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sezione 9 ha scritto:
Per fare i controlli servono i soldi. Servono uomini e mezzi, che non ci sono, visto che è impossibile mettere un finanziere in ogni negozio. Per cui serve la tecnologia, e questa misura è una di quelle possibili.
D'altronde, non è un caso che l'unico contrario sia proprio quel personaggio che ha fatto propaganda pubblica all'evasione fiscale. Un ricco, banchiere, finanziere, massone, imprenditore che si oppone al pagamento elettronico: dovrebbe far venire qualche dubbio a chiunque...
In ogni caso, il problema c'è, sia di pratica (ma, si potrebbe dire, e la social card?) che di "teoria". Ma, domando, non potrebbero le Poste Italiane offrire prodotti agevolati, arrivando a fare un servizio tipico da banca? Già ci sono i conti, ci sono le carte simil-credito... Insomma, sarebbe anche una spinta alla concorrenza.
Io credo che il limite a mille euro sia un tetto accettabile. Le fasce basse della popolazione non fanno acquisti così onerosi salvo casi eccezionali, e se li fanno al 90% delle volte (salvo i pochissimi che hanno tutti i loro risparmi letteralmente nel materasso), usano gli assegni. Così sarebbe salvata l'abitudine e la necessità per molti di fare acquisti spiccioli con il contante.
Secondo me però se si vuole gradualmente arrivare ad un uso totale o quasi del denaro di plastica, allora bisognerà imporre alle banca, volenti o nolenti, per legge, che i costi di gestione conto siano AZZERATI, e così la possibilità di avere carte di credito.
Altrimenti non ha senso, sono solo altri balzelli e questa volta beneficiari gli istituti di credito e non le casse pubbliche come sarebbe giusto.