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Astronave
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 Oggetto del messaggio: Uccidere i neonati? Si può
MessaggioInviato: 29/02/2012, 08:31 
fonte libero:


Nei paesi dove e' permesso l'aborto, perche' non consentire anche l'infanticidio? I neonati, come i feti, non hanno infatti "lo status morale di una reale persona umana". E' la posizione choc espressa da due bioeticisti italiani, Alberto Giubilini e Francesca Minerva, autori di un articolo dall'incredibile titolo "Aborto dopo la nascita, perche' il bambino dovrebbe vivere?" pubblicato sul Journal of Medical Ethics, rivista "gemella" di una delle piu' prestigiose riviste scientifiche del mondo, il British Medical Journal. I due bioeticisti, che lavorano all'Universita' di Melbourne in Australia, affrontano il tema seriamente: sia il feto che il neonato, sostengono, sono solo persone potenziali, senza alcun interesse. Pertanto gli interessi delle persone coinvolte con loro sono di primaria importanza fino a qualche tempo indefinito dopo la nascita. Per questo e' lecito l'"aborto post-nascita", come viene chiamato dagli studiosi. "Noi affermiamo - scrivono chiaro e tondo i due autori - che l'uccisione di un neonato potrebbe essere eticamente ammissibile in tutte le circostanze in cui lo e' l'aborto. Tali circostanze includono i casi in cui il neonato ha il potenziale per avere una vita (almeno) accettabile, ma il benessere della famiglia e' a rischio".

E, ancora piu' chiaro: "Se i criteri come i costi (sociali, psicologici, economici) per i potenziali genitori sono buone ragioni per avere un aborto anche quando il feto e' sano, se lo status morale del neonato e' la stessa di quella del bambino e se non ha alcun valore morale il fatto di essere una persona potenziale, le stesse ragioni che giustificano l'aborto dovrebbero anche giustificare l'uccisione della persona potenziale quando e' allo stadio di un neonato". Quanto tempo dopo la nascita e' "eticamente lecito" uccidere i bambini? Giubilini e Minerva lasciano questa domanda a neurologi e psicologi, ma secondo loro "ci vogliono almeno un paio di settimane perche' il bambino diventi auto-cosciente. A quel punto da persona potenziale diventa una persona, e l'infanticidio non e' piu' consentito".

Inevitabili le reazioni: sull'Avvenire di oggi e' apparso il commento del neurologo Gian Luigi Gigli, che riportando alcuni passi dell'intervento scrive: "Sembra il trailer di un film dell'orrore. Invece si tratta del riassunto fedele di un articolo apparso on line pochi giorni fa sul Journal of Medical Ethics, la prestigiosa rivista della stessa editrice del British Medical Journal. Si va ben al di la' dello stesso ignominioso Protocollo di Groningen, in base al quale dal 2002 in Olanda e' permesso porre fine attivamente alla vita dei neonati con prognosi infausta". Nell'articolo si afferma infatti la liceita' morale anche dell'infanticidio per motivi economici, psicologici o sociali (auspicandone domani la liceita' giuridica)". Sconvolge, secondo Gigli, anche il fatto che "i due autori, Alberto Giubilini e Francesca Minerva, siano entrambi italiani". "Forse e' il caso che qualcuno, anche tra chi non crede in Dio, incominci a dire basta alle invasioni barbariche, per non trovarci tutti a vivere nel crepuscolo disumano della civilta' occidentale".




io sono favorevole. quante volte capita che una mamma ed un papà devono tenersi un bambino mal forme o con malattie che lo rendono a tutti gli effetti un vegetale o che semplicemente non gli permettono di godere appieno della vita? ecco che in questi casi sono favorevole....molte persone non abbandonano i figli per vergogna ma io farei una cosa del genere se fosse permesso. non considero un figlio come un dono di dio (ma quando mai) ma semplicemente come un qualcosa voluto e come tale vorrei che vivesse una vita piena e ricca di soddisfazioni o che perlomeno, se proprio diventa un barbone, almeno sia + sano possibile... il mio concetto è semplice e non è offensivo verso la vita, dico solo che quando ci si trova davanti a problemi seri, quando si è davanti a decisioni importanti da prendere è giusto che mamma e papà le prendano, tanto avranno la vita intera per riprovarci e mal che vada adottano qualcuno.
spero di non aver offeso nessuno e perfavore non mettete in mezzo la chiesa perchè tanto non centra nulla con la vostra vita


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Grigio
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MessaggioInviato: 29/02/2012, 08:45 
Io su una cosa sono d'accordo...che uccidere un bimbo di 3 mesi(o feto che dir si voglia) od uno di 14 è la stessa identica cosa.
L'aborto rimane un abominio tra i piu' perversi proprio perchè da molti è accettato come giusto.



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Astronave
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MessaggioInviato: 29/02/2012, 08:48 
non capisco perchè sia un abominio, specialmente l'aborto che salva intere famiglie...e ragazzi e ragazze ingenue...io considero l'aborto come una cosa essenziale della civiltà, uno deve avere la possibilità sempre e comunque di decidere quel che vuole fare. ero certo che avrei trovato qualcuno contrario o forse tutti, ed è un buono spunto di discussione per capire i vostri motivi, cercando sempre di rimanere calmi con le parole


Ultima modifica di lex il 29/02/2012, 08:51, modificato 1 volta in totale.

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Essere Interdimensionale
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MessaggioInviato: 29/02/2012, 08:54 
@Tutti

Data la delicatezza del tema trattato (e visti alcuni precedenti) invito tutti coloro che vorranno partecipare alla discussione a mantenere un tono pacato e rispettoso delle altrui opinioni e sensibilita'.

Grazie in anticipo.



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"Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te hanno perso la testa, forse non hai afferrato bene la situazione" - Jean Kerr

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"Chi e' disposto a dar via le proprie liberta' fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non otterra' né la liberta' ne' la sicurezza ma le perdera' entrambe" - Benjamin Franklin

"Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni" - Emil Cioran

"Quanto piu' una persona e' intelligente, tanto meno diffida dell'assurdo" - Joseph Conrad

"Guardati dalla maggioranza. Se tante persone seguono qualcosa, potrebbe essere una prova sufficiente che è una cosa sbagliata. La verità accade agli individui, non alle masse." – Osho

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Astronave
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MessaggioInviato: 29/02/2012, 08:57 
infatti l'ho detto anche io [:)]


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Rettiloide
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MessaggioInviato: 29/02/2012, 14:39 
Posizione tipica di chi vuole screditare l'aborto.

Mi piace proprio questa gente per cui la vita si riduce a solo due momenti, il concepimento e la morte. Ma, sapete, a me, che sono ateo e che quindi della morale cristiana non me ne importa nulla che vada oltre al mero rispetto delle idee altrui (di TUTTE le idee altrui), interessa molto di più il DURANTE del prima (che non è ancora vita) e del dopo (che vita non lo è più). Ma d'altronde siamo il Paese in cui alcuni presunti difensori della Fede Cristiana impongono l'impianto anche di cellule malate, che portano poi all'aborto. Siamo il Paese di quelli che vanno a piangere lacrime di coccodrillo al capezzale di povere donne che non devono morire anche se irrimediabilmente finite perchè "possono ancora partorire". Quando si parla, si dovrebbe tenere a mente la realtà italiana. Vi ricordate il dibattito sul crocifisso a scuola? Quando quei rivoluzionari di carta si sono messi in testa di dichiarare guerra simbolica ad un simbolo, cosa hanno ottenuto? Se davvero vogliono fare i "comunisti", che almeno lo facciano sul serio, DANDO RISPOSTE AI PROBLEMI, invece di inventarne di nuovi.

Quale sarebbe il concetto "altamente" filosofico espresso? Siccome l'aborto è consentito quando il futuro bambino è un problema (?) allora deve essere consentito anche l'infanticidio. STUPIDI! IGNORANTI COME CAPRE SIA DELLA LEGGE 194 CHE DEL DIBATTITO SULL'ABORTO! E su cosa basano le loro "alte considerazioni"? Su un dato "di fatto": il bambino acquista lo status MORALE di persona umana alcuni mesi dopo la nascita. MORALE! CAPRE! La legge non si basa sulla morale! Che significa parlare di indipendenza morale? La legge dice che un minore sotto i 14 anni non è imputabile, per cui cosa facciamo, ammazziamo un bambino di 13 anni perchè il padre viene licenziato? STUPIDI! E una persona mentalmente minorata, magari a seguito di un incidente, diventa lecito ammazzarla perchè non ha più le facoltà morali-mentali della persona-tipo? Uno Stato "libero e laico" non uccide gli esseri umani ritenuti inutili, non lascia le famiglie sole coi loro problemi, AIUTA E SOSTIENE! E non vedere la differenza tra un essere umano FORMATO e INDIPENDENTE DALLA MADRE (STUDIATEVI LA LEGGE, PRIMA DI SPARARE BOIATE GALATTICHE!) e una cellula, o un gruppo di cellule, è degno di una manica di ignoranti, non di una commissione privata di "bioetica".


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MessaggioInviato: 29/02/2012, 14:48 
Vero sezione, è solo l'ennesima stupida provocazione.



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MessaggioInviato: 29/02/2012, 16:58 
a me pare un romanzo dell'orrore l'Avvenire veramente, solo che per molti invece è oro colato.



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MessaggioInviato: 29/02/2012, 17:44 
Dipende che fede si ha ... e in cosa credi.



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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MessaggioInviato: 29/02/2012, 18:11 
che c'entra avere fede... già gli stessi "testi sacri" sono meri libri scritti da uomini del loro tempo per esercitare un certo controllo sociale sui popoli di cui facevano parte, adesso pure l'Avvenire è divenuto un testo sacro e fededegno in quanto ufficialmente sbandiera valori religiosi?


Ultima modifica di Lawliet il 29/02/2012, 18:51, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 29/02/2012, 20:56 
raziel lui voleva dire che persone come me, che credono nella rinascita, preferirebbero abortire o comunque come in quest'articolo avere la possibilità di decidere della vita del proprio figlio almeno entro le primissime ore di vita....io il mio motivo l'ho detto...non sopporto di vedere persone soffrire per una vita intera perchè una mamma ed un papà troppo credenti l'hanno voluto ugualmente, è una cosa che non riesco ad accettare proprio


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MessaggioInviato: 01/03/2012, 02:12 
Beh, l'aborto non è una decisione tanto facile.
Se per alcuni abortire è un delitto, cè però da dire che a volte certe donne, pur sapendo dai medici che il loro bambino nascerà con malformazioni, problemi cerebrali e quant'altro, fanno nascere ugualmente questi bambini che non avranno mai una vita sociale dignitosa al pari degli altri esseri umani.
Forse considero di + un delitto far nascere un bambino che sarà costretto a vivere in una piccola prigione di solitudine e sofferenza, per l'egoismo dei genitori di avere a tutti costi un figlio.
Purtroppo l'aborto è una cosa dolorosa, ma in natura esso stesso è un male necessario, che attuano perfino gli animali..



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MessaggioInviato: 03/03/2012, 14:15 
Di solito la natura elimina cio che non è perfetto e quindi penso che quando cio non avviene, a prescindere dal proprio credo, vada valutato ogni singolo caso. Spesso la possibilità di abortire viene abusata, altre volte invece è necessaria.
Io credo che la vita sia sacra ma non escludo la posssibiltà che si possa ricorrere all' aborto quando si presentino casi particolari che possano compromettere la vita della madre per esempio.
Vanno comunque rispettate le scelte di chi pur sapendo di mettere al mondo un essere imperfetto, decide di sacrificare la sua vita per lui. Questo si chiama amore.


Ultima modifica di greenwarrior il 03/03/2012, 15:30, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 03/03/2012, 15:03 
Argomento delicato (come tutti quelli relativi al bio-etica), che spesso viene liquidato con errate posizioni aprioristiche... pro o contro, bianco o nero.

Lasciamo perdere la grossa caz... dell'infanticidio post-nascita che mi pare solo una brutta provocazione.



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MessaggioInviato: 03/03/2012, 15:30 
sì infatti... comunque in questo caso è o bianco o nero, non ci sono alternative. o si è per la libertà di scelta, o si è per l'obbligo di mantenere una vita in itinere, che sia concepita (non nata) per errore, per violenza o quant'altro non importa. E' un "dono" di Dio... Mi sembra che con questa scusa si voglia, si sia voluto, in millenni ormai, consegnare alla rassegnazione del proprio status milioni, forse miliardi di persone ormai. Ed è tempo di dire basta.
Il Dio-Universo, l'unica forma di divinità che ormai sia ragionevolmente accettabile, lascia ampia gamma di scelta, addirittura tutte le scelte le rende reali in se stesso, grazie al multiverso. Tutto il resto sono imposizioni umane, che convengono al particulare di pochi e basta.



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