29/06/2020, 13:11
MaxpoweR ha scritto:hai finito di fare il fanatico o dobbiamo sorbirci queste scemenze ancora per molto?
08/07/2020, 11:33
08/07/2020, 12:59
16/08/2020, 13:03
MaxpoweR ha scritto:Ormai è chiaro, i dati sono inconfutabili. La scelta è puramente ideologgica da parte dei bigotti babbei che ci governano e dei pecoroni che gli vanno dietro.
16/08/2020, 13:16
23/08/2020, 12:50
25/08/2020, 18:03
29/08/2020, 13:09
Marijuana legale in Uruguay: più di 50.000 utenti registrati, meno spaccio e diminuzione degli arresti
Sette anni dopo l'approvazione del regolamento sulla cannabis, il paese sudamericano sta procedendo con la valutazione di una strategia senza precedenti che ha rotto i paradigmi in tutto il mondo
Dopo la totale regolamentazione della marijuana, più di 50.000 uruguaiani possono consumarla senza essere considerati criminali, oltre al fatto che sono stati ridotti sia il mercato illegale che gli arresti per reati legati alla legge sulla droga, ma ci sono ancora problemi nella distribuzione nelle farmacie e incognite dei risultati concreti che la strategia avrà nel lungo periodo.
Lo rivela l'ultimo monitoraggio ufficiale e le valutazioni della Legge 19.172 sulla regolamentazione della marijuana e dei suoi derivati, che il Parlamento ha approvato nel 2013. Sette anni dopo, l'Uruguay rimane l'unico paese al mondo che ha completamente legalizzato la catena di produzione, vendita e consumo di cannabis.
Un rapporto preparato dal National Drug Board e dall'Uruguayan Drug Observatory ha spiegato che, fino alla fine dello scorso anno, 50.659 persone erano autorizzate ad accedere alla marijuana attraverso canali legali: 7.871 erano coltivatori domestici, mentre 4.187 facevano parte di club e 38.601 sono stati iscritti come acquirenti di farmacie.
Sette anni dopo l'approvazione del regolamento sulla cannabis, il paese sudamericano sta procedendo con la valutazione di una strategia senza precedenti che ha rotto i paradigmi in tutto il mondo
Dopo la totale regolamentazione della marijuana, più di 50.000 uruguaiani possono consumarla senza essere considerati criminali, oltre al fatto che sono stati ridotti sia il mercato illegale che gli arresti per reati legati alla legge sulla droga, ma ci sono ancora problemi nella distribuzione nelle farmacie e incognite dei risultati concreti che la strategia avrà nel lungo periodo.
Lo rivela l'ultimo monitoraggio ufficiale e le valutazioni della Legge 19.172 sulla regolamentazione della marijuana e dei suoi derivati, che il Parlamento ha approvato nel 2013. Sette anni dopo, l'Uruguay rimane l'unico paese al mondo che ha completamente legalizzato la catena di produzione, vendita e consumo di cannabis.
Un rapporto preparato dal National Drug Board e dall'Uruguayan Drug Observatory ha spiegato che, fino alla fine dello scorso anno, 50.659 persone erano autorizzate ad accedere alla marijuana attraverso canali legali: 7.871 erano coltivatori domestici, mentre 4.187 facevano parte di club e 38.601 sono stati iscritti come acquirenti di farmacie.
Fonte: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-marijuana_legale_in_uruguay_pi_di_50000_utenti_registrati_meno_spaccio_e_diminuzione_degli_arresti/82_37018/
11/09/2020, 08:46
11/11/2020, 14:41
L'America muove passi verso la fine del proibizionismo
Cinque nuovi stati americani hanno legalizzato la cannabis, ma non solo. Martedì 3 novembre, in concomitanza con le elezioni presidenziali alla corsa per la Casa Bianca, i cittadini dell’Arizona, Missisipi, Montana, New Jersey, Oregon, South Dakota, Washington DC si sono potuti esprimere in diversi referendum per mettere fine al proibizionismo. I quesiti referendari erano diversi, dalla legalizzazione della cannabis terapeutica fino al libero consumo e commercializzazione dei funghetti, ma alla fine l’esito è stato uguale per tutti: meglio legale.
Nonostante i risultati siano ancora in fase di aggiornamento, i finali sembrano ormai scontati:
Arizona: legalizzazione del possesso e uso di cannabis per i maggiori di 21 anni (Sì 60% – No 40%) [Spoglio in corso: 89%]
Missisippi: legalizzazione della cannabis per uso terapeutico (Sì 68% – No 32%) [Spoglio in corso: 99%]
Montana: legalizzazione del possesso e uso di cannabis per i maggiori di 21 anni (Sì 58% – No 42%) [Spoglio in corso: 99%]
New Jersey: legalizzazione del possesso e uso di cannabis per i maggiori di 21 anni (Sì 67% – No 33%) [Spoglio in corso: 63%]
Oregon: depenalizzazione della distribuzione, commercializzazione e uso della psilocibina (Sì 56% – No 44%); depenalizzazione del possesso di qualsiasi droga (Sì 59% – No 41%) [Spoglio in corso: 82%]
South Dakota: legalizzazione del possesso e dell’uso della cannabis per i maggiori di 21 anni (Sì 54% – No 46%); legalizzazione della cannabis per uso terapeutico (Sì 70% – No 30%)
Washington, DC: depenalizzazione della distribuzione, commercializzazione e uso della psilocibina (Sì 76% – No 23%)
Per gli amanti della scienza e dell’antiproibizionismo, questo è un risultato storico. Non a caso, le prime dichiarazione sono arrivate da Kassandra Frederique, direttore esecutivo della Drug Policy Alliance, che commenta gli esiti referendari come “un enorme martello che scalfisce la pietra angolare della guerra alla droga”.
Questo potrebbe essere solamente il primo colpo al proibizionismo che assisteremo nei prossimi mesi. Infatti, durante la campagna presidenziale per l’elezione alla Casa Bianca di Joe Biden e Kamala Harris, i due democratici avrebbero promesso di depenalizzare il consumo di cannabis al fine di cancellare il record di condannati, risolvendo in parte il problema del sovraffollamento delle carceri americane. Una scelta progressista che forse si rivelerà vincente proprio nel paese che solo pochi decenni fa iniziò una triste e dispendiosa guerra alla droga.
Fonte: https://www.huffingtonpost.it/entry/lamerica-verso-la-fine-del-proibizionismo_it_5fa91f9dc5b64c88d402fd25?ncid=tweetlnkithpmg00000001
08/09/2021, 18:07
13/09/2021, 14:42