09/06/2012, 10:12
09/06/2012, 10:48
Messaggio di mononoke
Morto un dipendente dell'ILVA e la fabbrica stessa ha proseguito l'attività giornaliera come se niente fosse accaduto...
Qui il link della notizia: http://ansa.it/web/notizie/rubriche/cro ... 01056.html
09/06/2012, 12:11
09/06/2012, 14:08
Thethirdeye ha scritto:
Per quanto deplorevole l'atteggiamento dei dirigenti relativamente al caso dell'operaio morto, viene da dire che i danni provocati dall'incuria di quegli stessi vertici e da questo "mostro" senza controllo, sono ben più devastanti.......
12/06/2012, 15:42
mononoke ha scritto:
Giù nel tarantino sono consapevoli di cosa provochi l'ILVA ma sai cosa dicono? Intanto ci da da mangiare...
29/06/2012, 15:30
26/07/2012, 15:42
27/07/2012, 15:09
Ilva di Taranto, gli operai bloccano la città
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Econo ... 64422.html
Taranto, 27 lug. - (Adnkronos/Ign) - "La produzione non si è fermata: noi non ci fermiamo e non ci fermeremo". Lo affermano alcuni lavoratori, dipendenti dello stabilimento siderurgico Ilva di Taranto, oggetto di un provvedimento di sequestro da parte della magistratura nell'ambito di un'inchiesta sul presunto inquinamento ambientale, che stanno presidiando con dei blocchi diversi ingressi della città: ce ne sono due sulla Statale 7 Appia, prolungamento della Statale 100 per Bari. Seguono poi un altro davanti alla stazione ferroviaria, prima del Ponte di Pietra, e poi in città sul Ponte Girevole.
Ma gli operai, che hanno proclamato uno sciopero ad oltranza, presidiano anche la strada per Statte, la 106 Ionica per Reggio Calabria e la strada per San Giorgio Ionico.
E' quasi impossibile superare i blocchi: il passaggio viene consentito soltanto a chi si deve recare in ospedale, ai mezzi di soccorso e ai giornalisti ma con molte difficoltà. Tensioni si registrano anche tra alcuni residenti e i manifestanti.
Gli operai tengono a sottolineare che la produzione di acciaio all'interno dello stabilimento siderurgico sta continuando ancora in queste ore, smentendo alcune notizie di stampa.
"Mentre noi stiamo manifestando - affermano - dentro i colleghi continuano a lavorare. Qui ci sono persone che hanno famiglia, abbiamo bisogno di lavorare. Gli ambientalisti venissero a lavorare con noi, basta con certe dichiarazioni'', attaccano gli operai, che poi sottolineano: ''Noi non stiamo inquinando, stiamo lavorando in sicurezza. Tutti i nostri capi - dicono ancora - sono stati messi in galera (in realtà 8 dirigenti sono finiti agli arresti domiciliari, ndr), ma neanche la mafia viene trattata così".
Questa mattina si è tenuta l'assemblea tra gli operai e i sindacati. Hanno partecipato i segretari nazionali dei metalmeccanici di Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil che hanno assicurato il loro impegno affinché il governo centrale mantenga alta l'attenzione sulla situazione dei circa 12mila operai che rischiano il posto di lavoro. L'invito è stato quello a rimanere uniti. Intanto il prefetto Claudio Sammartino ha convocato nuovamente i sindacati nella sede del palazzo di governo.
"Abbiamo parlato dell'Ilva e del movimento che sta attraversando la città di Taranto. E' una situazione molto preoccupante", ha dichiarato il ministro per la Cooperazione Andrea Riccardi al termine del Consiglio dei ministri che era stato annunciato in mattinata da Corrado Clini.
Il ministro dell'Ambiente, intervendo alla trasmissione radiofonica 'Radio Anch'io', aveva appunto detto che del caso dell'Ilva se ne sarebbe parlato in Cdm questa mattina. La questione ''è all'ordine del giorno; ci sarà uno scambio di informazioni e illustrero il protocollo sottoscritto ieri'', ha riferito Clini. Così è stato fatto: il ministro ha infatti illustrato i contenuti del protocollo d'intesa sottoscritto il 26 luglio tra il ministero dell'ambiente, il ministero dello sviluppo economico, il ministero della coesione territoriale, la regione Puglia, la provincia e il Comune di Taranto e il Commissario straordinario del porto di Taranto.
Lo stanziamento complessivo previsto dal protocollo, si precisa in una nota di Palazzo Chigi, è di 336.668.320 euro, di cui 329.468.000 di parte pubblica e 7.200.000 di parte privata. E gli obiettivi del protocollo "verranno realizzati nelle prossime settimane attraverso appositi accordi e sotto la guida di un Comitato di Sottoscrittori e di una cabina di regia coordinata e gestita dalla Regione Puglia''. Inoltre, la prossima settimana è prevista in aula al Senato un'informativa del governo.
"Il governo deve intervenire, non può avere cautela oltre misura, quelle produzioni non possono sparire da lì. Se spariscono, noi avremo una voragine e la salute non migliorerà", ha detto il leader della Cisl Raffaele Bonanni durante il suo intervento a 'Radio Anch'io'. Secondo il sindacalista, se si lasciano senza lavoro operai "che vivono solo di quel lavoro, tutto ciò che gira intorno alla produzione salterà e non credo che l'ambiente migliorerà con la desertificazione industriale che si profila per Taranto".
Protestano, inoltre, i lavoratori di Genova contro la minaccia che, dopo il sequestro senza facoltà dell'uso dell'area a caldo di Taranto, incombe su tutto il ciclo integrale del gruppo e quindi anche sugli stabilimenti di Genova e Novi Ligure. Dopo un'assemblea iniziata alle 8.30 tutti i dipendenti dello stabilimento di Genova-Cornigliano sono usciti per formare un corteo che si diretto verso il centro della città.
Il corteo, di un migliaio di persone, ha raggiunto la prefettura dove una delegazione di lavoratori e sindacalisti è stata ricevuta dal prefetto Antonio Musolino. Mentre la maggior parte dei dimostranti attendeva l'esito dell'incontro all'ingresso della prefettura, alcuni operai hanno bloccato tutte le vie d'accesso a piazza Corvetto, trascinando in mezzo alla strada cassonetti dell'immondizia e contenitori per la raccolta differenziata.
Durante il corteo, che si è svolto senza incidenti, i manifestanti hanno esploso diversi petardi scandendo più volte lo slogan, "lavoro, lavoro". La delegazione a fatto presente al prefetto il rischio che comporta per la siderurgia italiana la chiusura dell'area di Taranto e la necessità di intervenire entro cinque giorni al massimo. Il prefetto ha risposto di avere ben presente la situazione e di essere in costante contatto con il governo. Ora si attende la decisione del Tribunale del Riesame.
27/07/2012, 19:45
28/07/2012, 00:38
28/07/2012, 01:42
Thethirdeye ha scritto:
Quindi... pur condividendo l'enorme disagio dei lavoratori,
direi che è il caso di VOLTARE PAGINA.....
Voi che dite?
Thethirdeye ha scritto:
Angelo Bonelli, leader dei Verdi, parla di un disastro ambientale.
Nelle acque del golfo pugliese pericoloso mix di idrocarburi lasciati
nel corso degli anni da navi petroliere dirette alla raffineria Eni e
residui delle lavorazioni dell'Ilva
28/07/2012, 11:58
28/07/2012, 14:15
sezione 9 ha scritto:
Il discorso non deve essere ambientale, ma tutto improntato sul lavoro. La questione non è pretendere un ambiente pulito, ma un lavoro che dia da mangiare ad una città (e non solo), sicuro e in armonia con l'ambiente.
28/07/2012, 17:05
all'estero, i parametri dell'inquinamento ambientale, VENGONO RISPETTATI.