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MessaggioInviato: 23/07/2012, 21:00 
Il raggiro del debito.Com'è possibile che tutti i paesi siano in debito con le banche?

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Non è possibile capire il sistema bancario mondiale se non si tiene conto dei retroscena. Ciò non si insegna a scuola e nessun economista in giacca e cravatta, né alcun corrispondente del telegiornale, vi dirà mai la verità in proposito. Alcuni di loro non sanno quello che sta succedendo perché sono stati programmati dal sistema dell'istruzione a credere in assurdità, mentre altri semplicemente non vogliono che sappiate. I fondamenti della manipolazione che mira alla creazione di un governo, un esercito, una banca e una valuta mondiali si basano su quella truffa clamorosa che chiamiamo sistema bancario. Una volta che la gente capisce come questo funziona, si rende conto facilmente di come pochi possano controllare la vita di tutti gli altri.

Alle banche viene dato il potere di "creare" denaro, il che significa "creare" denaro che non esiste, noto come credito. Questo non gli costa niente, ma dal momento in cui questo credito viene fatto teoricamente esistere, le banche possono cominciare a caricarlo di interessi. E' questo il sistema che controlla la vita di tutti. Ma va anche oltre. Quando prendi un prestito, la banca "crea" il credito pari all'ammontare del prestito richiesto, diciamo 20.000 sterline.

Anche se solo in teoria, questo è comunque denaro "nuovo". Ma tu non rimborserai solo 20.000 sterline, perché sopra quel prestito dovrai pagare gli interessi. L'interesse non è stato "creato" dalla banca, ma deve comunque essere ricavato da qualche parte. Da dove allora?

Dalla ricchezza e dal credito che già circola nel mondo.

In questo modo, fin dalle sue origini, questo folle sistema bancario risucchia la vera ricchezza del pianeta sotto forma di interesse relativo ad ogni prestito concesso a persona, azienda o governo. Questo ha inoltre consentito alle banche di prestare denaro non esistente in quantità ancora maggiore e di far sprofondare sempre di più nel debito il mondo. La ricchezza accumulata e la capacità di concedere crediti supera ogni immaginazione, ed è assai superiore a quella degli Stati Uniti, il paese più ricco della Terra. In realtà, le banche possiedono gli Stati Uniti, così come possiedono quasi tutti i paesi del mondo. I banchieri hanno usato questa ricchezza e questa montagna di crediti per comprare e controllare le compagnie petrolifere globali, le multinazionali di ogni genere, i media, le industrie di armamenti, le aziende farmaceutiche, i politici, i "consiglieri" politici e praticamente tutto quello che gli serve per controllare il mondo. Le stesse poche persone e famiglie possiedono tutto!

Nascondono questa verità dietro le organizzazioni di facciata, un insieme di aziende con i loro direttori burattini, e il loro desiderio di rimanere nell'ombra viene assolutamente rispettato da patetici mezzi di informazione e dal sistema dell'istruzione. Solo i Rockefeller e i Rothschild controllano una rete incredibile di banche, compagnie petrolifere, multinazionali, compagnie aeree e numerose altre organizzazioni. La Chase Manhattan Bank dei Rockefeller/Rothschild ha di per sé abbastanza potere da scatenare, volendo, il panico finanziario globale.

Nel 1995 la Chase si è fusa con la Chemical Bank che aveva già assorbito la Manufactures Hanover. Questa concentrazione di potere è incredibile. Ma i veri controllori di questi imperi vengono celati al pubblico grazie a uomini ombra, trust, fondazioni e compagnie. L'abilità dei Rockfeller di nascondere il loro reale potere è fenomenale. Ma con i Rothschild tale abilità sfiora il genio. In particolare è dalla Seconda Guerra Mondiale che essi cercano di promuovere l'immagine di un potere il declino che opera fuori della grande lega. Sciocchezze. Sono loro la grande lega insieme ad altri elementi dell'Elite Globale.

Controllando la creazione del credito, i banchieri possono provocare boom o crolli economici, sia a livello nazionale che internazionale, ogni volta che vogliono realizzare le proprie ambizioni. Una depressione economica non è causata da un crollo nella domanda di beni e servizi. Non è la gente a decidere che alcuni servizi o alcuni prodotti non servono più. La depressione economica si viene a creare quando non ci sono in circolazione abbastanza pezzi di carta e "denaro" elettronico con cui pagare quelle merci e quei servizi. E chi controlla l'ammontare di credito monetario in circolazione? Le banche.

Se vogliamo causare una depressione per un secondo fine, come nella Germania e negli Stati Uniti prima della guerra, esse adottano misure per ridurre l'ammontare del denaro in circolazione. Riducono il numero di prestiti concessi e alzano i tassi di interesse.

Ciò è estremamente vantaggioso per le banche più grandi. La gente infatti deve continuare a pagare gli interessi sui prestiti prima dell'architettato collasso economico e se viene meno a questi pagamenti, le banche le sottraggono i suoi beni e aumentano nell'ordine di centinaia di migliaia il numero di fattorie, aziende e case di loro proprietà. Durante una depressione con ogni pagamento di interesse da parte di chi continua a rimborsare i propri prestiti sempre più denaro viene tolto dalla circolazione senza essere rimesso nel ciclo economico, e ciò contribuisce ad aggravare la crisi.

Questo processo di riduzione del denaro in circolazione che causa la depressione economica si può osservare in ogni momento. Gli economisti e i loro tirapiedi, i politici e i giornalisti economici, definiscono tutto questo come parte del "ciclo economico". Fandonie.

La terribile depressione degli anni Trenta, in cui morirono di fame uomini, donne e bambini in un mondo di abbondanza, fu causata dal fatto che le banche ritirarono il denaro dalla circolazione, rifiutando di concedere prestiti. Non è che la gente non volesse mangiare; semplicemente non poteva permettersi di comprare cibo, perché il denaro era stato intenzionalmente ritirato dalla circolazione. Ma chi fu "addentro alle segrete cose" può riassumere meglio di me la situazione che sono andato delineando. Ecco ciò che disse a questo proposito Robert H. Hemphill, un dirigente della Banca della Riserva Federale di Atlanta:

<<E' un pensiero sconcertante. Dipendiamo totalmente dalle banche commerciali. Qualcuno deve prendere in prestito ogni dollaro che è in circolazione, contante o credito. Se le banche creano denaro sintetico in grande quantità noi siamo ricchi, altrimenti moriamo di fame. Siamo assolutamente privi di un sistema finanziario permanente. Quando si arriva ad avere un quadro completo della situazione, la tragica assurdità della nostra situazione disperata sembra quasi incredibile, ma di fatto è così. E' la materia più importante su cui dovrebbe investigare e riflettere le persone intelligenti. E' così che la nostra attuale civiltà potrebbe crollare, a meno che non si arrivi a una maggiore comprensione del fenomeno e non si adottino al più presto le misure necessarie>>.

Non c'erano soldi, si disse alla gente, per costruire le case e sfamare la popolazione [e oggi si racconta la favoletta che non ci sono soldi per pagare i servizi pubblici, le pensioni e gli stipendi degli statali, ndr]. Ma improvvisamente, quando per l'Elite Globale giunse il momento di fare la guerra, ecco che il denaro a disposizione per finanziare Hitler, il Giappone e lo sforzo bellico degli Stati Uniti divenne illimitato.

Si sente spesso dire dalla gente che il denaro per fare le guerre non manca mai. Certo che non manca, perché i banchieri che controllano il sistema economico mondiale vogliono quelle guerre. Non vogliono che la gente abbia delle belle case e la pancia piena e riceva un'istruzione appropriata, perché poi diventerebbe assai più difficile da controllare. Non fu la tanto strombazzata politica del "Nuovo Corso" di Franklin Roosevelt a porre fine alla depressione degli anni Trenta, ma furono le banche che rimisero in circolazione il denaro per finanziare la guerra che stavano creando.

Ecco la verità riguardo alla vita sulla Terra: il freddo, la fame, la mancanza di un'abitazione o l'indigenza non sono in nessun caso inevitabili. Tutte queste cose sono causate dalla mancanza di quei pezzi di carta e numeri elettroni che chiamiamo denaro e dagli interessi che su di esso vengono imposti. Potremmo cambiare questa situazione oggi stesso se solo volessimo.

A controllare il sistema finanziario mondiale e il succedersi di boom e crisi economiche sono solo tredici persone, i membri della Commissione bancaria internazionale di Ginevra, in Svizzera, fondata da David Rockfeller, su incarico dell'Elite, nel 1972. La Commissione è composta da due membri rispettivamente della Riserva Federale statunitense, della Banca d'Inghilterra, delle banche centrali di Germania, Francia e Svizzera, e di un solo membro delle banche centrali di Olanda, Austria e Scandinavia.

Ha la sua agenzia di servizi segreti nota come "Four-I" (quattro I), l'International Intelligence Information Institute. Questa elite delle banche è controllata da famiglie come i Rothschild, i Rockefeller, i Bilt e i Goldberg. Legata alla Commissione è la Banca dei Regolamenti Internazionali, anch'essa con sede in Svizzera. Contribuisce a coordinare le politiche della banche centrali nazionali, come fa negli Stati Uniti la Riserva Federale, il cartello di banche private che decide i tassi economici e di interesse americani, senza curarsi minimamente dell'opinione di quei burattini dei presidenti e dei politici.

La maggior parte degli americani non si rendono neanche conto che la Riserva Federale è un'organizzazione privata. Essi credono:
a) che il governo non possa essere così stupido o corrotto da permettere a un cartello di banche private di governare il paese (sbagliato!) o
b) che la parola "federale" significa che essa fa parte del governo (ugualmente sbagliato!).

Nel Regno Unito, ci viene venduta l'illusione che la Banca d'Inghilterra sia nazionalizzata e quindi sotto il controllo del governo. La Banca d'Inghilterra è uno dei punti focali della rete finanziaria dell'Elite, ed ha continuato ad essere controllata dall'Elite dopo che è stata nazionalizzata dal Governo laburista del dopoguerra, diventando una banca privata non ufficiale.

L'intero castello di carte e il controllo della razza umana si basa sull'imposizione di interessi sul denaro. La questione dell'interesse è cruciale. Non c'è niente di male nel denaro se esso viene usato solo come strumento di scambio per beni e servizi. E' quando si cominciano a imporre interessi sul denaro, la maggior parte del quale non esiste nemmeno materialmente, che sorgono enormi pericoli. A quel punto si può ricavare più denaro solo manipolando pezzi di carta e numeri elettronici di quanto se ne possa ricavare producendo beni essenziali e servizi che rispondono alle esigenze della gente. Con l'imposizione di interessi, il denaro insegue quelli che ce l'hanno già e ignora chi non ne ha. Le abissali divisioni sociali e finanziarie del mondo sono provocate dall'imposizione di interesse sul denaro. La produzione viene modificata sulla base dell'avidità e non della domanda, e i ricchi si arricchiscono, mentre i poveri si impoveriscono. Spesso non è il costo di una casa che impedisce alla gente di comprarla, ma il fatto che ne dobbiamo comprare tre o quattro per averne una!

Non c'è alcuna ragione per cui un governo non possa stamparsi i suoi soldi privi di interesse e prestarli, senza gravarli d'interesse alla popolazione affinché si compri una casa, magari con una piccola tassa una-tantum per coprire i costi di amministrazione. L'unica cosa che frena questa soluzione è la mancanza di volontà da parte dei politici appartenenti a tutti i partiti, controllati direttamente dall'Elite o dai suoi manipolatori economici. Pensate a come le tasse potrebbero essere drasticamente ridotte, o addirittura abolite,se i nostri governi - in altre parole, la gente - non dovessero rimborsare cifre stratosferiche sotto forma di interessi su denaro "preso in prestito" dalle banche. Un amico che lavora nel settore finanziario mi ha detto che per ogni sterlina o dollaro esistente in contante, ne esistono (o meglio non esistono!) altri 30 milioni sotto forma di "credito" elettronico. Il pastore Sheldon Emery ha descritto molto bene questo sistema di creazione del debito da parte del governo nel suo libro, Billions For The Banks, Debts For The People:

<<Il governo federale, avendo speso più di quanto ha incassato dai suoi cittadini in termini di tasse, ha bisogno, mettiamo, di 1 miliardo di dollari. Dal momento che non ha i soldi (il Congresso ha rinunciato alla sua facoltà di "crearlo"), il governo deve andare a chiedere ai "creatori" 1 miliardo di dollari. Ma la Riserva Federale, una compagnia privata, non concede denaro tanto facilmente! I banchieri sono disposti a consegnare 1 miliardo in contanti o sotto forma di credito al governo federale solo se quest'ultimo lo rimborserà con gli interessi! Così il Congresso autorizza il Ministero del Tesoro a stampare 1 miliardo di dollari in buoni del tesoro, che vengono poi consegnati ai banchieri della Riserva Federale. La Riserva Federale paga il costo della stampa del miliardo di dollari (circa 1.000 dollari) e lo consegna al governo, il quale lo usa per pagare le sue obbligazioni. Quali sono i risultati di questa fantastica transazione? Beh, 1 miliardo di dollari va a sanare le fatture del governo, ma il governo ha ora indebitato la gente nei confronti delle banche per una cifra pari agli interessi imposti su 1 miliardo di dollari! Decine di migliaia di simili transazioni sono avvenute dal 1913 [quando la Riserva Federale è stata creata] cosicché negli anno Ottanta, il governo statunitense si è indebitato nei confronti dei banchieri per più di 1 miliardo di miliardi di dollari, su cui la gente paga più di 100 miliardi di dollari all'anno di interesse senza alcuna speranza di riuscire a rimborsare il capitale... [Oggi le cifre sono molto più alte]... Probabilmente i nostri figli e le generazioni future continueranno a pagare per l'eternità! Voi dite, "E' terribile!" Si, lo è, ma vi abbiamo mostrato solo una parte di questa sordida storia. All'interno di questo scellerato sistema, quei buoni del tesoro sono ora diventati "patrimonio" delle banche del Sistema della "riserva" per "creare" ulteriore "credito" da dare in prestito. Gli attuali fabbisogni di "riserve" gli permettono di usare quel miliardo di dollari in buoni del tesoro per "creare" 15 miliardi in nuovo "credito" da prestare agli Stati, ai Comuni, ai privati e alle aziende. Oltre all'originale miliardo di dollari, essi potrebbero avere 16 miliardi di "credito creato" dal pagamento degli interessi sui prestiti, mentre l'unico costo da loro sostenuto equivale ai 1.000 dollari della stampa del miliardo originale! Dal momento che il Congresso statunitense non emette denaro costituzionale dal 1863, se la gente vuole avere i soldi sufficienti a portare avanti attività commerciali, è obbligata a prendere in prestito il "credito creato" dai banchieri del monopolio e a pagare loro interessi da usura!>>

Il termine "denaro costituzionale" allude alla Costituzione degli Stati Uniti, che afferma: "Il Congresso avrà il potere di coniare il denaro e regolarne il valore". Purtroppo, vuoi per caso o di proposito, essa non dice che il Congresso avrà sempre il potere di coniare denaro e regolarne il valore, e che nessun altro potrà fare queste cose. Le conseguenze di ciò sono state abbastanza spaventose per l'America e per il mondo: nel 1910, il debito federale era solo di 1 miliardo, o 12,40 dollari a persone. I debiti statali e locali erano molto ridotti o inesistenti; nel 1920, solo sette anni dopo che la Riserva Federale era stata fondata, il debito del governo statunitense ammontava a 24 miliardi di dollari, 228 dollari per ogni cittadino; nel 1960, il debito nazionale era di 284 miliardi di dollari o 1.575 dollari a testa; nel 1981, il debito salì a un miliardo di miliardi di dollari e da allora è andato aumentando sempre più. Se gli Stati Uniti nella loro interezza venissero ceduti ai banchieri come risarcimento dei debiti, ci vorrebbero ancora due, forse tre America per saldare completamente i debiti!

Non fu senza ragione che Thomas Jefferson, uno dei padri fondatori, disse:
<<Se il popolo americano permetterà mai alle banche private di controllare l'emissione del denaro, dapprima attraverso l'inflazione e poi con la deflazione, le banche e le compagnie che nasceranno intorno... [alle banche] ...priveranno il popolo dei suoi beni finché i loro figli si ritroveranno senza neanche una casa sul continente che i loro padri hanno conquistato>>.

Dopo gli anni Sessanta, il governo del Regno Unito pagava ogni anno 1 miliardo di sterline di interesse sui prestiti. Nel 1993 la cifra era salita a 24,5 miliardi. Il governo aveva preso dei prestiti per pagare gli interessi sui prestiti mentre il capitale non era ancora stato rimborsato.
Confrontate quei 24,5 miliardi di sterline spese per pagare gli interessi con i 33 miliardi spesi quell'anno per la sanità e gli 11 miliardi che sono andati all'istruzione. Non lamentatevi se mancano i libri scolastici o se gli edifici vanno a pezzi. I banchieri devono pur mangiare, no?
La creazione del debito attraverso l'imposizione di interesse rende anche possibile la conquista del mondo da parte di una minoranza. I banchieri possono accumulare o manipolare affari concedendo o rifiutando prestiti.

Un tipico scenario si verifica con lo sviluppo dell'agricoltura e l'allevamento basata su grandi aziende, che utilizzano tecniche industriali, insetticidi, erbicidi, fertilizzati chimici e con le multinazionali che utilizzano OGM. Ci viene raccontato che tali aziende assicurerebbero profitti più alti, in realtà è vero il contrario: sono le piccole aziende che utilizzano le tecniche della bioagricoltura a generare maggiori profitti.

Nonostante questo, succede che la produzione agricola è quasi tutta effettuate dalle prime aziende, perché le banche elargiscono in abbondanza crediti alle prime, mentre li rifiutano alle seconde. Non bisogna farsi impressionare dalla capacità di creare profitto delle multinazionali: in realtà, una tipica multinazionale, di solito fa profitti intorno al 2-3% del fatturato, ma richiede ogni anno nuovi investimenti per circa il doppio. Quindi le multinazionali possono affermarsi e svilupparsi solo se sono finanziate dalle banche, in caso contrario fallirebbero nel giro di qualche anno.

Un altro scenario di conquista è quello in cui i banchieri dell'Elite, tutti insieme, rifiutano prestiti a una particolare azienda o compagnia multinazionale. Questo riduce il suo valore in borsa. A questo punto, quando il prezzo delle sue azioni in borsa precipita, i banchieri comprano grossi blocchi di azioni a prezzi stracciati. Poi cambiano improvvisamente idea e concedono il prestito, aumentando così il valore delle azioni dell'azienda. Allora le banche o vendono le azioni realizzando un buon profitto, o rinsaldano il loro controllo sul consiglio d'amministrazione di quell'azienda.

Cosa fanno le banche una volta acquistato il controllo? Si assicurano che l'azienda prenda sempre più prestiti dalle banche finché viene sommersa dal debito al punto tale che le banche possiedono tutto. E' così che le stesse poche persone hanno finito per possedere tutte le maggiori aziende, i media e così via. Una volta acquisito il controllo dei media, è stato facile, nascondere la verità alla gente e propinarci le menzogne necessarie a fuorviarci e a confondersi.

Niente migliorerebbe le condizioni di vita della gente più velocemente della fine dell'imposizione di interessi sul denaro e della ripresa da parte dei governi della stampa del proprio denaro privo di interesse. Il Presidente Abraham Lincoln si mosse in questo senso creando le banconote "greenbacks", ma venne ucciso poco dopo, nel 1865, da John Wilkes Booth, un presunto agente della casa Rothschild. Anche il Presidente John F. Kennedy propose la stessa soluzione e alcune delle sue banconote prive di interesse sono ancora in circolazione. Ma fu ucciso dall'Elite a Dallas, in Texas, nel 1963.

Fonte: http://www.free-italy.info//2011/07/il- ... he_24.html


Ultima modifica di Atlanticus81 il 23/07/2012, 21:02, modificato 1 volta in totale.


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Sovranità Monetaria: Ford e Edison ne parlavano già nel 1921

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http://www.nocensura.com/2012/07/sovran ... on-ne.html

[i]Leggi l'articolo: Edison e Ford: "assurdo che lo stato emetta titoli (indebitandosi) anziché moneta" (a fine testo Link all'articolo originale pubblicato sul New York Times nel 1921)

La MANCANZA DI SOVRANITA' MONETARIA ha consegnato tutte le nazioni occidentali (e quasi tutte le nazioni del mondo) in mano alle BANCHE, e gli stati sono INDEBITATI: L'Italia negli anni ha pagato COME INTERESSI SUL DEBITO PUBBLICO una somma PARI al debito pubblico stesso: se avesse avuto la SOVRANITA' MONETARIA, cioè avesse emesso direttamente moneta e non titoli sul quale pagare INTERESSI per avere in PRESTITO la moneta, IL DEBITO PUBBLICO NON CI SAREBBE STATO, come dimostrano i dati: vedi http://www.nocensura.com/2012/04/esclus ... biamo.html

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Emhm.... una lettura estiva... per chi volesse approfondire.... [:D] [:I]




Marco Della Luna, Antonio Miclavez

Euroschiavi - Dalla Truffa alla Tragedia - Libro

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Signoraggio, debito pubblico, banche centrali.
Nuova Edizione ampliata e aggiornata.


Fonte: http://www.macrolibrarsi.it/libri/__eur ... hiavi_4_ed

Descrizione di Euroschiavi - Dalla Truffa alla Tragedia - Libro

L’Italia è sempre più povera a causa di un debito pubblico in continuo aumento che comporta un’elevata pressione fiscale.
Il debito pubblico è un’invenzione costruita da politici e banchieri al fine di arricchire gli azionisti privati della Banca Centrale italiana e europea.

In passato, le banche che emettevano denaro lo garantivano con la copertura aurea, si impegnavano a convertire le banconote in oro e sostenevano un costo di emissione. Oggi, le monete non sono coperte da riserve di oro, non sono convertibili e il loro costo di emissione è praticamente zero, ma il guadagno di chi le emette, ossia il signoraggio, è del 100% del valore nominale.

Quando lo Stato domanda soldi alla Banca Centrale paga il costo del valore nominale (e non il solo costo tipografico) con titoli del debito pubblico, ossia impegnandosi a riscuotere crescenti tasse dai cittadini e dalle imprese. Tutto ciò avviene attraverso la Banca Centrale Europea, un mostro giuridico creato dal Trattato di Maastricht, esente da ogni controllo democratico come un vero e proprio Stato sovrano, posto al disopra delle parti.

Euroschiavi svela i segreti e i meccanismi di questo sistema di potere che si è eretto e mantenuto sul fatto di essere ignorato dalla gente, soprattutto dai lavoratori, dai risparmiatori e dai contribuenti, e indica come porre fine legalmente a questo saccheggio.

Il libro è di facile comprensione sia per chi si interessa di politica e finanza sia per il lettore non specialista. Euroschiavi offre un’impressionante documentazione delle modalità con cui il moderno “Signore” (le Banche Centrali) ha costruito un sistema di potere e di leggi che pone al suo servizio lo Stato, il fisco, la Pubblica Amministrazione e tutti noi.
La Costituzione italiana, quella europea, i trattati, le leggi, sono manipolati o disattesi per occultare i traffici e gli interessi dei grandi banchieri proprietari delle Banche Centrali che si arrichiscono sulla pelle dei popoli.

Anteprima Euroschiavi -
Dalla Truffa alla Tragedia
LIBRO di Marco Della Luna e Antonio Miclavez


Mentre lavoriamo a questa nuova edizione di Euroschiavi, dilaga nel mondo un movimento spontaneo popolare di ribellione contro lo strapotere dei banchieri internazionali, la finanza tossica delle megatruffe, del ricatto a governi e parlamenti, della proibizione dei referendum popolari, dell’esposizione di governi filobancari, dell’indebitamento globale come metodo di dominazione, sfruttamento delle nazioni, costrizione a rinunciare alla sovranità nazionale. Il movimento nasce nel 2010 con la rivoluzione islandese contro i banchieri che, con le loro speculazioni, appoggiate dai politici, avevano portato l’isola dalla prosperità alla crisi finanziaria. Quella rivoluzione, pur non avendo recuperato la sovranità monetaria ha avuto un clamoroso successo economico. Nel corso del 2011 si sono attivati movimenti di massa in Grecia, Spagna (indignados), USA (Occupy Wall Street), Italia, Giappone.

Il dato più importante è che anche a livello popolare si diffonde la comprensione che esiste un radicale conflitto di interesse tra le classi sociali, e che questo conflitto non è tra “proletari” (lavoratori dipendenti) e “padroni del vapore” (industriali, borghesi – anche un Marchionne è solo una conseguenza, non la causa), bensì tra la società nel suo insieme (che produce e consuma beni e servizi, ricchezza reale) da una parte; e, dall’altra, poche centinaia di persone, appunto le grandi famiglie finanziarie, di cui si conoscono i nomi, le quali si sono impadronite del monopolio mondiale (o quasi) della moneta e del credito, e lo usano a scopi di sfruttamento e dominazione, comperando o ricattando gli organi governativi dei vari Paesi, accaparrandosi a costo zero redditi e assets prodotti dalla società, senza nulla produrre essi stessi, se non disastri economici e sociali, nonché precipitando intere nazioni o classi sociali nella schiavitù del debito e della precarietà, fino a istigare guerre dopo guerre.

Continua a leggere - Anteprima Euroschiavi - Dalla Truffa alla Tragedia

http://www.macrolibrarsi.it/speciali/an ... clavez.php



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martedì 31 luglio 2012

Le poche banche che controllano tutto

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Lo studio, chiamato ‘La rete del controllo globale corporativo’ è stato portato a termine da Stefania Vitali, James B. Glattfelder e Stefano Battiston, a Zurigo, in Svizzera. Il metodo è stato quello di sviscerare il database con i dati di marketing della Orbis nel 2007, raccogliendo file su più di 30 milioni di operatori economici (imprese e investitori) di tutto il mondo, incluse le posizioni patrimoniali.

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista New Scientist, molto rispettata nel panorama della scienza “mainstream”.

I risultati sono interessanti, anche se in fondo prevedibili.

MASSIVA CENTRALIZZAZIONE

Si evince che ci sono circa 43.000 aziende transnazionali secondo la definizione dell’OCSE. Di queste, 1.318, sono quelle più importanti ed influenti Questo nucleo ha tre caratteristiche importanti.

1. Tra di loro, generano il 20% del reddito mondiale.

2. Si possiedono l’un l’altra.

Il database Orbis ha chiaramente dimostrato che la maggior parte delle azioni di queste società sono di proprietà di altri membri del gruppo dei 1.318. Ciò significa che le imprese più grandi, più redditizie e influenti del mondo si possiedono a vicenda in un unico grande cartello finanziario, o addirittura andando a formare un monopolio. Sono in competizione solo a livello nominale.

3. Il nucleo centrale possiede tutte le altre 43.000 aziende transnazionali.

Queste aziende generano un altro 60% del reddito mondiale. Ne deduciamo quindi che il controllo arrivi a livelli così capillari da formare un monopolio quasi totale.

Oltre a queste 3 caratteristiche del nucleo centrale, ci sono due osservazioni ancora più scioccanti da fare:

4. L’80% del controllo totale è nelle mani di un gruppo ancora più piccolo formato da 737 aziende.

5. Ultimo ma non meno importante: Spingendoci ancora più in alto, solo 147 aziende controllano direttamente il 40% della ricchezza totale.

CONCLUSIONE

Sotto a questo paragrafo troverete la “top 50#8243; della lista.

Come si può vedere da questo elenco, sono tutte banche o altri istituti finanziari.

Quindi no, non è un’iperbole dire che il sistema bancario è Uno. Non stiamo esagerando, quando diciamo che è un unico cartello enorme. Che le banche possiedono tutto, inclusi tutti i principali settori industriali. L’industria del petrolio, delle armi, dei farmaci, quella alimentare, delle telecomunicazioni, ecc. Si tratta di un unico, massivo, monopolio. Controllato dall’alto verso il basso.

Il Potere Monetario è reale e questi ricercatori svizzeri ci hanno fatto un favore sviscenando i numeri.

Restano però ancora degli interrogativi da porsi: Come agiscono queste aziende, se sono tutte controllate dalle stesse persone?

Le cosiddette “Teorie del complotto” (per le masse) acquisiscono sempre più valore e trovano conferme nei dati reali. Semplicemente la gente non conosce la natura umana. Le persone cospirano praticamente in ogni campo. Sarebbe così sorprendente pensare ad un complotto per il dominio globale?

1 BARCLAYS PLC GB 6512 SCC 4.05

2 CAPITAL GROUP COMPANIES INC, THE US 6713 IN 6.66

3 FMR CORP US 6713 IN 8.94

4 AXA FR 6712 SCC 11.21

5 STATE STREET CORPORATION US 6713 SCC 13.02

6 JP MORGAN CHASE & CO. US 6512 SCC 14.55

7 LEGAL & GENERAL GROUP PLC GB 6603 SCC 16.02

8 VANGUARD GROUP, INC., THE US 7415 IN 17.25

9 UBS AG CH 6512 SCC 18.46

10 MERRILL LYNCH & CO., INC. US 6712 SCC 19.45

11 WELLINGTON MANAGEMENT CO. L.L.P. US 6713 IN 20.33

12 DEUTSCHE BANK AG DE 6512 SCC 21.17

13 FRANKLIN RESOURCES, INC. US 6512 SCC 21.99

14 CREDIT SUISSE GROUP CH 6512 SCC 22.81

15 WALTON ENTERPRISES LLC US 2923 T&T 23.56

16 BANK OF NEW YORK MELLON CORP. US 6512 IN 24.28

17 NATIXIS FR 6512 SCC 24.98

18 GOLDMAN SACHS GROUP, INC., THE US 6712 SCC 25.64

19 T. ROWE PRICE GROUP, INC. US 6713 SCC 26.29

20 LEGG MASON, INC. US 6712 SCC 26.92

21 MORGAN STANLEY US 6712 SCC 27.56

22 MITSUBISHI UFJ FINANCIAL GROUP, INC. JP 6512 SCC 28.16

23 NORTHERN TRUST CORPORATION US 6512 SCC 28.72

24 SOCIÉTÉ GÉNÉRALE FR 6512 SCC 29.26

25 BANK OF AMERICA CORPORATION US 6512 SCC 29.79

26 LLOYDS TSB GROUP PLC GB 6512 SCC 30.30

27 INVESCO PLC GB 6523 SCC 30.82

28 ALLIANZ SE DE 7415 SCC 31.32

29 TIAA US 6601 IN 32.24

30 OLD MUTUAL PUBLIC LIMITED COMPANY GB 6601 SCC 32.69

31 AVIVA PLC GB 6601 SCC 33.14

32 SCHRODERS PLC GB 6712 SCC 33.57

33 DODGE & COX US 7415 IN 34.00

34 LEHMAN BROTHERS HOLDINGS, INC. US 6712 SCC 34.43

35 SUN LIFE FINANCIAL, INC. CA 6601 SCC 34.82

36 STANDARD LIFE PLC GB 6601 SCC 35.2

37 CNCE FR 6512 SCC 35.57

38 NOMURA HOLDINGS, INC. JP 6512 SCC 35.92

39 THE DEPOSITORY TRUST COMPANY US 6512 IN 36.28

40 MASSACHUSETTS MUTUAL LIFE INSUR. US 6601 IN 36.63

41 ING GROEP N.V. NL 6603 SCC 36.96

42 BRANDES INVESTMENT PARTNERS, L.P. US 6713 IN 37.29

43 UNICREDITO ITALIANO SPA IT 6512 SCC 37.61

44 DEPOSIT INSURANCE CORPORATION OF JP JP 6511 IN 37.93

45 VERENIGING AEGON NL 6512 IN 38.25

46 BNP PARIBAS FR 6512 SCC 38.56

47 AFFILIATED MANAGERS GROUP, INC. US 6713 SCC 38.88

48 RESONA HOLDINGS, INC. JP 6512 SCC 39.18

49 CAPITAL GROUP INTERNATIONAL, INC. US 7414 IN 39.48

50 CHINA PETROCHEMICAL GROUP CO. CN 6511 T&T 39.78

http://www.neovitruvian.it/2012/07/26/l ... ano-tutto/


Fonte
http://www.henrymakow.com/banking_cartel.html


Ultima modifica di Wolframio il 01/08/2012, 17:34, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 07/08/2012, 03:07 
Appello per un audit dei cittadini sul debito pubblico
http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... _ID=240445



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MessaggioInviato: 08/08/2012, 19:15 
"E' un bene che il popolo non comprenda il funzionamento del nostro sistema Bancario e Monetario, perchè se accadesse credo che scoppierebbe una rivoluzione prima di domani#65279; mattina"
Henry Ford, (1863-1947)

Forse è giunto il momento di capirlo invece..




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MessaggioInviato: 10/08/2012, 22:25 
Il grande inganno della moneta e della finanza in generale si fonda sul fatto che i media tacciono o manipolano volontariamente le notizie affinché la gente, invece di aprirli, tenga gli occhi ben chiusi sulla verità.

Moody’s e il trucco del declassamento dell’Italia: manovra concordata con avvisaglie di dittatura
di Nino Caliendo

Mentre social network ed altre comunità socialweb continuano (quando non si sollazzano con la pubblicazione di foto di minori, per la gioia di pedofili e affini) nella loro ripetitività, incapaci di centrare il vero principale problema e, quindi, rendersi veramente utili nella diffusione della controinformazione seria che vive fuori dai giri di potere, nessuno ha fatto caso che da qualche mese non appaiono notizie di suicidi causati dalla crisi e dalle pressioni economiche feudali di governo ed Equitalia. Eppure, fino alla fine di marzo 2012, massimo fino alla prima decade di aprile, i suicidi di stato si attestavano intorno alle 38 unità, con un’ascesa che era arrivata ad uno al giorno, con equa suddivisione tra nord e sud.

Da quel periodo in poi, non si sono più lette notizie sull’argomento.

Significa che, dopo quel periodo, non si sono verificati ulteriori suicidi causati dalla crisi? Oppure, più verosimilmente, i suicidi si verificano (eccome!) ogni giorno, ma ai media è stato imposto (in cambio di ovvii piaceri) di non darne notizia, prendendo esempio dal fare di quel signore che durò un ventennio e che si autodefiniva “duce”?

Le notizie si possono dare o non dare, a seconda della convenienza, assassinando l’anima filosofica del diritto all’informazione. Poi, si possono manovrare, pilotare, facendo “dire” alla notizia solo quello che conviene a noi, con un’interpretazione ad arte, suggestionale e subliminale, da parte dell’estensore.

Prendete, per esempio, l’ultima diffusione dei dati degli incidenti sul lavoro: si è comunicato un numero e si è detto che c’era stato un calo in confronto ai periodi precedenti. Matematicamente e apparentemente, ma solo apparentemente, il discorso non fa una grinza: vero, la cifra è scesa. Ci si è “solo” dimenticati di parlare del calo sensibile di posti di lavoro e del conseguente aumento della disoccupazione!

Se leggiamo quei dati a 360 gradi (come, in effetti, andrebbero letti) e, anziché confrontare in malafede solo cifre, facciamo riferimento al rapporto molto più reale e onesto “numero occupati / incidenti sul lavoro”, constateremo che la percentuale degli infortuni è salita sensibilmente. Altro che diminuita!

Ma, nei social network e affini, nessuno ci ha fatto caso: come nessuno ha fatto caso ad altre cose serie, essendosi abbondantemente dimostrati incapaci di veicolare la seria informazione non di regime.

Com’è anche sfuggita la notizia vera, nascosta dietro il paravento informativo che gira da qualche giorno: Moody’s, l’agenzia di rating internazionale, ha peggiorato il giudizio sui titoli di Stato italiani di due gradini, passandoli da A3 a Baa2, vale a dire di appena due livelli sopra lo status di “spazzatura” che viene normalmente attribuito ai titoli di stato dei paesi del terzo mondo.
Questa la notizia ufficiale (un favore a Monti e parlamentari italiani di regime da parte dei poteri forti internazionali) che ha provocato la finta indignazione di tutti, Monti, UE e partiti italiani della pagnotta in testa.

Ma cosa c’è effettivamente dietro questa notizia? E’ molto facile da capire: basta leggere tra le righe.
A far paura è il rischio di contagio dalla Grecia e dalla Spagna, ma anche il clima politico che, con l’avvicinarsi delle elezioni della prossima primavera 2013, – spiega

Moody’s nella nota, – rappresenta un’ulteriore fonte di rischio, nonostante le positive misure intraprese dal governo Monti.

Traduzione: gli spagnoli, sicuramente più intelligenti e consapevoli dei propri diritti degli italiani, e il comportamento dei greci nelle loro elezioni con le relative visibili conseguenze, possono, con il loro esempio, influenzare “negativamente” (ovviamente, il “negativamente” và interpretato a seconda dei punti di vista) gli italiani che si recheranno alle urne per le elezioni politiche del 2013. Da qui, il pericolo per il valore dei titoli di Stato italiani, nonostante il lavoro del governo Monti sia esemplare.

Quale sia questo lavoro esemplare del governo Monti non è dato sapere.

Agli italiani risulta che nessun taglio è stato fatto alle spese per la politica, niente si è tolto alle inutili forze armate, il Vaticano continua a mungere dalle casse dello Stato, etc, etc.

Invece, la pressione fiscale, tra nuovi balzelli ed aumenti dei vecchi sui ceti meno abbienti, è diventata insostenibile (i ricchi, invece, non piangono, come non piangono le mafie con appalti tipo Tav imposti alla popolazione con le armi dei servi dello Stato padrone), i cittadini muoiono per i tagli alla sanità, chiedono l’elemosina per strada grazie ai tagli alla previdenza e alle pensioni da fame, la scuola e l’istruzione languono senza avere nemmeno i soldi per comprare la carta per la fotocopiatrice, figurarsi se possono emanciparsi con figure professionali esterne per creare le professionalità richieste dal mondo del lavoro, etc, etc.

Quindi? La risposta è sempre tra le righe, come la loro interpretazione: sarebbe opportuno, secondo quanto afferma Moody’s, rinviare le elezioni politiche della prossima primavera, lasciando le cose come stanno, parlamentari pagnottisti inclusi incollati alle loro poltrone (vale a dire che dovremmo sopportare e pagare fior di quattrini, ancora per un bel pezzo, individui inutili come la Carlucci, la Mussolini, la Santanché, per non parlare di Alfano, Gasparri, Bersani, D’Alema, Veltroni, etc), dei quali ben il 90% (non c’è destra o sinistra che tenga) appoggia Monti e ne vota costantemente la fiducia, mentre l’opposizione è ridotta al lumicino con una striminzitala percentuale che a stento rasenta il 10%.

Cose che non si vedevano in Italia dai tempi del fascio e verso un fascio di gran lunga peggiore è quello verso cui ci stanno dirigendo.

Se le elezioni della prossima primavera verranno rinviate, come forti segnali annunciano, non ci troveremo solo di fronte ad una (anche se grave) sospensione di quest’ultimo barlume di Democrazia, ma saremo partecipi passivi del suo funerale!
Ma, poi, seguiranno ripresa e crescita: niente paura!

Fonte: http://atenen.webnode.it/products/moody ... 8.facebook



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MessaggioInviato: 11/08/2012, 12:38 
Cita:
Atlanticus81 ha scritto:
Agli italiani risulta che nessun taglio è stato fatto alle spese per la politica, niente si è tolto alle inutili forze armate, il Vaticano continua a mungere dalle casse dello Stato, etc, etc.

Invece, la pressione fiscale, tra nuovi balzelli ed aumenti dei vecchi sui ceti meno abbienti, è diventata insostenibile (i ricchi, invece, non piangono, come non piangono le mafie con appalti tipo Tav imposti alla popolazione con le armi dei servi dello Stato padrone), i cittadini muoiono per i tagli alla sanità, chiedono l’elemosina per strada grazie ai tagli alla previdenza e alle pensioni da fame, la scuola e l’istruzione languono senza avere nemmeno i soldi per comprare la carta per la fotocopiatrice, figurarsi se possono emanciparsi con figure professionali esterne per creare le professionalità richieste dal mondo del lavoro, etc, etc.

Quindi? La risposta è sempre tra le righe, come la loro interpretazione: sarebbe opportuno, secondo quanto afferma Moody’s, rinviare le elezioni politiche della prossima primavera, lasciando le cose come stanno, parlamentari pagnottisti inclusi incollati alle loro poltrone (vale a dire che dovremmo sopportare e pagare fior di quattrini, ancora per un bel pezzo, individui inutili come la Carlucci, la Mussolini, la Santanché, per non parlare di Alfano, Gasparri, Bersani, D’Alema, Veltroni, etc), dei quali ben il 90% (non c’è destra o sinistra che tenga) appoggia Monti e ne vota costantemente la fiducia, mentre l’opposizione è ridotta al lumicino con una striminzitala percentuale che a stento rasenta il 10%.

Cose che non si vedevano in Italia dai tempi del fascio e verso un fascio di gran lunga peggiore è quello verso cui ci stanno dirigendo.

Se le elezioni della prossima primavera verranno rinviate, come forti segnali annunciano, non ci troveremo solo di fronte ad una (anche se grave) sospensione di quest’ultimo barlume di Democrazia, ma saremo partecipi passivi del suo funerale!
Ma, poi, seguiranno ripresa e crescita: niente paura!


Già... a proposito di chi la "dittatura" la vede dietro
persone come Grillo o dietro le associazioni culturali..... [V]



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Da un articolo di Salvatore Tamburro

LA SUPER BOLLA DEI DERIVATI

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JP Morgan, una delle banche commerciali più potenti al mondo, ha ammesso di aver usato i derivati in maniera così aggressiva da perdere due miliardi di dollari in sole sei settimane. Non è l'unica banca ad avere derivati spazzatura in cassaforte, ma è seguita da una scia di altre banche commerciali, Comuni e fondi di investimento che per adesso continuano a tacere sull'ammontare di codeste sostanze tossiche di cui sono in possesso.

Era circa un anno fa che descrivevo i derivati come strumenti altamente speculativi e scambiati nella più totale assenza di regole. Scrivevo che i derivati non sono altro che delle "scommesse": si scommette che il prezzo dei cereali aumenterà o che quello Stato dichiarerà bancarotta e il tutto viene ben confezionato sotto forma di polizza.

In pratica, si tratta di un accordo tra due parti: un acquirente (detto CDS buyer) e un venditore (detto CDS seller) mediante il quale il venditore si impegna, in cambio di un premio rateale versato dall’acquirente, a pagare una determinata cifra nel caso che ci si trovi di fronte a un credit event, ovvero l’impossibilità di pagare da parte del debitore terzo. In termini molto semplici i CDS sono una sorta di assicurazione sull’insolvenza di un emittente e infatti sono spesso usati proprio con la funzione di polizze assicurative o coperture per chi sottoscrive un’obbligazione.

Non esistono borse ufficiali dove questi strumenti vengono scambiati: gli operatori di banche e fondi comprano e vendono queste polizze chiamandosi l'un l'altro al telefono. I prezzi non sono noti, gli spread denaro/lettera neppure. Si conoscono le informazioni statistiche, medie. Ma nessuno sa veramente cosa avvenga ogni giorno su questo mercato.

Facciamo un esempio pratico: è come se i derivati siano paragonabili all'assicurazione della vostra auto, voi proprietari dell'auto pagate il premio assicurativo ogni 6 mesi od ogni 12 mesi, in caso di incidente, però, avete la garanzia che la vostra assicurazione risarcirà il danno cagionato. Nel caso dei CDS (credit default swap, particolare tipo di derivati) molto spesso l'assicuratore incassa il premio, ma non risarcisce un bel niente in caso di "credit event".

Gli ultimi dati calcolano che l'intero mercato di questi strumenti ammonti a 647 mila miliardi di dollari di valore nominale, ossia 14 volte più grande della capitalizzazione di tutte le Borse del globo e 9 volte più grande del Pil del mondo intero.

I derivati si sono ormai trasformati in un gioco da casinò, senza alcun riferimento all'economia reale, sicché si potrebbe citare la nota battuta di John Maynard Keynes: "quando l'economia è ridotta a un casinò vuol dire che le cose non vanno affatto bene".

Tali strumenti vanno totalmente aboliti dai circuiti finanziari, poichè non sono regolamentati e sono enormentemente distanti dall'economia reale, molto peggio di azioni e obbligazioni scambiate in borsa. Le ripercussioni di questi diabolici strumenti finanziari si riversano sulle spalle dei cittadini qualora si riveli necessario un intervento della "mano pubblica" (ad esempio, quando si scopre che molti Comuni italiani sono carichi di derivati che si rivelano spazzatura, gravando inesorabilmente sui bilanci e sulle casse comunali).

Fonte: http://salvatoretamburro.blogspot.it/20 ... ivati.html



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MessaggioInviato: 11/09/2012, 15:52 
Signoraggio, il falso problema
coloro che lo comprenderanno saranno occupati nello sfruttarlo

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All’incirca quattro–cinque anni fa, nel variegato mondo della controinformazione iniziava a farsi largo un tema ancora poco approfondito, all’epoca, ovvero l’annosa questione del signoraggio. Tra chi da tempo si occupava della questione, spiccavano i nomi, tra gli altri, del professor Giacinto Auriti, di Marco Saba e di Sandro Pascucci, quest’ultimo particolarmente attivo nel mondo della rete. Chi all’epoca si imbatteva nei loro scritti veniva a conoscenza di quella che era descritta come la più grande truffa che il potere esercitava sulla popolazione, una truffa per mezzo della quale la popolazione stessa era tenuta in perenne servitù.

Il termine “signoraggio” etimologicamente si riferisce ad una antica pratica medievale, e indica il diritto del principe, del re o del signore di trattenere una certa quantità di oro al momento del conio di una moneta. Chi possedeva dell’oro poteva portarlo alle fonderie del sovrano, dove il metallo veniva trasformato in moneta. L’effige del sovrano stesso che possedeva il diritto di battere moneta avrebbe garantito l’autorevolezza necessaria affinchè divenisse denaro accettato per gli scambi. Il sovrano quindi garantiva l’autenticità della moneta, ed in cambio tratteneva una percentuale del metallo. Questo diritto del sovrano era propriamente il signoraggio.

Nei nostri giorni, nonostante i pareri tra gli stessi economisti divergano, tra coloro che denunciano tale pratica come truffaldina il signoraggio è generalmente definito quale differenza tra il valore nominale di una banconota e il suo costo di produzione. Una banconota da 100 euro verrebbe ad esempio a costare circa tre centesimi per essere creata, e la differenza tra quei 100 euro (valore nominale) e i 3 centesimi (valore intrinseco) rappresenterebbe il signoraggio (tralasciando di considerare i vari tassi di sconto, che al fine del discorso non rivestono al momento eccessiva importanza).
Questo costo verrebbe quindi pagato dallo stato, costretto a prendere in prestito le banconote così create dalle banche centrali, entità private.

Gli interessi su tale debito verrebbero poi accollati sulla popolazione mediante la tassazione, ed in questo modo gran parte del profitto del lavoro dei singoli andrebbe a finire nelle mani dei banchieri, che non hanno fatto altro che stampare dei pezzi di carta.

Questa è in sintesi la denuncia degli economisti che indicano nella pratica del signoraggio una operazione fraudolenta ai danni dello stato e di conseguenza del singolo cittadino.Ed effettivamente nell’atto di emissione della moneta dal nulla un procedimento truffaldino ha effettivamente luogo, anche se con dinamiche forse più complesse di quanto si possano qui descrivere.
Nell’ambito della denuncia del signoraggio, però, i veri problemi iniziano quando si suggeriscono delle soluzioni, a tale pratica.

E’ opinione alquanto diffusa infatti tra chi analizza tale questione che il problema si risolverebbe se invece dei banchieri privati ad emettere moneta fosse direttamente lo stato. In questo modo, viene spiegato, la moneta sarebbe esente da debito, qualunque cosa questo significhi, e la società tornerebbe a prosperare.

C’è anche chi, preso da grande entusiasmo, è arrivato a proporre anche il reddito di cittadinanza, ovvero un introito garantito dallo stato per ogni cittadino, indipendente dalle sue attività. Si può ben comprendere il motivo per cui una tale proposta abbia ricevuto numerosi consensi.

In questa visione nulla sarebbe più impossibile per lo stato: grandi opere, benessere diffuso, una infinita quantità di denaro da spendere. Tutto diverrebbe possibile nel momento in cui il popolo riguadagnasse la sua perduta sovranità monetaria.

Ma tutto questo discorso si sviluppa su di una fallacia enorme. Il problema infatti non risiede nel fatto che siano i banchieri a stampare la cartamoneta a loro piacimento. Il problema consiste nel fatto che ci sia qualcuno che possa creare denaro a piacimento, denaro che non ha alcun corrispettivo reale, ed obbligare la popolazione a farne uso. Che sia il banchiere cattivo, lo stato oppure la fatina del bosco a farlo, il problema rimane.

Nella visione dei signoraggisti lo stato funge da vittima del sistema bancario. In realtà, le banche centrali e i governi agiscono in sintonia; il sistema infatti non reggerebbe se la legislazione degli stati non obbligasse i cittadini ad usare obbligatoriamente il denaro prodotto dalle banche centrali.

Si tratta del corso forzoso. Il corso forzoso impone una certa moneta come unico mezzo legale di tutti i pagamenti, transazioni commerciali e finanziarie nell’ambito del territorio nazionale. Il corso forzoso comporta l’illegalità del baratto e dei pagamenti effettuati in valute straniere, punibili con la reclusione. E’ pure reato il rifiuto della valuta ufficiale come mezzo di pagamento.

Ed è lo stato, ovviamente, a garantire e ad imporre ai cittadini l’uso di una certa moneta. Individuare nelle banche centrali il problema e proporre lo stato come soluzione è quindi un errore, e si svia l’attenzione dal vero cuore del problema. In sintesi, la truffa si dipana in tre momenti:

• la creazione di denaro dal nulla, svincolata da qualsiasi bene reale, a totale discrezione dei dirigenti delle banche centrali
• il corso forzoso, per mezzo del quale gli stati obbligano i cittadini a dover usare esclusivamente la moneta così creata, punendo con sanzioni e la reclusione chiunque faccia uso di un sistema di scambio alternativo
• la riserva frazionaria, che permette al sistema bancario nel suo insieme di moltiplicare infinite volte la quantità di denaro circolante.

Gli esiti di una tale politica sono la perenne inflazione, per mezzo della quale la popolazione viene gradualmente alleggerita della propria ricchezza ed un insieme di capitali fittizi che si moltiplicano su loro stessi fino al momento in cui il sistema si accartoccia sulle sue fragili fondamenta, generando crisi simili a quella che attualmente stiamo attraversando.

Fonte: http://santaruina.it/Signoraggio-il-falso-problema

Per cui, che sia la banca centrale in mano ai privati, che sia lo Stato o qualsiasi altro soggetto a emettere moneta il risultato non cambia. Il problema non è quindi nel soggetto emittente.

Il problema E' LA MONETA stessa! O meglio la MONETA di oggi A VALOR NOMINALE... diverso sarebbe il discorso se parlassimo di MONETA MERCE



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MessaggioInviato: 19/09/2012, 16:57 
Cita:
Atlanticus81 ha scritto:
Per cui, che sia la banca centrale in mano ai privati, che sia lo Stato o qualsiasi altro soggetto a emettere moneta il risultato non cambia. Il problema non è quindi nel soggetto emittente.

Il problema E' LA MONETA stessa! O meglio la MONETA di oggi A VALOR NOMINALE... diverso sarebbe il discorso se parlassimo di MONETA MERCE


Vero... ma se potessi scegliere tra la moneta emessa dallo Stato Italiano
e quella emessa dalla BCE (o dai criminali al seguito) scelgo la prima opzione.

Avv. Marra: Moro e Kenndy uccisi perché contro il Signoraggio



Avv. Alfonso Luigi Marra
http://www.marra.it/

Moro morto per 500 lire?
http://foranastasis.over-blog.it/articl ... 60047.html

La Federal Reserve ha ordinato l'omicidio di Kennedy. Cosa c'è di vero?
http://www.linkiesta.it/blogs/complotti ... z26vWDu7nD



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Cita:
Thethirdeye ha scritto:

Cita:
Atlanticus81 ha scritto:
Per cui, che sia la banca centrale in mano ai privati, che sia lo Stato o qualsiasi altro soggetto a emettere moneta il risultato non cambia. Il problema non è quindi nel soggetto emittente.

Il problema E' LA MONETA stessa! O meglio la MONETA di oggi A VALOR NOMINALE... diverso sarebbe il discorso se parlassimo di MONETA MERCE


Vero... ma se potessi scegliere tra la moneta emessa dallo Stato Italiano
e quella emessa dalla BCE (o dai criminali al seguito) scelgo la prima opzione.

Avv. Marra: Moro e Kenndy uccisi perché contro il Signoraggio



Avv. Alfonso Luigi Marra
http://www.marra.it/

Moro morto per 500 lire?
http://foranastasis.over-blog.it/articl ... 60047.html

La Federal Reserve ha ordinato l'omicidio di Kennedy. Cosa c'è di vero?
http://www.linkiesta.it/blogs/complotti ... z26vWDu7nD


Tratto da: http://miccolismauro.wordpress.com/2012 ... aldo-moro/

Il 10 novembre 1982, in un’aula del tribunale di Roma, Corrado Guerzoni, un intimo amico della vittima, testimoniò che Aldo Moro – che è stato un leader politico per decenni «fu minacciato da un agente del “Royal Institute for In­ternational Affaire” (RTIA), mentre era ancora ministro». Coleman racconta che, durante il processo ai membri delle Briga­te Rosse, «molti di loro testimoniarono di essere venuti a conoscenza dell’implicazione di un alto funzionario degli Stati Uniti nel piano per uccidere Moro».

Tra il giugno e il luglio del 1982, «la vedova di Aldo Moro testimoniò che l’omicidio di suo marito era stato il risultato dì una serie di minacce alla sua vita, mosse da qualcuno, che lei definì una figura molto importante della politica degli Stati Uniti”. Quando il giudice le chiese se poteva dichiarare alla Corte cosa aveva detto precisamente questa persona, Eleonora Moro ripeté esat­tamente lo stesso concetto espresso da Guerzoni: «Se non cambi la tua linea politica, la pagherai cara». In una delle pagine più emozionanti del libro, Coleman scrive: «A Guerzoni, richiamato dal giudice, venne chiesto se era in grado di identifi­care la persona, di cui aveva parlato la signora Moro. Guerzoni rispose che si trattava di Henry Kissinger, come aveva già detto precedentemente». Perché un importante uomo politico statunitense minaccia un lea­der di una nazione europea indipendente? La testimonianza sensazio­nale, e potenzialmente distruttiva delle relazioni tra Stati Uniti e Italia, di Guerzoni fu immediatamente diffusa da tutti i media dell’Europa occidentale, ìl 10 novembre 1982.

Curiosamente, nessun canale televi­sivo americano pose l’attenzione su quella notizia, anche se Kissinger venne condannato per complicità in omicidio. Ma questo silenzio non è poi tanto sorprendente, come capiremo meglio nella seconda parte del libro, quando parleremo del “Council Foreign Relatìons”.

Tratto da “Il club Bilderberg” di Daniel Estulin



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 14/10/2012, 22:16 
La Moneta e il Lavoro
di Gianpaolo Marcucci

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Per quanto crediamo di essere liberi, all’oggi ci è concessa solo l’illusione della libertà. Oggi, a causa del “sistema”, si è abituati, ed oserei anche dire assuefatti, al fatto che ogni giorno per guadagnarsi da vivere è necessario andare a lavorare. L’andare a lavorare ci tiene bloccati. Come pagare l’affitto? Come comprare da mangiare? Come vivere senza andare a lavorare? Potremmo quasi asserire che siamo schiavi del bisogno di denaro, e di conseguenza dell’andare a lavorare 8 ore al giorno 6 giorni a settimana, anche quando non lo volgiamo. Questo accade perché l’uomo tende a dare per scontato, che per garantirsi beni di prima necessità quali cibo, tetto, medicine, etc, sia non solo lecito, ma addirittura necessario pagare una somma in denaro.

Allo stesso modo è necessario pagare per studiare, per farsi visitare e ricoverare, per farsi ritirare i rifiuti, per spostarsi da un luogo all’altro della città in cui si vive, e per molti altri servizi. Bisogna poi pagare le tasse su ciò che si guadagna allo stato, altrimenti si va in prigione. Nella nostra società bisogna, è giusto, pagare per qualsiasi cosa. Tutto ha un valore, tutto è vendibile. Oggi, senza denaro, non si può vivere.

Ma pensiamoci bene, il denaro è per caso una risorsa? Lo posso mangiare? Posso con esso proteggermi dal freddo? No, al massimo posso accenderci un fuoco, perché il denaro è solo ed esclusivamente carta colorata. Tale carta tuttavia è oggi requisito fondamentale per vivere e chi lo produce e ne gestisce i flussi possiede effettivamente diritto di vita o di morte, su qualsiasi essere umano che accetta e sottostà a tale sistema. Diventa allora centrale chiedersi chi crea il denaro e secondo quali regole. E’ risaputo dalla maggior parte delle persone, che a produrre il denaro cartaceo sono le banche.

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Dal 1971, secondo le norme del Modern Money Mechanics esse emettono nuova moneta attraverso un sistema chiamato a riserva frazionaria.

Tale meccanismo prevede che il denaro venga creato dal debito, o meglio che il denaro emesso è già debito. Sostanzialmente, quando un privato chiede del denaro in prestito alla banca, si indebita con essa per la somma di denaro richiesta, più gli interessi. Allo stesso modo funziona quando al posto di un privato c’è, ad esempio, l’Italia. Uno stato che ha bisogno di liquidità, infatti, si reca dalla propria banca centrale (nel nostro caso Banca d’Italia), e attraverso l’emissione di titoli di Stato, prende in prestito una certa somma di denaro, come ad esempio 10 milioni di Euro. Facendo questo, aumenta il suo debito pubblico di 10 milioni di euro.

Ma di tale debito pubblico, così masticato dai giornalisti, chi è il vero e unico creditore? La Banca d’Italia, è naturale, fino a qui ci siamo; ma la Banca d’Italia a chi appartiene? Questa è la domanda giusta.

Per quanto quasi tutti pensino che la Banca d’Italia sia, come da logica, di proprietà dello Stato non è così. Le quote di partecipazione di Banca d’Italia, in tutto 300.000, sono per più del 95% in mano a società private, precisamente banche e compagnie di assicurazione. Queste società per azioni, di proprietà a loro volta di persone fisiche, di privati come me e voi, possiedono così 497 dei 539 voti dell’assemblea dei soci, l’assemblea che decide la politica economica e monetaria della Banca d’Italia.

Nel nostro sistema, il denaro è stato reso risorsa necessaria alla vita, ma anziché essere prodotto dallo Stato, dalla cosa pubblica, dai cittadini, è prodotto da società per azioni, che attraverso l’indebitamento di persone e nazioni, tengono sotto scacco l’intero pianeta. È per questo che c’è la necessità di andare a lavorare. Se lo Stato italiano decidesse di riprendersi la propria sovranità monetaria, di cui ha diritto secondo la stessa “costituzione”, sarebbe in grado di soddisfare i bisogni primari di tutta la popolazione.

Tutti potrebbero avere una casa, cibo a sufficienza, cure efficienti, istruzione, accesso libero alla rete, mezzi pubblici locali, regionali e nazionali, senza bisogno di tirar fuori un euro, perché penserebbe a tutto lo Stato, unico ente in grado di emettere e stampare moneta. Le persone allora sarebbero libere di vivere la propria vita senza la necessità di lavorare per permettersi tali beni primari, ma potendo comunque scegliere di farlo per piacere e/o per garantirsi tutto ciò che gli è gradito anche se superfluo.

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Questo può accadere però solo se lo stato oltre a riacquistare la sovranità, smette di essere influenzato dagli interessi di pochi e divenendo così specchio dell’interesse di tutti. La prima sovranità da riacquistare è quella del singolo, un singolo consapevole che decide, agisce e non delega le scelte politiche. Solo così si può arrivare al cambiamento, e ad una soluzione reale e duratura.

Fonte: http://eccocosavedo.blogspot.it/2009/12 ... avoro.html



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