Cita:
sezione 9 ha scritto:
Nel caso Siria, c'è un popolo che vive sotto un regime che non garantiva lo stesso rispetto dei diritti universali che c'è da noi. E che adesso si trova in mezzo ad una guerra tra lealisti e ribelli. Voi dite: gli uni e gli altri sono bande di delinquenti che si sparano per il potere.
Oggi leggiamo ad esempio dal nostro governo a sovranità limitata che
"
Il governo lamenta poi "l'atteggiamento ostruzionistico" del regime verso il piano della Lega Araba, "che impedisce ogni soluzione regionale della crisi (fonte Televideo)
"
Ora... è difficile pensare ad una soluzione diplomatica quando c'è un tale livello di balle e menzogne che girano. Quel documento che ho linkato è stato approvato dal consiglio della Lega Araba (che a rotazione comprende un limitato numero di paesi) ed ha avuto il voto di tutti i paesi, tranne uno: il Qatar, che è il grande burattinaio di quanto sta accadendo, unitamente all'Arabia Saudita... che poi altro non sono che gli stati che ci mettono la faccia, dietro ai quali ovviamente ci stanno i soliti noti.
Leggendo il documento stilato dagli osservatori della Lega Araba emergono alcune cose:
- c'è stata una repressione e c'è una effettiva difficoltà nel paese, questo è innegabile
- questa rivolta non gode dell'appoggio della maggioranza della popolazione siriana, ed è piuttosto circoscritta ad alcune aree del paese.
- la maggioranza della popolazione (se crediamo a quanto scrivono gli osservatori) non vuole una guerra civile (ed è facile capire il perché) e non vuole un'intervento esterno, se non tramite la lega araba
- la Siria ha dimostrato collaborazione con gli osservatori e a riprova c'è la testimonianza non solo della loro libertà di azione (comprendendo ovviamente la difficoltà del contesto), ma anche l'effettiva scarcerazione di migliaia di detenuti a seguito delle manifestazioni
- esiste un'organizzazione militare ben strutturata che sta operando con tecniche di guerriglia, non solo contro i militari, le infrastrutture governative, ma anche contro i civili e le infrastrutture ad uso civile.
Sono gli stessi osservatori a fare notare che questo "Free Syria Army" stanno operando proprio con modalità tali da rendere impossibile una ridefinizione del conflitto.
Ci sono state offerte di tregua e di trattative, ma sono state rigettate da alcune di queste fazioni, con sede a Londra, che funzionano da collegamento tra gruppi armati (e ci sono le prove di coinvolgimento di Qatar, salafiti, inglesi, USA e turchi nel nord della Siria).
La Clinton e i turchi parlano di rischio di guerra civile, ma sono in realtà proprio loro che si stanno muovendo in questa direzione, e anzi... gli annunci fanno quasi pensare ad un via libera di USA e Turchia ad un'escalation delle ostilità.
Ora di fronte a gruppi armati che fanno saltare palazzi, che assassinano militari e civili... come potrebbe reagire il regime siriano se non usando la forza?
E' una trappola... è una dannatissima trappola... come in Libia... tutto sulla pelle di quei poveri cristi che vengono usati dalle due parti senza alcun riguardo per le loro vite.
Cosa fare?
Bisognerebbe secondo me agire come in passato... perché nessuno ne parla più?
Perché nessuno parla più dei caschi blu? Perché nessuno parla più di forze di interposizione neutrali?Si potrebbe intervenire al confine turco impedendo alla Nato di armare, addestrare e istruire questi gruppi armati.
Stanno usando la Siria, così come hanno fatto con la Libia.
Secondo me interverranno subito in Siria, per me è questione di poche settimane.
Non possono pensare di attaccare l'Iran con il problema Siria non risolto.
La Siria va sistemata prima dell'Iran.