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MaxpoweR ha scritto:

No, perchè io non obbligo nessuno a fare ciò che non vuol fare, nè condanno un down solo perché cristiano, nè condanno quella gente perchè mussulmana, li condanno perchè fanno schifo, e do questa valutazione giudicando semplicemente le loro azioni, fossero stati cristiani, pigmei, comunisti avrei detto lo stesso. :)

A mio avviso quella gente è alla stregua di animali (ed uso questo termine nella accezione più brutta possibile, non potendo usare termini più specifici), perché strumentalizzare ed addirittura punire una bambina down perché ha bruciato dei miseri pezzi di carta, senza sapere magari nemmeno il vero significato del gesto che le hanno indotto a fare è da animali, e se è vero che i diritti umani sono dei valori universali allora queste persone vanno fatte ragionare, anche con le cattive se necessario, poi possono fare quel che gli pare, ma rispettando i diritti delle persone. :)

Si, il mio modo di vivere (il modello occidentale) E` migliore sicuramente di un modello che costringe le donne a stare sotto un velo perché potrebbero PROVOCARE sessualmente gli uomini (ah giusto le donne scelgono LIBERAMENTE di passare la loro vita sotto un tendone vero? E' questo che vi fate raccontare?), di un modello che impedisce alle donne l'accesso ai più banali diritti umani, di un modello che sbatte una ragazzina down perché ha bruciato un pò di carta straccia, e potrei continuare per ore. Volete affermare il contrario? Allora perchè non vi trasferite lì in pakistan, così poi vediamo se ne apprezzate quel genere di cultura. E' facile fare inutili sofismi e scrivere le solite banalità, siamo tutti uguali, bla bla bla, fanno quello che vogliono, è la loro terra, sono le loro usanze, CA VO LA TE!

Si, ho avuto la fortuna di nascere in un luogo diverso e quindi? Devo sputare nel piatto in cui mangio o dire che il mio modello culturale è uguale a quello di quella gente? Il mio modello culturale è avanti 100 anni rispetto al modello culturale che ha partorito lo schifo di cui si parla in questo topic, ed affermare il contrario vuol dire essere ipocriti.

Se fossi nato lì avrei accettato la condanna di quella down? Con i se e con i ma non si ragiona, io ora sono qui e condanno quel gesto e quella gente (anzi animali) altro non posso fare.

Voi davvero giustificate il comportamento di quella gentaglia perchè "sono nati lì"? "perchè è la loro cultura"? "perchè poveretti stanno sotto le bombe"? Se li giudicate in questo modo, siete voi che li considerate esseri umani di serie B, perché io li ritengo perfettamente consci della schifezza che hanno fatto, se ne rendono conto benissimo.

Io invece non lo giustifico ed anzi sono dell'idea che meno gente del genere c'è sulla faccia della terra meglio è, è evoluzione anche questa.

Questo penso e questo dico, se non va bene, amen, accetterò le dovute conseguenze.

Volgi lo sguardo in quella parte di mondo civilizzato dove vivi tu: [:D]

8 Agosto 2012
Comunicato Stampa
L’esecuzione di Marvin Wilson, disabile mentale, in Texas. Un orrore doppio che aiuta a capire come la pena capitale è sempre un errore.
Sarebbe bastato allo Stato rispettare la legge....
Pena di Morte, Disabili

Marvin Wilson, un disabile mentale di 53 anni, da ieri non vive più, perché ha ricevuto una dose unica di pentobarbital, il secondo in Texas a ricevere una sola iniezione letale invece di tre. Anche l’ultimo giustiziato, Yokamon Yearn, a luglio, aveva problemi mentali. Affetto da danni legati all’alcolismo della madre in fase fetale, ma il problema non era stato sollevato in maniera importante durante le fasi del processo.
Marvin Wilson aveva difficoltà a contare, non si sapeva allacciare le scarpe. Quoziente di intelligenza documentato, 61. Il Texas ha messo in discussione che i test di intelligenza fossero accurati, e così ha ignorato la sentenza della Corte Costituzionale del 2002 che ha vietato l’esecuzione di “mentally retarded”.
Il caso stesso era pieno di “buchi”. Non chiaro se avesse mai avuto davvero un ruolo nell’uccisione di un informatore della polizia e spacciatore di droga per cui un altro co-imputato ha ricevuto una condanna all’ergastolo accusando anni prima Marvin Wilson come autore materiale. Marvin Williams non aveva saputo difendersi, ovviamente. Una esecuzione come tante, ma diversa dalle altre, perché davvero contro un disabile mentale e contro la legge, anche se è una legge che attribuisce ai singoli stati americani la possibilità di decidere “quando” una persona ha ritardi mentali e quando no, quando può essere ritenuto responsabile e quando no.
Ancora una volta la pena di morte, in America come nel resto del mondo, dipende dalla geografia e non dai reati o dalla necessità di difendere la società in maniera efficace.
L’esecuzione di Marvin Wilson è un orrore che si aggiunge all’orrore ordinario della pena di morte e di ogni esecuzione. Mostra ancora più chiaramente la sua inutilità, la sua violenza, l’irrazionalità, la sproporzione della vendetta compiuta dallo stato a sangue freddo e l’eventuale colpa del passato, l’orrore della pena estrema verso chi non ha piena consapevolezza nemmeno delle cose normali della vita quotidiana.
La Comunità di Sant’Egidio affianca la sua voce a quella delle vittime, di chi è stato ucciso molti anni fa e ai parenti di Marvin Wilson, a tutti gli attivisti per i diritti umani in Texas e a quanti nel mondo hanno lavorato a cercare di fermare, con noi, la macchina della morte anche in questo caso. Siamo particolarmente colpiti per la somiglianza con il caso di John Paul Penry, sempre in Texas. Ritardato mentale, aveva ricevuto più volte la data dell’esecuzione e nel 1999 la macchina della morte si era fermata dopo l’ultimo pasto, doppio cheeseburger e patatine fritte. La Comunità di Sant’Egidio aveva creato una mobilitazione mondiale per riaprire il caso di Penry. Per tre volte lo Stato del Texas ha provato a condannarlo di nuovo dopo che per due volte la Corte Suprema degli Stati Uniti ha annullato la sentenza. Per evitare una tortura durata trent’anni alla fine è stato chiuso il caso con un patteggiamento. Penry è vivo. Wilson è stato ucciso, contro il buon senso, contro la legge anche se c’erano appigli legali per giustiziarlo “legalmente”. L’iniezione letale continua a essere praticata anche dopo che l’iniziativa della Comunità di Sant’Egidio, di Hands off Cain, del Governo italiano, di Reprieve, ha creato crescenti difficoltà e ha reso uno dei farmaci impossibile da trovare e da usare per uccidere. Gli Stati Uniti sono al livello più basso di esecuzioni da oltre un decennio. Anche in Texas i ritmi delle esecuzioni e delle condanne si sono abbassati. Ma anche una esecuzione soltanto è di troppo. Umilia un’intera società e crea nuove vittime. L’orrore della esecuzione di Marvin Wilson ce lo ricorda in maniera ancora più esplicita. La pena di morte va fermata, deve diventare una parte del passato come la schiavitù e la tortura. Ogni esecuzione è inumana, e aumenta il livello di violenza di una società. La battaglia continua. Anche per il Texas.


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MessaggioInviato: 20/08/2012, 00:56 
Purtroppo ci sono culture nel mondo Che non potranno Mai integrarsi a vicenda, e la colpa e' sempre una, la RELIGIONE.

Capovolgo il titolo Della discussione, "I mussulmani potranno mai integrarsi a noi?"

Proprio di fianco al luogo in cui lavoro c'e' una moschea, e devo dire che NO, non riescono a integrarsi con noi.
Le regole quotidiane della nostra cultura proprio non le accettano, le semplici cose quotidiane che siamo abituati a seguire tutti i giorni, loro non le seguono.
Porto un esempio che vedo spesso con i miei occhi. la pulizia: una volta alla settimana sacchi di spazzatura puzzolente lasciati sul marciapiede, nonostante i bidoni della differenziata, nonostante le consuete visite dei vigili urbani, e la cosa va avanti da un anno buono.
E' solo uno stupido esempio di come non riescano a integrarsi......ma la lista e' lunga con caso peggiori.

E se noi andassimo nel loro paese saremmo in grado di seguire le loro regole?????? Pensateci bene.
Credo proprio di no..........

In sostanza: se non fossero mai esistite le religioni, forse il mondo non avrebbe difficoltà a integrarsi.


P.s. Qualcuno ha scritto: basta il rispetto reciproco. Purtroppo manca e mancherà da antrambi i lati.......siamo troppo diversi culturalmente per accettarci. E' brutto da dirsi, ma e' così....... E non succede solo con i mussulmani, fateci caso, guardatevi intorno...........


Ultima modifica di CRASH3 il 20/08/2012, 01:01, modificato 1 volta in totale.

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CRASH3 ha scritto:

Purtroppo ci sono culture nel mondo Che non potranno Mai integrarsi a vicenda, e la colpa e' sempre una, la RELIGIONE.

Capovolgo il titolo Della discussione, "I mussulmani potranno mai integrarsi a noi?"

Proprio di fianco al luogo in cui lavoro c'e' una moschea, e devo dire che NO, non riescono a integrarsi con noi.
Le regole quotidiane della nostra cultura proprio non le accettano, le semplici cose quotidiane che siamo abituati a seguire tutti i giorni, loro non le seguono.
Porto un esempio che vedo spesso con i miei occhi. la pulizia: una volta alla settimana sacchi di spazzatura puzzolente lasciati sul marciapiede, nonostante i bidoni della differenziata, nonostante le consuete visite dei vigili urbani, e la cosa va avanti da un anno buono.
E' solo uno stupido esempio di come non riescano a integrarsi......ma la lista e' lunga con caso peggiori.

E se noi andassimo nel loro paese saremmo in grado di seguire le loro regole?????? Pensateci bene.
Credo proprio di no..........

In sostanza: se non fossero mai esistite le religioni, forse il mondo non avrebbe difficoltà a integrarsi.


P.s. Qualcuno ha scritto: basta il rispetto reciproco. Purtroppo manca e mancherà da antrambi i lati.......siamo troppo diversi culturalmente per accettarci. E' brutto da dirsi, ma e' così....... E non succede solo con i mussulmani, fateci caso, guardatevi intorno...........



Tento una domanda: consideriamo (in modo generico) il livello evolutivo di un gruppo di occidentali e quello un gruppo di Pigmei. Quale gruppo dei due ha maggiori possibilità di adattarsi all'altro e/o di comprendere le debolezze e i limiti dell'altro? Quello dei Pigmei?



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 20/08/2012, 01:33 
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Thethirdeye ha scritto:

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CRASH3 ha scritto:

Purtroppo ci sono culture nel mondo Che non potranno Mai integrarsi a vicenda, e la colpa e' sempre una, la RELIGIONE.

Capovolgo il titolo Della discussione, "I mussulmani potranno mai integrarsi a noi?"

Proprio di fianco al luogo in cui lavoro c'e' una moschea, e devo dire che NO, non riescono a integrarsi con noi.
Le regole quotidiane della nostra cultura proprio non le accettano, le semplici cose quotidiane che siamo abituati a seguire tutti i giorni, loro non le seguono.
Porto un esempio che vedo spesso con i miei occhi. la pulizia: una volta alla settimana sacchi di spazzatura puzzolente lasciati sul marciapiede, nonostante i bidoni della differenziata, nonostante le consuete visite dei vigili urbani, e la cosa va avanti da un anno buono.
E' solo uno stupido esempio di come non riescano a integrarsi......ma la lista e' lunga con caso peggiori.

E se noi andassimo nel loro paese saremmo in grado di seguire le loro regole?????? Pensateci bene.
Credo proprio di no..........

In sostanza: se non fossero mai esistite le religioni, forse il mondo non avrebbe difficoltà a integrarsi.


P.s. Qualcuno ha scritto: basta il rispetto reciproco. Purtroppo manca e mancherà da antrambi i lati.......siamo troppo diversi culturalmente per accettarci. E' brutto da dirsi, ma e' così....... E non succede solo con i mussulmani, fateci caso, guardatevi intorno...........



Tento una domanda: consideriamo (in modo generico) il livello evolutivo di un gruppo di occidentali e quello un gruppo di Pigmei. Quale gruppo dei due ha maggiori possibilità di adattarsi all'altro e/o di comprendere le debolezze e i limiti dell'altro? Quello dei Pigmei?


Difficile da rispondere.
Gli indiani d'America si sono adattati agli uomini bianchi (direi con la forza)
Molte tribu' africane non si avvicinano neanche per idea alle civilta' evolute sviluppate vicino a loro.
Resto dell'idea che due culture possono si convivere insieme, ma mai integrarsi fra loro.
E forse e' giusto così...........

Notte TTE


Ultima modifica di CRASH3 il 20/08/2012, 01:34, modificato 1 volta in totale.

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CRASH3 ha scritto:

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Thethirdeye ha scritto:

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CRASH3 ha scritto:

Purtroppo ci sono culture nel mondo Che non potranno Mai integrarsi a vicenda, e la colpa e' sempre una, la RELIGIONE.

Capovolgo il titolo Della discussione, "I mussulmani potranno mai integrarsi a noi?"

Proprio di fianco al luogo in cui lavoro c'e' una moschea, e devo dire che NO, non riescono a integrarsi con noi.
Le regole quotidiane della nostra cultura proprio non le accettano, le semplici cose quotidiane che siamo abituati a seguire tutti i giorni, loro non le seguono.
Porto un esempio che vedo spesso con i miei occhi. la pulizia: una volta alla settimana sacchi di spazzatura puzzolente lasciati sul marciapiede, nonostante i bidoni della differenziata, nonostante le consuete visite dei vigili urbani, e la cosa va avanti da un anno buono.
E' solo uno stupido esempio di come non riescano a integrarsi......ma la lista e' lunga con caso peggiori.

E se noi andassimo nel loro paese saremmo in grado di seguire le loro regole?????? Pensateci bene.
Credo proprio di no..........

In sostanza: se non fossero mai esistite le religioni, forse il mondo non avrebbe difficoltà a integrarsi.


P.s. Qualcuno ha scritto: basta il rispetto reciproco. Purtroppo manca e mancherà da antrambi i lati.......siamo troppo diversi culturalmente per accettarci. E' brutto da dirsi, ma e' così....... E non succede solo con i mussulmani, fateci caso, guardatevi intorno...........



Tento una domanda: consideriamo (in modo generico) il livello evolutivo di un gruppo di occidentali e quello un gruppo di Pigmei. Quale gruppo dei due ha maggiori possibilità di adattarsi all'altro e/o di comprendere le debolezze e i limiti dell'altro? Quello dei Pigmei?


Difficile da rispondere.
Gli indiani d'America si sono adattati agli uomini bianchi (direi con la forza)
Molte tribu' africane non si avvicinano neanche per idea alle civilta' evolute sviluppate vicino a loro.
Resto dell'idea che due culture possono si convivere insieme, ma mai integrarsi fra loro.
E forse e' giusto così...........


Non credo ci sia bisogno di una "integrazione forzata".
Sarebbe sufficiente il rispetto reciproco, cioè delle rispettive differenze.

Notte



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MessaggioInviato: 20/08/2012, 10:29 
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CRASH3 ha scritto:

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Thethirdeye ha scritto:

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CRASH3 ha scritto:

Purtroppo ci sono culture nel mondo Che non potranno Mai integrarsi a vicenda, e la colpa e' sempre una, la RELIGIONE.

Capovolgo il titolo Della discussione, "I mussulmani potranno mai integrarsi a noi?"

Proprio di fianco al luogo in cui lavoro c'e' una moschea, e devo dire che NO, non riescono a integrarsi con noi.
Le regole quotidiane della nostra cultura proprio non le accettano, le semplici cose quotidiane che siamo abituati a seguire tutti i giorni, loro non le seguono.
Porto un esempio che vedo spesso con i miei occhi. la pulizia: una volta alla settimana sacchi di spazzatura puzzolente lasciati sul marciapiede, nonostante i bidoni della differenziata, nonostante le consuete visite dei vigili urbani, e la cosa va avanti da un anno buono.
E' solo uno stupido esempio di come non riescano a integrarsi......ma la lista e' lunga con caso peggiori.

E se noi andassimo nel loro paese saremmo in grado di seguire le loro regole?????? Pensateci bene.
Credo proprio di no..........

In sostanza: se non fossero mai esistite le religioni, forse il mondo non avrebbe difficoltà a integrarsi.


P.s. Qualcuno ha scritto: basta il rispetto reciproco. Purtroppo manca e mancherà da antrambi i lati.......siamo troppo diversi culturalmente per accettarci. E' brutto da dirsi, ma e' così....... E non succede solo con i mussulmani, fateci caso, guardatevi intorno...........



Tento una domanda: consideriamo (in modo generico) il livello evolutivo di un gruppo di occidentali e quello un gruppo di Pigmei. Quale gruppo dei due ha maggiori possibilità di adattarsi all'altro e/o di comprendere le debolezze e i limiti dell'altro? Quello dei Pigmei?


Difficile da rispondere.
Gli indiani d'America si sono adattati agli uomini bianchi (direi con la forza)
Molte tribu' africane non si avvicinano neanche per idea alle civilta' evolute sviluppate vicino a loro.
Resto dell'idea che due culture possono si convivere insieme, ma mai integrarsi fra loro.
E forse e' giusto così........
...

Notte TTE




appunto..
rispetto (che non vuol dire condivisione) delle diversità
e non integrazione forzata (io divento te o viceversa)..


Ultima modifica di mik.300 il 20/08/2012, 10:31, modificato 1 volta in totale.


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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 20/08/2012, 10:48 
ciao tte, mi hai "rubato "il film. io ci ho messo giorni a montarlo...................era un regalo per il nostro amico pegasus , mio carissimo amico .peccato ke nn potuto mai farglielo vedere. vedetelo e' meglio di forrest gump. perche' "rubato" a me ? ehehehhe e' una storia lunga

film meraviglioso


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Cita:
Thethirdeye ha scritto:

Cita:
MaxpoweR ha scritto:

Cita:
Thethirdeye ha scritto:

[quote]MaxpoweR ha scritto:

Le bombe in testa gli fanno più che bene, finché vengono perpetuati certi comportamenti, anzi che intensificassero fino a farli scomparire del tutto.
E voi vi lamentate della civiltà occidentale bah o li giustificate dando la colpa alle bombe... Il mondo funziona al contrario -_-

W LE BOMBE!


Eh.... a volte il caldo fa brutti scherzi....
Hai provato con una bibita ghiacciata?


No confermo e sottoscrivo, voi sarete pure pacifisti ma io riconosco l'indubbia utilità della guerra e della conquista nella nostra evoluzione e non la rinnego. Queste persone vanno civilizzate o estirpate :)


Il concetto di "Evoluzione" e quello del "lancio indiscriminato di bombe",
rappresentano una contraddizione in termini...

Un pò come il concetto di "esportazione della democrazia"
a suon di missili o di fosforo bianco....
[/quote]

ma che bello....questo delirio me l'ero perso....e forse era meglio se continuavo a perdermelo.....bleah, che schifo..


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MessaggioInviato: 20/08/2012, 12:17 
La forza è stata sempre risolutiva, almeno sul momento. Ma questo non vuol dire che sia sempre giusta e che debba essere considerata sempre valida, anche per il futuro.

Casomai, ci sarebbe da capire quando è giusto usare la forza. Teoricamente, ogni legge (anche solo una norma sociale, anche la buona educazione) è "violenza" perchè dice alla persona cosa può e cosa non può fare. E violare la norma significa subire delle conseguenze, che vanno dall'isolamento sociale fino alla galera.

Poi bisogna capire anche se noi tutti siamo tanti popoli diversi (e, quindi, tante razze distinte) oppure se siamo un'unica umanità che si autogoverna in vari "popoli", "culture" e "Stati". Io credo al secondo caso: per cui, devono esistere regole comuni a tutta l'umanità che un "popolo" non può violare, e che gli altri "popoli" devono far rispettare, esattamente come è dovere arrestare i ladri o gli assassini.

Dire che un "popolo" è libero di stabilire che il piatto tradizionale è il cuscus (o la polenta) non vuol dire anche che sia libero di stabilire che esistono razze superiori e inferiori, o che sia lecito ammazzare chi la pensa diversamente. Altrimenti, per dire, anche i "crimini contro l'umanità" sono illegali e, sempre per dire, aver processato i nazisti a Norimberga sarebbe stato un atto illegale di sopraffazione e di ingerenza.

Per cui, se Bokassa decide che l'imperatore ha diritto di mangiarsi i primogeniti dei suoi sudditi, il resto dell'umanità non può dire "sono affari loro", perchè se il diritto che viene colpito è "fondamentale di ogni essere umano", allora le vittime non sono solo "quelli mangiati da Bokassa", ma tutti gli esseri umani.

Insomma, esattamente come le persone, i "popoli" e gli "Stati" non possono fare tutto quello che vogliono, e se sgarrano devono essere puniti, altrimenti si diventa complici.

Come si debba intervenire è un altro discorso. Voi sparate in testa a vostro figlio se vi prende le chiavi della macchina per andare a divertirsi? E se prende una multa, non sgridate certo anche chi è con lui...

Dire "viva le bombe" significa essere sproporzionati e violare il principio della responsabilità personale. Non sono tutti i musulmani/cristiani/induisti eccetera a dover essere puniti, ma solo alcuni. Se bombardi un intero popolo commetti un crimine: punisci anche gli innocenti. E allo stesso modo, sei un delinquente se pensi che sia giusto espellere tutti gli immigrati perchè uno ruba, oppure che siano tutti non integrabili perchè uno picchia la figlia.

E la nostra società non è "migliore" ad altre perchè per natura diversa, ma solo perchè rispetta più di altre i principi fondamentali. E quando dico "rispetta" dico anche "fa rispettare". Fino a pochi anni fa gli ebrei li ammazzavamo, con scuse patetiche oltretutto, e complottiste, e non è stato perchè siamo "intimamente migliori" se ora non abbiamo più i campi di concentramento e di sterminio (d'altronde, come si fa ad essere "migliori" per natura se hai prodotto Hitler, Mussolini, Stalin, l'Inquisizione...), ma solo perchè abbiamo usato (in ultima istanza) le armi ammazzando chi non rispettava la legge fondamentale (che non è "religiosa" o "politica" o "naturale", ma "umana").


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Scusate il bis immediato, ma questa l'ho appena letta. A parlare è un senatore americano (Todd Akin), sostenuto da Paul Ryan, vice di Romney.

"Intervistato da una tv locale del Missouri, al giornalista che gli chiedeva se l'aborto può essere giustificato in caso di stupro ha risposto con disinvoltura: "Da quanto ho sentito dai medici, quest'evenzienza - cioè rimanere incinta dopo uno stupro - è un fatto decisamente raro". Ed ha aggiunto: "In caso di stupro legittimo, il corpo femminile può fare in modo di chiudere tutto...". Infine ha concluso che, nel caso remoto in cui si dovessero verificare queste gravidanze, le conseguenze dovrebbero essere per lo stupratore, non per il feto".

Per questa bestia (cristianissima) lo stupro può anche essere legittimo, e tanto le donne sono capaci di "chiudere tutto", quindi per lui non ci sono neanche conseguenze. E altrettanto evidentemente, non si deve mai parlare di aborto, per questa mer.a di essere umano, neanche in caso di stupro.


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MessaggioInviato: 20/08/2012, 12:37 
Cita:
sezione 9 ha scritto:

Scusate il bis immediato, ma questa l'ho appena letta. A parlare è un senatore americano (Todd Akin), sostenuto da Paul Ryan, vice di Romney.

"Intervistato da una tv locale del Missouri, al giornalista che gli chiedeva se l'aborto può essere giustificato in caso di stupro ha risposto con disinvoltura: "Da quanto ho sentito dai medici, quest'evenzienza - cioè rimanere incinta dopo uno stupro - è un fatto decisamente raro". Ed ha aggiunto: "In caso di stupro legittimo, il corpo femminile può fare in modo di chiudere tutto...". Infine ha concluso che, nel caso remoto in cui si dovessero verificare queste gravidanze, le conseguenze dovrebbero essere per lo stupratore, non per il feto".

Per questa bestia (cristianissima) lo stupro può anche essere legittimo, e tanto le donne sono capaci di "chiudere tutto", quindi per lui non ci sono neanche conseguenze. E altrettanto evidentemente, non si deve mai parlare di aborto, per questa mer.a di essere umano, neanche in caso di stupro.


Ti quoto.



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"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 20/08/2012, 12:46 
Cita:
sezione 9 ha scritto:

Per cui, se Bokassa decide che l'imperatore ha diritto di mangiarsi i primogeniti dei suoi sudditi, il resto dell'umanità non può dire "sono affari loro", perchè se il diritto che viene colpito è "fondamentale di ogni essere umano", allora le vittime non sono solo "quelli mangiati da Bokassa", ma tutti gli esseri umani.

Insomma, esattamente come le persone, i "popoli" e gli "Stati" non possono fare tutto quello che vogliono, e se sgarrano devono essere puniti, altrimenti si diventa complici.



Il principio è corretto.

Ma è anche vero che ci sono "Stati" che invece possono fare tutto quello che vogliono.... pensiamo agli USA, all'11/9, alla "guerra preventiva agli stati canaglia" o alla "guerra al terrorismo internazionale" che ha permesso loro di ditruggere nazioni intere... o ad Israele, ad esempio, che butta il fosforo bianco sulla popolazione civile inerme.

E pensiamo al fatto che questi, SE sgarrano, nessuno li punisce.
Siamo quindi complici ANCHE di "Stati" come quelli citati?



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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Thethirdeye ha scritto:

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sezione 9 ha scritto:

Per cui, se Bokassa decide che l'imperatore ha diritto di mangiarsi i primogeniti dei suoi sudditi, il resto dell'umanità non può dire "sono affari loro", perchè se il diritto che viene colpito è "fondamentale di ogni essere umano", allora le vittime non sono solo "quelli mangiati da Bokassa", ma tutti gli esseri umani.

Insomma, esattamente come le persone, i "popoli" e gli "Stati" non possono fare tutto quello che vogliono, e se sgarrano devono essere puniti, altrimenti si diventa complici.



Il principio è corretto.

Ma è anche vero che ci sono "Stati" che invece possono fare tutto quello che vogliono.... pensiamo agli USA, all'11/9, alla "guerra preventiva agli stati canaglia" o alla "guerra al terrorismo internazionale" che ha permesso loro di ditruggere nazioni intere... o ad Israele, ad esempio, che butta il fosforo bianco sulla popolazione civile inerme.

E pensiamo al fatto che questi, SE sgarrano, nessuno li punisce.
Siamo quindi complici ANCHE di "Stati" come quelli citati?


Purtroppo e la cruda realta'.


Quanta differenza passa tra il fatto in Pakistan e la polizia americana che in massa spara decine di colpi a un malato di mente che in mano aveva un coltellino, uccidendolo pubblicamente?
(vogliamo paragonare anche la violenza gratuita delle nostre forze dell'ordine in alcuni casi??)

Mondo di cacca!!! (o cacca l'uomo che ha creato certe culture?)


Ultima modifica di CRASH3 il 20/08/2012, 14:41, modificato 1 volta in totale.

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mik.300 ha scritto:

Cita:
Messaggio di jean

Pakistan, arrestata per blasfemia una bimba
cristiana di 11 anni con la sindrome di Down
Avrebbe bruciato le pagine del Corano. La polizia «costretta» a fermarla dopo le proteste degli estremisti islamici.


L'hanno accusata di aver bruciato alcune pagine del Noorani Qaida, manuale per imparare a leggere il Corano. E così, con l'accusa di blasfemia, una bambina cristiana pakistana di undici anni con la sindrome di Down è stata arrestata venerdì vicino nel villaggio di a Mehrabadi, alle porte della capitale Islamabad. La polizia ha confermato la vicenda precisando che la piccola è stata trasferita in un riformatorio in attesa delle decisioni del giudice. Se dovesse essere ritenuta colpevole rischierebbe anche l'ergastolo o la pena di morte come prevede la discussa legge sulla blasfemia vigente in Pakistan.

PROTESTE PER FARLA ARRESTARE - Secondo la ricostruzione offerta da un quotidiano, alla vigilia del 27/0 giorno del Ramadan, il mese di digiuno dei musulmani, la piccola sarebbe stata vista bruciare una decina di pagine del libro, gettate poi in un secchio della spazzatura. In un primo momento la polizia si era rifiutata di accogliere la denuncia di blasfemia contro la bambina, dato il suo visibile handicap. ma dopo che molte persone hanno bloccato per ore la statale del Kashmir e circondato il commissariato, lo ha fatto giovedì scorso.

ARRESTATA - Formalmente la bambina è stata arrestata in seguito alla denuncia presentata da un uomo, Syed Muhammad Ummad. È stata prelevata dalla sua casa venerdì da alcune poliziotte che l'hanno portata nel riformatorio in attesa di essere presentata ad un giudice che dovrà decidere la sua sorte

CRISTIANI MINACCIATI- L'accusa di blasfemia è stata seccamente smentita dalla ong «Christians in Pakistan» che sul suo sito internet ha chiaramente scritto che si tratta di accuse false su una bambina che ha la sindrome di Down. Secondo l'associazione, in quella zona del Pakistan i cristiani sono «minacciati dagli estremisti» islamici.

VOLEVANO BRUCIARE IL VILLAGGIO - Gli estremisti, dopo essere riusciti a fare arrestare la che, dopo l'arresto della piccola, volevano anche bruciare il suo villaggio. Trecento persone, sempre secondo l'ong, sono state costrette a scappare per le minacce ricevute. L'Alleanza per tutte le minoranze in Pakistan (Apma) sta dando assistenza a queste persone che hanno dovuto lasciare le loro case.

INCHIESTA -La stampa pakistana sostiene che nella vicenda è intervenuto il Consigliere del primo ministro per l'Armonia nazionale, Paul Bhatti che ha disposto una assistenza legale per la bimba e chiesto una inchiesta su eventuali indebite pressioni esercitate sulla polizia. Bhatti ha contattato i leader religiosi locali chiedendogli di riportare la situazione sotto controllo.

LEGGE SULLA BLASFEMIA - Gli attivisti per i diritti umani hanno chiesto urgentemente al governo pakistano di riformare o ritirare del tutto la controversa legge sulla blasfemia, usata spesso in maniera strumentale solo per perseguitare le minoranze come quella cristiana. E proprio il fratello del ministro Paul Bhatti, Shahbaz (allora ministro per le minoranze) venne ucciso lo scorso anno dagli estremisti a Islamabad perchè favorevole a riformare la legge sulla blasfemia. Norma che prevede l'ergastolo e addirittura la pena di morte per chi è giudicato colpevole di aver offeso o insultato il Corano o il Profeta Maometto.

Carlotta De Leo

http://www.corriere.it/esteri/12_agosto ... a9b5.shtml



nessun ti chiede di integrarti con i musulmani,
nè questi sono tenuti a farlo con noi o altri.
basta il rispetto reciproco..

sulla ragazzina..

vedi..
quelli si prendono addosso le bombe
dei droni americani..
al 90% colpiscono gente
che non c'entra nulla..
-> danni collaterali li chiamano..

quindi poi codesti,
per la proprietà transitiva,
se la prendono con i cristiani..

è sbagliato,
lo so..
ma la ragione, sotto le bombe,
fatica a prevalere..

se costoro stessero in pace,
credo che sarebbero molto più tolleranti..

il meccanismo vale per tutti..
la tolleranza è maggiore
quando "si sta bene"..
capito il meccanismo?


e se stessero in pace e si comportassero così, o peggio, ti convinceresti mai che non sono quegli angioletti colorati che ti immagini tu? ne dubito.
E poi, cos'è, ammesso che nei paesi loro, alcuni, non certo i pakistani, siano bombardati o cosa, allora come una sorta di organismo collettivo devono dare in escandescenze nei quartieri parigini, o in nigeria, o altrove?
No fammi capire questa storia della proprietà transitiva che giustifica ogni aberrazione, purché chi la faccia abbia la patente di terzomondiano, e più scuro è, più la patente è valida, mi raccomando.



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MessaggioInviato: 20/08/2012, 19:22 
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sezione 9 ha scritto:

Scusate il bis immediato, ma questa l'ho appena letta. A parlare è un senatore americano (Todd Akin), sostenuto da Paul Ryan, vice di Romney.

"Intervistato da una tv locale del Missouri, al giornalista che gli chiedeva se l'aborto può essere giustificato in caso di stupro ha risposto con disinvoltura: "Da quanto ho sentito dai medici, quest'evenzienza - cioè rimanere incinta dopo uno stupro - è un fatto decisamente raro". Ed ha aggiunto: "In caso di stupro legittimo, il corpo femminile può fare in modo di chiudere tutto...". Infine ha concluso che, nel caso remoto in cui si dovessero verificare queste gravidanze, le conseguenze dovrebbero essere per lo stupratore, non per il feto".

Per questa bestia (cristianissima) lo stupro può anche essere legittimo, e tanto le donne sono capaci di "chiudere tutto", quindi per lui non ci sono neanche conseguenze. E altrettanto evidentemente, non si deve mai parlare di aborto, per questa mer.a di essere umano, neanche in caso di stupro.


La cristianissima bestia rimane bestia, e per inciso, io detesto i muslim proprio in quanto agnostico, cristiani integralisti e islamici vanno perfettamente a braccetto contro la razionalità del pensiero umano. Ma questo che c'entra con le brutture coraniche? non capisco perché se fanno un massacro, per dire, allora bisogna immediatamente fare il parallelo, tu quoque; eh ma anche noi nel 1200...



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