Seconda giornata di proteste in Sicilia promossa dagli autotrasportatori dell’Aias e i produttori agricoli del movimento dei Forconi. Corsa al pieno di benzina per possibile sciopero di una settimana.
Oltre agli autotrasportatori siciliani dell’Aias e dei produttori agricoli del Movimento dei forconi e che da ieri e fino al 20 gennaio hanno deciso di paralizzare i trasporti siciliani, si aggiunge anche la protesta dei gestori dei distributori di benzina che aderiscono alle sigle sindacali di Figisc e Anisa contro le ipotesi di liberalizzazione del settore, che saranno discusso nel Consiglio dei Ministri presieduto dal presidente del Consiglio Mario Monti il 19 gennaio prossimo. I benzinai siciliani hanno infatti deciso che preso i distributori automatici rimarranno chiusi in tutta l’Isola ad oltranza e sicuramente per oltre una settimana. In queste ore quindi i distributori di benzina sono stati presi letteralmente d’assalto dagli automobilisti, che tentano di rifornirsi prima di restare a secco.
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Intanto aumentano i Tir che hanno deciso di aderire alla protesta del movimento dei forconi e il traffico è letteralmente in tilt sia sull’autostrada Messina-Palermo, sia sulla sulla Messina-Catania. Presidi organizzati si stanno svolgendo all’altezza del casello di Villafranca Tirrena e anche al casallo di Tremestieri, ovvero i tratti di entrata ed uscita dalla città dello stretto, anche se è stato creato un varco dove possono passare le automobili e i pullman, anche se ci sono diversi rallentamenti. A Catania i Tir stanno bloccando il casello di San Gregorio si verso la città etnea sia verso Messina, con una lunghissima fila all’uscita del casello. A Palermo invece ci sono dei presidi al porto della città. Lo sciopero che paralizza la Sicilia e che creerà disagi, nelle intenzioni degli organizzatori, anche a tutta Italia, dato che molto probabilmente saranno bloccati o quanto meno ritardati i trasporti di idrocarburi dalle raffinerie della Sicilia verso il resto dell’Italia.
http://www.italiah24.it/regioni/sud/sic ... nzina.htmlquel che piu' sorprende e che i mezzi d'informazione non riferiscono nulla di questo movimento,prob,asserviti al potere,avranno il timore che tutto cio' possa allargarsi pure al resto della penisola........magari...
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