Salviamo la geografiaisdelpo.it
http://www.unimondo.org/Oggi/Aprile/10-AprileGeografia in pericolo, minacciata dalla riforma della scuola voluta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. I pesanti tagli hanno rischiato di eliminare dai programmi scolastici una materia evidentemente ritenuta superflua per la crescita degli alunni.
Si tratta di un taglio grave, poiché priva gli studenti di conoscenze indispensabili. Non si tratta solo di imparare a memoria, con visione ottocentesca, i nomi degli affluenti, dei mari e delle capitali. Oggi studiare la geografia, e lo testimonia il nostro Atlante on line, significa conoscere i grandi problemi mondiali, come quelli ambientali, socio-economici, politici e culturali. In un mondo globalizzato e sempre più multietnico, geografia è sinonimo di interconnessioni. La geografia ci avvicina all’altro, che è sempre più prossimo: il nostro vicino, il nostro collega, il nostro amico. Conoscendo le loro storie e quelle del loro paese di origine, forse si diventa meno diffidenti, meno paurosi e più curiosi e disposti al dialogo.
Ragionando in questi termini, il suffisso “geo” finisce per caratterizzare diverse discipline. È così la politica diventa geopolitica, l’economia geoeconomia, la società geosocietà. Ridurre l’insegnamento della geografia significa rinunciare a tutto questo e permetter all'istruzione di chiudersi al mondo.