16/12/2019, 13:22
08/05/2020, 17:53
gli economisti hanno stimato che un’industria della marijuana medica potrebbe portare fino a 1 miliardo di dollari di entrate annuali.
09/05/2020, 14:25
10/05/2020, 10:31
MaxpoweR ha scritto:La marijuana tra le sostanze assuefanti è all'ultimo posto dopo tabacco alcool e tante altre sostanze di uso comune per non parlare degli oppioidi. Il suo divieto e puramente di carattere ideologico ed economico, l'industria legata a questa pianta sarebbe ESTREMAMENTE CONCORRENZIALE e COMPETITIVA rispetto a tante altre in tanti altri settori con un impatto ambientale enormemente inferiore. E parlo di edilizia, carburanti, medicina, svago, produzione tessile, produzione di carta ecc. ecc. ecc.
Il suo divieto è stato imposto agli inizi del '900 con una campagna di demonizzazione pubblica per favorire (è vietata la coltivazione della pianta ADDIRITTURA, chiedetevi perchè) l'industria del legname che poteva essere spazzata via dall'industria della canapa.
Il fatto che sia anche una sostanza inebriante (che non assuefa) è solo l'ultima delle sue proprietà magiche. Poi oh anche il dio dei cattolici che tanto la considerano frutto del demonio si sballava fumando marijuana quindi se la parola di dio è verbo dovrebbero essere tutti tipo RASTAFAHARIANI husdahuhadusdashua.
Comunque penso sia inevitabile, se la legalizzeranno in italia l'impatto sarà clamoroso, nel giro di un paio di anni la disoccupazione, soprattutto qui dalle mie parti, scenderebbe di moltissimo, la criminalità vedrebbe quasi del tutto azzerati i suoi traffici e moltissimi moltissimi giovani si riavvicinerebbero alla terra. Poi oh ci sarà chi la coltiverà per venderne le cime e fumarle ma ci sarà anche chi oltre a quello metterà su laboratori per studiarne le proprietà creando quel circolo virtuoso terra ---> scienza ---> industria che è alla base di ogni comparto industriale..
Purtroppo l'ideologia fa danni ma ancor di più i beoti babbei-bovini che adottano RELIGIONI del pensiero senza PENSARE a quello i ncui pensano di credere.
Ah, giusto per conoscenza, l'ITALIA era il terzo produttore MONDIALE di canapa prima che cominciasse la campagna di divieto e demonizzandone dagli USA. Come sempre si accettano i dictat dei padrone anche se ciò comporta tagliarsi le palle da soli. All'epoca, come oggi, vedi sanzioni criminali alla Russia per esempio. Cambiano gli scenari la storia di fondo è sempre quella.
10/05/2020, 10:50
10/05/2020, 10:59
mauro ha scritto:cari amici,
in più, secondo DAVID ICKE , fumandola, avrebbe l'effetto di annullare la schermatura dei ..rettiliani
tipo nel film ESSI VIVONO
https://it.wikipedia.org/wiki/Essi_vivono
ciao
mauro
10/05/2020, 11:27
10/05/2020, 11:36
mauro ha scritto:cari amici,
in più, secondo DAVID ICKE , fumandola, avrebbe l'effetto di annullare la schermatura dei ..rettiliani
tipo nel film ESSI VIVONO
https://it.wikipedia.org/wiki/Essi_vivono
ciao
mauro
10/05/2020, 11:54
mauro ha scritto:caro ROBI
può anche essere, tuttavia, se in zona non c'è un rettiliano non lo vedi,
ma alcuni li vedevano, però i medici attribuivano le visioni ad allucinazioni ecc.
ciao
mauro
10/05/2020, 12:49
Robiwankenobi ha scritto:mauro ha scritto:caro ROBI
può anche essere, tuttavia, se in zona non c'è un rettiliano non lo vedi,
ma alcuni li vedevano, però i medici attribuivano le visioni ad allucinazioni ecc.
ciao
mauro
Dubito che a Milano non vi siano rettiliani, e ti assicuro che per anni da giovane, ci ho girato facendone uso.
10/05/2020, 13:16
mauro ha scritto:cari amici,
in più, secondo DAVID ICKE , fumandola, avrebbe l'effetto di annullare la schermatura dei ..rettiliani
tipo nel film ESSI VIVONO
https://it.wikipedia.org/wiki/Essi_vivono
ciao
mauro
argla ha scritto:mauro ha scritto:cari amici,
in più, secondo DAVID ICKE , fumandola, avrebbe l'effetto di annullare la schermatura dei ..rettiliani
tipo nel film ESSI VIVONO
https://it.wikipedia.org/wiki/Essi_vivono
ciao
mauro
Sarebbe un' ulteriore spiegazione del perché tanta "guerra"...
Se si potesse, proverei subito. Mal che vada mi si allevierebbe il dolore alla cervicale...
La sentenza epocale è del 19 dicembre scorso. Le Sezioni Unite hanno deliberato che chi produce per uso domestico non commette un atto illegale
26 dicembre 2019
Non costituirà più reato coltivare, in minima quantità e solo per uso personale, la cannabis in casa: è la pronuncia epocale delle sezioni unite penali della Cassazione, il massimo organo della Corte. Il 19 dicembre scorso, infatti, è stato deliberato per la prima volta che "non costituiscono reato le attività di coltivazione di minime dimensioni svolte in forma domestica. Attività di coltivazione che per le rudimentali tecniche utilizzate, lo scarso numero di piante ed il modesto quantitativo di prodotto ricavabile appaiono destinate in via esclusiva all'uso personale del coltivatore". Viene propugnata così la tesi per cui il bene giuridico della salute pubblica non viene in alcun modo pregiudicato o messo in pericolo dal singolo che decide di coltivare per sè qualche piantina di marijuana.
I kit per la coltivazione dei semi di cannabis sul balcone di casa sono ormai assai diffusi (in alcuni casi si vendono anche su internet) ma fino al 19 dicembre scorso la pratica era del tutto illegale: prima di questa sentenza non c'era mai stata un'apertura vera in questa direzione. La Corte costituzionale in passato è intervenuta più volte sul tema, sposando una linea rigorosa, e così la giurisprudenza ha assunto - dopo alcune isolate sentenze controverse sul tema - una posizione netta. Il principio stabilito era semplice: la coltivazione di cannabis è sempre reato, a prescindere dal numero di piantine e dal principio attivo ritrovato dalle autorità, anche se la coltivazione era per uso personale. Si affermava che "la condotta di coltivazione di piante da cui sono estraibili i principi attivi di sostanze stupefacenti" potesse "valutarsi come pericolosa, ossia idonea ad attentare al bene della salute dei singoli per il solo fatto di arricchire la provvista esistente di materia prima e quindi di creare potenzialmente più occasioni di spaccio di droga". La Cassazione, adattandosi a quanto chiarito dalla Consulta, ha finora sostenuto che la coltivazione di marijuana, anche se per piccolissime dosi (una o due piantine) è sempre reato, a prescindere dallo stato in cui si trovi la pianta al momento dell'arrivo del controllo.
Ora, anche si attendono le motivazioni della pronuncia del 19 dicembre, c'è stato un ribaltamento del principio fin qui stabilito. Sono le sezioni unite penali a mettere un punto fermo dettando un'unica linea e uniformando il trattamento per i coltivatori di "erba" in casa. "Il reato di coltivazione di stupefacente - si legge nella massima provvisoria emessa dalla Corte dopo l'udienza del 19 dicembre - è configurabile indipendentemente dalla quantità di principio attivo ricavabile nell'immediatezza, essendo sufficienti la conformità della pianta al tipo botanico previsto e la sua attitudine, anche per le modalità di coltivazione, a giungere a maturazione e a produrre sostanza stupefacente". "Devono però ritenersi escluse - ed è qui il punto di svolta - in quanto non riconducibile all'ambito di applicazione della norma penale, le attività di coltivazione di minime dimensioni, svolte in forma domestica che per le rudimentali tecniche utilizzate, lo scarso numero di piante, il modestissimo quantitativo di prodotto ricavabile, la mancanza di ulteriori indici di un loro inserimento nell'ambito del mercato degli stupefacenti, appaiono destinate i via esclusiva all'uso personale del coltivatore".
10/05/2020, 13:20
MaxpoweR ha scritto:Mah... Io non ho mai visto rettili
10/05/2020, 13:21
10/05/2020, 13:23
mauro ha scritto:cari amici,
giusto per..avete avuto qualche visione strana?
ciao
mauro
10/05/2020, 13:27
mauro ha scritto:cari amici,
giusto per..avete avuto qualche visione strana?
ciao
mauro