05/09/2014, 20:06
05/09/2014, 23:33
Thethirdeye ha scritto:ubatuba ha scritto:
Economia tedesca -0,2%. Mercati depressi.
Balle.......
Guardate questo agghiacciante video...........
https://www.facebook.com/photo.php?v=49 ... 73&fref=nf
06/09/2014, 12:19
06/09/2014, 13:35
06/09/2014, 14:00
mauro ha scritto:
cara Shighella,
basta cercare nel web
http://www.letterealdirettore.it/prezzi ... ia-olanda/
ciao
mauro
30/09/2014, 17:14
Germania. Ex Ddr, salari bassi e disoccupati: l’altra faccia del modello tedesco
ROMA – Germania. Ex Ddr, salari bassi e disoccupati: l’altra faccia del modello tedesco. Disoccupazione a livelli italiani, imprese in bancarotta, campagne abbandonate, villaggi deserti, la sensazione di essere tedeschi di serie b: nella ex Ddr, quando manca poco all’anniversario dei 25 anni dall’unificazione, sembra avverarsi l’analisi-premonizione di Peter Schneider secondo cui il “muro è nelle teste”. Il cittadino tedesco dell’Est ha un serio problema di identità: intanto il suo salario vale al massimo, in media, il 66% di quello pagato a ovest.
Andrea Tarquini per Repubblica documenta questa doppia velocità facendosi un giro per i centri di assistenza (tafel) a chi nelle grandi città dell’est (Dresda, Lipsia) non ce la fa ad arrivare a fine mese perché non trova un altro lavoro, perché solo di welfare non vive, perché un pasto caldo gratis alla mensa dei poveri gli fa risparmiare quei 20 euro al mese che non li fanno precipitare. Qui il miracolo tedesco delle riforme di Schroeder o l’autorevolezza della figlia più celebre e fortunata dell’est Angela Merkel (che ha spostato così a sinistra la Cdu che nessuno vota più Spd) non raccolgono gli stessi applausi che ricevono a Ovest.
«Vengono molte madri sole, hanno uno o due mini lavori ma non basta fino a fine mese», spiegano alla Tafel, «e inquieta la povertà dei pensionati in un paese ricco». Centomila persone a Dresda e dintorni, dicono le statistiche federali, sono bisognose, ma i visitatori della Tafel sono in media tredicimila: gli altri non sanno che esiste, o si vergognano di andarci. Non te lo aspettavi, correndo col vecchio Suv bavarese verso Dresda, ma è così: con tutte le differenze, quasi pensi a Dickens.
Qui, in una città ricca, non nella “pampa gelida” del Meclemburgo- Cispomerania dove tra fattorie collettive in bancarotta da anni, villaggi svuotati dall’esodo e pianure ove i viventi sono solo cinghiali o cervi, non puoi neanche usare il cellulare: mancano i ripetitori, non servirebbero quasi a nessuno. O nel Brandeburgo, l’antica Prussia così spopolata dai giovani che «neanche i neonazi trovano qualcuno da pestare», come canta il cabarettista Rainald Grebe nel motivo-cult dell’Est. Povertà, e qualche delusione, sono diffusi, anche se Turingia e Sassonia sono location di eccellenze, e in alcune zone dell’Ovest va peggio.
Eccoci a Magdeburgo, Sassonia- Anhalt, la capitale dallo splendido duomo. Sono una Spoon river dei vivi, le storie della gente in coda alla Tafel di Porsestrasse 16. «Ho 46 anni, mi chiamo Ralf, sono idraulico, disoccupato da 7 anni, diabetico, nessuno mi assume. Qui risparmio 20 euro al mese, tanti». «Mi chiamo Martina, ho 55 anni, sono giardiniera, senza lavoro da 12 anni, di pensione avrò 128 euro mensili. Mi vergognavo, ma che altro potevo fare? E qui sono gentili». Ecco Dorit, 35 anni, parrucchiera e sarta. «Cinque anni senza lavoro, mi danno persino cioccolata per mia figlia». E Peter, robusto 64enne: «Ero muratore da sempre, è finita. I soldi non mi bastano».
O Inga, 79 anni: «Ho manovrato le gru dei cantieri per una vita, ora 550 euro di pensione. Vengo qui, non mi lamento». Un quarto di secolo è tanto, i ricordi di pestaggi e torture della Stasi si allontanano. Il reddito medio nei “nuovi Bundeslaender”, ammette Berlino, è il 66 per cento di quello dell’Ovest. «Tanto sviluppo, tanti successi ma anche ombre », afferma al Financial Times Iris Gleicke, delegata del governo federale per i problemi dell’ex Ddr. Risanare la Ddr disastrata da Honecker e da Mosca costa ancora alla Germania unita 100 miliardi di euro all’anno: moltiplicato 25 anni, altro che Grecia o eurosalvataggio.
Eppure la beneficienza è vitale persino a Lipsia, la città più ricca dell’est tedesco, la “seconda Berlino” che attira tanti giovani d’ogni parte d’Europa. Anche qui dove producono Bmw e Porsche e l’aeroporto fa invidia ai nostri, accanto ai ristoranti di lusso, da Gourmétage tutto caviale e champagne ai caffè e negozi del Maedler- Passage d’epoca imperiale, ci pensa il Restaurant des Herzens (ristorante del cuore) a rifocillare i poveri. Ci sono due Lipsie, notava di recente Christiane Kohl della Sueddeutsche Zeitung : ricchi o borghesi e poveri, non si odiano ma s’ignorano a vicenda. Non costruisci così una nuova identità nazionale, distrutta quella obbligata nello Stato totalitario finito nella pattumiera della Storia. (Andrea Tarquini, La Repubblica)
06/10/2014, 12:10
09/10/2014, 12:44
09/10/2014, 17:14
Volkswagen, robot al posto dei lavoratori
Il capo del personale: «Costano meno. In 15 anni 32 mila pensionamenti».
In Germania il capo del personale di Volkswagen, Horst Neumann, punta a sostituire sempre più dipendenti con lo sviluppo della robotica. È quanto ha scritto lo stesso manager in un intervento per la Sueddeutsche Zeitung. Nei prossimi 15 anni andrà in pensione un numero di dipendenti molto superiore alla media, i figli del boom economico del dopoguerra, circa 32 mila persone. «Per questo abbiamo la possibilità di sostituire le persone con i robot e ciononostante di assumere giovani ai livelli attuali», ha spiegato Neumann.
MANOVRA NECESSARIA.Per il capo del personale è una soluzione necessaria: «Non potremmo sostituire tutti questi lavoratori con altri assunti», perché occorre contenere i costi. «Nell'industria automobilistica tedesca il costo del lavoro è superiore ai 40 euro all'ora, nell'Europa dell'est sono 11, in Cina 10», ha scritto Neumann: «Oggi il costo di un sostituto meccanico per lavori di routine in fabbrica si aggira intorno ai cinque euro. E con la nuova generazione di robot diventerà presumibilmente ancora più economico. Dobbiamo essere in grado di sfruttare questo vantaggio economico», ha considerato.
09/10/2014, 19:52
vimana131 ha scritto:Volkswagen, robot al posto dei lavoratori
Il capo del personale: «Costano meno. In 15 anni 32 mila pensionamenti».
In Germania il capo del personale di Volkswagen, Horst Neumann, punta a sostituire sempre più dipendenti con lo sviluppo della robotica. È quanto ha scritto lo stesso manager in un intervento per la Sueddeutsche Zeitung. Nei prossimi 15 anni andrà in pensione un numero di dipendenti molto superiore alla media, i figli del boom economico del dopoguerra, circa 32 mila persone. «Per questo abbiamo la possibilità di sostituire le persone con i robot e ciononostante di assumere giovani ai livelli attuali», ha spiegato Neumann.
MANOVRA NECESSARIA.Per il capo del personale è una soluzione necessaria: «Non potremmo sostituire tutti questi lavoratori con altri assunti», perché occorre contenere i costi. «Nell'industria automobilistica tedesca il costo del lavoro è superiore ai 40 euro all'ora, nell'Europa dell'est sono 11, in Cina 10», ha scritto Neumann: «Oggi il costo di un sostituto meccanico per lavori di routine in fabbrica si aggira intorno ai cinque euro. E con la nuova generazione di robot diventerà presumibilmente ancora più economico. Dobbiamo essere in grado di sfruttare questo vantaggio economico», ha considerato.
http://www.lettera43.it/economia/aziend ... 143268.htm
14/10/2014, 17:28
Germania, rischio recessione è qui. Zew negativo
Forte peggioramento indice tedesco, in rosso per la prima volta dal novembre 2012. Governo taglia Pil a +1,2%. Allarme deflazione in Italia.
Euro in ribasso dopo la pubblicazione dell'indice tedesco Zew, sceso in territorio negativo per la prima volta dal novembre del 2012.
Euro in ribasso dopo la pubblicazione dell'indice tedesco Zew, sceso in territorio negativo per la prima volta dal novembre del 2012.
ROMA (WSI) - Probabilmente non poteva essere altrimenti dopo i record negativi degli ordini all'industria, della produzione industriale e delle esportazioni.
La Germania soffre e con essa - o a causa di essa, come ha detto Joschka Fischer criticando aspramente la cancelliera Angela Merkel - l'Europa intera.
L'ultima prova del nove è arrivata poco fa, con la pubblicazione dell'indice tedesco Zew, che misura la fiducia degli investitori in Germania sul futuro dell'economia. L'indice si è attestato a -3,6 rispetto a 6,9 del mese precedente. Il dato è decisamente peggiore anche rispetto alle attese degli analisti che indicavano un valore attorno allo zero.
È la prima volta, dal novembre del 2012, che l'indice è in territorio negativo ed è il decimo calo mensile consecutivo. "Le tensioni geopolitiche e la debolezza economica in alcune parti dell'Eurozona, che sta deludendo le precedenti stime, sono fonte di incertezza persistente", ha commentato Clemens Fuest, direttore generale dell'istituto che stila l'indice Zew.
Immediata la reazione dell'euro, -0,70% sul dollaro a $1,2663, rispetto a $1,2688 prima della pubblicazione del dato.
Sempre secondo l'economista dell'istituto Zew, Fuest, il calo dell'indice ai minimi di due anni nel mese in corso può essere considerato la prova che la maggiore economia in Europa rischi di entrare in una fase di recessione imprevista.
Il governo di Merkel si è reso presto conto che le stime annunciate in precedenza sono troppo ottimiste e ha tagliato le previsioni sul Pil 2015 a 1,3% da 2%, mentre sul 2014 vede un aumento del Pil limitato all'1,2% rispetto al +1,8% previsto in precedenza.
Carrellata di dati economici negativi anche nel resto dell'Europa. In Italia la deflazione è peggiorata; stando alle rilevazioni dell'Istat, nel settembre del 2014l'indice dei prezzi è sceso dello 0,2% rispetto allo stesso mese del 2013. Su base mensile i prezzi sono scesi dello 0,4%.
Anche in Francia prezzi in ribasso a settembre: l'inflazione registra una contrazione dello 0,4% su base mensile, mentre il tendenziale scende a +0,3%.
Altro dato molto preoccupante riguarda l'intera Eurozona, con la produzione industriale che è scesa -1,9% su base annua ad agosto e -1,8% su base mensile, contro -1,6% atteso dagli analisti.
14/10/2014, 18:25
20/10/2014, 12:57
20/10/2014, 15:17
20/10/2014, 18:28
Ufologo 555 ha scritto:
So soltanto una cosa: QUELLO CHE NON E' RIUSCITO A FARE HITLER C'E' RIUSCITA LA ... MERKEL