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acgunner ha scritto:
cmq quelli sulla schiena di balotelli non sono tatuaggi blu....sono fascette che ormai usano gli atleti. non so spiegare bene come funzionano ma suppongo servano per questioni muscolari.
Quando il tedesco Thoma Müller li mise in mostra durante il Mondiale del 2010 stupirono tutti, ieri è arrivata la consacrazione definitiva con il gol (e successivo spogliarello) di Mario Balotelli. Sono gli elastotaping, le strisce adesive alle quali gli sportivi ricorrono sempre di più per guarire rapidamente da infortuni e patologie dolorose. Discendente diretto della tecnica del taping, l'applicazione di bende adesive non elastiche che limitano la modalità della zona sulla quale sono applicate impedendo solo alcuni tipi di movimento, l'elastotaping è stato introdotto dal chiropratico giapponese Kenzo Kase negli anni '70. Dopo essersi diffusa negli Stati Uniti la nuova tecnica è approdata in Italia alla fine degli anni '90, ma ci sono voluti altri dieci anni perché venisse adotatta dagli sportivi di alto livello. La differenza fondamentale rispetto al taping, come dice il nome stesso, sta nell'elasticità delle strisce adesive che vengono applicate.
A seconda del tipo di terapia necessaria, per un atleta in attività o per uno sportivo infortunato e da riabilitare, l'elastotaping può aiutare a ridurre le infiammazioni e la fatica muscolare, ad alleviare il dolore ed a correggere la postura. Questo avviene attraverso il ripristino della normale tensione muscolare e di una circolazione linfatica e vascolare di tipo fisiologico. Il tutto senza nessun tipo di sostanza medicinale. L'elastotaping non ha niente a che vedere con i cerotti medicati capaci di rilasciare sostanze antidolorifiche o anti-infiammatorie, l'efficacia del sistema è infatti esclusivamente di tipo meccanico. Può essere usato per impedire ai muscoli di contrarsi o compiere sforzi eccessivi, può aiutare la circolazione del sangue in una determinata zona, per esempio quando è necessario un afflusso maggiore di sangue in un punto del corpo, per la guarigione di un trauma o di una lesione. Al contrario, può ridurre l'afflusso stesso di sangue se è necessario alleviare un'infiammazione o un'emorragia. Le zone del corpo sulle quali le strisce si applicano più frequentemente sono spalla, collo, petto, addome, ginocchio, polpaccio, caviglia e schiena.
All'efficacia della medicazione che spopola tra gli sportivi contribuisce anche il colore. Per migliorare le performance del nastro infatti si fa ricorso alla cromoterapia. Rosso, blu, nero e beige, queste le colorazioni delle fasce elastiche, ognuna adatta ad un particolare tipo di patologia da curare. Il colore rosso richiama calore, quindi sangue, per questo è adatto per aumentare l'afflusso di sangue in una zona e dunque utile nelle contratture muscolari e nel mal di schiena. L'azzurro al contrario rinfresca ed è adatto per alleviare le infiammazioni, il dolore e i gonfiori. Il beige invece ha una funzione psicologica perché mimetizza la zona del dolore spingendo la persona ad utilizzare l'articolazione favorendone la mobilità. Le fasce nere infine aiutano ad aumentare il trofismo muscolare.
Fonte:http://sport.liquida.it/focus/2012/06/29/le-strisce-blu-sulla-schiena-di-balotelli/