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Stellare
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MessaggioInviato: 06/03/2012, 15:45 
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iLGambero ha scritto:

Le autorità indiane non sostengono come falsamente dicono i media italiani che l'evento è accaduto in acque internazionali.

La certezza era data dalla scatola nera che ha i dati di navigazione certi, questi non sono più disponibili.

e comunque ripeto
Cita:
Se dei libici armati su una nave civile avessero sparato ad un peschereccio italiano a pochi chilometri dalle acque territoriali italiane, dubito che saremmo qui a dire che i presunti colpevoli devono essere processati in Libia.
E poi di solito i processi si fanno nei luoghi di nazionalità delle vittime e non dei presunti colpevoli.
Se no che succede... se un terrorista iraniano fa strage in acque internazionali facendo saltare una nave da crociera USA, dove lo processano? In Iran?



strano che dati della scatola nera
sono stati manomessi..
comunque il fatto è avvenuto nella zona contigua
(12 miglia dal mare territoriale,=> 12 miglia, tot 24 miglia)
non propriamente nelle acque internazionali..


quando siamo "noi"
e gli altri sono turchi..

http://www.altalex.com/index.php?idnot=50581
(cattura di nave turca carica di clandestini)

.1 A sostegno della decisione la Corte distrettuale si occupava preliminarmente della eccezione difensiva volta a far dichiarare il difetto di giurisdizione dell’autorità giudiziaria italiana in favore di quella turca, giacché battente bandiera di quel Paese la motonave sequestrata ed eseguite le intercettazioni dei natanti in acque internazionali, al di fuori, pertanto, delle acque territoriali del nostro Paese.

Sul punto rilevava la Corte distrettuale che alla fattispecie trovava applicazione la Convenzione di Montego Bay, in forza della quale (artt. 33 e 111) l’operatività delle forze dell’ordine nazionali può legittimamente estendersi anche oltre il limite internazionale delle acque territoriali, fissato, come è noto, in 12 miglia marine dalla costa nazionale, fino a ricomprendere la c.d. “zona contigua”, estesa fino a 24 miglia marine dalla costa e nel cui ambito è riconosciuta la possibilità di esercitare validamente l’inseguimento di quanti violano le leggi dello Stato.

Argomentava altresì la Corte distrettuale che, pur non essendo stata mai indicata dal legislatore nazionale il limite della fascia marittima di “zona contigua, la medesima risultava richiamata in parte qua dall’art. 11-sexies L. 30 luglio 2002, n. 189, recante “traffico e trasporto illegale di migranti”, modificativa dell’art. 12 D. Lgs. 286/1998, che espressamente prescrive la possibilità per le forze di polizia operanti con navi nel mare territoriale o “nella zona contigua”, di intervenire al fine di prevenire ovvero accertare violazione della disciplina sul trasporto illecito di migranti, là dove per “zona contigua”, in mancanza di una diversa indicazione del legislatore italiano, deve intendersi la fascia di 24 miglia marine indicate dalla Convenzione internazionale anzidetta.

In relazione poi alla circostanza che lo Stato turco non abbia mai ratificato la Convenzione in argomento, osservava la Corte di merito che aveva esercitato l’autorità di polizia dello Stato italiano il diritto di inseguimento di cui all’art. 111 della Convenzione stessa ed applicato nel caso di specie il c.d. principio di “presenza costruttiva”, diritto di inseguimento contemplato dall’art. 23 della Convenzione sull’alto mare di Ginevra del 23 aprile 1958.

stando a questa sentenza della cassazione
teoricamente gli indiani
avrebbero potuto arrestare a bordo
i nostri soldati..

l'india ha un miliardo di abitanti,
7% di crescita pil annuale,
potenza atomica ecc. ecc.


Ultima modifica di mik.300 il 06/03/2012, 15:47, modificato 1 volta in totale.


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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 06/03/2012, 15:47 
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iLGambero ha scritto:

Questo rigurgito militarista pseudo nazionalista mi da' il voltastomaco...



A me da il volta stomaco per come siamo trattati all'ESTERO ...[8)]
Se questo è essere "militaristi", ebbene, lo sono! (Dopo che ci sequestrano pure le navi!)



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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MessaggioInviato: 06/03/2012, 18:05 
Cita:
mik.300 ha scritto:
quando siamo "noi"
e gli altri sono turchi..

http://www.altalex.com/index.php?idnot=50581
(cattura di nave turca carica di clandestini)

Esatto mik hai toccato il tasto giusto.
Infatti ora che ho letto un po', anche su giornali indiani, vedo che la questione è proprio questa. Sia Italia che India rivendicano la giurisdizione extra-territoriale del caso ritenendosi competenti.
Il fatto è che mancano proprio regole chiare e nette che dicano se A o B sono in questo caso competenti. Dato che non ci sono trattati bilaterali che fanno giurisprudenza, le ragioni di A e quelle di B hanno eguale dignità giuridica.


Ultima modifica di iLGambero il 06/03/2012, 18:05, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 06/03/2012, 18:26 
Cita:
iLGambero ha scritto:
Questa storia delle acque internazionali mi sa tanto di bufalona.


Convenzione internazionale di Montego Bay:

art. 27: Lo Stato costiero non dovrebbe esercitare la propria giurisdizione penale a bordo di una nave straniera in transito nel mare territoriale, al fine di procedere ad arresti o condurre indagini connesse con reati commessi a bordo durante il passaggio, salvo nei seguenti casi:
a) se le conseguenze del reato si estendono allo Stato costiero

art. 92: Le navi battono la bandiera di un solo Stato e, salvo casi eccezionali specificamente previsti da trattati internazionali o dalla presente Convenzione, nell'alto mare sono sottoposte alla sua giurisdizione esclusiva

art. 94: Ogni Stato apre un'inchiesta che sarà condotta da o davanti una o più persone debitamente qualificate, su ogni incidente in mare o di navigazione nell'alto mare, che abbia coinvolto una nave battente la sua bandiera e abbia causato la morte o lesioni gravi a cittadini di un altro Stato, oppure abbia provocato danni seri a navi o installazioni di un altro Stato o all'ambiente marino. Lo Stato di bandiera e l'altro Stato cooperano allo svolgimento di inchieste aperte da quest'ultimo su uno qualunque di tali incidenti

Consiglio? Smettiamola di pensare sempre al complotto. Essere dubbiosi, diffidenti e attenti, sì, ma pensare che comunque sia tutto una bufala, no...

Inoltre, non confondiamo il caso del Cermis con questo. Al Cermis erano coinvolti militari, per cui è previsto che comunque se ne occupi lo Stato di appartenenza (chissà perchè poi si cita sempre il Cermis e non si dice mai che le frecce tricolori che a Ramstein hanno ucciso decine di persone sono state oggetto di indagine solo italiana), qui si tratta di nave CIVILE (o commerciale). Il comportamento indiano è inspiegabile. Hanno tratto in arresto gli italiani con l'inganno, pur sapendo che erano in acque internazionali (se fossero stati sotto costa, avrebbero mandato subito le loro unità navali, no?). Tra le tante che ho sentito, c'è anche la versione che vuole la colpevolezza degli italiani perchè Sonia Gandhi è di origini italiane. Tra l'altro, non sarebbe la prima volta che cercano di demolire la Gandhi, perchè donna, perchè "straniera" eccetera. Il fatto è che (almeno pare a me) non si sta trattando con l'India, ma con lo Stato del Kerala. Non so, ma mi pare che ci siano anche problemi "interni" tra i comunisti marxisti del Kerala e il governo centrale. In ogni caso, la questione è politica e non giuridica. Cioè, gli italiani sono merce di scambio. Il punto è: che vogliono gli indiani?


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MessaggioInviato: 06/03/2012, 19:07 
Cita:
sezione 9 ha scritto:

Cita:
iLGambero ha scritto:
Questa storia delle acque internazionali mi sa tanto di bufalona.


Convenzione internazionale di Montego Bay:

art. 27: Lo Stato costiero non dovrebbe esercitare la propria giurisdizione penale a bordo di una nave straniera in transito nel mare territoriale, al fine di procedere ad arresti o condurre indagini connesse con reati commessi a bordo durante il passaggio, salvo nei seguenti casi:
a) se le conseguenze del reato si estendono allo Stato costiero

art. 92: Le navi battono la bandiera di un solo Stato e, salvo casi eccezionali specificamente previsti da trattati internazionali o dalla presente Convenzione, nell'alto mare sono sottoposte alla sua giurisdizione esclusiva

art. 94: Ogni Stato apre un'inchiesta che sarà condotta da o davanti una o più persone debitamente qualificate, su ogni incidente in mare o di navigazione nell'alto mare, che abbia coinvolto una nave battente la sua bandiera e abbia causato la morte o lesioni gravi a cittadini di un altro Stato, oppure abbia provocato danni seri a navi o installazioni di un altro Stato o all'ambiente marino. Lo Stato di bandiera e l'altro Stato cooperano allo svolgimento di inchieste aperte da quest'ultimo su uno qualunque di tali incidenti

Il comportamento indiano è inspiegabile. Hanno tratto in arresto gli italiani con l'inganno, pur sapendo che erano in acque internazionali (se fossero stati sotto costa, avrebbero mandato subito le loro unità navali, no?). Tra le tante che ho sentito, c'è anche la versione che vuole la colpevolezza degli italiani perchè Sonia Gandhi è di origini italiane. Tra l'altro, non sarebbe la prima volta che cercano di demolire la Gandhi, perchè donna, perchè "straniera" eccetera. Il fatto è che (almeno pare a me) non si sta trattando con l'India, ma con lo Stato del Kerala. Non so, ma mi pare che ci siano anche problemi "interni" tra i comunisti marxisti del Kerala e il governo centrale. In ogni caso, la questione è politica e non giuridica. Cioè, gli italiani sono merce di scambio. Il punto è: che vogliono gli indiani?


ma leggi quello che scrivono gli altri ?
la qualita` dei tuoi interventi e` zero..

i turchi che volevano la loro giurisdizione
sono stati sbugiardati dalla cassazione
qui pretendiamo di aver ragione..

che coerenza..

iol fatto e` avvenuto nella zona contigua
(entro 24 miglia dalla costa)

la convenzione di montego bay..

Articolo 33
Zona contigua

1. In una zona contigua al suo mare territoriale, denominata «zona contigua», lo Stato costiero può esercitare il controllo necessario al fine di:
a) prevenire le violazioni delle proprie leggi *e regolamenti doganali, fiscali, sanitari e di immigrazione entro il suo territorio o mare territoriale;
b) punire le violazioni delle leggi e regolamenti di cui sopra, commesse nel proprio territorio o mare territoriale.
2. La zona contigua non può estendersi oltre 24 miglia marine dalla linea di base da cui si misura la larghezza del mare territoriale.

articolo 111
diritto di inseguimento

È consentito l’inseguimento di una nave straniera quando le competenti autorità dello Stato costiero abbiano fondati motivi di ritenere che essa abbia violato le leggi e i regolamenti dello Stato stesso. L’inseguimento deve iniziare quando la nave straniera o una delle sue lance si trova nelle acque interne, nelle acque arcipelagiche, nel mare territoriale, oppure nella zona contigua dello Stato che mette in atto l’inseguimento, e può continuare oltre il mare territoriale o la zona contigua


a occhio
hanno ragione gli indiani..
infatti quando e` capitato ai turchi,
la cassazione li ha rimbalzati (leggi sopra)..
*prevenire le violazioni delle proprie leggi :
ex reiterazione del reato, fuga,
occultamento prove,
ecc. ecc.

teoricamente potevano abbordare la nave
e condurla in porto con la forza..

l`india non e` piu` la vecchia colonia inglese..
questi sono 1 miliardo,
7% di crescita anno del pil,
potenza nucleare..
c`e` poco da fare i bulli..


Ultima modifica di mik.300 il 06/03/2012, 19:15, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 06/03/2012, 21:35 
Scusa, ma non ritengo di avere sbagliato.

Intanto, qua non si parla di inseguimento, ma è stata la nave che è tornata indietro, su richiesta indiana, e gli indiani hanno truccato le carte, perchè la richiesta era per testimonianza, i militari sono stati accusati solo quando erano in porto.

Infine, la zona contigua permette solo di fare controlli alle navi. E' solo all'interno delle acque territoriali (lo dice il nome stesso: solo le acque territoriali sono dello Stato) che lo stato costiero può esercitare la sua sovranità su navi straniere. Come dice l'art. 33 da te citato, lo stato costiero può punire in zona contigua solo i reati commessi in acque territoriali, e l'India dice che i fatti sono stati commessi a 22 miglia. Per cui, lo chiedo io a te: leggi quello che scrivi? Mi pare di no...


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MessaggioInviato: 06/03/2012, 23:17 
premetto che io ho informazioni come tutti, trovate su internet,
e dico che la vicenda è diventata complessa per più di un motivo:
di cui il primo è:
1. i nostri militari resi colpevoli SULLA BASE DELL'OPINIONE PUBBLICA, AGITATA DALLA STAMPA SIA INDIANA CHE DEL KERALA (lo stato indiano che avrebbe avuto la giurisdizione sul fatto) PRIMA ANCORA DI VEDERE LE PROVE!
- Già questo è indicativo di come è originata la questione!-

2. nelle ore del fatto c'era nella zona della Enrica Lexie, una petroliera greca, la marina greca ha inizialmente smentito che una sua petroliera fosse nelle vicinanze, mentre l'equipaggio della predetta ha invece detto il contrario
-adesso non so a che punto sono queste loro due versioni-

3. c'è una incongruenza di qualche ora e di posizione del peschereccio e della nostra petroliera, se troverò la pagina che descrive la linea temporale dei due fatti (i nostri che sparano su un'imbarcazione o un peschereccio e un altra imbarcazione che tenta di assaltare l'altra petroliera, da dove non si sa se hanno sparato) la linko
inoltre risulta che l'equipaggio del peschereccio stesse dormendo e solo i due uccisi governavano l'imbarcazione, gli altri si sarebbero destati e trovati morti i due (mi pare con la petroliera vicina)
chi impedisce di pensare che i pirati abbiano sparato al peschereccio per agitare le acque (che ha avuto riscontro con l'agitazione preconcetta che è successa a terra) e tentare di gettare discredito sui militari a bordo di navi commerciali? o per un più semplice senso si astio...?
chi impedisce di pensare che qualcuno delle autorità corrotte (come sono per lo più nel Kerala) non sia dalla parte dei pirati?

4. ci sono tracciati satellitari (c'è un organo internazionale che monitora la navigazione, non so quale sia, ma mi sembra difficile che non registri i tracciati delle rotte

5. c'è ostilità preconcetta verso gli italiani in India, se sia per il governo, questo è ingiustificato per due motivi: il primo è che questo governo Monti non ha le colpe del precedente o dei precedenti governi, il secondo motivo è: che c'entrano i marò con la reputazione dei governi più o meno passati?

6. ci sono elezioni politiche in India e nel Kerala (una regione affascinante e dichiarata il luogo dove gli dei (Indù) stanno sulla terra...) e ostilità verso la figlia di Gandhi le cui origini italiane non sono ben viste

7. si è agitata, sorprendentemente, in maniera assolutamente PRECONCETTA, come se avessero trovato i colpevoli PRIMA dell'esame delle prove, l'opinione pubblica della regione e di quella indiana da parte della stampa, facendo leva sui precedenti motivi, incluso un certo rancore verso uno stato occidentale

8. i marò hanno sparato, ma non si mettono a uccidere persone gratuitamente (su questo si vedrà con le perizie balistiche)
intanto hanno sequestrato armi (e i proiettili?)
e se gli indiani, per trovare un colpevole facile e sostenere la propria politica e/o non volere smentire per tanti motivi la loro preconcetta versione vanno a fare dei fori nel peschereccio con le armi sequestrate? o nei corpi, già sepolti comunque?

9. le autorità indiane hanno rifiutato nei primi momenti di far vedere i corpi dei marinai mitragliati e anche il peschereccio (perchè?)

10. la corruzione delle autorità indiane è una cosa molto diffusa... magari stanno coprendo qualcuno e vogliono guadagnare facilmente la loro posizione CON l'agitazione popolare
(scusate le ripetizioni ma il post è lungo)

11. il profilo della diplomazia italiana all'inizio della questione è stato forse scambiato per tacita colpevolezza, in quanto ha chiesto il riconoscimento della propria giurisdizione poichè si trovavano in acque fuori da quella indiana,
credo che questo sia stato fatto per evitare tutta la trafila di ricerca di prove e soprattutto la preconcetta agitazione popolare che in questi casi non ragiona proprio, e che si è vista fin dai primi momenti....
il problema territorialità-extra territorialità è stato risolto dagli indiani con uno stratagemma:
il comandante della Lexie è stato indotto ad entrare nel porto e nelle acque territoriali indiane, chiedendo loro di venire ad accusare i pirati che avrebbero sparato, invece i pirati non erano catturati, ma hanno fermato i marò, all'inizio stavano quasi per trattenere tutti militari e tutto l'equipaggio

ma questo potrebbe essere una nostra accusa infondata poichè le parole esatte delle autorità indiane sono state ambigue... la Lexie doveva venire in porto per testimoniare ma credo sia passato in secondo piano il dubbio di colpa il quale già per gli indiani era una preconcetta certezza
- e si è visto nel modo di operare indicante pregiudizi e sostegno da parte dell' agitazione popolare nel trattare la questione-

in OGNI caso, ho appreso da poco, i militari di qualsiasi paese vengono giudicati dal governo di appartenenza

12. i nostri diplomatici hanno agito con ottimo tatto e competenza, in maniera razionale e chiedendo prove e mettendo in campo tutto quanto è necessario per risolvere la questione,
non ultima hanno fatto bene a chiedere di non fare togliere la divisa ai militari sequestrati, già questo rappresenta qualcosa
oltre ad incontrare i familiari dei marinai uccisi esprimendo il loro dispiacere per l'accaduto (a carico di chi... si deve ancora vedere, non in maniera preconcetta...)

13. quando a rappresentare la questione sono preconcetti politici, anche da parte degli italiani, poi diventa difficile dipanare la questione e per questo penso che i nostri diplomatici sono giustamente preoccupati;
è stato dichiarato che anche Monti segue la questione, in mano al Ministero addetto, ovviamente, i cui funzionari e diplomatici sanno il peso delle parole da fornire e si è visto...
...
la questione dei militari in carcere è assurda se vengono accusati, ingiustamente
non credo comunque che saranno usati come pedine in un gioco di economie


Ultima modifica di Zelman il 06/03/2012, 23:33, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 08/03/2012, 00:14 
Evito di leggere i commenti precedenti, perché, sono certo, finirei per inc....mi. Dico solo una cosa: un paese "normale" (detto da D'alema, non da Rauti), avrebbe agito grosso modo così: 1)la nave sarebbe andata verso la fregata italiana più vicina, e poi ripartita per l'Italia, incidente chiuso; ma no, si volevano mantenere rapporti "cordiali" (anche se è evidente non c'è volontà reciproca), e soprattutto nessuno ha avuto un minimo di decisionismo di dire sì date retta alla marina che sta lì e sa il fatto suo, no, il passacarte dalla farnesina al telefono ha ordinato di andare in porto, che tanto, con qualche inciucio, tutto si sarebbe aggiustato, pagando parecchio (tanto pagano i contribuenti che ci frega) tipo pensiero italiota e mafioso. mi dispiace dirlo, ma temo proprio che questo venga da realtà dove fare così è una norma.
2)fatto il danno i soldati rimanevano sulla nave. Se gli indiani, nella remota ipotesi, avessero fatto un azione di forza ci sarebbero stati morti e conseguenze gravissime a tutto carico indiano; 3) visto che siamo proprio imbec....i, almeno invece di madnare il radical chic mistura a mani giunte avrebbe dovuto occuparsene immediatamente monti, richiamare l'ambasciatore, interrompere i contratti, inviare per spaventare, almeno quel po che si può, la Cavour in zona. e invece niente, continuiamo pure a sperare che l'india sia abbastanza corrotta da voler solo alzare il prezzo che i soliti cretini contribuenti italiani dovranno pagare alla rivalsa anticoloniale dei paesi del terzo mondo. Bella speranza.

Ma tanto questo paese, ostaggio di certa parte politica, che ne permea parlamento, governo, istituzioni, cultura, che altro si merita? E' o non è il miglior paese possibile? Hanno TUTTE le leve del potere, tranne forze i militari... che non a caso sono trattati a pesci in faccia. :)
E allora non lamentiamoci, siamo il paese che si straccia le vesti per la tav, le due simone, per sarah o yara, o altri fatti di cronaca che sono "fisiologici" in una grande nazione, si fanno fiaccolate e manifestazioni, e per i militari che rappresntano lo stato, niente. Questo è l'indice di quanto gli italiani amino questo stato, che ormai si fonda esclusivamente sul drenaggio fiscale. Lo stato regge perché spreme i cittadini, e basterebbe un'invasione straniera, come una volta, o una rivolta esterna, o una crisi economica che impedisca a questo stato di pagare stipendi ai mercenari, sia civili che armati, per farlo cadere come un castello di carte.
Cosa nascerebbe dopo? Se un'altra Italia io sarei pronto a scommettere ad occhi chiuse, ma il fatto è che questo stato migliore possibile, così internazionalista, cosmopolitista, pacisfista, parolaio e fratello di tutti i popoli (soprattutto se di colore), ha portato talmente in basso il nome d'Italia, cheinvece è un nome santo e sacro, che dubito il nuovo vorrà rifarsi ad essa. E' solo questa la mia paura, ma ormai fanno talmente schifo, che forse sarebbe meglio anche così, lasciando alle future generazioni, forse tra mille anni, e memori dello sfacelo ceh hanno condotto, chiesa e internazionalisti vari, di rifondare l'Italia.



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Mi spinsi nel futuro quanto mai occhio umano, le meraviglie vidi di quel mondo lontano

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MessaggioInviato: 08/03/2012, 05:51 
io sinceramente non avrei mai pensato che l'India facesse quello che ha mostrato (trattenere i militari) sulla base dell'onda popolare di sdegno INDIPENDENTEMENTE DALL'ESAME DELLE PROVE, a sostegno del suo neo-anti-colonialismo, stanno facendo un gioco balordo:
mostrare bella faccia e fare i "pistolini" propri... e si è visto: indipendentemente dalle prove

in italia poi ci sono state due linee, non contrapposte:
1 la marina militare italiana che sosteneva la non entrata in porto indiano della Lexie
2 il capitano della nave o -forse- (ma non sembra) i "passacarte" della diplomazia italiana che per eccesso di cortesia vanno a sostenere l'entrata in porto della nave, quando invece -sarebbe- stato un inganno indiano

inoltre la linea contro il governo, al di là della impossibile perfezione del presente, non tiene conto che le cose sono un tantino diverse dalla baldoria lassista precedente;
baldoria precedente=danno da riparare con correzioni amare e non desiderate

inoltre i diplomatici seguono passo passo la situazione, sdegnati e impegnati...


Ultima modifica di Zelman il 08/03/2012, 06:53, modificato 1 volta in totale.


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Raziel, a a scanso di equivoci, ti dico quanto detto dalla Bindi, PD, "democristiana": occorreva molta più decisione da parte del Governo.

Se pensi di usare anche questo caso per fare la solita tirata nazionalista e anticomunista, beh, alè...


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Qualcuno ancora non ha capito che il motto che circolava all'estero; "Italiani brava gente" è finito,voi non credete ancora che in tutto il mondo ci odiano più degli Americani e ..sapete il perchè no!!!.[:(]


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scusate ripropongo..

http://www.altalex.com/index.php?idnot=50581

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE

SEZIONE I PENALE

Sentenza 5 maggio - 8 settembre 2010,
n. 32960

Motivi della decisione

1. Con sentenza pronunciata il 1° luglio 2009 la Corte di Appello di Reggio Calabria confermava quella resa in prime cure dal Tribunale di Locri il 26 giugno 2008 e con essa la condanna ad anni otto di reclusione ed euro 1.134.000,00 di multa sia di S. M. che K. M., imputati, in concorso tra loro e con altri nove coimputati, del reato di cui agli artt. 56 e 110 c.p., 12 co. 3, 3-bis lett. a) e c-bis) D. Lgs. 25 luglio 1998 n. 286 e 424 c.p. commi 1 e 2, per avere compiuto atti idonei diretti a procurare l’ingresso illegale nel territorio dello Stato di 63 cittadini extracomunitari, trasportati su una motonave turca di 65 metri di lunghezza e poi trasbordati su un gommone di circa 15 metri di lunghezza, che veniva condotto dai due imputati e che veniva intercettato da personale della Guardia di Finanza.

Appare opportuno aggiungere che i fatti di causa ebbero a verificarsi nelle acque antistanti il Comune di Roccella Jonica, nella notte tra il 23 aprile ed il 24 aprile 2007, allorché un velivolo della Guardia di Finanza segnalò la presenza al largo delle coste calabresi, in corrispondenza di punta Stilo, di una motonave dalla quale veniva effettuato il trasbordo di un numero imprecisato di persone su un gommone, che in seguito si accerterà essere stato trasportato dalla stessa motonave. Vedette del corpo si diressero verso il luogo segnalato, ove alle ore 0,30, a “ventitré miglia di distanza dalla costa italiana”, veniva intercettato il gommone col suo carico umano. Successivamente, alle ore 1,45, a circa 50 miglia da punta Stilo, dopo un inseguimento a lungo contrastato, veniva altresì fermata la motonave, a bordo della quale erano identificati gli otto membri dell’equipaggio e rinvenuti i libretti di navigazione intestati ai cittadini turchi sorpresi sul gommone.

2.1 A sostegno della decisione la Corte distrettuale si occupava preliminarmente della eccezione difensiva volta a far dichiarare il difetto di giurisdizione dell’autorità giudiziaria italiana in favore di quella turca, giacché battente bandiera di quel Paese la motonave sequestrata ed eseguite le intercettazioni dei natanti in acque internazionali, al di fuori, pertanto, delle acque territoriali del nostro Paese.

Sul punto rilevava la Corte distrettuale che alla fattispecie trovava applicazione la Convenzione di Montego Bay, in forza della quale (artt. 33 e 111) l’operatività delle forze dell’ordine nazionali può legittimamente estendersi anche oltre il limite internazionale delle acque territoriali, fissato, come è noto, in 12 miglia marine dalla costa nazionale, fino a ricomprendere la c.d. “zona contigua”, estesa fino a 24 miglia marine dalla costa e nel cui ambito è riconosciuta la possibilità di esercitare validamente l’inseguimento di quanti violano le leggi dello Stato.

cioe`..
gli scafisti turchi
siam oandati ad arrestarli a 50 miglia dalla costa (!!)
dentro e mosca..
qui a un comportamento ANALOGO dell`india,
lanciamo strepiti..
e ci strappiamo le vesti..
sempre chei maro`
non abbiano fatto secchi veramente
i due pescatori..
il che dopo la manomissione
della scatola nera della petroliera
mi sembra probabile..
CHE POPOLO DI CIALTRONI..



_________________
https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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Nell'Estate che verrà,sconsiglio tutti i facoltosi cittadini Italiani di farsi le Ferie fuori dall'Europa.
Brutti tempi per noi.[:(]


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Intanto, cialtrone ci sarai tu.

E, secondo, se avessi CAPITO il significato della sentenza che hai indicato, non avresti fatto i tuoi soliti versi. Perchè, caro mio, la sentenza dice che la giurisdizione italiana non si estende fino a quelle 50 miglia, nè oltre le 24 della zona contigua. Per cui, la sentenza porta a dire che gli indiani hanno torto. Non dice, come credi tu che sei evidentemente a digiuno di diritto, che gli scafisti sono stati arrestati e amen, dice, al contrario, che il ricorso presentato dalla difesa degli scafisti è fondato e la legge ITALIANA, che per te è sinonimo di cialtronaggine, gli ha dato ragione.


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MessaggioInviato: 08/03/2012, 17:05 
Cita:
sezione 9 ha scritto:

Intanto, cialtrone ci sarai tu.

E, secondo, se avessi CAPITO il significato della sentenza che hai indicato, non avresti fatto i tuoi soliti versi. Perchè, caro mio, la sentenza dice che la giurisdizione italiana non si estende fino a quelle 50 miglia, nè oltre le 24 della zona contigua. Per cui, la sentenza porta a dire che gli indiani hanno torto. Non dice, come credi tu che sei evidentemente a digiuno di diritto, che gli scafisti sono stati arrestati e amen, dice, al contrario, che il ricorso presentato dalla difesa degli scafisti è fondato e la legge ITALIANA, che per te è sinonimo di cialtronaggine, gli ha dato ragione.



e già..

c sono voluti 3 gradi di giudizio però..
->i turchi se la sono cavata solo perchè
la turchia non ha firmato
la convenzione di montego bay..
se l'india ha firmato,
i nostri sono fottuti..
*


-> A) sussiste comunque la giurisdizione dell’autorità giudiziaria italiana anche in ordine a delitti consumati esclusivamente in acque internazionali, allorché essi siano in rapporto di connessione con reati commessi nel mare territoriale, per perseguire i quali sia stato esercitato il c.d. “diritto di inseguimento” previsto dall’art. 23 della convenzione sull’alto mare di Ginevra del 29 aprile 1958 (siffatta connessione trova riconoscimento internazionale come “principio della presenza costruttiva”). In forza del citato “diritto” è consentito l’inseguimento di navi straniere purché ricorrano precisi requisiti indicati dalla norma convenzionale, e cioè che esso abbia avuto inizio nel mare territoriale dello Stato rivierasco o nella zona contigua (su cui ora si tornerà) e lo stesso sia proseguito ininterrottamente fino all’intercettamento dell’imbarcazione inseguita (Cass., Sez. I, 20/11/2001, n. 325; Cass., Sez. III, 27/06/1992, Vamvakas);

B) sussiste altresì la giurisdizione del giudice nazionale quando l’inseguimento, con le caratteristiche appena precisate, inizi e prosegua nella c.d. “zona contigua”, riconosciuta dalla convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare fatta a Montego Bay il 10.12.1982, ratificata dal nostro Paese con L. 2.12.1994, n. 689 (l’art. 33 per la definizione di “zona contigua” e l’art. 111 per il diritto di inseguimento nella “zona contigua”). Stabilisce l’art. 111 citato: “È consentito l’inseguimento di una nave straniera quando le competenti autorità dello Stato costiero abbiano fondati motivi di ritenere che essa abbia violato le leggi e quando la nave straniera o una delle sue lance si trova nelle acque interne, nelle zone arcipelagiche, nel mare territoriale, oppure nella zona contigua dello Stato che mette in atto l’inseguimento, e può continuare oltre il mare territoriale o la zona contigua solo se non è stato interrotto”. Per zona contigua l’art. 33 citato stabilisce che essa può estendersi non oltre 24 miglia marine dalle acque territoriali;

5.2 In definitiva:

- ai sensi degli artt. 6 e 7 c.p., nonché del c.d. “principio della bandiera” di cui all’art. 19 della citata Convenzione di Ginevra, principio riproposto, altresì, dall’art. 97 della Convenzione di Montego Bay, anch’essa innanzi meglio citata, entrambe ratificate dal legislatore italiano, non sussiste la giurisdizione del giudice nazionale in ipotesi di reato non contemplato tra quelli di cui al precedente art. 7 c.p., consumato oltre il limite delle acque territoriali nazionali (e quindi oltre il limite di 12 miglia marine dalla costa);

- non è applicabile da parte delle autorità italiane l’istituto di diritto internazionale della c.d. “zona contigua” nei confronti di cittadini di nazionalità turca ovvero di natanti del medesimo Paese, giacché non ratificata dalla Turchia la Convenzione di Montego Bay del 10 dicembre 1982, nonché l’accordo di applicazione della parte XI della convenzione stessa, con allegati, fatto a New York il 29 luglio 1994;

- non è legittimamente applicato il diritto di inseguimento di una nave straniera da parte delle autorità italiane se l’inseguimento non inizi all’interno delle acque territoriali (ovvero della zona contigua quando ricorra il suo legittimo riconoscimento da parte dei Paesi coinvolti nella condotta) proseguendo poi senza soluzione di continuità, salva l’ipotesi della c.d. “presenza costruttiva”.

“In virtù del principio della presenza costruttiva, è legittimo l’inseguimento e la cattura in alto mare di una nave straniera che abbia violato le leggi dello stato rivierasco, purché l’inseguimento della stessa inizi non appena una delle imbarcazioni minori, operanti in équipe con essa e addette al trasbordo della merce verso terra, entri nelle acque territoriali e si inizi nei suoi confronti l’inseguimento; all’uopo è sufficiente che la nave inseguitrice dell’imbarcazione minore avverta l’altra nave stazionante al largo dell’ingresso di tale imbarcazione nelle acque territoriali” (Cass., Sez. III, 27/06/1992, Vamvakas, innanzi citata).


6. In definitiva, accertato nel caso in esame il difetto di giurisdizione dell’autorità giudiziaria italiana, accertamento, questo, assorbente di ogni altra censura, doglianza o questione di diritto comunque illustrata difensivamente, deve questa Corte annullare sia la sentenza di primo grado che quella resa dal giudice dell’appello.

P.T.M.

la Corte annulla senza rinvio la sentenza impugnata e quella di primo grado per difetto di giurisdizione. Ordina la liberazione degli imputati se non detenuti per altra causa.

* l'india ha ratificato il 29-6-1995.
-> i nostri sono spacciati..


Ultima modifica di mik.300 il 08/03/2012, 17:11, modificato 1 volta in totale.


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