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MessaggioInviato: 25/10/2012, 22:45 
Cita:
Blissenobiarella ha scritto:

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rmnd ha scritto:


Perché una donna generalmente costa di più in termini di produttività. Generalmente, e penso che le statistiche possano confermarlo, le donne fanno più assenze degli uomini. Maternità, gravidanza, permessi vari, malattie. Nei paesi scandinavi , non so se in tutti o in alcuni come la Norvegia hanno servizi tali da venire incontro alle madri e alle aziende. Gli asili nido all'interno delle aziende, la maternità suddivisa tra il padre e la madre, etc. Ma nonostante questa estrema attenzione alla parità sessuale, le percentuali di delitti passionali nell'area scandinava a danno delle donne è superiore rispetto alla realtà italiana.


Esatto. Questo è un dato concreto ed è su questo che bisognerebbe lavorare.
Anche perchè le battaglie contro i pregiudizi non si vincono quasi mai [:p]


Sono d'accordo. I datori di lavoro sono spaventati dalle assenze dovute alla maternità e da quelle che dipenderanno dalle malattie dei figli. Per questi motivi anche quando una donna viene assunta riceverà comunque meno promozioni o aumenti di stipendio rispetto ad un collega uomo con le medesime mansioni.
Ancora oggi ai colloqui di lavoro ad una donna viene chiesto se è sposata e se ha figli.

Cita:
Blissenobiarella ha scritto:

In realtà la percentuale superiore in scandinavia è in linea con la natura di questi specifici crimini: più la donna si fa indipendente più viene punita per il fatto di sottrarsi al controllo del maschio.

Già è proprio così.


Ultima modifica di Thalita il 25/10/2012, 22:49, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 26/10/2012, 00:01 
Purtroppo tristemente vero. "C' è del marcio in Danimarca"....

Concordo in gran parte con quanto detto da Bliss, per essere più preciso quanto detto sulla questione emancipazione e in risposta a mik

Cita:
Thethirdeye ha scritto:

Cita:
rmnd ha scritto:
Ma nonostante questa estrema attenzione alla parità sessuale, le percentuali di delitti passionali nell'area scandinava a danno delle donne è superiore rispetto alla realtà italiana.


Ottimo... quindi c'è di peggio rispetto alla situazione che vediamo qui in ItaGlia [:p]
Caspita... non lo avrei mai detto sai?



Non lo avrei mai detto neanche io, almeno non verso Nord... invece.....



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MessaggioInviato: 26/10/2012, 12:05 
Cita:
Blissenobiarella ha scritto:

Mik, mi sa che non stai centrando il punto del thread .
Stiamo parlando di femminicidio che è un delitto che si configura in circostanze precise.
A meno che tu non stia cercando di dimostrare che le donne meritano che gli uomini le uccidano ( e non lo penso minimamente!), non capisco cosa vuoi mettere in evidenza...
Penso che siamo tutti d'accordo sul fatto che anche le donne possano essere del gran bastarde non meno degli uomini se ci si mettono.


bliss,
stiamo dicendo la stessa cosa..
uomini e donne vanno trattati allo stesso modo
(come tu hai detto innanzitutto il merito..! ecc.)
se si considera la donna vittima
a prescindere o predestinata
poi vengono fuori distorsioni all`opposto..
donne che uccidono uomini per legittima difesa,
perche` maltrattate (a loro dire..),
donne che assoldano modelle per fragare il marito
in causa di divorzio senza alcuna sanzione giudiziale,
ecc.

chi sbaglia, paga..
indipendentemente dal sesso..
e dalle statistiche..



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 26/10/2012, 12:59 
Il problema è però che donne e uomini non ricevono lo stesso trattamento, ne hanno gli stessi modi di agire.
Solitamente la violenza,viene perpetrata dall'uomo. Una donna ricorre alla violenza quasi sempre come reazione alla violenza subita. Ci sono naturalmente donne violente, ma sono poche, non costituiscono una casistica e non sono statisticamente rilevanti. LA cattiveria di una donna generalmente è più sottile, meno fisica e meno predisposta a configurarsi come delitto.



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MessaggioInviato: 25/11/2012, 13:51 
Violenza donne, giornata mondiale contro la barbarie
Da mobilitazione no a femminicidi, violenza domestica e stalking

25 novembre, 12:42

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http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 44162.html

La giornata mondiale contro la violenza maschile sulle donne, che si celebra oggi, "non deve essere una ricorrenza retorica e in qualche modo rituale": contro la barbarie del femminicidio - sono 113 le donne uccise da inizio anno, di cui 73 dal proprio partner - sono tante le organizzazioni che in Italia, ma anche nel resto del mondo, celebreranno la ricorrenza rilanciando iniziative e progetti che per forza di cose dovranno avere anche un carattere transnazionale.

Dalla politica alla società civile, dalle ong alle grandi organizzazioni per la difesa dei diritti umani, i mille eventi di domani muoveranno anche un richiamo al rispetto. Sono in tanti a chiedere ai politici e alle istituzioni di operare a favore della prevenzione, finanziando da subito misure concrete. Come fa 'No More! - convenzione che ha avuto il plauso del presidente Napolitano, promossa da Udi, Casa Internazionale delle Donne, GiULiA (Giornaliste unite, autonome, libere), D.i.Re (Donne contro la violenza), Zeroviolenzadonne.it, Piattaforma Cedaw '30 anni lavori in corsa Cedaw': Fondazione Pangea onlus, Giuristi Democratici, Be Free, Differenza Donna, Le Nove, Arcs-Arci, ActionAid, Fratelli dell'Uomo - che si oppone all'annunciata proposta di legge Buongiorno-Carfagna che punta a un aggravamento delle pene, fino all'ergastolo, per i responsabili di femminicidio. "Non serve condannare gli uomini all'ergastolo per impedire che altri uomini commettano femminicidio, serve lavorare sulla prevenzione", spiega Vittoria Tola di No More!.

C'è chi poi come la Croce Rossa Italiana continua a lavorare alla realizzazione di progetti per migliorare la protezione sociale delle donne. La Croce Rossa, spiega il direttore generale Patrizia Ravaioli, "attraverso propri centri di assistenza e ascolto è presente sul territorio nazionale per tutelare le donne che in qualche modo subiscono persecuzioni". Lancia il suo allarme anche l'Osservatore Romano che in un editoriale spiega che "percuotere e uccidere chi è fisicamente più debole è una disumana dimostrazione di codardia e di viltà". Perché "se sempre e in ogni sua forma la violenza volta le spalle alla speranza, la violenza degli uni sulle altre é il cemento che immobilizza il domani. Che preclude ogni incontro e asfissia la vita" Nel resto del mondo, sottolinea la United Nations Women's Guild (organizzazione che fa capo all'Onu per la promozione di progetti per le donne), il fenomeno della violenza contro le donne non accenna a diminuire: è un fenomeno trasversale e multinazionale che va combattuto puntando sull'educazione.

Per Telefono Rosa le violenze quest'anno hanno fatto segnare un aumento all'interno dei rapporti sentimentali, con una quota dell'85% sul totale, il 3% in più rispetto al 2011. Domani il ministro Fornero, in qualità di responsabile delle Pari opportunità, riceverà dalle donne di D.i.Re (rete contro la violenza) un appello con 20mila forme per chiedere la ratifica del Consiglio d'Europa sui femminicidi e l'attuazione di un piano nazionale per la prevenzione di questi crimini. Sempre domani sarà presentata la campagna 'One billion rising', una sorta di danza mondiale ideata da Eve Ensler, autrice dei 'Monologhi della vagina'.

A Milano verrà invece presentato (al Teatro Litta) il documentario di Francesca Archibugi 'Giulia ha picchiato Filippo (che verra' trasmesso anche su Rai Uno); al Teatro Leonardo andrà invece in scena 'Home sweet home', dedicato alla violenza domestica.



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

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Le parti più deboli sono donne e bambini, ma secondo il mio parere non avrebbe senso differenziare le pene, piuttosto inasprirle tutte.



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[wbf]Donna sfigurata con l'acido a Pesaro
La donna rischia di perdere la vista

18 aprile, 08:57

Un collega di Lucia Annibali, l'avv. Luca Varani,
35 anni, di Pesaro, iscritto all'Ordine degli avvocati
di Rimini, è in stato di fermo per concorso in lesioni
volontarie gravissime. Avrebbe mandato un uomo
incappucciato a gettare dell'acido in faccia alla collega,
con la quale aveva avuto una relazione sentimentale,
poi troncata.


http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 64690.html[/wbf]

Certo... non l'ha ammazzata...
ma sempre di "uomo con la clava" si parla... [V]



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MessaggioInviato: 04/05/2013, 14:57 
Violenza sulle donne, una strage continua

03 maggio, 21:07

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http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 83227.html

Continua drammaticamente ad allungarsi in Italia la serie di donne uccise dal marito, dal convivente, dal fidanzato, dall'amante. Lo chiamano ''femminicidio'': nel 2012 sono state 124, solo nei primi due mesi del 2013 gia' 8-10 le donne ferocemente uccise in nome di un ''amore'' malato e assassino.

Morti che spesso sono solo l'ultimo atto dopo anni, talvolta decenni di violenze e maltrattamenti. Telefono Rosa ha presentato oggi i dati delle violenze sulle donne denunciate alle volontarie dell'associazione nel corso del 2012 ed elaborati da Swg.

Sono gli unici numeri che abbiamo in Italia sul fenomeno e confermano quanto ormai si dice da tempo, e cioe' che la violenza si scatena quasi sempre tra le mura domestiche, all'interno di un rapporto affettivo o sentimentale. Ma la novita' di quest'anno e' che aumenta la percentuale di maltrattamenti che avvengono davanti ai figli, testimoni atterriti che poi a loro volta potranno diventare carnefici.

L'autore e' dunque il marito (48%), il convivente (12%) o l'ex (23%), un uomo tra il 35 e i 54 anni (61%), impiegato (21%), istruito (il 46% ha la licenza media superiore e il 19% la laurea). Non fa uso particolare di alcol o di droghe (63%). Insomma, un uomo ''normale''. Cosi' come normale e' la vittima: una donna di eta' compresa fra 35 e 54 anni, con la licenza media superiore (53%) o la laurea (22%); impiegata (20%) o disoccupata (19%) o casalinga (16%), con figli (82%). La maggior parte delle violenze continuano ad avvenire in casa, all'interno di una relazione sentimentale (84%), in una famiglia ''normale''.

L'atto violento non e' mai isolato ma e' costante e continuo (81%) e non finisce con la chiusura del rapporto ma si protrae anche dopo, spesso con un atteggiamento persecutorio (stalking). La violenza fisica aumenta dal 18% al 22%, ma si accompagna sempre a violenza psicologica, minacce, violenza economica. Sale, dal 13% al 18%, la percentuale di donne che ammettono che la debolezza le ha spinte per anni a sopportare la situazione (il 35% da uno a 5 anni, il 34% da 5 a 20 anni e il 12% per oltre 20 anni), mentre diminuisce dal 14% all'11% la convinzione di tollerare la violenza per amore. Il dato forse piu' impressionante che emerge, pero', e' quello dell'82% che dichiara di avere figli che assistono alle violenze, in crescita del 7% rispetto all'anno precedente.

Si chiama ''violenza assistita'' ed e' un fenomeno, avverte l'associazione, ampiamente sottovalutato: senza un adeguato aiuto, i minori possono avviarsi alla vita adulta con un bagaglio di problematiche comportamentali e psicologiche fino allo sviluppo di disturbi dissociativi e di personalita'. Inoltre, crescere in un clima violento significa assimilare una modalita' di relazione violenta che si tendera' a ripetere all'interno delle proprie relazioni affettive da adulti: sale dal 34% al 40% la percentuale di donne che ammettono come nella famiglia d'origine del partner ci fossero comportamenti violenti. Se allarghiamo lo sguardo oltre le Alpi, un'altra organizzazione - Plan International - ci dice che nel mondo ogni anno oltre 150 milioni di bambine e ragazzine under 18 subiscono violenze di tipo sessuale a scuola o andando o tornando da scuola. Ai Governi, Plan chiede di intervenire per proteggere i bambini, e in particolare le bambine da ogni forma di violenza e di garantire loro un'istruzione sicura.



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MessaggioInviato: 04/05/2013, 15:37 
Quello che io non ho mai capito e che rimane uno misteri piú profondi della psiche femminile è l'attrazione profonda di tante donne verso uomini ottusi, superficiali, cinici, violenti in una parola dei perfetti bastardi. [}:)]

A livello inconscio queste poverette sanno benissimo di avere sposato un mostro ma il legame profondo che le lega a questi soggetti criminali genera delle resistenze al cambiamento praticamente inattaccabili. [8D]

Certo, cercare di risolvere queste problematiche a livello conscio, su base squisitamente razionale, vuol dire... avere già perso in partenza! [^]

L'amore malato, quello patologico, é quello piú resistente, piú forte, piú intricato e spesso piú duraturo di molti rapporti apparentemente piú sani e lineari. L'incastro nevrotico che si viene a creare é praticamente inattaccabile da qualunque psicoterapia. Anche perché coinvolge le corde piú profonde dell'animo femminile.

Purtroppo. [B)]



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MessaggioInviato: 04/05/2013, 15:40 
Cita:
greenwarrior ha scritto:

Le parti più deboli sono donne e bambini, ma secondo il mio parere non avrebbe senso differenziare le pene, piuttosto inasprirle tutte.


Sono d'accordo, uomi e donne sono uguali e dunque se un uomo uccide una donna deve ricevere la stessa pena che riceverebbe una donna qualora ammazzasse un uomo, o uomo vs uomo o donna vs donna, non vedo perchè si debba configurare un reato a se stante e magari ocn aggravaqnti perchè si è uccisa una donna.

C'è il reato di omicidio basta renderlo omogeneo, anche perchè omicidio non significa uccisione di un uomo MASCHIO ma di un uomo in quanto essere umano penso...

Cita:
Thethirdeye ha scritto:


[wbf]Donna sfigurata con l'acido a Pesaro
La donna rischia di perdere la vista

18 aprile, 08:57

Un collega di Lucia Annibali, l'avv. Luca Varani,
35 anni, di Pesaro, iscritto all'Ordine degli avvocati
di Rimini, è in stato di fermo per concorso in lesioni
volontarie gravissime. Avrebbe mandato un uomo
incappucciato a gettare dell'acido in faccia alla collega,
con la quale aveva avuto una relazione sentimentale,
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http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 64690.html[/wbf]

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http://qn.quotidiano.net/cronaca/2013/0 ... gata.shtml

Ci sono anche le donne con la clava :)

Il vero problema è che molte donne maltrattate non denunciano e quando denunciano o non vengono prese sul serio o vengono spinte dalla famiglia a passarci sopra e quindi questi uomini hanno vita facile e le rendono prigioniere.


Ultima modifica di MaxpoweR il 04/05/2013, 15:44, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 04/05/2013, 15:50 
Cita:
MaxpoweR ha scritto:

Ci sono anche le donne con la clava :)


Sì.... una donna ogni diecimila uomini.



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che c'entra questo scusa ne fai una questione di numeri? A mio avviso va estirpato il crimine indipendentemente da chi sia stato a commetterlo e soprattutto vanno estirpate le differenze di pena tra uomini e donne o che si uccida un uomo o una donna. Poi che siano più con la clava gli uomini o le donne onestamente mi interessa poco -_- Non penso sia giusto inserire un reato specifico per l'uccisione di una donna, perchè la donna deve godere di uno status privilegiato? O_o bisogna mettere sullo stesso livello non elevare l'una nei confronti dell'altro. Perchè uccidere una donna dovrebbe essere una aggravante? Uccidere un essere umano dovrebbe essere un reato gravissimo in se, indipendentemente dal sesso e dal movente della vittima.



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la violenza non è solo un risvolto fisico, ma anche psicologico e relazionale
e con questo si badi, non voglio giustificare come in una specie di risposta ai fatti di cronaca citati nel thread:

ovvero l'intenzione di questo post è quello di portare in evidenza che c'è ANCHE una violenza delle donne sugli uomini e... devo ancora ripetere, perchè so qual è il feedback, che non mi riferisco ai casi in cui le donne sono vittime!

quante donne sono arpìe dei loro uomini?
ce ne sono, e dato che l'ambito è la relazionalità, bene, in questo campo hanno le loro brute, solo che la convenzione per l'uomo ad essere forte non gli permette di esternare la propria debolezza
ci sono i casi degli uomini che hanno faticato una vita e in caso di separazione vengono buttati a vivere nell'auto o a lavorare esclusivamente, in una prospettativa di speranza nullificata, per mantenere moglie, casa dove non vive più e, giustamente, anche i figli,
diciamo che quando conviene l'uomo è il parafulmine della situazione, se il parafulmine è la donna il cielo dei mezzi di comunicazione si apre da tutte le parti

non è un pareggiare i diritti quello delle donne, ma una specie di rivalsa, complice una certa politica, non casuale

poi all'interno di questo thread ci sono casi tristi di omicidi, non li appoggio, ma -aggiungo- che il femminicidio è una realtà, seppur esistente, MOLTO ingigantita

una specie di rivalsa che vuole punire piuttosto che dare una realtà diversa,
e, generalmente, l'uomo è portato a moderarsi, a volte poi diventa vittima:

la violenza psicologica del credere gli uomini, tutti violenti, bruti, trogloditi, dopo aver letto di questi fatti.

direi che è una specie di suscitazione di un futuro senza uomini
per arrivare a una ripetibilità del processo produttivo umano, magari, forse irrealizzabile, non meno diversa della manipolazione genetico-consumistica dei prodotti della natura a cura delle lobbies di potere politico-capitalistico che programmano di organizzare (non per la libertà ma per la produzione), quest'ultima considerazione sarà eccessiva e spero di sbagliarmi, ma credo ben oltre che non pensata;

i fatti di cronaca, presentati tendenziosamente generano una specie di attrito che fa andare da un'altra parte la realtà sociale

spero di non avere parlato inutilmente di questi problemi ancora non esaminati diffusamente, tantomeno politicamente,

agli ultimi aggiornamenti l' M5S poi al riguardo vuole evadere totalmente, segno che non conosce ancora tutto il substrato di manipolazione a livello politico elitario di quanto suscitato, abbiamo una specie di reazione che sconosce la pianificazione che c'è molto OLTRE a monte, pianificazione che cerca di fare litigare anche tra uomini e donne,
questo non si sarebbe verificato nel dopoguerra con una impostazione roosveltiana della produzione
se si sa condividiamo altrimenti non posso veramente convincere dello sfacelo.

Saluti


Ultima modifica di Zelman il 04/05/2013, 16:37, modificato 1 volta in totale.


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Cita:
MaxpoweR ha scritto:
che c'entra questo scusa ne fai una questione di numeri?

Anche....

Cita:
che siano più con la clava gli uomini o le donne onestamente
mi interessa poco -_-

Liberissimo di NON essere interessato a questo aspetto o "dettaglio".

Io so solo che la maggior parte delle nefandezze umane (stupri,
pedofilia, maltrattamento di uomini e donne, maltrattamento di
animali, etc etc etc) vien messo a segno, statisticamente parlando,
da UOMINI con la clava.

E no di certo da donne....
Vorrà dire qualcosa questo...........



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TheThirdEye... donne con la clava (che non è una clava) psicologica ce ne sono tante, più di quanto si crede o si vuole credere.

E lo dico per non vedere questo thread come assolutizzante, nonostante i fatti, ripeto, i fatti di cronaca addebitati appunto in maniera generalizzante.
Se una donna non ha i mezzi fisici per sviluppare la sua violenza, la violenza la fa da un'altra parte.


Ultima modifica di Zelman il 04/05/2013, 17:04, modificato 1 volta in totale.


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