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lex ha scritto:
marco chiaramente io sono d'accordo a far tornare la laurea una cosa per pochi e sopratutto la meritocrazia anche a livello istituzionale (atenei e tutto il resto), però allo stesso tempo non si deve abolire con tasse assurde, il diritto a tutti di andare all'università anche solo per provarci. al massimo si potrebbe fare in modo che quelli fuori corso, per ogni anno che non sono in regola le tasse aumentano dello stesso valore delle tasse dell'anno in cui si è in regola ( anno in regola 1000€? 1° anno fuori corso 2000€ 2° anno 3000 e così via)
lex, la cultura è di tutti, anche del più pelandrone degli universitari.
Perdonami ma il tuo discorso potrebbe essere la perfetta sintesi pratica del discorso fatto dal raccomandatissimo Martone, quello che dice che se non ti laurei entro 28 anni sei uno s****to e poi corregge il tiro dicendo che intendeva soli quelli che all'Università vanno giusto per farlo.
http://espresso.repubblica.it/dettaglio ... ri/2172892Quindi stai punendo chi riversa la sua presenza nelle Università con lunghi anni di fuoricorso?
Alla fine, in ogni caso, il fuoricorsista è utile alle casse dello Stato sempre ed anche nel caso del più sfaticato, è inutile punirli perchè fanno comunque comodo, su questo non riesco proprio a dare torto.
Se uno vuole prendersi la laurea in 20 anni, perchè non può farlo?
A maggior ragione se essa è perseguita unicamente per interesse di cultura personale, facendolo senza alcuna fretta perchè magari ho il lavoro c'è l'ha già oppure perchè ha ben altri progetti nella vita che non dipendono dal titolo di studio intrapreso?
Scusa ma non ti riesco proprio a seguire.
Come si fa e parlare di eliminazione di valore legale del titolo di studio quando il sistema lavorativo e meritocratico del nostro Paese va avanti al 90% per merito di raccomandazioni e spinte parentali?
Come fai?
Un sistema del genere applicato all'attuale sistema di studio e lavorativo fatto di lauree, concorsi ed appalti truccati rende ancora più facile un fenomeno come la raccomandazione del tizio di turno.
Ci hai mai pensato?
Ok che al Mondo ci sono studenti con la 3a media al massimo che sono autentici geni così come laureati che non l'unica cosa buona che sanno fare sono i calcoli con la calcolatrice, però quella differenza di peso contributivo umano alla fine la dovrebbe dare un sistema meritocratico effettivo ed immune a fenomeni quali le spinte di parentela e tanto altro.
Dare la stangata all'inizio non serve a nulla, tanto le spintarelle ci saranno sempre e comunque*.
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Parlando più specificatamente del lavoro in se, il mercato lavorativo si sta bloccando, basta che ti vedi le inserzioni lavorative con scritto "richiesta esperienza precedente e/o nelle seguenti materie/mansioni a, b, c", inserzioni chiaramente rivolte come scritto ad eventuali neodiplomati....se uno a 18 anni ha appena preso il diploma, più del lavoretto estivo dove cavolo la potrebbe prendere questa esperienza?
E la che entra il gioco il solito meccanismo della raccomandazione, dove non c'è l'esperienza, vige la buona parola.
Credimi se ti dico che non tutti i raccomandati odierni sono autentici buonianulla, spesso sono addirittura persone oneste che si trovano in una situazione in cui non possono permettersi altro se non piegarsi a questo sistema altrimenti rimanevano come molti (me compreso) a casa, dinanzi al pc a cercare un lavoro onesto, consumando ettolitri di benzina per consegnare curriculum che nel 99% dei casi finiranno nel cestino dei rispettivi selezionatori.
Ad una certa età ed in certe situazioni gli ideali è meglio metterli in secondo piano se vuoi portare pane da mangiare per te stesso e per gli altri, non gli sto giustificando ma come in ogni ambito esistono sempre i casi limite.Come al solito (leggasi "come sempre") è il sistema che deve cambiare, ovvero tutto quello che viene dopo la laurea, non il resto: se c'è una mela marcia, prima o poi verrà fuori e sara costretto a dimettersi.
Una meritocrazia in stile Regno Unito, infatti, al momento non è assolutamente attuabile in Italia: lì, alla prima verifica di truffa e malagestione ti costringono a dimetterti ed andare e pelare le patate.
Però, si vuole lo stesso imitare il modello universitario anglosassone, come ha già scritto Marco.
Come al solito, pura esterofilia: si pensa che all'estero le cose vanno meglio solo perchè sono così, non si analizzano i problemi sul perchè il sistema X del Paese Y non va bene, ci si limita a chiedersi "Ma in UK com'è il sistema? Ah, bene, quindi le cose vanno meglio che da noi. Bene, applichiamo il medesimo sistema qui da noi così miglioriamo di sicuro."
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E meno male che questi tecnici sono tra i migliori professori in Italia (alias "i Bocconiani"), certe cose dovrebbero capirle al primo colpo, ed invece....