Cita:
[quote"Wolframio"]
Beh bisogna vedere se tra le mignotte ci metti anche le amanti occasionali di questi padri oppure solo quelle che offrono sesso a pagamento.
Alla base c'è sempre la seduzione femminile in entrambi i casi.
Carissimo Wolfino alla base c'è altro credimi..(le guerre patriarcali)
Lo stereotipo della donna “passeggiatrice”.L’etimologia risale al alto Medio Evo,ai tempi delle crociate.
Quando gli uomini partivano per la Palestina a massacrare donne,vecchi e bambini.
Le donne,spesso rimanevano sole a casa,lasciate al totale abbandono e senza risorse,indifese da tutto.
Va detto che in quel periodo,una donna che uccideva un uomo anche solo per difendere la propria vita,nel 100%100 dei casi veniva condannata a morte.
Per tanto va da se che ogni violenza,ogni atto di brutalità commesso nei loro confronti,rimaneva impunita.
Il termine “passeggiatrice” sta ad indicare una parola d’origine a cui fu accomunata erroneamente e arbitrariamente un tipo di donna ossia,la prostituta.
Nell’uno come nell’altro caso,la violenza era la costante che caratterizzava allora come oggi l’atto vile dello stupro.
Dovete sapere che la parola deriva da “Putto” ossia bambino e che nulla a che vedere con altre questioni se non questa.
Quando le povere sventurate rimanevano da sole era facile che dei “Pellegrini”io li chiamo bestie immonde,pernottassero nelle loro case,e non approfittavano solo dell’ospitalità no ma,anche della donna stessa,stuprata e quasi sempre messa in cinta,ella era obbligata a disfarsi dei bambini nati vendendoli ai signorotti o ai viandanti che cercavano schiavi sessuali il più delle volte.
Quindi due volte vittime.
La donna che subiva lo stupro e da esso aveva un figlio,era obbligata a venderlo per mantenere anche quelli del’imbecille che era partito per andare a compiere massacri in Palestina con la speranza di tornare a casa e avere come riconoscimento del suo ignobile operato,un piccolo feudo o una ricompensa dalla fottuta “Chiesa cattolica”.
Come dicevo,le donne erano oggetto di ogni tipo di violenza,sia fisica che psicologica,nessuno ne prendeva le parti,nessuno puniva i loro aguzzini e questo,perché c’era l’assurda convinzione la donna fosse portatrice del “Peccato originale” e che per questo meritasse ogni forma di umiliazione.
Ora,mi rivolgo a voi che usate ancora tale gergo o termine per offendere le donne,riflettete prima di aprire bocca,perché ciò che dite,non è solo un offesa gratuita ma è anche sbagliata.
Ogni volta che usate parole quali”Put.tana” o “Troia” siete sempre in errore e non capite neanche ciò che state dicendo.
Anche il termine “Tro.ia” non sta di certo ad indicare una donna cdi facili costumi no..Troia era una città e la parola si riferisce ad Elena,una donna forte e coraggiosa dal momento che decise di lasciare Menelao,marito possessivo e violento per il più mite Paride figlio di Priamo re di “Troia”.
per tanto,quando usate anche questo termine sappiate che siete anche li doppiamente in errore.
Uno perché lo usate come forma d’offesa nei confronti delle donne,secondo perché non ha nulla a che vedere con le donne.
Il termine “Mignotta” invece è un termine dispregiativo che nasce da una deformazione o interpretazione di quella che è comunemente conosciuta Sanguisuga.
Termine che di certo per alcuni uomini pare adeguato a certe donne che secondo loro gli ruberebbero la vita o gli averi ma,anche in quel caso non è così.
Il termine nasce nella prima metà del 18° secolo nel centro-Italia da quei signorotti che andando a prostitute e non volevano pagare,spesso si ammalavano di malattie veneree e incolpavano queste ultime della cosa.
Come vedete,tutto nasce sempre d unicamente dal comportamento SBAGLIATO di noi uomini che pesiamo di essere migliori ed in diritto di dire o fare ciò che vogliamo senza renderci conto che così non facciamo altro che apparire come i più comuni o attributi maschili ossia i “********”.
Io personalmente li definisco”Ammennicoli
http://anarchistintheworld.altervista.o ... a-puttana/Andrea
Cita:
La bambina in grembo che deve ancora nascere dovrebbe rivolgersi anche alla madre. In quanto sono le madri che insegnano l'arte di misurarsi con il maschio.
Vedi il mio banale esempio del reggiseno.
A che serve farlo indossare già i primi anni di vita quando il seno è ancora inesistente?. Non è forse una iniziazione a questa arte?
Più in là la madre vestirà la figlia risaltandone la femminilità, poi il comportamento e la sessualità, mentre un padre vorrebbe la figlia vestita in modo poco appariscente.
Le madri non sono esenti dall'influenza millenaria, ne io ne tu nessuno lo è davvero.
I padri vogliono le figlie meno appariscenti perché sono turbati loro stessi dalle grazie femminili e sanno molto bene con quali occhi gli altri uomini guardano la propria figlia...Non voglio per questo colpevolizzare il maschio perchè anche lui è vittima inconsapevole delle brutture patriarcali...tra cui la tradizionale famiglia monogamica (anch'essa partorita dalla genia patriarcale) ...
Cita:
Il futuro padre può con tutte le sue forze mettere in atto la richiesta di protezione da parte della ipotetica nascitura, ma alla fine in molte occasioni toccherà a lei stessa sapersi guadagnare il rispetto e qui l'insegnamento della figura materna è fondamentale
Per questo io trovo stupido questo video che si rivolge al solo padre.
Sono d'accordo con te
Il video è un po superficiale