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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 13/10/2015, 13:44 
Quest'uomo è FURI DI CERVELLO! :shock:

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Siria, il Nobel per la Pace Obama sta armando i ribelli anti Assad

Dagli Stati Uniti fornitura di missili anticarro ai ribelli. Uno dei capi delle milizie: "Armi superiori a quanto è necessario"


Il conflitto in Siria diventa sempre più una guerra per procura tra Russa e Stati Uniti, che hanno ripreso ad armare con maggior determinazione e armi pesanti i ribelli che combattono contro il governo di Bashar al Assad.

Il flusso di armi che da Washington arriva ai ribelli attraverso Riad si è fatto molto consistente dall’inizio dell’intervento russo, perfino "superiore a quello necessario", ha spiegato al New York Times uno dei capi delle milizie ribelli impegnati a fronteggiare le forze armate di Damasco ad Hama, nella Siria centrale, una delle prime province colpite dai raid aerei di Mosca e Damasco. "Abbiamo ciò che chiediamo in pochissimo tempo", racconta Ahmad al-Sud, comandante dei ribelli, entusiasta dei successi ottenuti in due giorni dal suo gruppo, la Divisione 13, che è riuscito a centrare con i missili anticarro Tow "sette blindati su sette". Blindati, detto per inciso, costruiti e forniti dai russi.

Gli Stati Uniti starebbero rifornendo missili anticarro ai ribelli siriani che combattono contro Assad. Il New York Times parla di missili anticarro di tipo Tow, di fabbricazione americana. La fornitura non sarebbe iniziata da poco, ma dal 2013, attraverso un programma segreto gestito dagli Stati Uniti, dall'Arabia Saudita e da altri alleati con lo scopo di aiutare alcuni gruppi di insorti controllati dalla Cia contro il governo siriano. Tuttavia, fa notare il New York Times, la fornitura si sarebbe intensificata in seguito agli aiuti forniti da Vladimir Putin ad Assad. Le armi verrebbero consegnate sul campo dagli alleati americani, ma gli Stati Uniti approvano la loro destinazione, avendo di fatto almeno la tacita approvazione degli Stati Uniti, ora che la forza aerea russa sta sostenendo Assad. L'iniziativa di trasferimento delle armi sarebbe coordinata dalla Cia, e non dal Pentagono, e, più ampia nel numero di armi, sembra avere più successo di quella varata dal ministero della Difesa, fallita perché i missili venivano utilizzati solo in funzione anti-Isis e non per combattere le truppe di Assad.

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/sir ... 81856.html



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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 13/10/2015, 13:49 
Ufologo 555 ha scritto:
Quest'uomo è FURI DI CERVELLO! :shock:

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Siria, il Nobel per la Pace Obama sta armando i ribelli anti Assad

Dagli Stati Uniti fornitura di missili anticarro ai ribelli. Uno dei capi delle milizie: "Armi superiori a quanto è necessario"


Il conflitto in Siria diventa sempre più una guerra per procura tra Russa e Stati Uniti, che hanno ripreso ad armare con maggior determinazione e armi pesanti i ribelli che combattono contro il governo di Bashar al Assad.

Il flusso di armi che da Washington arriva ai ribelli attraverso Riad si è fatto molto consistente dall’inizio dell’intervento russo, perfino "superiore a quello necessario", ha spiegato al New York Times uno dei capi delle milizie ribelli impegnati a fronteggiare le forze armate di Damasco ad Hama, nella Siria centrale, una delle prime province colpite dai raid aerei di Mosca e Damasco. "Abbiamo ciò che chiediamo in pochissimo tempo", racconta Ahmad al-Sud, comandante dei ribelli, entusiasta dei successi ottenuti in due giorni dal suo gruppo, la Divisione 13, che è riuscito a centrare con i missili anticarro Tow "sette blindati su sette". Blindati, detto per inciso, costruiti e forniti dai russi.

Gli Stati Uniti starebbero rifornendo missili anticarro ai ribelli siriani che combattono contro Assad. Il New York Times parla di missili anticarro di tipo Tow, di fabbricazione americana. La fornitura non sarebbe iniziata da poco, ma dal 2013, attraverso un programma segreto gestito dagli Stati Uniti, dall'Arabia Saudita e da altri alleati con lo scopo di aiutare alcuni gruppi di insorti controllati dalla Cia contro il governo siriano. Tuttavia, fa notare il New York Times, la fornitura si sarebbe intensificata in seguito agli aiuti forniti da Vladimir Putin ad Assad. Le armi verrebbero consegnate sul campo dagli alleati americani, ma gli Stati Uniti approvano la loro destinazione, avendo di fatto almeno la tacita approvazione degli Stati Uniti, ora che la forza aerea russa sta sostenendo Assad. L'iniziativa di trasferimento delle armi sarebbe coordinata dalla Cia, e non dal Pentagono, e, più ampia nel numero di armi, sembra avere più successo di quella varata dal ministero della Difesa, fallita perché i missili venivano utilizzati solo in funzione anti-Isis e non per combattere le truppe di Assad.

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/sir ... 81856.html


a questo punto mi aspetto che i russi
riforniscano i talebani
di missile e di tutto il necessario..

poi vediamo chi ride..

altro che bombardare isis..
questi li bombardano con munizioni e viveri..

forse la morte del generale iraniano
può essere dovuta a questo..

quindi l'obiettivo primario
non è l'isis..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 13/10/2015, 15:58 
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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 13/10/2015, 17:34 
Siria, Putin è senza mezzi termini: "L'America ha il cervello in pappa"

Da Mosca accuse a Washington e la richiesta di maggior coordinazione. "Pronti per una conferenza internazionale".

"Un incontro di alto livello politico e militare a Mosca". È questa la proposta per gli Stati Uniti, avanzata oggi dal presidente Vladimir Putin, che ha aggiunto che i russi sono pronti a "mandare una grande delegazione a Washington" guidata da Dmitri Medvedev e di attendere che qualcuno dall'America risponda.

È la crisi siriana il tema su cui i due Paesi devono dialogare, nel tentativo di trovare il modo di fermare una guerra civile che continua da quasi cinque anni e nella quale al momento entrambi sono impegnati, Mosca a sostegno del governo di Assad e Washington sull'altro fronte.

Finora il dialogo tra le due parti non ha fatto grandi passi. Putin sostiene che di non ambire "alla leadership in Siria", ma piuttosto a "dare un contributo alla lotta al terrorismo, che è un pericolo per gli Usa, per la Russia, per i Paesi europei e per tutto il mondo".

All'agenzia Ria Novosti Putin parla di una conferenza internazionale tra tutti gli attori che hanno interessi nella regione e tende una mano alla Turchia, "uno dei partner prioritari" per Mosca. Ma i rapporti con Ankara sono tutto tranne che facili, con Erdoğan che ha concesso agli Stati Uniti la base di Incirlik per i propri caccia diretti in Siria e accusa Damasco di tenere i suoi aerei nel mirino.

Dopo le notizie di questi giorni di nuovi, ingenti, rifornimenti inviati ai ribelli in Siria, Putin ha attaccato nuovamente gli Stati Uniti, ribadendo di essere certo di che cosa parlino a Washington quando parlano di un "Esercito siriano libero" e il timore che munizioni ed equipaggiamenti finiscano invece nelle mani dell'Isis.

Non usa mezzi termini il presidente russo, che al rifiuto degli americani di condividere informazioni di intelligence con Mosca, parla di partner che "hanno il cervello in pappa". "Questo non è un gioco", conclude Putin, che agli Stati Uniti chiede come si possa "lavorare insieme" senza condividere informazioni fondamentali per muoversi in sicurezza.

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/put ... 82095.html

Con un presidente quale è Obama è facile distruggerlo! Avrei voluto vedere il buon Regan! [^] (A parte che si sarebbe comportato moooolto diversamente riguardo al Medio Oriente ...)



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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 13/10/2015, 17:42 
Ronald Reagan l'attore ?! e il vicepresidente chi è Jerry Lewis?!!


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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 13/10/2015, 17:50 
Il presidente più in gamba che ha avuto l'America (compreso il nome ad una portaerei); quello che ha fatto crollare l'Unione Sovietica senza sparare un colpo! [^] [:306]



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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 13/10/2015, 18:00 
State a vedere che è come pensavo io ... [:305]


Un estratto da : http://www.difesaonline.it/evidenza/dir ... unduz-alla

Alcune riflessioni sul recente bombardamento dell’ospedale di Kunduz alla luce della normativa internazionale.

In tale contesto, l'art. 18 della Convenzione di Ginevra per la protezione delle persone civili in tempo di guerra, afferma chiaramente che "Gli ospedali civili organizzati per prestare cure ai feriti, ai malati, agli infermi e alle puerpere non potranno, in nessuna circostanza, essere fatti segno ad attacchi; essi saranno, in qualsiasi tempo, rispettati e protetti dalle Parti belligeranti".

Quindi, in via generale, è vietato il bombardamento di un ospedale, e nel caso in esame, se questo fosse il quadro, probabilmente, potrebbe essersi trattato di un errore, potendo escludersi, certamente, che gli statunitensi abbiano volutamente ucciso dei civili.

Però vi è anche da dire che il successivo art.19 della suddetta Convenzione afferma che la protezione dovuta agli ospedali civili "potrà cessare soltanto qualora ne fosse fatto uso per commettere, all'infuori dei doveri umanitari, atti dannosi al nemico".

Non è raro, infatti che un bene civile, quali una scuola o un ospedale, per l'appunto, vengano - di fatto - usati per il ricovero di armi, per nascondere truppe, o usati come vero e proprio "punto di fuoco". Così facendo, essi finiscono con il poter essere considerati obiettivi militari a tutti gli effetti e, conseguentemente, bombardati. In tale ottica, potremmo quindi disegnare un secondo scenario, nel quale accompagnare l’ipotesi che, all’interno dell’ospedale, vi fossero terroristi, o armi, o, comunque, combattenti, in grado di offendere l’esercito afghano che, in quel momento, stava eseguendo una controffensiva, secondo alcune versioni.

In questo caso, certamente, potrebbe trovare giustificazione il bombardamento dell’ospedale da parte degli Usa, sempreché, però, siano stati considerati altri due requisiti: la necessità militare e la proporzionalità.

A tal proposito, l’art. 52 del I Protocollo Addizionale del 1977 stabilisce la liceità degli attacchi solo se diretti contro “beni che per loro natura, ubicazione, destinazione o impiego contribuiscono effettivamente all’azione militare, e la cui distruzione totale o parziale, conquista o neutralizzazione offre, nel caso concreto, un vantaggio militare preciso“.

Stando a questa norma, due sono quindi i requisiti affinchè un obiettivo possa essere definito militare: il primo è che il bene deve contribuire effettivamente all’azione bellica del nemico a) per natura (aereo militare, nave militare, mezzi corazzati, armi, munizioni, ecc), b) per ubicazione (area militarmente importante, ad esempio: ponte che serve al passaggio delle truppe nemiche), c) per destinazione (uso futuro del bene, ad esempio: bus civile destinato a trasportare armi), d) per impiego (uso attuale del bene, ad esempio: scuola all’interno della quale si è insediato un comando militare).

Il secondo requisito è che la conquista, distruzione o neutralizzazione deve offrire un vantaggio militare preciso, ossia concreto e diretto, escludendo - per la dottrina maggioritaria - vantaggi difficilmente percepibili e quelli che si possono materializzare nel lungo periodo.

E’ stata forse fatta questa analisi, dal comando militare statunitense, nel caso vi fossero stati, effettivamente, dei terroristi nell’ospedale bombardato? Ed il bombardamento era l’unico modo per neutralizzarli? E’ stato fatto un bilanciamento tra l’eventuale vantaggio militare così acquisito e le perdite civili che, inevitabilmente, si sarebbero avute? Che attività di intelligence è stata svolta?

Tra l’altro, la norma di cui all’art. 19 citato, va oltre, affermando, ad esempio, che persino il fatto che in un ospedale siano curati dei militari feriti o malati o che vi si trovino armi portatili e munizioni ritirate a questi stessi militari e non ancora consegnate al servizio competente, non può considerarsi "fatto dannoso".



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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 13/10/2015, 18:03 
Siria: i ribelli come i mujaheddin, la Russia come l'Unione Sovietica, ma il medio oriente non è l'Afghanistan

http://www.difesaonline.it/mondo-milita ... a-il-medio



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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 13/10/2015, 18:50 
quel che appare più evidente, ma non troppo per i media occidentali che si stanno da tempo prodigando in funambolismi della semantica in certi frangenti davvero ilari, è che sostanzialmente gli usa stanno armando alqeida, a dimostrazione di come il terrorismo musulmano sia in realtà una "forza laterale" dell'occidente. dilatando la prospettiva (anche a livello temporale), a questo punto è più che un lecito sospetto che quanto accaduto dall'11 settembre 2001 sia stato in realtà tutto orchestrato dai neocon occidentali, con buona pace di tutti coloro che credono ancora alle versioni ufficiali. d'altronde, a parte certi riscontri oggettivi (come il fantomatico aereo che avrebbe colpito il pentagono) fin da allora appariva palese che alqeida e tutta la galassia del terrorismo islamico ha sempre e solo fatto gli interessi degli occidentali, aiutando i neocon a creare quel pantano che è oggi il medio oriente alfine favorire la depredazione di risorse.
gli usa oggi, fornendo armi ai "ribelli moderati" (che per quanto possano lavorare di semantica, altro non è che l'isis o una fazione di essa) hanno dimostrato la loro immane menzogna al mondo, portata avanti da 14 anni a questa parte. checchè ne dicano i vari sbufalatori, "esperti" e tutto il resto, i fatti parlano chiaro.
da allora sono passati 2 presidenti usa, uno repubblicano e l'altro democratico, eppure la sostanza del discorso è sempre stata quella, a dimostrazione di come i presidenti in realtà siano delle semplici maschere.
il discorso reagan lo trovo semplicemente ilare. fu gorbaciov e la sua perestrojka (di chiaro stampo neoliberista) a distruggere l'economia dell'ussr (che seppur devastata dalla corruzione interna, aveva enormi possibilità di avanzamento, come ha dimostrato la cina) dando la possibilità a mafia e oligarchi di mangiarsi l'economia sovietica e portare alla caduta della nazione.


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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 13/10/2015, 19:08 
Ufologo 555 ha scritto:
Siria, Putin è senza mezzi termini: "L'America ha il cervello in pappa"

Da Mosca accuse a Washington e la richiesta di maggior coordinazione. "Pronti per una conferenza internazionale".

"Un incontro di alto livello politico e militare a Mosca". È questa la proposta per gli Stati Uniti, avanzata oggi dal presidente Vladimir Putin, che ha aggiunto che i russi sono pronti a "mandare una grande delegazione a Washington" guidata da Dmitri Medvedev e di attendere che qualcuno dall'America risponda.

È la crisi siriana il tema su cui i due Paesi devono dialogare, nel tentativo di trovare il modo di fermare una guerra civile che continua da quasi cinque anni e nella quale al momento entrambi sono impegnati, Mosca a sostegno del governo di Assad e Washington sull'altro fronte.

Finora il dialogo tra le due parti non ha fatto grandi passi. Putin sostiene che di non ambire "alla leadership in Siria", ma piuttosto a "dare un contributo alla lotta al terrorismo, che è un pericolo per gli Usa, per la Russia, per i Paesi europei e per tutto il mondo".

All'agenzia Ria Novosti Putin parla di una conferenza internazionale tra tutti gli attori che hanno interessi nella regione e tende una mano alla Turchia, "uno dei partner prioritari" per Mosca. Ma i rapporti con Ankara sono tutto tranne che facili, con Erdoğan che ha concesso agli Stati Uniti la base di Incirlik per i propri caccia diretti in Siria e accusa Damasco di tenere i suoi aerei nel mirino.

Dopo le notizie di questi giorni di nuovi, ingenti, rifornimenti inviati ai ribelli in Siria, Putin ha attaccato nuovamente gli Stati Uniti, ribadendo di essere certo di che cosa parlino a Washington quando parlano di un "Esercito siriano libero" e il timore che munizioni ed equipaggiamenti finiscano invece nelle mani dell'Isis.

Non usa mezzi termini il presidente russo, che al rifiuto degli americani di condividere informazioni di intelligence con Mosca, parla di partner che "hanno il cervello in pappa". "Questo non è un gioco", conclude Putin, che agli Stati Uniti chiede come si possa "lavorare insieme" senza condividere informazioni fondamentali per muoversi in sicurezza.

http://www.ilgiornale.it/news/mondo/put ... 82095.html

Con un presidente quale è Obama è facile distruggerlo! Avrei voluto vedere il buon Regan! [^] (A parte che si sarebbe comportato moooolto diversamente riguardo al Medio Oriente ...)



spero che i russi comincino
a bombardare i rifornimenti..
al massimo potrà dire
di non essere stata informata..

comunque fateci caso..
l'isis è sparito dai giornali..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 13/10/2015, 19:14 
"Ignorante", veramente, dopo che Bresnev schierò i suoi SS-20 contro l'Europa e Regan rispose con i "Cruise" piazzati ovunque, lì iniziò la resa dell'Unione Sovietica: non erano più in grado di affrontare ulteriori spese (a pensare che volevano fare la guerra preventiva)!



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 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 13/10/2015, 19:15 
Ufologo 555 ha scritto:
State a vedere che è come pensavo io ... [:305]


Un estratto da : http://www.difesaonline.it/evidenza/dir ... unduz-alla

Alcune riflessioni sul recente bombardamento dell’ospedale di Kunduz alla luce della normativa internazionale.

In tale contesto, l'art. 18 della Convenzione di Ginevra per la protezione delle persone civili in tempo di guerra, afferma chiaramente che "Gli ospedali civili organizzati per prestare cure ai feriti, ai malati, agli infermi e alle puerpere non potranno, in nessuna circostanza, essere fatti segno ad attacchi; essi saranno, in qualsiasi tempo, rispettati e protetti dalle Parti belligeranti".

Quindi, in via generale, è vietato il bombardamento di un ospedale, e nel caso in esame, se questo fosse il quadro, probabilmente, potrebbe essersi trattato di un errore, potendo escludersi, certamente, che gli statunitensi abbiano volutamente ucciso dei civili.

Però vi è anche da dire che il successivo art.19 della suddetta Convenzione afferma che la protezione dovuta agli ospedali civili "potrà cessare soltanto qualora ne fosse fatto uso per commettere, all'infuori dei doveri umanitari, atti dannosi al nemico".

Non è raro, infatti che un bene civile, quali una scuola o un ospedale, per l'appunto, vengano - di fatto - usati per il ricovero di armi, per nascondere truppe, o usati come vero e proprio "punto di fuoco". Così facendo, essi finiscono con il poter essere considerati obiettivi militari a tutti gli effetti e, conseguentemente, bombardati. In tale ottica, potremmo quindi disegnare un secondo scenario, nel quale accompagnare l’ipotesi che, all’interno dell’ospedale, vi fossero terroristi, o armi, o, comunque, combattenti, in grado di offendere l’esercito afghano che, in quel momento, stava eseguendo una controffensiva, secondo alcune versioni.




ma questa cosa è una stronxata galattica,
non capisco come una persona sana di mente
non interpreti correttamente l'articolo..
questo sottintende esplicitamente
una complicità degli addetti,
se non una completa mistificazione della struttura..

(cioè
-ospedali che sembrano ospedali da fuori
in realtà covi militari all'interno,
no dottori, pazienti, ecc.
-consapevolezza/complicità degli addetti
che sanno sull'attività militare
e tacciono liberamente..)

non è che se 2 militari si rifugiano all'interno,
magari con medici ostaggi,
si possono ammazzare dottori e pazienti incolpevoli..

è tanto difficile da capire..??



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MessaggioInviato: 13/10/2015, 19:18 
stati esteri che armano ribelli mercenari
provenienti da ogni parte del mondo
attivi all'interno di uno stato estero..

qui il diritto internazionale
va a farsi benedire..



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http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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Ufologo 555 ha scritto:
"Ignorante", veramente, dopo che Bresnev schierò i suoi SS-20 contro l'Europa e Regan rispose con i "Cruise" piazzati ovunque, lì iniziò la resa dell'Unione Sovietica: non erano più in grado di affrontare ulteriori spese (a pensare che volevano fare la guerra preventiva)!

Bene sei stato in grado di fare i conti in tasca all'Unione Sovietica,per caso avevi il "filo diretto con il Cremlino?. [:291] [:302] [:302]


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Iscritto il: 27/12/2007, 11:23
 Oggetto del messaggio: Re: In preparazione della guerra in Siria
MessaggioInviato: 13/10/2015, 19:28 
... a quei tempi, sì! (sai cos'è l"Ufficio I"? Intelligence. Basta così) [8D]


Ultima modifica di Ufologo 555 il 13/10/2015, 19:31, modificato 1 volta in totale.


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Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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