Articolo tratto da: http://www.ufoonline.it/2012/04/30/aspa ... -di-reportIeri su RaiTre è andato in scena il consueto appuntamento con Report. Si è parlato di aspartame un composto dolcificante a basso contenuto calorico. Da anni si trascina un dibattito sulla sua pericolosità.
L'Aspartame è composto da due aminoacidi (acido aspartico, 40%, e fenilalanina, 50%) e da metanolo (10%) ed essendo 200 volte più dolcificante zucchero si è rivelato una miniera d'oro per chi ne detiene i brevetti.
Scoperto nel 1965 da un chimico (J. M. Schlatter) che lavorava per la Searle, è stato approvato dall'FDA nel 1981. Da allora è partita una guerra di pubblicazioni scientifiche, alcune ritengono l'aspartame completamente sicuro, altre non solo nocivo ma addirittura canceroso. Report ha gettato benzina sul fuoco, descrivendo un quadro a tinte fosche. Dov'è la verità?

Dunque ricapitolando, l'aspartame sarebbe ricollegato ad un elevato rischio di cancerogenicità (linfomi) nel suo uso quotidiano. Esisterebbero poi dei devastanti effetti neurologici. Insomma oltre a quello dello sviluppo tumorale, cadono molti altri sospetti, che vanno dal rischio di morte cardiaca improvvisa, a gravi malattie neurologiche. Per questo nel 2008 è stato effettuata una nuova indagine (basata su questionari alimentari) da ricercatori del governo presso il National Cancer Institute e finanziato in gran parte da fondi economici federali. Ancora una volta il risultato è stato che non è provata la correlazione tra le patologie tumorali e l'uso del dolcificante sotto le dosi consigliate.
Eccoci arrivati proprio al punto dirimente la Dose giornaliera. Ogni elemento, ogni sostanza può essere ipoteticamente cancerogena. Le stesse considerazioni che si possono fare le molecole dell'aspartame possono farsi anche per l'alcol etilico, per i fosfati, per la caffeina. Se una persona beve 140 caffè probabilmente la dose si rivelerà letale.
Per questo ogni indagine scientifica valuta sempre le quantità in gioco, cioè la quantità di una sostanza che assunta giornalmente per tutta la vita non crea problemi. Bene, la dose giornaliera ammissibile di 50 mg/kg di peso corporeo è attualmente fissata in Europa a 40 mg/kg.
Lo studio italiano che ha riaperto il dibattitoSu report si faceva menzione di uno studio bolognese che avrebbe provato la correlazione tra uso di aspartame e pataologie linfomiche e tumorali. Trattasi dell'ormai celebre Studio Ramazzini.
In tale studio si rileva che l'aspartame (APM) deve essere considerato cancerogeno anche a livelli di 20 mg/kg di peso, cioè la metà dell'ADI europea (40 mg/kg). Arbitrariamente il Ramazzoti dunque riduce la quantità giornaliera sicura. Eppure esiste una raccolta di 500 studi e articoli indipendenti usciti negli ultimi 25 anni (Critical Review in Toxicology, 2007), che confermerebbero la sicurezza del prodotto. Tutti collusi?
Ma mettiamo per assurdo di prendere i risultati del Ramazzini per buoni (cosa che non ha fatto neanche l'agenzia europa per la sicurezza alimentare). Per una persona di 50 kg, 20 mg/kg di aspartame equivalgono a circa 3 kg di yogurt dolcificato con aspartame. Anche considerando diversi cibi, occorre assumere ogni giorno, contemporaneamente, qualcosa come 2 litri di Coca-diet + 0,5 kg di yogurt + 300 g di marmellata dolcificata + 2 caffè con aspartame. Con un tale regime alimentare seguito per anni si morirebbe prima per scompensi cardiaci o sovrappeso, diabete, patologie legate ai trigliceridi alti o al colesterolo fuori controllo, più che per l'aspartame.
L'Europa ribadisce che l'Aspartame è sicuroFacevamo prima riferimento al pronunciamento dell'Agenzia Europea per la sicurezza alimentare che si trova a Pama. E proprio l'Efsa ha ribadito pochi mesi fa che « L'aspartame non è cancerogeno » Il gruppo di esperti scientifici dell'Efsa, provenienti da 12 Paesi dell'Ue, che ha valutato i risultati di uno studio del 2005 condotto dalla Fondazione europea Ramazzini di Bologna sulla cancerogenicità dell'aspartame assunto a lungo termine quindi ha smontato pezzo per pezzo la fattibilità delle tesi del Ramazzini.

« Abbiamo esaminato altri studi spiega Iona Pratt, tossicologa del comitato di esperti dell'Efsa condotti su topi e ratti negli anni ' 70 e ' 80, oltre ai dati fornitici dalla Fondazione Ramazzini sul suo studio. Il leggero incremento di linfomi e leucemie nei ratti continua Pratt non è stato ritenuto correlato all'aspartame quanto piuttosto, probabilmente, all'incidenza di fondo di alterazioni infiammatorie ai polmoni. Nè è stata trovata alcuna correlazione tra l'aumento della dose e la risposta dell'organismo » .
Storia finita? C'è da scometterci che ogni tanto rispunterà qualche studio allarmistico. Report ne darà notizia, così tanto per fare un servizio pseudo scientifico. Intanto se avete voglia di un caffè buttate l'aspartame e prendetevi un pò di zucchero, non perchè vi potrebbe venire un linfoma, semplicemente perchè è più buono!