Interessante, ora ne riattivano 2 poi altre 13 ![Disapprovazione [V]](./images/smilies/UF/icon_smile_disapprove.gif)
Tokio, 14 giu. (Adnkronos) - Segni di ripensamento in Giappone sulla rinuncia all'atomo come fonte di energia. Shinobu Tokioka, sindaco di Oi, una città nella prefettura di Fukui, ha infatti approvato i piani per
rimettere in funzione due reattori nucleari di cui era stato avviato lo spegnimento subito dopo lo tsunami e l'incidente di Fukushima dello scorso anno.
Il sindaco di Oi ha affermato in una intervista concessa ad un giornale locale, di avere preso questa decisione dopo che una commissione d'inchiesta aveva verificato che tutte le misure di sicurezza dell'impianto erano in regola. La cittadina di Oi era senza energia nucleare dal 5 maggio scorso e il sindaco Tokioka, che ha una società che fornisce tubi per il raffreddamento della centrale, ha detto che la carenza di energia ha reso necessario il ripristino delle centrali.
Un analoga decisione è prevista a breve anche per tutta la prefettura di Fukui dove i reattori attualmente in stand-by sono 13.
La decisione definitiva dovrà comunque essere presa dal primo ministro giapponese Yoshihiko Noda entro questo sabato. Nel caso fosse positiva le centrali entrerebbero immediatamente in funzione.
La pressione per il riavvio del nucleare in Giappone si è fatta sempre più forte in questi ultimi tempi: richieste per riaccendere i reattori sono venute dalla regione di Kansai, nel Giappone orientale, dove c'è la città industriale di Osaka che rischierebbe di vedere ridotta la sua capacità produttiva ed a questo proposito la società gestrice degli impianti nucleari, la Kansai Electric Power, ha previsto che se non si ripristinasse l'operatività delle centrali il deficit di energia sarebbe del 15% già dai prossimi due mesi.
La decisione verrà presa da Noda a prescindere da quello che può essere il sentimento anti-nucleare della popolazione giapponese, anche il primo ministro sta cercado di creare un consenso al ripristino proprio in quelle aree dove le centrali insistono. Secondo Noda un prolungato arresto delle centrali creerebbe al Paese un serio rischio di sopravvivenza. ''Un'energia economica e stabile è vitale'' ha detto in un discorso televisivo rivolto al Paese, ''se tutti i reattori che in precedenza fornivano il 20% dell'energia restassero spenti, la società giapponese non potrebbe sopravvivere''.
http://www.adnkronos.com/IGN/Sostenibil ... 60761.htmlE nel frattempo:Nucleare, Commissione Ue: no all'iniziativa popolare contro l'atomo Bruxelles, 14 giu. (Adnkronos) - La Commissione europea ha respinto per la prima volta una proposta di iniziativa popolare per l'eliminazione graduale delle centrali nucleari dal territorio del vecchio continente,
affermando che la questione non entra nell'ambito delle sue competenze. Secondo la Commissione infatti l'iniziativa violerebbe il trattato Euratom per la promozione dell'energia nucleare che esclude il ricorso dei cittadini contro l'atomo.
Le firme erano state raccolte dalla Federazione tedesca per la protezione dell'Ambiente e della Natura che aveva sensibilizzato i cittadini di 11 paesi della Ue. Ora la Federazione presentera' ricorso contro il veto della Commissione.
La questione si gioca infatti sul filo del diritto: se da una parte infatti la Commissione oppone il trattato Euratom, le associazioni ambientaliste, dall'altra, fanno appello al trattato di Lisbona nell'ambito del quale si collocherebbero le richieste dei cittadini che quindi avrebbero piena legittimità per entrare nell'ambito delle competenze della Commissione.
Questo dimostra ancora una volta che chi comanda non è il popolo ma le lobbyes ![Morto [xx(]](./images/smilies/UF/icon_smile_dead.gif)
2 anni fà non vi siete forse pronunciati contro la ripresa di programmi di produzione di energia elettronucleare con un referendum?
Aspettatevi qualche brutta novità in merito.