.

Il documento esamina le varie tendenze della droga e l’attività del cartello e nota che le forze dell’ordine messicane hanno sequestrato 91 tonnellate di marijuana e distrutto più di 2.250 ettari di coltivazione nel 2019.

Inoltre la diversificazione del cartello in altre attività criminali “costituisce una risposta al cambiamento dei modelli di consumo di droga, come la legalizzazione della marijuana in alcuni stati degli Stati Uniti e un grande aumento della domanda di oppioidi vegetali e sintetici”.

I legislatori messicani, che hanno lavorato alla legislazione per la legalizzazione, hanno anche sostenuto che regolamentando la cannabis si mitigherà l’influenza delle organizzazioni criminali. E’ un punto che i sostenitori della riforma hanno costantemente evidenziato, affermando che la gente in generale graviterà verso fonti legali di cannabis, se disponibile.

Il rapporto è anche coerente con studi precedenti, tra cui uno del Cato Institute del 2018 che ha determinato che la legalizzazione della cannabis a livello statale “ha notevolmente ridotto il contrabbando di marijuana. Sulla base dei sequestri che avvengono alla frontiera, il contrabbando è diminuito del 78% in soli 5 anni. Poiché la marijuana era la principale droga tra i porti d’ingresso e il valore dei sequestri è diminuito del 70%”.

Anche il Rapporto di fine anno del 2019 del presidente della Corte Suprema John Roberts sembra avvalorare l’idea che la legalizzazione stia avendo un impatto sul traffico di marijuana, osservando che mentre i procedimenti federali per i crimini legati alla droga sono aumentati nel 2019, i casi che coinvolgono la cannabis sono diminuiti di oltre un quarto.

Dati che dovrebbero farci riflettere.
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Fonte




La malavita in Italia, come i cartelli in Messico, intascano ogni giorno un mega gruzzolone di soldi con la vendita di droga. [:290]
La legalizzazione della marijuana darebbe un duro/pesante colpo a questi criminali (anche se nel BelPaese i caproni citati poco più sopra nel post, fanno gli gnorri e spallucce). Immagine

In più, se al malaffare vanno incontro i politici spara-boiate (fanno tanto chiasso -così è la loro propaganda che tiene uniti i loro soldatini di carta- senza in realtà muovere un dito per fermare queste organizzazioni), allora è tutta “festa”.
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 Oggetto del messaggio: Re: Puglia: semina sperimentale di Marijuana
MessaggioInviato: 16/08/2020, 13:16 
Questo è il principale motivo per cui in italia erba e prostituzione non verranno mai legalizzati, si toglierebbero proventi alle cosche che controllano i ******** che le leggi dovrebbero scriverle. Mica sono scemi a togliersi il pane da bocca da soli?



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 Oggetto del messaggio: Re: Puglia: semina sperimentale di Marijuana
MessaggioInviato: 23/08/2020, 12:50 
Infatti.
Si è più inclini ad optare verso l'illegalità, cercando di apparire il più possibile puri e lindi, piuttosto che rischiare anche solo minimamente di perdere la fetta di torta. Immagine


Formato file: swf



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 Oggetto del messaggio: Re: Puglia: semina sperimentale di Marijuana
MessaggioInviato: 25/08/2020, 18:03 
Cannabidiolo migliora il flusso di sangue nell’ippocampo del cervello


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Un nuovo studio, guidato dai ricercatori dell’University College di Londra, offre alcune delle prime prove valide che mostrano come il cannabidiolo (CBD), un composto chiave nella cannabis, aumenti il ​​flusso sanguigno cerebrale nelle regioni di elaborazione della memoria del cervello come l’ippocampo, una zona associata con la memoria e l’emozione.

I ricercatori dicono che i risultati potrebbero essere importanti per le condizioni che influenzano la memoria, come l’Alzheimer e lo stress post-traumatico, e potrebbero contribuire a puntare a terapie migliori.

Nello studio, pubblicato sul Journal of Psychopharmacology, i ricercatori hanno cercato di studiare come il CBD influenza il flusso sanguigno cerebrale in diverse aree del cervello coinvolte nella elaborazione della memoria.

Il CBD è solo uno degli oltre 100 cannabinoidi diversi presenti nella cannabis. Il tetraidrocannabinolo (THC) è il composto più spesso associato agli effetti euforici psicoattivi della pianta. D’altro canto, si scopre sempre più che il CBD conferisce una serie di risultati positivi sulla salute. Recentemente è diventato il primo composto derivato dalla cannabis mai approvato dalla FDA, utilizzato per ridurre le convulsioni nelle forme gravi di epilessia.

Il primo autore dott. Michael Bloomfield (Psichiatria UCL) ha detto: “Il cannabidiolo è uno dei principali costituenti della cannabis e sta guadagnando interesse per il suo potenziale terapeutico. Ci sono evidenze che il CBD può contribuire a ridurre i sintomi di psicosi e ansia. Ci sono alcune prove che suggeriscono che il CBD può migliorare il funzionamento della memoria. Inoltre, il CBD cambia il modo in cui il cervello elabora ricordi emozionali, potendo così contribuire a spiegare i suoi effetti terapeutici noti nel disturbo da stress post-traumatico e in altri disturbi psichiatrici. Tuttavia, non è chiaro il meccanismo preciso degli effetti del CBD sulla memoria”.

Per lo studio controllato e randomizzato, sono stati selezionati 15 giovani adulti sani senza, o con poca, storia di consumo di cannabis. In diverse occasioni, separate da almeno una settimana, ciascun partecipante ha avuto 600 mg di CBD via orale, o un placebo. Le dosi erano in capsule identiche, così che i partecipanti non sapevano quale stavano prendendo.

I ricercatori hanno misurato il flusso di sangue all’ippocampo con l’ASL (arterial spin labelling, marcatura spin arteriosa), una tecnica di scansione del cervello con risonanza magnetica, che misura i cambiamenti dei livelli di ossigeno nel sangue. Il CBD ha aumentato significativamente il flusso di sangue nell’ippocampo, senza peraltro causare differenze significative nel flusso sanguigno in altre regioni del lobo temporale mediale, di cui l’ippocampo è una componente significativa.

Nella corteccia prefrontale, l’area del cervello usata per la pianificazione e il processo decisionale, il CBD ha causato un significativo aumento del flusso sanguigno nella corteccia orbitofrontale. Il dott. Bloomfield ha aggiunto: “A nostra conoscenza, questo è il primo studio che scopre che il CBD aumenta il flusso sanguigno alle regioni chiave coinvolte nella elaborazione della memoria, in particolare l’ippocampo. Questo supporta l’opinione secondo cui il CBD ha effetti specifici per regione sul flusso di sangue nel cervello umano, fatto contestato in precedenza. Se saranno replicati, questi risultati potrebbero portare a ulteriori ricerche in un’ampia gamma di condizioni caratterizzate da cambiamenti nel modo in cui il cervello elabora la memoria, come il morbo di Alzheimer, dove ci sono difetti nel controllo del flusso di controllo del sangue, insieme con la schizofrenia e il disturbo da stress post-traumatico”.


A questo link lo studio completo
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Fonte



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 Oggetto del messaggio: Re: Puglia: semina sperimentale di Marijuana
MessaggioInviato: 29/08/2020, 13:09 
Cita:
Marijuana legale in Uruguay: più di 50.000 utenti registrati, meno spaccio e diminuzione degli arresti

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Sette anni dopo l'approvazione del regolamento sulla cannabis, il paese sudamericano sta procedendo con la valutazione di una strategia senza precedenti che ha rotto i paradigmi in tutto il mondo
Dopo la totale regolamentazione della marijuana, più di 50.000 uruguaiani possono consumarla senza essere considerati criminali, oltre al fatto che sono stati ridotti sia il mercato illegale che gli arresti per reati legati alla legge sulla droga, ma ci sono ancora problemi nella distribuzione nelle farmacie e incognite dei risultati concreti che la strategia avrà nel lungo periodo.


Lo rivela l'ultimo monitoraggio ufficiale e le valutazioni della Legge 19.172 sulla regolamentazione della marijuana e dei suoi derivati, che il Parlamento ha approvato nel 2013. Sette anni dopo, l'Uruguay rimane l'unico paese al mondo che ha completamente legalizzato la catena di produzione, vendita e consumo di cannabis.

Un rapporto preparato dal National Drug Board e dall'Uruguayan Drug Observatory ha spiegato che, fino alla fine dello scorso anno, 50.659 persone erano autorizzate ad accedere alla marijuana attraverso canali legali: 7.871 erano coltivatori domestici, mentre 4.187 facevano parte di club e 38.601 sono stati iscritti come acquirenti di farmacie.

Sette anni dopo l'approvazione del regolamento sulla cannabis, il paese sudamericano sta procedendo con la valutazione di una strategia senza precedenti che ha rotto i paradigmi in tutto il mondo
Dopo la totale regolamentazione della marijuana, più di 50.000 uruguaiani possono consumarla senza essere considerati criminali, oltre al fatto che sono stati ridotti sia il mercato illegale che gli arresti per reati legati alla legge sulla droga, ma ci sono ancora problemi nella distribuzione nelle farmacie e incognite dei risultati concreti che la strategia avrà nel lungo periodo.


Lo rivela l'ultimo monitoraggio ufficiale e le valutazioni della Legge 19.172 sulla regolamentazione della marijuana e dei suoi derivati, che il Parlamento ha approvato nel 2013. Sette anni dopo, l'Uruguay rimane l'unico paese al mondo che ha completamente legalizzato la catena di produzione, vendita e consumo di cannabis.

Un rapporto preparato dal National Drug Board e dall'Uruguayan Drug Observatory ha spiegato che, fino alla fine dello scorso anno, 50.659 persone erano autorizzate ad accedere alla marijuana attraverso canali legali: 7.871 erano coltivatori domestici, mentre 4.187 facevano parte di club e 38.601 sono stati iscritti come acquirenti di farmacie.

Fonte: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-marijuana_legale_in_uruguay_pi_di_50000_utenti_registrati_meno_spaccio_e_diminuzione_degli_arresti/82_37018/


In Italia non si può, si toglierebbe un bel pezzo di business ai mafiosi che ci governano.



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 Oggetto del messaggio: Re: Puglia: semina sperimentale di Marijuana
MessaggioInviato: 11/09/2020, 08:46 
Drone sgancia bustine di marijuana sulla piazza a Tel Aviv: la folla corre a recuperarle


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A Tel Aviv un drone sgancia bustine di marijuana su piazza Rabin e la folla corre a recuperarle.
Si tratta dell’iniziativa di un gruppo di attivisti pro-legalizzazione che aveva annunciato il gesto con un messaggio su Telegram: "È arrivato il momento.
È un uccello? È un aeroplano? No, è il Green Drone che vi invia cannabis gratis dal cielo".
La polizia ha fatto sapere di aver fermato le due persone che manovravano il drone.
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Guarda su youtube.com



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 Oggetto del messaggio: Re: Puglia: semina sperimentale di Marijuana
MessaggioInviato: 11/11/2020, 14:41 
Cita:
L'America muove passi verso la fine del proibizionismo

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Cinque nuovi stati americani hanno legalizzato la cannabis, ma non solo. Martedì 3 novembre, in concomitanza con le elezioni presidenziali alla corsa per la Casa Bianca, i cittadini dell’Arizona, Missisipi, Montana, New Jersey, Oregon, South Dakota, Washington DC si sono potuti esprimere in diversi referendum per mettere fine al proibizionismo. I quesiti referendari erano diversi, dalla legalizzazione della cannabis terapeutica fino al libero consumo e commercializzazione dei funghetti, ma alla fine l’esito è stato uguale per tutti: meglio legale.

Nonostante i risultati siano ancora in fase di aggiornamento, i finali sembrano ormai scontati:

Arizona: legalizzazione del possesso e uso di cannabis per i maggiori di 21 anni (Sì 60% – No 40%) [Spoglio in corso: 89%]

Missisippi: legalizzazione della cannabis per uso terapeutico (Sì 68% – No 32%) [Spoglio in corso: 99%]

Montana: legalizzazione del possesso e uso di cannabis per i maggiori di 21 anni (Sì 58% – No 42%) [Spoglio in corso: 99%]

New Jersey: legalizzazione del possesso e uso di cannabis per i maggiori di 21 anni (Sì 67% – No 33%) [Spoglio in corso: 63%]

Oregon: depenalizzazione della distribuzione, commercializzazione e uso della psilocibina (Sì 56% – No 44%); depenalizzazione del possesso di qualsiasi droga (Sì 59% – No 41%) [Spoglio in corso: 82%]

South Dakota: legalizzazione del possesso e dell’uso della cannabis per i maggiori di 21 anni (Sì 54% – No 46%); legalizzazione della cannabis per uso terapeutico (Sì 70% – No 30%)

Washington, DC: depenalizzazione della distribuzione, commercializzazione e uso della psilocibina (Sì 76% – No 23%)

Per gli amanti della scienza e dell’antiproibizionismo, questo è un risultato storico. Non a caso, le prime dichiarazione sono arrivate da Kassandra Frederique, direttore esecutivo della Drug Policy Alliance, che commenta gli esiti referendari come “un enorme martello che scalfisce la pietra angolare della guerra alla droga”.

Questo potrebbe essere solamente il primo colpo al proibizionismo che assisteremo nei prossimi mesi. Infatti, durante la campagna presidenziale per l’elezione alla Casa Bianca di Joe Biden e Kamala Harris, i due democratici avrebbero promesso di depenalizzare il consumo di cannabis al fine di cancellare il record di condannati, risolvendo in parte il problema del sovraffollamento delle carceri americane. Una scelta progressista che forse si rivelerà vincente proprio nel paese che solo pochi decenni fa iniziò una triste e dispendiosa guerra alla droga.

Fonte: https://www.huffingtonpost.it/entry/lamerica-verso-la-fine-del-proibizionismo_it_5fa91f9dc5b64c88d402fd25?ncid=tweetlnkithpmg00000001



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 Oggetto del messaggio: Re: Puglia: semina sperimentale di Marijuana
MessaggioInviato: 08/09/2021, 18:07 
Cannabis, arriva l’ok per la coltivazione in casa: “E’ fondamentale per i malati e per combattere lo spaccio”
E' stato votato il testo base sulla Cannabis che depenalizza la coltivazione casalinga di un limitato numero di piante

E’ ufficiale: la commissione Giustizia della Camera ha adottato il testo base sulla Cannabis, dunque sarà ora possibile coltivarla in casa. “E’ stato votato il testo base sulla Cannabis che depenalizza la coltivazione di non oltre 4 piante ‘femmine’. E’ un risultato importante, ottenuto sulla scia della giurisprudenza della Corte di Cassazione ma anche grazie alla capacità dei gruppi parlamentari di confrontarsi e trovare una sintesi ragionevole su una materia che la società ha già elaborato e codificato nei comportamenti individuali. La coltivazione in casa di canapa è fondamentale per i malati che ne devono fare uso terapeutico e che spesso non la trovano disponibile oltre che per combattere lo spaccio ed il conseguente sottobosco criminale“. Lo rende noto Mario Perantoni, presidente della commissione Giustizia della Camera.

Perantoni, relatore del testo in questione, ha precisato: “Il provvedimento concilia inoltre diverse tendenze delle tre originarie proposte di legge (Magi, Molinari e Licatini) e se diminuisce le sanzioni per i fatti di lieve entità aumenta da 6 a dieci anni le pene per i reati connessi a traffico, spaccio e detenzione ai fini di spaccio della Cannabis. Reati che saranno ora autonomi rispetto alle stesse fattispecie previste per gli oppiacei: si introduce, cioè, una separazione concettuale tra le diverse categorie di sostanze stupefacenti, diversità già evidenziata dalla Corte Costituzionale. Infine una novità per la tutela dei minori e dei giovani: non si potrà mai considerare fatto di lieve entità lo spaccio a minori o che nella vicinanza delle scuole. Un inasprimento per contrastare la criminalità e rafforzare la protezione dei più giovani“, conclude.

L’adozione del provvedimento arriva dopo oltre un anno, tra audizioni e nuove proposte di legge presentate. Hanno votato a favore Pd, M5s, Leu e Radicali, mentre Forza Italia e Lega hanno votato contro assieme a FdI. Italia viva si è astenuta. Composto di 5 articoli, il testo base adottato in commissione mira a modificare il testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n.309, in materia di coltivazione, cessione e consumo della cannabis e dei suoi derivati. Il testo è frutto della mediazione tra le diverse posizioni interne alla maggioranza e rappresenta una sintesi delle tre proposte di legge presentate dal 2019 ad oggi.

Cosa prevede, nel dettaglio, il testo base sulla cannabis adottato dalla commissione Giustizia della Camera:

COLTIVAZIONE PER USO PERSONALE: “Sono consentite a persone maggiorenni la coltivazione e la detenzione per uso personale di non oltre quattro femmine di cannabis, idonee e finalizzate alla produzione di sostanza stupefacente e del prodotto da esse ottenuto“.
PENE E SANZIONI: nell’articolato si inaspriscono alcune pene e, allo stesso tempo, se ne ‘depotenziano’ altre. “Chiunque, essendo munito dell’autorizzazione” a coltivare cannabis “illecitamente cede, mette o procura che altri metta in commercio le sostanze o le preparazioni è punito con la reclusione da 8 a 20 anni e con la multa da 30.000 a 300.000 euro”. Al contrario, la pena è meno pesante (reclusione da 3 a 12 anni e multa da euro 20.000 a 250.000 euro) se le attività illecite riguardano le sostanze o le preparazioni indicate nella tabella II di cui all’articolo 14, ovvero la cannabis.
LIEVE ENTITA’ E LAVORO PUBBLICA UTILITA’: Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque commette uno dei fatti previsti” dalla legge che, “per i mezzi, la modalità o le circostanze dell’azione ovvero per la quantità delle sostanze, è di lieve entità, è punito con le pene della reclusione fino a due anni e della multa fino a euro 10.000. Si applica la reclusione fino a un anno e la multa fino a euro 6.500 nei casi di cannabis. Quando il delitto è stato commesso da persona tossicodipendente o da assuntore abituale di sostanze stupefacenti o psicotrope, la cui condizione è stata certificata da una struttura sanitaria pubblica o da una struttura privata autorizzata, il giudice, con la sentenza di condanna o di applicazione della pena su richiesta delle parti, su richiesta dell’imputato e sentito il pubblico ministero, qualora non debba essere concesso il beneficio della sospensione condizionale della pena, può applicare la pena del lavoro di pubblica utilità. Il lavoro di pubblica utilità può sostituire la pena per non più di due volte. Nessuna riduzione (le norme non si applicano) nei casi in cui le sostanze stupefacenti e psicotrope sono consegnate o comunque destinate a persona di minore età. Infine, vengono soppressi gli illeciti e le sanzioni amministrative, come ad esempio la sospensione della patente”.


https://www.meteoweb.eu/2021/09/cannabi ... a/1720002/


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 Oggetto del messaggio: Re: Puglia: semina sperimentale di Marijuana
MessaggioInviato: 13/09/2021, 14:42 
Oh se avete lo SPID firmate!

https://referendumcannabis.it/ siamo già a 250mila firme è come quando le si raccoglie ai banchetti, le firme sono ufficiali e certificate se raccolte con lo SPID



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