Titolo provocatorio, anche considerato che essendo io stesso nato fuori dal matrimonio mi sento particolarmente toccato dalla vicenda tunisina.

Una frase del genere è infatti rimbalzata dopo le recenti modifiche costituzionali sulla "complementerietà" della donna rispetto all'uomo.

http://www.ilmanifesto.it/area-abbonati ... pz/327030/

Ora, personalmente in quanto nazional-liberale sono teso a pensare che in un dato paese, se si vuole fare qualcosa la si fa e dal di fuori non si dovrebbe poter mettere bocca, non deve esistere una sorta di polizia internazionale, sennò la sovranità va a farsi benedire in nome di... cosa, non si sa.
Tuttavia proprio da quelle parti arrivano milioni e milioni di veri e propri coloni, che stanno, hanno già iniziato, a modificare pesantemente il modo di vedere le cose, la concezione di vita, tipicamente europea, laica, razionale, tendenzialmente egalitaria e libertaria.
Quindi che vogliamo fare, consentire a queste idee di insinuarsi da noi, darle cittadinanza e permettere la formazione di partiti e movimenti? Vogliamo anche solo dover "scendere a patti", un giorno certo, non domani, ma vogliamo dover un giorno essere costretti a compromessi con questa gente, o vogliamo essere liberi di guardare al progresso? Domande lecite, verso chi critica queste scelte, ma poi vorrebbe concedere cittadinanze in massa col risultato di dare cittadinanza anche a certe idee.

C'è caldo, io (lo so) non faccio altro che rompere e dare fastidio... Per cui faccio parlare gli altri.



A scuola si insegna religione cattolica. Perchè? A scuola gli insegnanti di religione sono nominati dal vescovo e passati di ruolo, in cu.o agli insegnanti che studiano, si laureano, passano anni da precario solo per vedersi superare dagli amici della Chiesa. Perchè?




Noi non siamo meglio degli "arabi" per grazia divina, nè i nostri preti sono migliori di quelli musulmani, e sicuramente la religione cristiana (e cattolica) non è migliore di quella islamica. Semplicemente, noi "europei", anzi, una PARTE degli europei, ha preso i preti, li ha impiccati, ci ha tagliato la testa, li ha fucilati, ha bruciato chiese e conventi e requisito i beni ecclesiastici.

Avete presente la scena dell'Ultimo Inquisitore, in cui il francese entra a cavallo in chiesa e ammazza il prete che rompe? Ecco, noi questo lo abbiamo fatto, gli arabi no.

a me interessa poco delle questione "teologali" cattoliche o di qualsiasi altra religione visto che sono agnostico o al massimo deista, mi rendo conto del fatto che in una società islamica senza il forte freno occidentale (leggasi americano), in cui potessero imporre a chiunque abbia la sventura di finire loro soggetti, io finirei tout court tra gli atei (e per di più bastardi), quindi umiliato, perseguitato, e forse ucciso. Qui invece, in una società cristiana di facciata, laica di fatto e di diritto, ho la piena cittadinanza e il diritto di riflettere e discutere le questioni teologiche o di fede, e rifiutarle anche.

quindi non me ne frega proprio nulla di chi sia meglio o sia peggio, valuto solo che nella nostra società sono qui ad esprimermi e rifiutare la religione, perlomeno come me la propongono, in una società islamica non potrei, punto.

Io non posso trovarmi ben disposto nei confronti di chi pensa di vivere ancora nel medioevo. Ma è un po' come la difesa della democrazia e delle libertà politiche: non lo scopriamo certo adesso che la democrazia è "in pericolo", anzi, ci sono sempre state forze (e sempre ci saranno) che vogliono "tornare indietro". Ma, voglio dire, è la "Lotta", giusto? Che vinca il migliore.

Quello che mi secca è vedere però che si sbaglia (a volte) "lotta". La Lega per esempio (e tutto l'ambaradan cristiano tradizionalista reazionario di destra) pensa che ci si difenda dai "preti arabi" riscoprendo le tradizioni "nostre". E che la lotta non sia quindi contro chiunque voglia farci tornare alla legge di dio ma solo contro chi venera un altro dio. E allo stesso modo non ha senso pensare che chiunque sia ben accetto perchè "poverino è ignorante ma muore di fame".

Per me invece bisogna essere molto più onesti e più furbi: se ci sono molti casi di giovani che vengono picchiati (o massacrati) perchè "troppo occidentali" vuol dire che tra i giovani si possono trovare molti che rifiutano il "medioevo". Perchè dovrei trattarli alla stessa maniera di chi vorrebbe impormi come ai loro figli un modo di vivere che rifiuto? E se questi giovani io non li "integro" rischio di farli diventare peggio dei genitori.

E non bisogna mai fermarsi a difendere l'esistente, già passare sulla difensiva è l'inizio della sconfitta, bisogna progredire sempre. Io non voglio difendere le "mie" libertà, voglio che la "mia" idea "vinca". Mi pare giusto, no? Io non posso stare tranquillo alzando muri per difendere casa mia mentre il resto del mondo finisce in malora. Prima o poi capitolo pure io. Che poi le proprie idee non vadano imposte agli altri, non significa affatto che non possano essere proposte, difese e fatte vincere "democraticamente". Quando si dice che "si devono aiutare a casa loro" si dice una gran cosa, ma se la "cultura" (il modo di vestirsi, di mangiare, di parlare eccetera) sono fatti loro, le loro idee "politiche" mi riguardano eccome. Sei fondamentalista? Sei un'organizzazione che vuole imporre la legge religiosa? Dato che nel mio Paese non voglio avere niente a che fare con le stesse porcherie "cristiane", non vedo proprio perchè devo aiutarti. Arrivi a minacciarmi e ad usare violenza? Ti ripago con la stessa moneta.

Questa gente non può essere vista come portatrice di idee "religiose" intoccabili, hanno una visione "politica" che, se non ci piace, va combattuta. Se scoprissimo in Italia un complotto per fare un colpo di Stato per instaurare una dittatura militare, non diremmo certo che "sono liberi di pensarla come vogliono". Nel momento in cui la religione mi va a toccare la sfera "politica" (insomma, la vita sociale dell'individuo) non è più religione, e non è più "libera", ma deve sottostare al rispetto della libertà degli altri (lo dico perchè già mi sento parlare di "ingerenza" negli affari altrui"!)

i "giovanotti" arabi, dell'occidente prendono solo ciò che gli fa comodo, alcool, sesso soprattutto (con ragazze nostre), droga (da cui ricavano lauti guadagni senza lavorare), ecc.
Quindi non vedo proprio a che cosa servano, se non come incomodo e vistoso cavallo di troia.

Crudo ma condivisibile. Fortunatamente qualcuno si salva e si ribella a questo stato di cose.
Chiisà che il cavallo di Troia non cominci ad esserci anche al loro interno.

Santissime parole che dovrebbe leggere soprattutto chi stigmatizza il nostro modello culturale evidenziandone solo gli aspetti negativi e contraddittori dimenticando quanto di positivo ed importante c'è.