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MessaggioInviato: 05/09/2014, 16:59 
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Marijuana di Stato: il sì del governo
Sarà prodotta dall’Esercito
Il via libera entro settembre. Secondo «La Stampa» a produrla sarà l’Istituto farmaceutico militare di Firenze


Marijuana di Stato, a scopo terapeutico, prodotta dall’Esercito. Accadrà in Italia, secondo quanto riporta «La Stampa». Il via libera è stato dato dai ministri della Difesa e della Salute Roberta Pinotti e Beatrice Lorenzin, dopo varie polemiche e rallentamenti ma la notizia verrà ufficializzata entro settembre.

L’istituto farmaceutico militare di Firenze

Secondo quanto riporta il quotidiano torinese, a produrre i farmaci derivati dalla cannabis sarà l’Esercito. In particolare l’Istituto farmaceutico militare che ha sede a Firenze. Lo stabilimento, nato con l’obiettivo di produrre farmaci per il mondo militare, ha infatti esteso la sua attività anche al settore civile.

Le leggi e l’uso

Attualmente la cannabis terapeutica viene importata dall’estero. La cannabis cura i sintomi di numerose e gravi malattie neurologiche. Viene usata principalmente nella terapia del dolore. Da anni se ne conoscono le proprietà mediche. Soprattutto all’estero, dove i pazienti che ne traggono beneficio sono decine di migliaia. In Italia ci sono invece ritardi. Eppure la prima legge che ne autorizza l’uso terapeutico risale al 1990. L’ultima al 2007. Negli ultimi anni quattro regioni, Puglia, Emilia Romagna, Veneto e Toscana, hanno disciplinato il settore con delibere che garantiscono la copertura finanziaria per l’approvvigionamento dei farmaci. Tuttavia, anche in queste regioni, è molto complicato farsi prescrivere da un medico e quindi riuscire ad ottenere da una farmacia ospedaliera il farmaco a baso di cannabinoidi.


http://www.corriere.it/salute/14_settem ... 2f77.shtml


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MessaggioInviato: 05/09/2014, 19:25 
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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 05/09/2014, 20:45 
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Thethirdeye ha scritto:


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La dose letale del Alprazolam (Xanax) usato comunemente come antidepressivo si aggira intorno ai 250 mg, ma ne bastano appena 60 perché si determini l’insorgenza di avvelenamento.

E' invece praticamente impossibile ingerire un quantitativo letale di Denta9tetraidrocannabinolo (THC) in quanto si aggira intorno alle 2(due) TONNELLATE di fiori secchi! [:0]
http://it.wikipedia.org/wiki/Discussion ... annabinolo


Ultima modifica di shighella il 05/09/2014, 21:03, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 06/09/2014, 03:19 
non la legalizzeranno mai troppi interessi andrebbero in fumo, in tutti i sensi ^_^


Ultima modifica di MaxpoweR il 06/09/2014, 03:22, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 16/09/2014, 00:41 
LA CASA DI CANAPA

Guarda su youtube.com



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MessaggioInviato: 16/09/2014, 01:09 
Un pò di ottimismo, le cose si stanno già muovendo in tutto il mondo... [;)]



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 Oggetto del messaggio: Re: Puglia: semina sperimentale di Marijuana
MessaggioInviato: 05/02/2015, 01:09 
Cita:
Canapa 100%, il paradosso italiano di una filiera che non c'è più

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Resistente e facile da coltivare senza pesticidi e diserbanti, riduce l’erosione del terreno, contribuisce a risanare terreni inquinati. Sono alcune delle virtù di una pianta, la canapa, che per l'Italia ha rappresentato una fonte di ricchezza, per poi sparire dalla filiera agricola e industriale. Ma oggi, c'è chi punta proprio sulla canapa Made in Italy, che nel settore tessile ha ottime prestazioni e prospettive di mercato, scontrandosi però con difficoltà paradossali.

“In Italia non esiste più la capacità di trasformare la fibra in filo. Si può coltivare la pianta ma manca la parte industriale, perché non ci sono più macchine che possano lavorarla”, spiega all'Adnkronos Mauro Vismara, imprenditore che produce tessuti e filati naturali: canapa, ortica, soia, crabyon, bambù, lino, cotone biologico, fiocco di Yak.

Tessuti e filati a marchio Maeko vengono lavorati e rifiniti in Italia nel distretto torinese, nel rispetto dell’ambiente e dell’individuo. Ma la canapa deve essere mescolata ad altre fibre perché in Italia non esistono più le macchine in grado di produrre il filato 100% canapa.

“Il nostro Paese è stato, negli anni '40, il secondo produttore al mondo di canapa subito dopo la Russia, e con il primato della migliore qualità al mondo, la fibra di Carmagnola”, spiega Vismara. Poi? “Complice l'avvento delle fibre sintetiche e la demonizzazione che ha finito per rendere la canapa sinonimo di droga, tutto questo è andato perduto".

"Il nostro progetto è di riportare in Italia una filiera scomparsa, anche grazie al sostegno tecnico del Politecnico di Milano, per realizzare tessuti 100% Made in Italy e prodotti finiti che siano sicuri e 'trasparenti', dal campo al negozio. In più – aggiunge – la stessa filiera che serve per la canapa sarebbe in grado di lavorare anche altre fibre come bambù e ortica”.

Fino a poco dopo la seconda guerra mondiale, era normale, in un paese la cui economia era essenzialmente agricola, coltivare canapa, destinata a soccombere non solo di fronte alle fibre sintetiche prodotte negli Stati Uniti ma anche a fronte della “Convenzione Unica sulle Sostanze Stupefacenti” sottoscritta dal governo italiano nel 1961 (e seguita da quelle del 1971 e del 1988), secondo la quale la canapa sarebbe dovuta sparire dal mondo entro 25 anni. E con lei tutto il tessuto industriale che la riguardava.

Canapa a parte, Maeko produce tessuti naturali di alta qualità a filiera controllata, dalla filatura alla tintura e il finissaggio, lavorati e rifiniti in Italia riscuotendo un forte interesse soprattutto sui mercati nord europei, di fascia alta, perché la concorrenza qui si fa giocando sull'alta qualità e cercando di soddisfare le esigenze di quella fetta di consumatori, sempre più ampia, che presta particolare attenzione alla qualità e all'impatto ambientale di ciò che acquista.

In questo senso, l'attenzione al prodotto arriva fino agli ultimi ritocchi. Ad esempio la tintura: “Ne eseguiamo di due tipi: quelle che rispettano il regolamento Reach della Comunità Europea, che prevede una black list che vieta le sostanze nocive, e quelle naturali derivate da minerali o vegetali e che utilizzano, per 'legare' il colore alla fibra, una proteina del latte”.


http://www.adnkronos.com/sostenibilita/ ... tPsfO.html


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 Oggetto del messaggio: Re: Puglia: semina sperimentale di Marijuana
MessaggioInviato: 31/07/2015, 19:28 
Cita:
Pronta la 'super-cannabis di Stato', da consumare come fosse un thè

E' pronto il primo raccolto di cannabis terapeutica 'di Stato', quella prodotta allo Stabilimento chimico-farmaceutico militare di Firenze, incaricato per la prima volta dai ministeri della Salute e della Difesa lo scorso anno di dare vita a una coltivazione di piante di marijuana destinato a all'uso terapeutico, soprattutto per contrastare il dolore nei malati terminali.

E grazie alle tecnologie e al sistema di rigoroso controllo impiegato nella struttura militare toscana, "si è riusciti a ottenere quella che potremmo chiamare una 'super-cannabis', con 130 grammi di principio attivo contro i 30 grammi delle normali coltivazioni", spiega all'Adnkronos Salute Domenico Cotroneo, rappresentante sindacale del Farmaceutico militare.

"Siamo ancora in fase sperimentale - evidenzia - abbiamo ultimato il primo raccolto da 80 piante e stiamo eseguendo le analisi, in attesa che i ministeri competenti ci indichino come avviare la distribuzione alle farmacie ospedaliere di tutto il territorio italiano, a seconda delle richieste. La cannabis ottenuta potrà essere consumata come decotto in barattoli da 5 mg, da sciogliere in acqua e assumere come fosse un thè. Ma nulla esclude che, nel prossimo futuro, si possano sintetizzare nella nostra struttura farmaci con principio attivo della cannabis, e ricavare oli o prodotti per aerosol. Gli sviluppi sono davvero molteplici", assicura Cotroneo.

A livello burocratico, dunque, mancano solo le istruzioni dei ministeri della Salute e della Difesa per utilizzare sul campo la 'super-cannabis', ad altissimo contenuto di principio attivo perché "prodotta grazie a lampade speciali e sistemi standardizzati e curati nei minimi dettagli: dalla temperatura alla pressione, alla luminosità: tutto viene massimizzato. E' come se parlassimo della 'Ferrari' della cannabis", assicura.

"Dopo il primo raccolto - conclude - siamo già ripartiti con un secondo, che pensiamo possa essere ancora più ampio e stiamo sperimentando nuovi tipi di lampade per ottimizzare ancora di più il contenuto di principio attivo per ogni pianta. Il primo lotto è ora tenuto da parte e in caso di necessità vi si potrà attingere: stiamo aspettando solo le ultime istruzioni dai ministeri".


http://www.adnkronos.com/salute/farmace ... refresh_ce


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 Oggetto del messaggio: Re: Puglia: semina sperimentale di Marijuana
MessaggioInviato: 03/11/2015, 13:07 
Cita:
Cannabis di Stato: otto miliardi di euro il ricavo di un anno



Simulazioni a confronto con i paesi dove è legale. Con le tasse si potrebbero ripianare i debiti regionali

TANTI SOLDI che entrano nelle casse dello Stato o fanno respirare i bilanci delle Regioni, e in aggiunta la nascita di un nuovo settore economico che dà lavoro, magari nelle aree del Paese dove il tessuto economico è stato devastato dalla crisi. Alla fine potrebbero non essere il riconoscimento di una libertà individuale e nemmeno riflessioni criminologiche o sanitarie a dare la spinta decisiva alla cannabis di Stato. No, saranno i quattrini: tra i 6 e gli 8 miliardi di euro all'anno di introiti solo di tasse. Tanto per cominciare, nel senso che la stima si basa sulla prima fase di una eventuale legalizzazione. Dove c'è stato il via libera ad hashish e marijuana il giro d'affari sta facedo aumenti di varie decine di punti percentuali ogni anno.

Per poter calcolare il valore dell'introito delle tasse si possono fare solo proiezioni. Alcune sembrano abbastanza credibili, anche se ci sono incognite difficili da valutare. In Italia l'anno scorso sono state sequestrate 145 tonnellate di derivati della cannabis. I dati sono del Viminale, che in varie occasioni ha fatto notare come il mercato sia almeno 6 o 8 volte più ampio di quanto viene intercettato dalle forze dell'ordine. Così le tonnellate che girano nelle piazze, nelle feste, negli appartamenti di operai, avvocati, impiegati e manager sono tra le 870 e le 1.160. A 10 euro al grammo, più o meno quanto vengono fatte pagare le sostanze negli stati Usa che hanno legalizzato, fa un giro d'affari di 8,7-11,6 miliardi. Chi fa le stime, ad esempio Piero David, ricercatore di economia applicata dell'Università di Messina, che scrive di questi temi su lavoce. info, prende come riferimento la tassa sul tabacco, che è al 75%. Applicandola anche ai derivati della cannabis si avrebbe un incasso per lo stato tra 6,5 e 8,7 miliardi. Il dato non è molto distante da quello che si desume ricavando i consumi dalle ricerche di "Aqua drugs" basate sui residui delle sostanze nelle acque delle città (6,6 miliardi). Ed è simile anche alla cifra ottenuta proiettando sull'Italia il consumo dei cittadini del Colorado nel 2014. In questo caso il risultato è 7,3 miliardi di euro di tasse. E quest'anno nello stato Usa il giro di affari è cresciuto della metà. All'inizio infatti c'è stata una certa concorrenza del mercato nero, che non è scomparso con la legalizzazione ma ha provato a combatterla abbassando i prezzi. Piero David ha stimato anche il valore degli interventi di prevenzione e repressione dello spaccio. Si tratta di circa 600milioni di euro che lo Stato non dovrebbe più spendere. "Il beneficio lo sentirebbero il sistema carcerario e le forze dell'ordine, che potranno dedicarsi ad altre cose - spiega il ricercatore - Peraltro la stessa Direzione nazionale antimafia consiglia la legalizzazione perché la repressione ha fallito e loro non sono in condizioni di investire ulteriori risorse per contrastare il consumo di cannabis".

Nelle prossime settimane le commissioni congiunte Giustizia ed Affari sociali della Camera discuteranno il testo di legge sulla legalizzazione presentato dal nutrito gruppo di parlamentari di vari partiti promosso dal senatore Benedetto Della Vedova. "Non abbiamo preteso tempi brucianti nonostante un sostegno parlamenare già straordinario - dice lo storico esponente antiproibizionista - È presumibile che il provvedimento vada al voto alla Camera nella primavera dell'anno prossimo". Della Vedova da anni spiega come il traffico di sostanze aiuti le mafie e le organizzazioni criminali o di come non ci siano ricerche mediche indichino la cannabis come capace di provocare danni importanti alla salute. Ora c'è un nuovo strumento per convincere i suoi colleghi e il Paese. "Avremmo alte entrate fiscali, ma anche contributi previdenziali, visto che ci sarà chi coltiva e chi lavora nella trasformazione della sostanza. Tutta la produzione avverrà in Italia, vietiamo ipotesi di import ed export". Forse saranno davvero i soldi a rompere il tabù.


http://www.repubblica.it/cronaca/2015/1 ... 125775906/


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 Oggetto del messaggio: Re: Puglia: semina sperimentale di Marijuana
MessaggioInviato: 03/11/2015, 13:19 
Ottime notizie. Sembra che dopo decenni dal proibizionismo si sia arrivati al risveglio.

Se si potesse recuperare il settore industriale con tutti i vantaggi del prodotto e tornare alla posizione che avevamo raggiunto sarebbe un impulso incredibile all' economia, alla tecnologia, alla salute e all' ambiente.

E se si parlasse senza isterie anche della legalizzazione del consumo del principio attivo pur di togliere il business alla mafia come per la prostituzione si darebbe un duro colpo al crimine organizzato a aumenterebbe la legalità.



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 Oggetto del messaggio: Re: Puglia: semina sperimentale di Marijuana
MessaggioInviato: 03/11/2015, 14:26 
ci vorranno un paio di generazioni ancora, l'attuale classe politica è ancora troppo ideologizzata e vaticanizzata.



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 Oggetto del messaggio: Re: Puglia: semina sperimentale di Marijuana
MessaggioInviato: 11/07/2016, 20:39 
Passaparola: Canapa industriale vuol dire lavoro, di Rachele Invernizzi


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https://www.facebook.com/movimentocinqu ... 581585813/



La proposta di legge "Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa”, a prima firma della deputata Loredana Lupo (M5S), è stata approvata dalla Commissione Agricoltura della Camera con la quasi totale unanimità nel novembre 2015. Se il Senato la approverà senza alcuna modifica, a settembre prossimo potrebbe divenire la prima legge targata Movimento 5 Stelle nella storia della Repubblica italiana.


di Rachele Invernizzi, presidente di South Hemp Tecno

¯
Sono Rachele Invernizzi, presidente di South Hemp Tecno un impianto di prima trasformazione di paglia di canapa a Cristiano, Taranto, Puglia. Sono anche vicepresidente di Federcanapa, che è la federazione nazionale produttori canapa industriale. Vi parlo di canapa in vista del passaggio al Senato della legge, della proposta della Camera, la legge sulla produzione di canapa industriale in Italia. La canapa è una specie vegetale appartenente alla famiglia delle cannabinacee ed è di coltura annuale. Fanno distinzione tra canapa sativa e canapa indica, di fatto è una sola pianta. L' unica cosa che le differenzia è la presenza di cannabinoidi, nelle piante di canapa abbiamo il THC in alcune varietà, che è stupefacente, per cui la legge la proibisce e viene definita droga, e altri cannabinoidi molto buoni invece in quella che noi chiamiamo canapa industriale.


La canapa industriale per legge, per essere coltivata, deve stare sotto lo 0,2% di questo thc, e siamo obbligati a coltivare solo ed esclusivamente seme con certificazione che attesti il fatto che siamo sotto lo 0,2%. La coltivazione di canapa industriale negli ultimi anni in Italia è cresciuta in modo esponenziale, soltanto l'anno scorso 2015 abbiamo fatto più di 2.000 ettari, quest'anno per i conti che abbiamo finora quasi a 3.000 ettari. Le produzioni sono divise in una produzione da paglia, per poi fare fibra e canapulo che è la parte legnosa all'interno della bacchetta, e la produzione di semi che vengono poi usati per diversi utilizzi industriali.


La canapa industriale per l'Italia vuol dire lavoro, dire lavoro oggi in un momento così di crisi è molto importante. C'è e ci sarà sicuramente molto lavoro per l'agricoltura perché è di interesse nazionale la crescita, e ci sono un sacco di cose che si possono fare con la canapa. Per l'agricoltura è un prodotto che viene acquistato e viene pagato, non c'è nessun dubbio, perché oggi chi fa pomodori ha il problema di non riuscire a vendere, chi fa i meloni non li vende, chi fa le olive non le vende, mentre per la canapa c'è un mercato in crescita e anzi se possiamo dire oggi una delle particolarità è che ci manca prodotto, per cui sicuramente stimoliamo l'agricoltura a farne e a farne sempre di più. L'agricoltura è un' po' restia perché abituata fare grano, ma la bontà della canapa in rotazione con i cereali e anche con le orticole è una cosa molto importante. La canapa ha questo grande pregio di trasformare completamente i terreni, una volta che si semina cresce talmente velocemente che è assolutamente diserbante, per cui lascia i terreni perfettamente puliti. La sua radice a fittone fa sì che i terreni vengano ossigenati, i terreni oggi lavorati meccanicamente sono molto stressati in questo senso, ed essiccando in campo lascia molto azoto, per cui l'anno dopo le produzioni si dice addirittura che aumentino del 15-25% in più.


Per cui per l'agricoltura è assolutamente una cosa geniale. E se vogliamo parlare di agroalimentare e comunque industria, sicuramente ci sono talmente tante cose e prodotti che si possono fare con la canapa che secondo me è assolutamente da stimolare la produzione di materie prime e semilavorati. La canapa si può usare in diversissimi settori a seconda della produzione. La sua fibra verrà usata in bioedilizia, in zootecnia, in agricoltura; con la parte di fibra a canapulo si possono fare bioplastiche, si può fare cellulosa per fare carta, si può fare tessitura, si possono fare un sacco di lavori interessanti. Mentre la produzione del seme, che principalmente oggi è alimentare perché ne facciamo troppo poco, è ottima per far alimentare perché fa bene alla salute, e perché è comunque organica per cui è un prodotto naturale che aiuta l'uomo stare meglio soprattutto oggi con i cibi molto inquinati dalla chimica che abbiamo.


La canapa va sicuramente verso quei prodotti biologici, anche se non sono certificati biologici, perché la canapa dall'inizio alla fine della sua produzione non ha assolutamente bisogno di chimica, anzi abbiamo visto nei casi in cui è usata magari per arricchire i terreni, alla fine rispondono molto meglio i terreni arricchiti con letame animale o dei compost organici, per cui è assolutamente interessante. Il seme dicevo è importante perché nel momento in cui ne avremo molto, si può usare anche a livello industriale: con i semi di canapa fai l'olio di canapa, si possono fare oli industriali, tecnici, si può fare biodiesel, si può fare etanolo per cui creare anche energia. Della canapa si dice che non si butta via niente, è il maiale dell'agricoltura, noi in azienda sfruttiamo completamente tutto e quando ci dicono “i materiali di scarto?”, no non ci sono materiali di scarto perché comunque anche l'ultima delle polveri viene riutilizzata per fare energia sotto forma di pellet.


Il fatto della canapa alimentare è molto importante per la salute dell'uomo, nutrirsi di semi di canapa e di olio di canapa è importante per diversi problemi di salute, l'olio di canapa regola molto bene il colesterolo, serve molto bene per la psoriasi, per l'artrosi, per fluidificare il sangue per cui per i problemi cardiovascolari, per la pelle, per i capelli, per i radicali liberi. Ha un ottimo apporto di proteine, di antiossidanti, di vitamina E, di sali minerali, e la cosa ottima è l'apporto equilibrato tra omega 3 e omega 6 che sono molto importanti per la salute dell'uomo. Che cosa manca oggi affinché l'Italia possa avere una legge di sostegno per la coltivazione? Siamo arrivati ad avere una proposta di legge approvata alla Camera, deve passare al Senato a breve, e veramente auspichiamo che il governo italiano capisca quanto è importante ritornare agli albori di un tempo per quanto riguarda la canapa. Con questo ci tengo a nome mio a ringraziare moltissimi parlamentari che ci hanno appoggiato e supportato per redigere questa legge.
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fonte



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 Oggetto del messaggio: Re: Puglia: semina sperimentale di Marijuana
MessaggioInviato: 14/07/2016, 08:33 
la metto qui..
comunque la natura è meglio della chimica..


http://www.corriere.it/cronache/16_lugl ... 5352.shtml

Coltivazione in casa e uso personale
Il testo per legalizzare la cannabis

Le nuove norme il 25 luglio in Aula alla Camera. Il sì dei magistrati antimafia per combattere la criminalità organizzata . Il cannabis social club: «Si possono associare fino a cinquanta persone e possono essere anche pazienti che si uniscono tra loro»

L‘autocoltivazione

Come funzionerebbe la legge? Il testo in pillole cambia molto le attuali regole sulla detenzione della cannabis, partendo dal concetto di legalizzarla. E così sarà possibile tenere in casa fino a quindici grammi di cannabis senza dover chiedere il permesso a nessuno, né comunicare alcunché a enti e autorità. Se invece si sta in giro e non a casa la quantità lecita di possesso scende a cinque grammi. Si possono anche derogare questi limiti, ma l’importante in questo caso è dimostrare che il possesso di cannabis è per uso terapeutico e non ricreativo. Particolare la regolamentazione relativa alla coltivazione (prevista nella legge all’articolo 1). O, meglio, l’autocoltivazione. Nella legge di oggi è completamente proibita, nel testo Giachetti si prevede la possibilità di coltivare fino a cinque piantine e anche quella di coltivarle in forma associata sul modello spagnolo dei «cannabis social club».



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: Puglia: semina sperimentale di Marijuana
MessaggioInviato: 14/07/2016, 13:07 
Chissà quando capiranno che il proibizionismo ha come unico effetto quello di aumentare la criminalità...



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 Oggetto del messaggio: Re: Puglia: semina sperimentale di Marijuana
MessaggioInviato: 26/07/2016, 00:48 
Cita:
Domani in aula ddl legalizzazione cannabis, è campo minato: ecco cosa prevede

Percorso minato per il ddl sulla legalizzazione della cannabis che lunedì 25 luglio approda alla Camera, senza che le forze politiche abbiano trovato un'intesa sul testo, fatto che, vista anche la pioggia di emendamenti (1.700 di cui 1.300 firmati Ap), farà slittare a dopo le ferie, presumibilmente a settembre, la discussione in Aula.

La scorsa settimana le commissioni congiunte Giustizia e Affari sociali della Camera, dopo un confronto politico non privo di polemiche, avevano deciso di non esaminare né votare il testo e di mandarlo in aula così com'è.

La 3235, che dovrebbe sostituire la normativa attuale, risalente al 1990 (Dpr 309/90 - Jervolino-Vassalli), 'ripristinata' dopo la bocciatura della Fini-Giovanardi da parte della Corte costituzionale, due anni fa, è stata promossa dall'intergruppo formato da circa cento parlamentari di vario orientamento, guidati dal senatore Benedetto Della Vedova.

Ecco cosa prevede il ddl in discussione:

Coltivazione - Sarà possibile la coltivazione della cannabis per uso personale. Un via libera che prevede la possibilità "a persone maggiorenni" della "coltivazione e detenzione personale di piante di cannabis di sesso femminile nel limite di cinque e del prodotto da esse ottenuto".

"Chiunque intenda coltivare cannabis ai sensi del periodo precedente - si legge nel testo - invia, allegando la copia di un documento di identità valido, una comunicazione all'ufficio regionale dei monopoli di Stato territorialmente competente, recante l'indicazione dei propri dati anagrafici e del luogo in cui intende effettuare la coltivazione".

Detenzione e consumo - Verrà consentita, ma solo ai maggiorenni, la detenzione di 5 grammi di cannabis (15 grammi potranno tuttavia essere detenuti in casa). Relativamente al consumo, la legge vieta di fumare prodotti derivati dalla cannabis "negli spazi pubblici o aperti al pubblico e nei luoghi di lavoro pubblici e privati".

Vendita - Lo spaccio resta un reato, è però consentita la commercializzazione della cannabis all’interno di un regime di monopolio statale per la coltivazione delle piante, preparazione e vendita al dettaglio. In pratica lo Stato potrà autorizzare soggetti privati, che si possono riunire in associazioni, i cannabis social club, a coltivare la marijuana e venderla in locali dedicati, sul modello di quanto avviene nei coffee shops europei.

Uso terapeutico - Via libera all'uso curativo della cannabis: "È consentita la detenzione personale di cannabis e dei prodotti da essa derivati in quantità maggiori di quelle previste [...], previa prescrizione medica e comunque nel limite quantitativo massimo indicato nella prescrizione medesima". Il medico deve indicare "dose prescritta, posologia e patologia per cui è prescritta la terapia a base di delta-9-tetraidrocannabinolo (Thc)".

Ruolo dello Stato - Il monopolio di Stato, assume nome "dei tabacchi e della cannabis e dei prodotti da essa derivati". Il ministero dell'Economia stabilirà "livello delle accise, il livello dell'aggio per la vendita al dettaglio, nonché il prezzo di vendita al pubblico", sempre in capo al Mef le competenze per "la vendita al dettaglio della cannabis e dei suoi derivati, determinando la tipologia degli esercizi autorizzati e la loro distribuzione nel territorio".

Il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, disciplina invece "le modalità e i criteri di individuazione delle superfici agricole utilizzabili per la coltivazione della cannabis soggetta al monopolio di Stato, avendo riguardo all'esigenza di privilegiare aree economicamente depresse e, in ogni caso, escludendo la sostituzione di colture destinate all'alimentazione umana o animale". I proventi ricavati dall'attuazione delle nuove norme "sono destinati al Fondo nazionale di intervento per la lotta alla droga".

No alla pubblicità - "È vietata la propaganda pubblicitaria, diretta o indiretta, della cannabis e dei prodotti da essa derivati - si legge nel testo - . In caso di violazione al responsabile si applica la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da euro 5.000 a euro 25.000. Non costituiscono propaganda le opere dell'ingegno non destinate alla pubblicità".



http://www.adnkronos.com/fatti/politica ... uJu9K.html


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