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Gratta e vince 100 mila euro, ma il "biglietto è contraffatto": indaga la magistratura
Umbria, 7 novembre 2014 - Acquista un "Gratta e vinci" miliardario da 5 euro, azzecca due numeri, un 19 e un 18, rispettivamente per 10 euro e 100 mila euro di vincite, ma di soldi, 100mila e 10 euro, nonostante siano passati 4 mesi, nessuna traccia. Ora e' tutto in mano alla Magistratura, poiche' dalle Lotterie Nazionale e' giunta una comunicazione che quel tagliando e' "risultato contraffatto". E la responsabilità è di ignoti.
E' accaduto a giugno, quando un 70enne acquistò alcuni biglietti in diverse tabaccherie perugine, tra cui si nacondeva quello super fortunato. Il perugino, rispettando in modo preciso le disposizioni riportare sul retro del biglietto, relative alle vincite superiori ai 10mila euro, ha presentato il "tagliando" allo sportello della Banca Intesa Sanpaolo che lo ritira, inviandolo a Roma alle Lotterie nazionali srl e rilasciando al giocatore, apposita ricevuta.
Passa oltre un mese, poi da Roma, la prima sorpresa. Con un legale, il vincitore corre in Lottomatica, dimostra dove ha acquistato il biglietto assieme ad altri, ma del pagamento non si parla, anzi una comunicazione secca: il biglietto contiene anomalie. Dopo pochi giorni arriva all'avvocato una comunicazione via e-mail certificata di Lottamatica, in cui in tre righe, l'ufficio legale liquida la questione: "le comunico come ho appreso dall'azienda Lotterie nazionale srl, che il tagliando presentato dal suo assistito e' risultato contraffatto". Al povero malcapitato non e' rimasto altro che denunciare l'accaduto alla Guardia di Finanza di Roma, verbalizzando e firmando l'esposto, rientrare a casa sconsolato e arrabbiato. Pochi giorni dopo la guardia di finanza di Perugia ha ricevuto le carte per competenza territoriale e quindi ora il tutto e' in procura. La questione e' in mano alla magistratura perugina che dovra' accertare, anche con perizie, se veramente quel "tagliando" con tanto di logo "Gratta e vinci" di sicurezza sia o meno autentico e quindi con vincita pagabile. E siamo arrivati al quinto mese: il pensionato settantenne, intanto ha dovuto pagare la parcella ai legali e combattere uno stress in aumento che gli sta dando problemi di salute, non avendo incassato un bel nulla, ne' tanto meno considerare risolta la vicenda.
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