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MessaggioInviato: 30/04/2012, 20:04 
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Atlanticus81 ha scritto:

Ma non ti rendi conto che finché ragioni nell'ambito dello status quo creato dal sistema non potrai mai riformare il sistema?!

Ammesso che sia possibile secondo la legislazione europea?! Ma se la legislazione europea è emanazione della tirannia mi dici tu come fai a risolvere i problemi?!

E' come chiedere alla rivoluzione francese di sovvertire il sistema operando nel quadro di riferimento dell'assolutismo...

In Russia la rivoluzione mosse anche attraverso l'esproprio proletario, ma non credo che la 'legislazione' zarista contemplasse una tale eventualità...



Hai ragione... il guaio è che il nostro contesto culturale ormai non vuole sentire parlare di "rivoluzione" (gli italiani ne hanno sempre avuto paura), perciò ci troviamo di fronte a questo penoso spettacolo di persone (italiane) che quando si parla di "cambiare la società" pensano di risolvere la cosa andando in ginocchio dagli oppressori e chiedendogli gentilmente "scusi, signor oppressore, non potrebbe gentilmente essere un po' meno oppressore? Sa.... lei mi picchia un po' troppo forte....".
Risultato: l'oppressore di turno si fa una grassa risata e oltre a picchiarti ancora di più ti copre di parolacce ed insulti chiamandoti "frocio negro comunista ebreo di **********, come osi ribellarti, sovversivo maledetto?".
(il sistema me lo censura, adesso...).


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Ho sentito dire spesso (e anche da qualche parte su questo forum) che incitare alla disobbedienza fiscale e/o civile equivale a istigazione a delinquere, come se si stesse commettendo il più barbaro dei crimini.

Per fortuna non tutti la pensarono così nel passato:

«Rifiutarsi di pagare le tasse è uno dei metodi più rapidi per sconfiggere un governo»
(Mahatma Gandhi)

«Se mille uomini non pagassero quest'anno le tasse, ciò non sarebbe una misura tanto violenta e sanguinaria quanto lo sarebbe pagarle»
(Henry David Thoreau, Disobbedienza civile)

Lo sciopero fiscale ha antiche e nobili radici storiche. Addirittura la Bibbia riferisce del primo caso documentato di sciopero fiscale. Nel I secolo a.C., gli Zeloti di Giudea, come forma di lotta, si rifiutarono di pagare i tributi all'Impero Romano.

Ma la più grande esperienza di lotta fiscale è quella che scatenò la rivoluzione americana fino alla costituzione degli Stati Uniti d'America. I coloni si rifiutarono di pagare le tasse alla Gran Bretagna, con la colonna sonora del ritornello "No Taxiation Without Representation". In pratica, quella che oggi, a torto o a ragione, è considerata la più moderna e completa democrazia del Pianeta è nata da uno "sciopero" fiscale.

Sciopero fiscale non significa evasione fiscale. L'evasore è un ladro di risorse della collettività e come ogni ladro agisce nel nascondimento, nel buio. Viceversa il resistente fiscale dichiara espressamente il proprio rifiuto di pagare le imposte e lo fa rivendicando un preciso obiettivo di carattere politico e sociale. L'obiettivo dell'evasore fiscale è quello personale ed egoistico di disporre di una maggiore ricchezza. L'obiettivo del resistente fiscale, viceversa, è palese, generale e nell'interesse della collettività.

E per chi teme ritorsioni da parte di Equitalia e compagnia bella ricordo che se si volesse compiere uno sciopero fiscale in Italia ci sono strade senza rischi:
- astensione dai giochi dei monopoli di stato (lotto, lotterie, gratta e vinci, etc.etc.)
- astensione dal consumo di tabacco, superalcolici e ogni tipo di prodotto gravato da accise (benzina compresa)


Ma se devo essere sincero, purtroppo, dubito che il popolo italiano si possa dimostrare così sufficientemente maturo da riuscire a organizzare simili proposte.

In Irlanda migliaia di irlandesi sono scesi in piazza per non pagare le tasse gridando slogan come "quando i banchieri pagheranno, pagheremo anche noi" e il 50% delle famiglie irlandesi non pagherà la nuova tassa sugli immobili, una tassa paragonabile alla nostra IMU che in Irlanda ammonta a circa 100 €. Una decisione del Governo fatta passare come imposizione dell'Unione Europea , del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Centrale Europea. Gli irlandesi non hanno digerito bene l'ennesima mazzata e stanno attuando una rivolta fiscale che varia dalle manifestazioni di piazza fino ai non pagamenti dell'imposta.

E in Italia? Silenzio, un po' di lamentele sui giornali ma scarso attivismo. L'Imu sarà una mazzata ma non si intravede nè una forza politica nè un movimento che agisca nello stesso modo partendo dalla protesta e arrivando al giusto e inevitabile sciopero fiscale.

Dove sono i Gandhi, i Martin Luther King, gli Henry David Thoreau, i Tolstoj e tutti gli altri grandi "istigatori a delinquere" di oggi?!



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MessaggioInviato: 01/05/2012, 01:21 
Cita:
Atlanticus81 ha scritto:

Ho sentito dire spesso (e anche da qualche parte su questo forum) che incitare alla disobbedienza fiscale e/o civile equivale a istigazione a delinquere, come se si stesse commettendo il più barbaro dei crimini.

Per fortuna non tutti la pensarono così nel passato:

«Rifiutarsi di pagare le tasse è uno dei metodi più rapidi per sconfiggere un governo»
(Mahatma Gandhi)

«Se mille uomini non pagassero quest'anno le tasse, ciò non sarebbe una misura tanto violenta e sanguinaria quanto lo sarebbe pagarle»
(Henry David Thoreau, Disobbedienza civile)

Lo sciopero fiscale ha antiche e nobili radici storiche. Addirittura la Bibbia riferisce del primo caso documentato di sciopero fiscale. Nel I secolo a.C., gli Zeloti di Giudea, come forma di lotta, si rifiutarono di pagare i tributi all'Impero Romano.

Ma la più grande esperienza di lotta fiscale è quella che scatenò la rivoluzione americana fino alla costituzione degli Stati Uniti d'America. I coloni si rifiutarono di pagare le tasse alla Gran Bretagna, con la colonna sonora del ritornello "No Taxiation Without Representation". In pratica, quella che oggi, a torto o a ragione, è considerata la più moderna e completa democrazia del Pianeta è nata da uno "sciopero" fiscale.

Sciopero fiscale non significa evasione fiscale. L'evasore è un ladro di risorse della collettività e come ogni ladro agisce nel nascondimento, nel buio. Viceversa il resistente fiscale dichiara espressamente il proprio rifiuto di pagare le imposte e lo fa rivendicando un preciso obiettivo di carattere politico e sociale. L'obiettivo dell'evasore fiscale è quello personale ed egoistico di disporre di una maggiore ricchezza. L'obiettivo del resistente fiscale, viceversa, è palese, generale e nell'interesse della collettività.

E per chi teme ritorsioni da parte di Equitalia e compagnia bella ricordo che se si volesse compiere uno sciopero fiscale in Italia ci sono strade senza rischi:
- astensione dai giochi dei monopoli di stato (lotto, lotterie, gratta e vinci, etc.etc.)
- astensione dal consumo di tabacco, superalcolici e ogni tipo di prodotto gravato da accise (benzina compresa)


Ma se devo essere sincero, purtroppo, dubito che il popolo italiano si possa dimostrare così sufficientemente maturo da riuscire a organizzare simili proposte.

In Irlanda migliaia di irlandesi sono scesi in piazza per non pagare le tasse gridando slogan come "quando i banchieri pagheranno, pagheremo anche noi" e il 50% delle famiglie irlandesi non pagherà la nuova tassa sugli immobili, una tassa paragonabile alla nostra IMU che in Irlanda ammonta a circa 100 €. Una decisione del Governo fatta passare come imposizione dell'Unione Europea , del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Centrale Europea. Gli irlandesi non hanno digerito bene l'ennesima mazzata e stanno attuando una rivolta fiscale che varia dalle manifestazioni di piazza fino ai non pagamenti dell'imposta.

E in Italia? Silenzio, un po' di lamentele sui giornali ma scarso attivismo. L'Imu sarà una mazzata ma non si intravede nè una forza politica nè un movimento che agisca nello stesso modo partendo dalla protesta e arrivando al giusto e inevitabile sciopero fiscale.

Dove sono i Gandhi, i Martin Luther King, gli Henry David Thoreau, i Tolstoj e tutti gli altri grandi "istigatori a delinquere" di oggi?!



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MessaggioInviato: 02/05/2012, 13:09 
Come visto, volete solo violare la legge. La legge dice che gli espropri si pagano, ma a voi la legge non interessa, vi ritenete superiori. Bella mentalità, complimenti. Se mai vi verrà il coraggio di farla, la rivoluzione, state lontani da casa mia, perchè ho buona mira.

La rivoluzione è un problema di responsabilità. La rivoluzione è un atto di violenza: voi ve la sentite di assumervi la responsabilità di ammazzare? Oppure pensate di fare la rivoluzione "senza rivoluzione"? La rivoluzione è sangue, smettiamola di dire balle pacifiste pensando che basti dire "viva l'uguaglianza e la giustizia sociale" per fare la rivoluzione. Avete mai sparato ad un uomo? Questa è la rivoluzione. E se il "nemico" è come lo descrivete, non saranno certo tante belle bandierine a farvi vincere. Siete solo degli illusi, se pensate che basta la volontà: la rivoluzione è guerra, e se non avete un briciolo di preparazione militare, tattica e strategica, siete solo buoni per fare da carne da macello per la repressione che seguirà al vostro assurdo tentativo rivoluzionario fatto solo di belle parole. Avete mai sparato? Sapete come preparare bombe? Anche solo molotov? Sapete come fare per fermare un convoglio nemico? Sapete cosa occupare immediatamente?

Quanto alla legittimità dell'evasione fiscale, caspita, esiste una cosa, che si chiama CONTESTO, che sarebbe bene imparare a conoscere. Il Risorgimento e la Resistenza le abbiamo fatte a suon di bombe e battaglie: quindi, secondo la vostra storia decontestualizzata in stile "citazione.com" se Garibaldi faceva la guerra la guerra è lecita anche adesso. Spirito critico saltami addosso, che ce n'è un gran bisogno...


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MessaggioInviato: 02/05/2012, 13:19 
Cita:
sezione 9 ha scritto:

Come visto, volete solo violare la legge. La legge dice che gli espropri si pagano, ma a voi la legge non interessa, vi ritenete superiori. Bella mentalità, complimenti. Se mai vi verrà il coraggio di farla, la rivoluzione, state lontani da casa mia, perchè ho buona mira.

La rivoluzione è un problema di responsabilità. La rivoluzione è un atto di violenza: voi ve la sentite di assumervi la responsabilità di ammazzare? Oppure pensate di fare la rivoluzione "senza rivoluzione"? La rivoluzione è sangue, smettiamola di dire balle pacifiste pensando che basti dire "viva l'uguaglianza e la giustizia sociale" per fare la rivoluzione. Avete mai sparato ad un uomo? Questa è la rivoluzione. E se il "nemico" è come lo descrivete, non saranno certo tante belle bandierine a farvi vincere. Siete solo degli illusi, se pensate che basta la volontà: la rivoluzione è guerra, e se non avete un briciolo di preparazione militare, tattica e strategica, siete solo buoni per fare da carne da macello per la repressione che seguirà al vostro assurdo tentativo rivoluzionario fatto solo di belle parole. Avete mai sparato? Sapete come preparare bombe? Anche solo molotov? Sapete come fare per fermare un convoglio nemico? Sapete cosa occupare immediatamente?

Quanto alla legittimità dell'evasione fiscale, caspita, esiste una cosa, che si chiama CONTESTO, che sarebbe bene imparare a conoscere. Il Risorgimento e la Resistenza le abbiamo fatte a suon di bombe e battaglie: quindi, secondo la vostra storia decontestualizzata in stile "citazione.com" se Garibaldi faceva la guerra la guerra è lecita anche adesso. Spirito critico saltami addosso, che ce n'è un gran bisogno...


La rivoluzione è un atto di violenza ?????
Ma ti rendi conto di quello che dici? [:)] [:)] [:)] [:)] [:)] [:)] [:)]


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MessaggioInviato: 02/05/2012, 13:27 
Cos'è un interrogatorio?!

Sezione, perdonami, ma rinuncio a capirti...

Ho voluto solo fare riferimento al fatto che in passato alcune importanti battaglie civili sono passate anche attraverso atti di disobbedienza fiscale e/o civile e che uomini meritevoli di profondo rispetto hanno incitato ad agire in questo modo, considerando l'emergenza sociale nella quale vivevano.

Ora se tu consideri l'attuale contesto come "tutto normale" si tratta di una tua opinione - a me sembra che stiamo vivendo in una vera emergenza democratica per i motivi già più volte citati e che tu non vedi o fingi di non vedere.

Per cui continua a pagare la tua IMU, continua pure a credere nella forza del programma del tuo partito e nelle risposte (?) che esso fornisce a disoccupati, precari, giovani, anziani, imprenditori, etc.etc. (a proposito.. aspetto fiducioso il topic inerente al programma del PD)

Continua a credere di vivere in un sistema democratico e soprattutto libero, dove un paese è costretto a indebitarsi fino al collo, privo della sua sovranità monetaria.

Ma soprattutto continua a credere che nulla possa cambiare - io non posso e non voglio credere a ciò!

E non ti preoccupare degli espropri, che se va avanti così, fra qualche anno la casa te la sfilano da sotto il naso senza che tu te ne accorga, rimanendo convinto di esserne ancora il padrone.

Per cui chiudiamo l'ennesima parentesi che cercherò di non aprire più e torniamo, se siete d'accordo, a discutere su quali attività possano essere svolte per ispirare quel cambiamento che tutti auspichiamo: Rinascita Sociale Globale, che può essere intesa anche come Risveglio Globale.

Risveglio delle coscienze di una consapevolezza sopita.

Risveglio che sarebbe bene fare ripartire dalle scuole, troppo orientate, secondo me al mondo del lavoro e poco alla creazione del cittadino.

Preparare l'individuo al mondo del lavoro non focalizza l'attenzione su etica e moralità - preparare l'individuo a essere cittadino sì.

A voi la parola...



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MessaggioInviato: 02/05/2012, 15:08 
Cita:
Atlanticus81 ha scritto:

Ora se tu consideri l'attuale contesto come "tutto normale" si tratta di una tua opinione - a me sembra che stiamo vivendo in una vera emergenza democratica per i motivi già più volte citati e che tu non vedi o fingi di non vedere.



Lui li vede eccome... ma per confermarli ci vuole coraggio ed onestà.
E' sufficiente vedere a QUALI post e a QUALI faccende, di importanza
vitale per le sue tesi, si guarda bene dal rispondere.

Contemporaneamente, teme che tutto l'edificio intellettuale
laboriosamente creato e propinato sino ad ora su questi schermi,
possa miseramente crollare.

In virtù di ciò, mettiamoci pure l'anima in pace.
Perchè sezione, continuerà a negare l'evidenza.... [:o)]

Cita:
Per cui chiudiamo l'ennesima parentesi che cercherò di non aprire più e torniamo, se siete d'accordo, a discutere su quali attività possano essere svolte per ispirare quel cambiamento che tutti auspichiamo: Rinascita Sociale Globale, che può essere intesa anche come Risveglio Globale.

Risveglio delle coscienze di una consapevolezza sopita.

Risveglio che sarebbe bene fare ripartire dalle scuole, troppo orientate, secondo me al mondo del lavoro e poco alla creazione del cittadino.

Preparare l'individuo al mondo del lavoro non focalizza l'attenzione su etica e moralità - preparare l'individuo a essere cittadino sì.

A voi la parola...


Già... etica e moralità. Gran bella questione.

Secondo me, e sarò estremamente sintetico, creare le basi o mettere il seme nella terra è una cosa di fondamentale importanza. Ma per poter ricostruire, bisognerà comunque prima distruggere. Cioè rimuovere quei "dinosauri" dalle loro postazioni di controllo. Tuttavia, l'etica e la moralità sono valori che si conquistano mediante l'evoluzione della nostra Coscienza. E il processo non è così veloce... anzi. Inoltre, purtroppo, "gli individui del mondo che dividono gli stessi spazi", si sono evoluti - dal punto di vista interiore e/o della Coscienza - in modo molto diverso. E questo, oltre ad essere un fatto, a mio avviso, risulta essere un problema.... se non addirittura IL problema principale.



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MessaggioInviato: 05/05/2012, 19:40 
Mi piace questa discussione. Finalmente si parla di azioni concrete, e non puramente teoriche.
Senz'altro l'obiezione fiscale è un buon modo per cominciare a parlare di rivoluzione. Rivoluzione, se possibile, non violenta. Cioè esercitata con i metodi gandhiani della disobbedienza civile.
Il metodo gandhiano del Satyagraha, ha come obiettivo quello di rivoluzionare la società al fine della liberazione degli oppressi tramite l'astensione della violenza nei confronti delle persone, esercitata solo nei confronti delle leggi oppressive.
Inevitabilmente una rivoluzione va contro le leggi del regime vigente. Quindi certi discorsi moralistici sulla sostanziale illegalità dei rivoluzionari sono puramente ridicoli, e dimostrano una mentalità puramente reazionaria.
Ma anche agitare lo spauracchio della "violenza sanguinaria" è puro spirito reazionario mascherato di bieco moralismo.
Certo, anche Gandhi considerava la possibilità che, in casi estremi, la violenza dovesse diventare un male necessario. Diceva: "se abbiamo un pazzo con un fucile per la strada che spara a chiunque gli capiti sotto tiro, e se non ci fosse altro modo di fermarlo che sparargli a sua volta, chi lo uccidesse farebbe opera meritoria".
Significava che in certi casi ESTREMI la violenza è necessaria, e lui pregava di non trovarcisi mai in mezzo.
Se un giorno gli oppressori dovessero impazzire e lanciare i loro soldati o poliziotti più o meno nello stesso modo in cui sono stati lanciati i poliziotti nella scuola Diaz, allora certamente non si potrebbe pretendere che la gente si lasci macellare.... e nessuno dovrebbe sentirsi in colpa se uno degli aggressori dovesse rimanere ucciso, anche se ne sarei dispiaciuto, se si trattava di un poliziotto o un soldato che non si rendeva conto di essere lo strumento di un regime oppressivo.
La disobbedienza civile al momento forse verrebbe ritenuta impraticabile da molti.... ma intanto proviamo a parlarne e a mettere a punto le strategie in merito, come l'obiezione fiscale, appunto.
Però bisognerebbe trovare un metodo di disobbedienza civile atta a mandare a casa l'attuale classe politica e i suoi privilegi.... come facciamo? Qualche idea in proposito?


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MessaggioInviato: 05/05/2012, 21:08 
Cita:
Enkidu ha scritto:


Inevitabilmente una rivoluzione va contro le leggi del regime vigente. Quindi certi discorsi moralistici sulla sostanziale illegalità dei rivoluzionari sono puramente ridicoli, e dimostrano una mentalità puramente reazionaria.


Concetto centrato in pieno e con un'ottima sintesi (cosa che non sono riuscito a esprimere io) - grazie Enkidu.

Solo un esempio: Che Guevara e la rivoluzione cubana.. (sezione, giusto per capire, condanniamo anche lui come un istigatore a delinquere? Non vorresti un Che Guevara italiano oggi?!)

Relativamente alle possibili ipotesi di disobbedienza civile pensavo ai soliti schemi:
- girotondi davanti ai palazzi della politica
- catene umane davanti ai palazzi della politica (ve lo immaginate migliaia di persone che non se ne vanno più via dal Quirinale?)
- occupazione permanente e non violenta delle principali piazze di Roma
- occupazione permanente scuole e università (studenti e prof insieme)
- scioperi a oltranza settori strategici
- manifestazioni di protesta fuori dagli studi televisivi ad ogni partecipazione di politici, dirigenti pubblici e quant'altro
- trasferimento della protesta virtuale dai social network alle piazze cittadine per rendere pubblici slogan e storture del sistema che rimangono ignoti a segmenti della popolazione esclusi da internet

Ovvio, bisogna purtroppo aspettarsi di ricevere qualche botta e qualche manganellata.. e fanno male.. ma prima o poi capiranno anche le forze dell'ordine che ogni manganellata tirata serve per picchiare un povero cristo e difendere coloro che, sostanzialmente, lo piazzano in quel posto anche a loro... per cui state caricando dalla parte sbagliata.. giratevi e caricate con noi!

disobbedienza fiscale:
- astensione giochi del lotto, lotterie, videopoker e tutto ciò che fornisce introiti allo stato
- astensione acquisto e consumo prodotti gravate da accise (tabacco, alcool, carburanti)



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Interessante sarebbe anche una campagna per convincere i sindaci a non avvalersi più di Equitalia per la raccolta dei tributi.



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4 Obiettivi strategici:

1. Democrazia reale
2. Proprietà popolare della moneta
3. Reddito di cittadinanza
4. Riforma fiscale



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MessaggioInviato: 05/05/2012, 22:06 
Equitalia è già in via di "dismissione". Sarebbe utile, comunque, adottare subito dei correttivi e smuovere gli enti locali affinchè comincino a lavorare alle fusioni e a impostare la gestione dei servizi anche fiscali.

Democrazia reale: punto 1, nuova legge elettorale per far scegliere i candidati ai cittadini; punto 2, stabilire delle regole di funzionamento dei partiti che garantiscano democrazia interna e trasparenza, legando il rispetto delle norme ai finanziamenti pubblici (candidi un'indagato? Resti senza soldi; non fai congressi? Niente finanziamenti e così via); punto 3, garantire il finanziamento all'editoria "politica"; punto 4, togliere i partiti dalla Rai e fare una legge vera sul conflitto di interessi, in modo da evitare che la tv serva questo o quel "padrone"; punto 5, NON eliminare le Province, organo democraticamente eletto, ed eliminare invece le prefetture (lasciando solo un ufficio governativo regionale)

Sovranità monetaria: in Europa, non in Italia (abolizione del ruolo del Consiglio, attribuzione alla Commissione dei compiti di vero governo europeo con controllo politico anche sulle questioni monetarie e finanziarie in genere)

Reddito di cittadinanza: io, sinceramente, partirei dallo sviluppo (piano industriale, piano energetico, ricerca, scuola eccetera)

Riforma fiscale: boh, mai capito granchè di diritto tributario, preferisco non esprimermi...


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Così mi piace... [;)]

Perfettamente d'accordo sulla sovranità monetaria europea.. ma prima di arrivarci è necessario costruire prima una europa unita sul piano politico, sociale ed economico.

Questo però prevede la cessione di sovranità politica dai paesi all'europa, ovvero dotare l'europa di un parlamento e di un governo DEMOCRATICAMENTE eletto, che abbia potere decisionale sull'intera unione, delegando alcuni ambiti legislativi agli stati membri. Un po' come avviene negli Stati Uniti.

La moneta unica deve essere il punto di arrivo e non di partenza. La rifondazione delle istituzioni europee credo invece sia il punto di partenza..

Ma gli stati nazionali saranno realmente disposti a rinunciare alla loro sovranità? Se la risposta è no allora dovremo necessariamente rinunciare all'Europa unita.. perché non siamo pronti per farlo.



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Atlanticus81 ha scritto:

Cita:
Enkidu ha scritto:


Inevitabilmente una rivoluzione va contro le leggi del regime vigente. Quindi certi discorsi moralistici sulla sostanziale illegalità dei rivoluzionari sono puramente ridicoli, e dimostrano una mentalità puramente reazionaria.


Concetto centrato in pieno e con un'ottima sintesi (cosa che non sono riuscito a esprimere io) - grazie Enkidu.

Solo un esempio: Che Guevara e la rivoluzione cubana.. (sezione, giusto per capire, condanniamo anche lui come un istigatore a delinquere? Non vorresti un Che Guevara italiano oggi?!)

Relativamente alle possibili ipotesi di disobbedienza civile pensavo ai soliti schemi:
- girotondi davanti ai palazzi della politica
- catene umane davanti ai palazzi della politica (ve lo immaginate migliaia di persone che non se ne vanno più via dal Quirinale?)
- occupazione permanente e non violenta delle principali piazze di Roma
- occupazione permanente scuole e università (studenti e prof insieme)
- scioperi a oltranza settori strategici
- manifestazioni di protesta fuori dagli studi televisivi ad ogni partecipazione di politici, dirigenti pubblici e quant'altro
- trasferimento della protesta virtuale dai social network alle piazze cittadine per rendere pubblici slogan e storture del sistema che rimangono ignoti a segmenti della popolazione esclusi da internet

Ovvio, bisogna purtroppo aspettarsi di ricevere qualche botta e qualche manganellata.. e fanno male.. ma prima o poi capiranno anche le forze dell'ordine che ogni manganellata tirata serve per picchiare un povero cristo e difendere coloro che, sostanzialmente, lo piazzano in quel posto anche a loro... per cui state caricando dalla parte sbagliata.. giratevi e caricate con noi!

disobbedienza fiscale:
- astensione giochi del lotto, lotterie, videopoker e tutto ciò che fornisce introiti allo stato
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Ci sarebbe un metodo di disobbedienza civile per boicottare i parlamentari e i loro maledetti stipendi?


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1. Democrazia reale
2. Proprietà popolare della moneta
3. Reddito di cittadinanza
4. Riforma fiscale


Io ci aggiungerei:
limitazione del potere delle banche.
Emancipazione dal petrolio e lotta al potere delle compagnie petrolifere.
Eliminazione dei privilegi di certe categorie.


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