Citazione: "Solo quando le masse sapranno ricoscere questi indizi, affinchè i responsabili siano individuati e cacciati dalle istituzioni, gli Stati riusciranno finalmente a governare. Con i parassiti della finanza spariranno anche quasi tutti i mali del mondo..."Il 15 giugno 1939 Adolf Hitler, primo governante al mondo di uno Stato moderno, dopo quasi 500 anni, decise di nazionalizzare la Banca Centrale Tedesca, la Reichsbank, causando un totale sconvolgimento nel mondo occidentale. Il 29 agosto, dopo neppure tre mesi da quella data, con il pretesto di impedire al Fuhrer l’annessione della libera Città Stato di Danzica, formata dal 95% di tedeschi contro il 2,6% di polacchi, l’Agenzia Mondiale Ebraica, la JWA, quel proto-stato che nove anni dopo fondò Israele, prima di tutti gli altri, e prima ancora che il cannone avesse iniziato a sparare, dichiarò guerra alla Germania. Alla fine del conflitto la Banca Centrale Tedesca ritornò proprietà dei banchieri privati, e Israele, in qualità di vincitore, ottenne i danni di guerra. Tre indizi sono una prova, e la prova è che certi fatti si ripetono nel tempo sempre uguali, e sempre uguali sono i gruppi a capo di queste organizzazioni criminali.Tre indizi sulle banche centrali15 giugno 2016 http://nsab-mlns.org/ws/tre-indizi-sull ... -centrali/Tre indizi fanno una prova, dicevano i grandi investigatori come Sherlock Holmes, rivolgendosi ai colleghi d’indagine. Ma, come mai quando vengono analizzate questioni che determinano gli assetti geopolitici mondiali nessuno nota indizi giganteschi, talmente evidenti che è quasi impossibile non notarli? Paura del potente, servile accondiscendenza, stupidità pecorina della massa… Forse un po’ di tutto questo, ma molto più probabilmente… totale ignoranza sull’argomento!
L’uomo di per se stesso è l’animale più intelligente comparso sulla faccia della terra, ma il suo cervello non è sempre potente. Difatti nelle meningi esistono dei… come dire… buchi neri, causati dall’inutilità pratica di affrontare in natura certi argomenti. Ci ricordiamo bene di fatti e circostanze che potrebbero essere vicini al numero cento, perchè cento sono all’incirca i componenti del clan naturale, cento sono le primavere che al massimo un essere umano riesce a vivere, o che comunque ricorda per aver sentito dei racconti dai suoi parenti ed amici più anziani, cento sono il gruppo di animali che un pastore naturalmente riesce a gestire, … cento, … cento, … cento.
Aumentare questo numero senza parametrarlo con qualcosa che lo possa rendere intuibile al nostro cervello significa perdere il senso di ogni misura. Si comincia a non connettere, tirando conclusioni ridicole persino su argomenti molto elementari. Faccio un esempio: tutti sappiamo contare. Ebbene, alla domanda: “Quanto tempo si impiega a contare fino ad un miliardo?”, la maggior parte delle persone risponderà un’ora, qualcuno dirà un giorno, pochissimi azzarderanno un mese e forse uno o al massimo due persone degli intervistati dirà un anno. In realtà è impossibile farlo in quanto, pur contando ininterrottamente notte e giorno senza fermarsi, si impiegherebbe oltre trent’anni!
Sullo sfruttamento di questi buchi neri del cervello si consolidano aspetti della società che di per se non riuscirebbero a sopravvivere se fossero ben compresi dalle masse. Uno di questi casi riguarda l’impostazione del mondo finanziario. Vengono proposti con ritmo martellante le fluttuazioni borsistiche, l’andamento delle aste dei titoli di Stato, la quotazione del deficit, del PIL, del debito pubblico, gli sforzi per contenere lo Spread, ecc. Una nuvola di argomenti buttati in faccia al cittadino di media cultura, senza che però gli si spieghi mai una volta cosa c’è alla base di tutto questo. Qual’è il motore che muove ogni cosa, ad esempio – domanda stupida – come fa la BCE a distribuire miliardi di euro a tutte le banche?. Insomma cos’è questa finanza? Quella che noi oggi chiamiamo finanza è una scienza non molto diversa da quella che usa un prestigiatore quando fa uscire il coniglio dal suo cappello. In realtà si basa su un trucco che tutti credono di sapere, ma che nel momento della prestigiazione fa restare attanagliati dal dubbio: “… forse mi sbaglio io”, “…forse il mago è un creatore di conigli”, e pensieri simili. Allo stesso modo tutti, pensando che il Draghi sia un mago dell’economia, un supremo in grado di risolvere i problemi del mondo e tirarci fuori dalla crisi, non osano immaginare che dietro la sua bacchetta magica c’è solo una tipografia che stampa cartamoneta e null’altro!
Si traducono concetti dogmatici in speranze, e speranze in angoscia. E questa angoscia non deve porre il preposto ad un così delicato compito nella ipotetica condizione di non farcela. L’individuo medio, spesso un risparmiatore, rifiuta ogni messaggio negativo che possa sbattergli in faccia la cruda e tragica realtà, anche perchè così arriva alla conclusione che potrebbe perdere le proprie sostanze. Su questa angoscia, unita al rifiuto di una conclusione diversa da quella prospettata, la finanza crea il suo basamento e nessuno osa trarre semplici conclusioni opposte del tipo: La finanza, a parte arricchire se stessa, serve a tutti gli altri? Oppure è un mostro che si può restringere ridimensionare, o addirittura eliminare? Non conviene cancellare per prime le banche centrali private e nazionalizzare definitivamente la moneta? Chi si oppone a questi semplici e logici progetti?
Ma vediamo gli indizi: Nel 1437 Cosimo de’ Medici, pur non rivestendo alcuna carica che lo potesse permettere, essendo uno dei più ricchi banchieri della Toscana, agevolò di fatto il rientro agli ebrei, che presto si rinsediarono a Firenze svolgendo nuovamente attività usuraie, molte delle quali avviate a carico degli Stati. Nel 1494 suo nipote Lorenzo il Magnifico, divenuto Granduca di Toscana, fece fallire la banca di famiglia, non prima di aver depredato le casse pubbliche per cercare di salvarla.
Nel 1658 il democratico governo di Oliviero Cromwell permise agli ebrei di rinsediarsi di nuovo in Inghilterra e di svolgere le attività di prestasoldi. Nel luglio del 1694, mentre quasi tutti i parlamentari erano assenti a causa degli impegni legati all’agricoltura, un nucleo ristretto di politici votò la legge che istituiva la Banca d’Inghilterra, permettendole il signoraggio: ossia l’istituto poteva stampare i soldi sostituendosi al Re. Lo scopo di facciata era quello di coprire le spese militari al molle Guglielmo III d’Orange, e di permettergli di combattere contro la Francia, ma ne profilava uno occulto ben più pesante che dette inizio alla contorta spirale del debito pubblico, ad oggi mai azzerata, causa di innumerevoli tasse e vessazioni.
Sull’esempio della Banca d’Inghilterra tutti gli altri governanti cercarono di imitare gli inglesi, permettendo la creazione di istituti centrali che potevano stamparsi in proprio la cartamoneta. Siamo arrivati al punto che oggi queste istituzioni usurarie non debbono fornire alcuna garanzia per poter immettere denaro in circolazione.
Il 15 giugno 1939 Adolf Hitler, primo governante al mondo di uno Stato moderno, dopo quasi 500 anni, decise di nazionalizzare la Banca Centrale Tedesca, la Reichsbank, causando un totale sconvolgimento nel mondo occidentale. Il 29 agosto, dopo neppure tre mesi da quella data, con il pretesto di impedire al Fuhrer l’annessione della libera Città Stato di Danzica, formata dal 95% di tedeschi contro il 2,6% di polacchi, l’Agenzia Mondiale Ebraica, la JWA, quel proto-stato che nove anni dopo fondò Israele, prima di tutti gli altri, e prima ancora che il cannone avesse iniziato a sparare, dichiarò guerra alla Germania. Alla fine del conflitto la Banca Centrale Tedesca ritornò proprietà dei banchieri privati, e Israele, in qualità di vincitore, ottenne i danni di guerra.
Tre indizi sono una prova, e la prova è che certi fatti si ripetono nel tempo sempre uguali, e sempre uguali sono i gruppi a capo di queste organizzazioni criminali. Permettendo la loro proliferazione, si forma in automatico quella speculazione chiamata finanza, a danno delle persone e principale causa di debito per gli stati. I politici camerieri, fingendo di rimediare permettono la creazione di altre istituzioni usurarie dai poteri immensi, che come conseguenza saranno la causa di altre tensioni, altre tasse, guerre e povertà della popolazione.
Ma una cosa spaventa gli usurai-finanzieri: il fatto che le masse vengano a precisa conoscenza del loro trucco da prestigiatori. La conoscenza fa aumentare le loro difficoltà, ne riduce il potere e li costringe ad adottare soluzioni drastiche, lasciando però altre tracce. Quei pochi uomini ai vertici delle istituzioni occidentali che hanno cercato, seppur parzialmente, di ridurre lo strapotere delle banche han fatto una brutta fine: assassinati Lincoln, Kennedy e Moro per aver emesso biglietti di Stato in concorrenza con le banconote delle banche centrali private. E lo Zio Adolf, non potendolo annientare con un colpo di pistola, l’han trasformato nel più grande criminale della storia.
Solo quando le masse sapranno ricoscere questi indizi, affinchè i responsabili siano individuati e cacciati dalle istituzioni, gli Stati riusciranno finalmente a governare. Con i parassiti della finanza spariranno anche quasi tutti i mali del mondo!
15 giugno 2016
Pierluigi Pagliughi Per un ulteriore approfondimento: Rothschild Conspiracy Explained In 4 Minutes
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_________________ "…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)
"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo
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