Nooo non ci credo, adesso anche i server e le unità artificiali pensanti per via elettronica fanno la spesa
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Provo a tornare su binari di serietà....
Cita:
Thethirdeye ha scritto: Tanto per fare un esempio: non si può pensare che una bottiglia di vino che costa Euro 1,5 (dal quale dobbiamo sotrarre il costo del vetro, dell'etichetta, del tappo, del trasporto, del prodotto e del ricarico del negoziante), contenga realmente "spremuta di uva"
E' matematicamente impossibile.
Quindi, temo che sia necessario - sempre e comunque - fare una distinzione tra prodotti e prodotti.
OK TTE, questo è lecito, però sfondi una porta aperta.
Infatti occorre sempre verificare la provenienza e l'eventuale rapporto qualità-prezzo del prodotto indipendentemente che ci si trovi o in ipermercato o in discount, volevo scriverlo all'inizio ma pensavo fosse scontato quindi ho evitato.
E per rapporto qualità-prezzo, chiariamolo, si intende un'analisi vera in base alla somma di:
- quantità e costo dei singoli processi;
- nazione di provenienza, che purtroppo spesso incide, se non altro anche per calcolare le eventuali spese di importazione che comunque incidono sul prezzo finale:
- prezzo di vendita.
Facendo la somma, si ricava un'idea giudicabile.
Purtroppo la gente crede che "rapporto qualità-prezzo" significa unicamente che se una determinata cosa costa meno della medesima di un'altra marca, sia automaticamente meglio quella, ed invece NO.Non sempre i prodotti di alto marchio sono disponibili dei discount a prezzo minore rispetto ad altre catene ben più famose di supermercati: ciò può essere bun'eccezione ma non la regola.
E' strategia di mercato, perchè se tutti i discount offrissero, chessò, prodotti Barilla (nome a caso) dalla catena discount A rispetto al grande supermercato famoso B, nessuno più comprerebbe quei prodotti dalla zona B e preferirebbe sempre e comunque la zona A.
Libera concorrenza di mercato.
Non parliamo poi dei fantomatici volantini di note catene di supermercati che ricevo quotidianamente a casa: vigono dappertutto bolllini riportanti "prodotto scontato del 20-40-50%" senza mettere il prezzo originale.
Poi arriva il successivo volantino e scopri che quello "scontato" era in realtà quasi il prezzo originale, magari di soli 5 centesimi in meno: quindi quello "sconto" non era neanche veritiero, considerando un 30-40-50% su un prodotto che in media oscilla come prezzo tra i 2 ed i 4€.
Mai successo ciò in qualsiasi volantino di un discount, tanto per fare un esempio.
Massima attenzione come sempre.
Cita:
Thethirdeye ha scritto:
Inoltre, penso che sia sicuramente è sbagliato fare di tutta l'erba un fascio.
Secondo il mio modesto punto di vista, possiamo sì considerare il fatto incontrovertibile secondo cui ci sono aziende con marchio accreditato (di serie "A", per intenderci), che pur di essere presenti nel mercato discount (che oggi più che mai non conosce crisi) producono prodotti non pubblicizzati, apparentemente sconosciuti, che sono di alta qualità e che vengono appunto distribuiti nel circuito discount ad un prezzo molto conveniente.
Mai fatto questo, lo sai bene
, magari il mio errore è di non specificare certi concetti, però non lo farei mai.
Comunque i prodotti che tu citi (un pò come in termini informatici fa la HP con la Compaq) sono una decisa minoranza, minoranza che mi sa tanto che nei prossimi tempi sarà sempre meno etichettabile come tale, dato l'andazzo del mercato....alla fine l'importante è che costino ad un prezzo umano
!