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 Oggetto del messaggio: Re: Non potrò mai integrarmi con i musulmani !
MessaggioInviato: 03/03/2020, 19:11 
[xx(] [xx(] [xx(]



Coronavirus, il rito che in Iran diffonde il contagio: fedeli baciano e leccano le pareti dei santuari


Guarda su youtube.com


ROMA – In Iran fedeli musulmani leccano e baciano le superfici del santuario di Hażrat-é Maʿsūmeh nella città iraniana di Qom, sfidando così quanto imposto da Governo per fronteggiare l’epidemia di coronavirus che nel Paese stando agli ultimi dati ufficiali, avrebbe contagiato 1500 persone provocando la morte di 66 persone, il dato più alto al di fuori della Cina.

I leader religiosi, a quanto pare rifiutano i consigli del Ministero della Sanità di chiudere i luoghi sacri dove ogni giorno si recano migliaia di persone, per frenare in questo modo la diffusione dell’infezione.


Le superfici dei santuari che si trovano in queste città vengono leccati e baciati dai fedeli perché considerati come dei “luoghi di guarigione”. Come mostra il video ripreso e diffuso anche dal Daily Mail, un cittadino ha voluto sfidare gli avvertimenti e si è filmato mentre lecca deliberatamente il santuario sciita della città di Mashhad, per poi postare il video sul web.

L’uomo è stato arrestato dalle autorità lo scorso 29 febbraio. La sua identità resta sconosciuta. Si è difeso dicendo che il coronavirus, all’interno del santuari sciiti non abbia effetto. Come lui sono in tanti a credere che il virus in quei luoghi non colpisce. La maggior parte dei contagi in Iran è concentrata nella città di Qom: qui, a leccare e baciare i santuari sono stati sorpresi anche dei bambini.

Fonte: Daily Mail, YouTube



https://www.blitzquotidiano.it/video/co ... o-3156432/


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 Oggetto del messaggio: Re: Non potrò mai integrarmi con i musulmani !
MessaggioInviato: 04/03/2020, 01:49 
chi è causa del suo male...



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 Oggetto del messaggio: Re: Non potrò mai integrarmi con i musulmani !
MessaggioInviato: 02/05/2020, 15:16 
Morto Yahya Hassan, poeta adolescente che criticò musulmani



Yahya Hassan, il poeta danese di origine palestinese che nel 2013, da esordiente adolescente, ha avuto un clamoroso successo in Danimarca e all'estero con un libro di poesie critico nei confronti dei musulmani, è morto all'età di 24 anni a Copenhagen. L'annuncio della scomparsa, avvenuta mercoledì scorso, come riferisce la stampa danese, è stato dato dal suo editore Gyldendal, che ha definito la morte di Hassan "un disastro". La casa editrice non ha fornito ulteriori dettagli. Sebbene Hassan avesse ricevuto minacce di morte, la polizia ha dichiarato di non sospettare immediatamente "un atto criminale". Per un paio di anni il giovane che è stato al centro della scena letteraria e mediatica mondiale ha vissuto sotto scorta.

Nato il 19 maggio 1995 ad Arhus, sulla costa orientale della penisola dello Jutland, da genitori apolidi palestinesi, viveva da un decennio a Copenhagen. Nel 2013 ha pubblicato con il semplice titolo del suo nome "Yahya Hassan" la raccolta di poesie più venduta di tutti i tempi in Danimarca (120mila copie). La raccolta è stata tradotta in venti lingue e in italiano è apparsa nel 2014 da Rizzoli.

Paragonato a Eminem e a Walt Whitman, Yahya Hassan, con le sue poesie, scritte tutte rigorosamente in stampatello maiuscolo, ha ricevuto continue minacce di morte perchè "con la violenza di un pugno allo stomaco" ha demolito ogni tabù nel descrivere la realtà di un giovane immigrato musulmano di seconda generazione tradito tanto dalla patria d'adozione quanto dalla famiglia d'origine. Nei versi Hassan racconta la sua storia: quella di un bambino la cui famiglia palestinese si trasferisce in Danimarca da un campo profughi libanese; con un padre violento e bigotto, un padre che picchia i figli e la moglie, e che quando viene lasciato si fa mandare una nuova donna direttamente dalla Tunisia.

Quella di Hassan è la storia di un ragazzo che passa da una comunità di recupero all'altra, che viene cresciuto a suon di calci e cinghiate, circondato da "stupidi che fanno jogging e pregano, poi rubano, bevono e vanno a letto con le ragazze danesi, in prigione si redimono leggendo il Corano e ricominciano da capo". E' la storia di un giovane che diventa un delinquente perché è l'unica cosa che può diventare.

Per la critica la raccolta "Yahya Hassan" rappresenta l'urlo disperato di un'intera generazione, ingannata e abbandonata da tutti. È il grido di rabbia di ogni musulmano del ghetto che non ha un futuro perché "non avevamo progetti / Allah li aveva per noi". Nel 2015 Hassan annunciò la sua adesione al nuovo partito politico danese Nationalpartiet. Nemmeno un anno dopo il leader del partito, Kashif Ahmad, dichiarò che Hassan era stato costretto a lasciare il partito dopo essere stato arrestato per guida sotto l'effetto di droghe illegali.



https://www.adnkronos.com/cultura/2020/ ... refresh_ce


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 Oggetto del messaggio: Re: Non potrò mai integrarmi con i musulmani !
MessaggioInviato: 12/07/2020, 14:00 
Papa, penso Santa Sofia,molto addolorato
Il pontefice ricorda quanto sta accadendo a Istanbul



(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 12 LUG - Il Papa rivolge un pensiero a quanto sta accadendo ad Istanbul. "Penso a Santa Sofia e sono molto addolorato", ha detto all'Angelus.



https://www.ansa.it/sito/notizie/topnew ... 538e6.html


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 Oggetto del messaggio: Re: Non potrò mai integrarmi con i musulmani !
MessaggioInviato: 30/08/2020, 01:43 
Svezia, rivolte fuori controllo nel giorno della manifestazione anti-islamica a Malmo


La polizia non ha più il controllo delle proteste della comunità musulmana, insorta dopo che alcuni militanti di estrema destra hanno pubblicato sul web un video in cui danno fuoco al Corano. Arrestato e espulso il leader del partito Linea Dura.

Il video di un uomo che dà fuoco al Corano in mezzo ad una pista ciclabile ha fatto infuriare la popolazione islamica presente di Malmo, Svezia, che è scesa in strada per protesta nello stesso giorno in cui si sarebbe dovuta tenere una manifestazione anti-corano nella città. Le dimostrazioni si sono ben presto trasformate in una vera e propria rivolta, con roghi e atti di vandalismo.

Nel video si vede il danese Rasmus Paludan, leader del partito politico di estrema destra Stram Kurs, mentre dà alle fiamme il libro sacro agli islamici e invita il pubblico a fare altrettanto.

Dinnanzi alle sassaiole, ad auto e copertoni dati alle fiamme dai riottosi, la polizia ha dichiarato che la situazione a Malmo è del tutto fuori controllo.

"Al momento abbiamo disordini violenti e in corso su cui non abbiamo alcun controllo", ha detto ai giornalisti il ​​portavoce della polizia Rickard Lundqvist.

I video da Malmo mostrano la folla che canta "Allahu Akbar", mentre gli ufficiali cercano di contenere i disordini.

All'inizio della giornata, Rasmus Paludan, che di professione fa l'avvocato, è stato arrestato vicino a Malmo ed espulso dal paese dalle autorità svedesi, mentre si recava ad una manifestazione anti-islamica nella città che si sarebbe dovuta tenere venerdì, il giorno di preghiera per i musulmani.

Secondo la polizia, Paludan avrebbe pianificato di eseguire un altro rogo del libro durante un evento di massa. "Stava per infrangere la legge", ha detto la polizia, osservando che il suo comportamento rappresentava un pericolo per la società.



https://it.sputniknews.com/mondo/202008 ... a-a-malmo/


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 Oggetto del messaggio: Re: Non potrò mai integrarmi con i musulmani !
MessaggioInviato: 16/09/2020, 16:15 
Svezia, le associazioni islamiche chiedono di cambiare la costituzione



Lo scorso 29 agosto, a Malmö, in Svezia, manifestanti islamici e antirazzisti hanno messo a ferro e fuoco la città dopo che alcuni sostenitori dell’estrema destra hanno bruciato un corano. Secondo quanto riportato dalla stampa svedese, il leader dell’estrema destra danese e di Stram Kurs, Rasmus Paludan, a cui è stato impedito entrare in Svezia per due anni, ha promosso nelle ultime settimane manifestazioni anti-islamiche a Stoccolma e in altre città svedesi dove vengono bruciate copie del Corano. Il 28 agosto, Paludan ha attraversato il confine per recarsi proprio a Malmö, ma alla stazione di Lernacken è stato accolto da un gran numero di agenti di polizia, che lo hanno obbligato a lasciare immediatamente il Paese.

L’obiettivo di Paludan è chiaro: fermare l’islamizzazione del Paese. “L’obiettivo è fermare l’islamizzazione della Svezia. Tornare ai livelli di islamizzazione ai livelli degli anni Sessanta circa. Un milione di persone dovrebbe tornare nei Paesi musulmani di provenienza o convertirsi a qualcosa di diverso dall’islam. È chiaro che questo è l’obiettivo”, ha detto Paludan, promettendo di andare avanti fino a quando” ogni islamico “avrà lasciato la Svezia”. Dalla fine di agosto, il partito etno-nazionalista anti-islamico Hard Line ha bruciato diversi Corani in quelli che descrive come i “ghetti svedesi”, in particolare a Malmö, nel quartiere di Rosengård.
“Cambiamo la costituzione”

L’avvocato anti-islam danese non demorde. Sabato scorso, la polizia ha respinto la richiesta di indire una manifestazione presentata dal suo partito. Le autorità ritengono che esista il rischio che si verifichi una situazione che comporti “gravi minacce all’ordine e alla sicurezza pubblica”. Paludan scrive nella domanda che lo scopo è dimostrare per la libertà di espressione e “deridere e umiliare” l’islam. Ora le organizzazioni islamiche di Stoccolma, riporta il Dagens Nyhether, vogliono cambiare la costituzione svedese e vietare il fatto che si possa prendere di mira l’Islam e le altre religioni. “Non vogliamo che sia legale in Svezia bruciare sacre scritture come il Corano o la Bibbia e allo stesso tempo dovrebbe essere vietato deridere le varie religioni”, dice Hussein Farah Warsame. “Vogliamo un cambiamento nella politica,” sottolinea Abdulla Ali Abdi, della moschea di Tensta.

Le manifestazioni anti-islam sono state condannate dall’arcivescovo Antje Jackelén. Come riportato dal quotidiano Expressen, in qualità di membro del Consiglio cristiano svedese, ha fortemente disapprovato le “violazioni consapevoli della fede delle persone”. “Bruciare libri è barbaro. Non ultimi libri che molti considerano sacri”, ha scritto il Consiglio in una dichiarazione, avvertendo che queste azioni “alimentano la polarizzazione tra le persone e contrastano gli sforzi di integrazione”. “Esprimiamo la nostra forte solidarietà ai credenti musulmani nel nostro Paese”, ha concluso.
Lo scontro di civiltà in Svezia

Estremismo etnico e razzismo da una parte, islamismo dall’altra: la Svezia fa i conti con una guerra culturale e di religione che sta minando le basi della normale convivenza, soprattutto nei quartieri più difficili. È (l’inevitabile) fallimento del modello multiculturale. Gli esempi di questa convivenza impossibile sono molti. Secondo una ricerca pubblicata dal giornale svedese Aftonbladet, le donne si sentirebbero particolarmente insicure e preoccupate per la loro incolumità in determinate zone del Paese.
Si tratta dei quartieri dominati da immigrati, in special modo islamici. Sono le tristemente celebri “no-go area”, dove nemmeno la polizia può mettere piede. Come ha ammesso nel gennaio 2018 Dan Eliasson, capo della polizia nazionale svedese, “il numero delle no-go-area ha raggiunto un livello molto critico, sono salite da 55 a 61 in soli 12 mesi e rappresentano un attacco alla nostra società”. E la situazione è drasticamente peggiorata. Basti pensare al quartiere di Rinkeby, a Stoccolma, dove la percentuale di immigrati arriva al 90% della popolazione, e dove le donne – come ha ben documentato un’inchiesta di Katie Hopkins – hanno paura a uscire di casa per timore di essere stuprate o aggredite. Lo scorso 4 settembre, un ragazzo di 11 anni a Malmö è stato aggredito da una banda da alcuni sconosciuti che lo hanno definito un “maiale bastardo”. Motivo? Indossava un crocifisso. Nel mese di agosto, dei vandali hanno profanato la chiesa evangelica luterana sempre a Malmö per sette giorni consecutivi questo mese, rompendo finestre e demolendo una statua di Gesù. Il sogno del multiculturalismo è diventato un vero e proprio incubo.


https://comedonchisciotte.org/svezia-le ... tituzione/


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 Oggetto del messaggio: Re: Non potrò mai integrarmi con i musulmani !
MessaggioInviato: 07/03/2021, 20:21 
Svizzera: vince il sì al divieto del velo integrale
Risultati definitivi del referendum, 51,2% i voti a favore


(ANSA) - GINEVRA, 07 MAR - Il referendum 'Sì al divieto di dissimulare il proprio viso', detto 'anti-burqa', è stato approvato dalla maggioranza degli elettori svizzeri. Stando ai risultati definitivi, il testo di modifica costituzionale promosso dalla destra conservatrice e combattuto dal governo, ha ottenuto il 51,2% dei consensi degli elettori e l'adesione di 20 dei 26 cantoni, ha riferito l'agenzia di stampa Keystone-Ats.
Nel 2009, gli Svizzeri avevano approvato anche un'iniziativa contro la costruzione di minareti con il 57,5% di voti a favore.


https://www.ansa.it/sito/notizie/topnew ... eb918.html


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 Oggetto del messaggio: Re: Non potrò mai integrarmi con i musulmani !
MessaggioInviato: 07/03/2021, 20:40 
Pur essendo una nazione con tanti FUBBISSIMI ed intelligentissimi mediterranei, a causa della nostra "lunghezza", dobbiamo riconoscere che anche la patria dei lanzichenecchi ci può dare lezioni di sopravvivenza e cura del proprio popolo.



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Comunque lo spessore delle persone alla fine viene fuori.
La carta NON È tutta uguale.
C'è chi è pergamena e chi carta igienica!
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 Oggetto del messaggio: Re: Non potrò mai integrarmi con i musulmani !
MessaggioInviato: 24/03/2021, 01:36 
Pavia, genitore tunisino protesta per il maiale a scuola. Tribunale gli dà torto


La sentenza è del 10 marzo scorso, ma il clamore suscitato è notizia di queste ore. Clamore più che giustificato, dal momento che la decisione della presidente Marina Bellegrandi, giudice a Pavia, va decisamente controcorrente. Ha infatti imposto ad uno scolaro musulmano di frequentare l’ora di religione consentendogli, nel contempo, di mangiare carne di maiale, inibita invece dalla sua fede. Il tribunale si è così espresso dopo aver esaminato il ricorso presentato dal padre del bambino, il 42enne tunisino Khaled Bahri, affinché il figlio non frequentasse l’ora di religione a scuola. E osservasse a mensa la dieta riservata agli altri bimbi musulmani.

Khaled Bahri ha accusato l’ex-moglie – Secondo il giornale La Luce, Bahri, in Italia dal 2013, si è separato dalla moglie nel 2015. La vicenda che vede al centro il bambino, in affido condiviso, rientrerebbe in una serie di ripicche post-separazione. Da qui il ricorso di Bahri, che accusa l’ex-moglie di avergli negato negli ultimi 16 mesi il diritto di vedere il figlio nei fine-settimana. In quello stesso atto denuncia le decisioni riguardanti l’educazione religiosa del figlio assunte dalla madre, a suo dire, in totale autonomia. In effetti è stata lei a chiedere che il figlio mangiasse il maiale e frequentasse l’ora di religione.

La sentenza le ha dato ragione sulla base di considerazioni dirette a favorire «l’integrazione» del minore. Il Collegio – si vi legge – dovendo risolvere il contrasto tra i genitori, non può che decidere avendo a mente l’interesse del bimbo».

Potrà mangiare il maiale e frequentare l’ora di religione – Una premessa necessaria per capire il senso della decisione. L’integrazione è necessaria, scrivono i giudici, «per una sua crescita serena nonostante la conflittualità tra i suoi genitori». Per questo, occorre «evitare ogni possibile trattamento diverso dai compagni». Parole riferite sia alla possibilità di mangiare gli stessi alimenti degli altri bambini, maiale compreso, sia a quella di frequentare l’ora di religione. A chiederlo – sottolinea la sentenza – era sta la madre «pur non essendo cattolica». Il tribunale non ha mancato infine di far notare l’incoerenza di Bahri. «Pretende – recita la sentenza – di imporre un rigido regolamento alimentare al figlio, ma ha personalmente trasgredito i precetti dell’Islam, assumendo alcool».


https://www.imolaoggi.it/2021/03/23/pav ... le-scuola/


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 Oggetto del messaggio: Re: Non potrò mai integrarmi con i musulmani !
MessaggioInviato: 28/04/2021, 17:45 
“Difendere la patria dall’islamismo”. L’impressionante lettera dei generali francesi


Roma, 28 apr – Lettera dei generali francesi alla classe politica. “Difendere la patria”, messa in serio pericolo “dall’islamismo e dalle orde delle banlieu”. L’appello – pubblicato sulla rivista Valers Actuelles – è firmato da una ventina di generali transapini in pensione che si rivolgono direttamente al presidente Emmanuel Macron e più in generale a tutti i politici. I generali chiedono di difendere la Francia a tutti i costi, scongiurando la “disintegrazione” della nazione. Ed è bastato questo a scatenare una bufera politica, con la sinistra che non ha preso affatto bene la richiesta. Ma cosa hanno scritto esattamente questi generali? Vediamolo nel dettaglio.
La lettera dei generali francesi

Il titolo della lettera è già piuttosto significativo: “Per il ripristino dell’onore dei nostri governanti”. E la premessa lo è altrettanto: “La Francia è in pericolo, diversi pericoli mortali la minacciano. Noi che, anche in pensione, rimaniamo soldati di Francia, non possiamo, nelle attuali circostanze, restare indifferenti alle sorti del nostro bel Paese”.

Dopodiché sottolineano l’importanza del vessillo nazionale, carico di significati a loro avviso del tutto dimenticati. “Le nostre bandiere tricolori non sono solo un pezzo di stoffa, simboleggiano la tradizione, attraverso i secoli, di coloro che, qualunque sia il loro colore della pelle o fede, hanno servito la Francia e hanno dato la vita per essa. Su queste bandiere troviamo in lettere d’oro le parole ‘Onore e Patria’. Tuttavia, il nostro onore oggi sta nella denuncia della disgregazione che colpisce la nostra patria”.

Poi si evidenziano problemi reali e potenziali che rischiano di far “esplodere” la Francia. Ovvero la “disgregazione che, attraverso un certo antirazzismo, si manifesta con un unico scopo: creare sulla nostra terra disagio e pure odio tra le comunità”, scrivono i generali. “Oggi alcuni parlano di razzismo e teorie decoloniali, ma attraverso questi termini è la guerra razziale quella che vogliono”. Perché “disprezzano il nostro Paese, le sue tradizioni, la sua cultura, e vogliono vederlo dissolversi portandogli via il suo passato e la sua storia”.

Una “disgregazione che, con l’islamismo e le orde delle banlieu, porta al distacco di molteplici trame della nazione per trasformarle in territori soggetti a dogmi contrari alla nostra costituzione. Tuttavia, ogni francese, qualunque sia il suo credo o il suo non credo, è a casa ovunque in Francia; non può e non deve esistere alcuna città o quartiere in cui non si applicano le leggi della Repubblica”. Secondo i firmatari dell’appello, adesso, “i pericoli aumentano, la violenza aumenta di giorno in giorno. Chi avrebbe previsto dieci anni fa che un giorno un professore sarebbe stato decapitato…?”.
La richiesta ai politici

Di qui la richiesta accorata ai politici francesi. “Basta procrastinare; l’ora è seria; il lavoro è colossale; non perdete tempo e sappiate che siamo pronti a sostenere politiche che tengano conto della salvaguardia della nazione. D’altra parte, se non si interviene, il lassismo continuerà a diffondersi inesorabilmente nella società, provocando alla fine un’esplosione e l’intervento dei nostri compagni attivi in ​​una pericolosa missione di protezione dei nostri valori di civiltà e salvaguardia dei nostri compatrioti sul territorio nazionale. Come possiamo vedere, non c’è più tempo per rinviare, altrimenti domani la guerra civile metterà fine a questo caos crescente e le morti, di cui sarete responsabili, saranno migliaia.”
Le reazioni alla lettera dei generali

Il ministro della Difesa francese, Florence Parly, ha accusato di insubordinazione i generali, annunciando “sanzioni” nei loro confronti e di “un centinaio di alti gradi” militari colpevoli a suo avviso di aver firmato la lettera. Al contrario Marine Le Pen condivide le preoccupazioni dei generali, in particolare sull’islamismo crescente e sulla “bomba” che rischia di esplodere nelle banlieu.


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MessaggioInviato: 27/05/2021, 21:21 
Immagini fanno ipotizzare l'omicidio della ragazza pakistana scomparsa

Saman Abbas si era opposta alle nozze combinate decise dalla famiglia. Le telecamere di videosorveglianza mostrano tre uomini con pale e sacchetti sul retro della sua casa di Novellara, vicino a Reggio Emilia. E la Procura ora pensa che sia stata uccisa

AGI - Immagini della videosorveglianza hanno immortalato tre persone - con due pale e un secchio, un sacchetto azzurro e un piede di porco - dirette verso i campi sul retro della casa di Novellara, la sera del 29 aprile scorso, per rientrare circa dopo due ore e mezza. I fotogrammi sono agli atti dell’inchiesta per omicidio condotta dalla Procura di Reggio Emilia, sul caso di Saman Abbas, la 18enne pakistana scomparsa da circa un mese dalla Bassa Reggiana. Le immagini hanno portato gli inquirenti ad indagare per omicidio e non solo per sequestro di persona, reato per il quale era stato inizialmente aperto il fascicolo.

La ragazza, si era opposta a nozze islamiche combinate. Il padre e la madre di 43 e 46 anni erano stati denunciati a gennaio dai carabinieri per costrizione o induzione al matrimonio: cercarono di far sposare la figlia, all’epoca minorenne, con un cugino connazionale. La Procura che coordina le indagini condotte dai carabinieri ha subito predisposto un piano di ricerca dei tre fuggitivi e ha cercato anche il corpo della giovane nelle immediate vicinanze della sua abitazione, anche mediante lo svuotamento dei canali di irrigazione. Sono stati impegnate anche le squadre cinofile e i vigili del fuoco ma al momento non è stato ancora rinvenuto nulla.

“Le indagini proseguono per accertamenti e individuazione certa degli indagabili e della persona offesa anche all’estero. A tal fine sono stati già attivati i canali della cooperazione internazionale”, rende noto la Procura di Reggio Emilia. Gli inquirenti hanno ricostruito le varie tappe della vicenda: nel novembre 2020 era stata allontanata d’urgenza dalla casa dove viveva a Novellara, nella Bassa Reggiana, poiché come segnalato dai servizi sociali, i genitori volevano costringerla a tornare in Pakistan per sposare un cugino.

Lo scorso 11 aprile la ragazza ha deciso di rientrare nell'abitazione familiare. Il 5 maggio, poi, i carabinieri si sono attivati cercando la giovane a casa sua ma non hanno trovato nessuno, neanche i genitori. Così la prima ipotesi è stata che tutti si fossero allontanati espatriando in Pakistan e che la 18enne fosse stata costretta a seguire la madre e il padre. Tuttavia, dai successivi accertamenti è emerso che in patria erano rientrati solo i genitori: infatti la ragazza non compariva tra i passeggeri del volo dall’aeroporto di Malpensa. Ma non si poteva escludere che fosse partita da un altro scalo europeo. Solo le successive indagini con i tre uomini con le pale e il piede di porco, immortalati dalle telecamere della zona hanno fatto virare l’inchiesta verso l’ipotesi dell’omicidio.


https://www.agi.it/cronaca/news/2021-05 ... -12709363/


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 Oggetto del messaggio: Re: Non potrò mai integrarmi con i musulmani !
MessaggioInviato: 28/05/2021, 11:36 
vimana131 ha scritto:
“Difendere la patria dall’islamismo”. L’impressionante lettera dei generali francesi


Roma, 28 apr – Lettera dei generali francesi alla classe politica. “Difendere la patria”, messa in serio pericolo “dall’islamismo e dalle orde delle banlieu”. L’appello – pubblicato sulla rivista Valers Actuelles – è firmato da una ventina di generali transapini in pensione che si rivolgono direttamente al presidente Emmanuel Macron e più in generale a tutti i politici. I generali chiedono di difendere la Francia a tutti i costi, scongiurando la “disintegrazione” della nazione. Ed è bastato questo a scatenare una bufera politica, con la sinistra che non ha preso affatto bene la richiesta. Ma cosa hanno scritto esattamente questi generali? Vediamolo nel dettaglio.
La lettera dei generali francesi

Il titolo della lettera è già piuttosto significativo: “Per il ripristino dell’onore dei nostri governanti”. E la premessa lo è altrettanto: “La Francia è in pericolo, diversi pericoli mortali la minacciano. Noi che, anche in pensione, rimaniamo soldati di Francia, non possiamo, nelle attuali circostanze, restare indifferenti alle sorti del nostro bel Paese”.

Dopodiché sottolineano l’importanza del vessillo nazionale, carico di significati a loro avviso del tutto dimenticati. “Le nostre bandiere tricolori non sono solo un pezzo di stoffa, simboleggiano la tradizione, attraverso i secoli, di coloro che, qualunque sia il loro colore della pelle o fede, hanno servito la Francia e hanno dato la vita per essa. Su queste bandiere troviamo in lettere d’oro le parole ‘Onore e Patria’. Tuttavia, il nostro onore oggi sta nella denuncia della disgregazione che colpisce la nostra patria”.

Poi si evidenziano problemi reali e potenziali che rischiano di far “esplodere” la Francia. Ovvero la “disgregazione che, attraverso un certo antirazzismo, si manifesta con un unico scopo: creare sulla nostra terra disagio e pure odio tra le comunità”, scrivono i generali. “Oggi alcuni parlano di razzismo e teorie decoloniali, ma attraverso questi termini è la guerra razziale quella che vogliono”. Perché “disprezzano il nostro Paese, le sue tradizioni, la sua cultura, e vogliono vederlo dissolversi portandogli via il suo passato e la sua storia”.

Una “disgregazione che, con l’islamismo e le orde delle banlieu, porta al distacco di molteplici trame della nazione per trasformarle in territori soggetti a dogmi contrari alla nostra costituzione. Tuttavia, ogni francese, qualunque sia il suo credo o il suo non credo, è a casa ovunque in Francia; non può e non deve esistere alcuna città o quartiere in cui non si applicano le leggi della Repubblica”. Secondo i firmatari dell’appello, adesso, “i pericoli aumentano, la violenza aumenta di giorno in giorno. Chi avrebbe previsto dieci anni fa che un giorno un professore sarebbe stato decapitato…?”.
La richiesta ai politici

Di qui la richiesta accorata ai politici francesi. “Basta procrastinare; l’ora è seria; il lavoro è colossale; non perdete tempo e sappiate che siamo pronti a sostenere politiche che tengano conto della salvaguardia della nazione. D’altra parte, se non si interviene, il lassismo continuerà a diffondersi inesorabilmente nella società, provocando alla fine un’esplosione e l’intervento dei nostri compagni attivi in ​​una pericolosa missione di protezione dei nostri valori di civiltà e salvaguardia dei nostri compatrioti sul territorio nazionale. Come possiamo vedere, non c’è più tempo per rinviare, altrimenti domani la guerra civile metterà fine a questo caos crescente e le morti, di cui sarete responsabili, saranno migliaia.”
Le reazioni alla lettera dei generali

Il ministro della Difesa francese, Florence Parly, ha accusato di insubordinazione i generali, annunciando “sanzioni” nei loro confronti e di “un centinaio di alti gradi” militari colpevoli a suo avviso di aver firmato la lettera. Al contrario Marine Le Pen condivide le preoccupazioni dei generali, in particolare sull’islamismo crescente e sulla “bomba” che rischia di esplodere nelle banlieu.


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Chi è causa del suo mal pianga sé stesso.
I Generali Francesi in passato hanno voluto accaparrarsi quasi tutto il mondo ora piangono. [:246]
Così finirà in futuro per l'Italia e l'Europa tutta con questa potente immigrazione di massa verso le nostre Coste senza limiti. [:305]


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 Oggetto del messaggio: Re: Non potrò mai integrarmi con i musulmani !
MessaggioInviato: 01/07/2021, 23:20 
Dopo la Mercedes, Malika compra un cane da 2.500 euro coi soldi dei buonisti


E l’acquisto della Mercedes non è stato l’unico “sfizio” per Malika. E’ sempre Selvaggia Lucarelli a pubblicare la notizia che la ragazza ha comprato anche un cane. Lucarelli rintraccia l’allevatore, Simone, che le ha venduto il bulldog francese: “Malika? Non l’avevo riconosciuta quando è venuta in allevamento, ma poi ho capito. Ha comprato il cane più caro”. È quanto fa sapere oggi il Secolo d’Italia.

“Le chiedo – scrive Lucarelli – come mai abbia comprato un cane da 2.500 euro. “Perché mi piaceva la razza, devo giustificarmi perché spendo i miei soldi come voglio?”. Le rispondo che se le persone donano perché lei si ricostruisca una vita, perché paghi avvocati o supporto psicologico o perché faccia beneficenza, forse qualche spiegazione la deve”.

E la conversazione che Selvaggia Lucarelli riporta va avanti così: ““Il cane è un bene di prima necessità, ok?”, insiste. “Potevi prenderti un trovatello”. “Avrei potuto ma sono cavoli miei. Il cane è un supporto psicologico”. “Il bulldog da 2500 euro?”. “Sono amante di questa razza, e ho preso un bulldog. La Mercedes e il bulldog sono beni necessari”. “Ma quando rispondi così pensi che non ti arriverà altra ********** addosso?”, le dico sinceramente incredula. “Mi arriverà, chi se ne frega. Ciaooo!”. E mi attacca il telefono in faccia. Per la cronaca, mi aveva telefonato lei”.

Malika, eroina delle schiere progressiste, aveva partecipato a Milano alla manifestazione in favore della celere approvazione del ddl Zan. E nelle molte interviste rilasciate aveva anche annunciato che si sarebbe data da fare per aiutare le vittime di violenza e bullismo.


https://stopcensura.online/dopo-la-merc ... -buonisti/


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 Oggetto del messaggio: Re: Non potrò mai integrarmi con i musulmani !
MessaggioInviato: 02/07/2021, 14:43 
Ha fatto benissimo a sfruttare sti beoti che donano per queste cause idiote made in propaganda USA. Sto pensando di fare qualcosa del genere anche io per farmi donare 100\200 mila € per una qualche causa idiota strappalacrime. forse qualcosa sui mancini, non so vi farò sapere così evitate di darmi soldi per niente [:246]



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