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 Oggetto del messaggio: Re: Legge Elettorale e scenari futuri del belpaese
MessaggioInviato: 15/10/2017, 13:51 
greenwarrior ha scritto:
Assolutamente no !!!!!!!! Questa è la speranza dei grillini, visto che si sono autolesionati, sparando a caso su Salvini e accusandolo di tradimento ( quale poi e verso chi ? ). Salvini ha sempre affermato che la priorità era votare e con qualsiasi legge.

Quindi a tuo parere cosa faranno Berlusconi e Salvini se alle prossime elezioni non raggiungeranno la maggioranza? A tuo parere non è credibile che il centrodestra si allei col Pd di Renzi pur di governare?

Questa poi è da ridere....
Cita:
Berlusconi: “Se non ho maggioranza mi ritiro”.
Se non ho la maggioranza io mi ritiro, perché è colpa degli italiani

http://www.lastampa.it/2017/10/14/itali ... agina.html

Ma questo chi si crede di essere??? Colpa degli italiani???



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 Oggetto del messaggio: Re: Legge Elettorale e scenari futuri del belpaese
MessaggioInviato: 15/10/2017, 14:43 
sottovento ha scritto:
greenwarrior ha scritto:
Assolutamente no !!!!!!!! Questa è la speranza dei grillini, visto che si sono autolesionati, sparando a caso su Salvini e accusandolo di tradimento ( quale poi e verso chi ? ). Salvini ha sempre affermato che la priorità era votare e con qualsiasi legge.

Quindi a tuo parere cosa faranno Berlusconi e Salvini se alle prossime elezioni non raggiungeranno la maggioranza? A tuo parere non è credibile che il centrodestra si allei col Pd di Renzi pur di governare?

Questa poi è da ridere....
Cita:
Berlusconi: “Se non ho maggioranza mi ritiro”.
Se non ho la maggioranza io mi ritiro, perché è colpa degli italiani

http://www.lastampa.it/2017/10/14/itali ... agina.html

Ma questo chi si crede di essere??? Colpa degli italiani???

Certamente colpa di "quegli italiani, non quelli che lo hanno votato, affari loro, ma di quelli che sono stati muti e fermi mentre questo tale infilava a tutti il cetriolo.
Come dicevo, quelli di prima consenzienti e contenti, ma noi.....
Noi che adesso, che non lo voteremo lo stesso , saremo scomunicata da Arcore, soltanto, spero. [:291]



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 Oggetto del messaggio: Re: Legge Elettorale e scenari futuri del belpaese
MessaggioInviato: 15/10/2017, 15:16 
Il problema di sempre è quel popolo bue cioè quell'l'italiano medio privo di cultura, rincoglionito da reality, social e partite di calcio che, nonostante sia il primo a pagare le spese di una certa politica si ostina ancora a votarla. Ieri mia madre mi ha raccontato di essere stata dal parrucchiere, un uomo sulla cinquantina il quale discutendo di elezioni si è commosso rievocando gli anni d'oro di Berlusconi che ha detto di rivotare a occhi chiusi perché "E' l'unico capace di risollevare l'Italia". Questa gente rappresenta lo zoccolo duro del paese cioè coloro che rifiutano un cambiamento perché sono un mix di ignoranza e luoghi comuni, poi magari pagano un sacco di tasse, hanno i figli disoccupati, non si sentono sicuri nei propri quartieri, ma a loro sta bene così.



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 Oggetto del messaggio: Re: Legge Elettorale e scenari futuri del belpaese
MessaggioInviato: 15/10/2017, 15:36 
sottovento ha scritto:
Il problema di sempre è quel popolo bue cioè quell'l'italiano medio privo di cultura, rincoglionito da reality, social e partite di calcio che, nonostante sia il primo a pagare le spese di una certa politica si ostina ancora a votarla. Ieri mia madre mi ha raccontato di essere stata dal parrucchiere, un uomo sulla cinquantina il quale discutendo di elezioni si è commosso rievocando gli anni d'oro di Berlusconi che ha detto di rivotare a occhi chiusi perché "E' l'unico capace di risollevare l'Italia". Questa gente rappresenta lo zoccolo duro del paese cioè coloro che rifiutano un cambiamento perché sono un mix di ignoranza e luoghi comuni, poi magari pagano un sacco di tasse, hanno i figli disoccupati, non si sentono sicuri nei propri quartieri, ma a loro sta bene così.

Non so dove vivi tu, qui al nord, immagino; ma ti posso assicurare che non gli sta bene così, ma hanno paura: fisica e non solo.
Negri, arabi, bulli e tamarri che fanno ciò che vogliono, nuovi seguaci del "nuovo" che ti sbraitano la loro "dottrina", da universitari e/o laureati pieni di stelle.
Se fai per reagire ai primi , se non ti becchi una coltellata, ti guardano sorto classificandoti come razzista, xenofobo tanti altri cittadini, o per "rompi...." i tutori della legge.
Coi secondi poi, è un'altra tregenda, perché sono bravissimi e sveltissimi a parole, a rigirare la frittata e possono farlo perchè non avendo mai fatto nulla, non hanno ovviamente mai sbagliato nulla.



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 Oggetto del messaggio: Re: Legge Elettorale e scenari futuri del belpaese
MessaggioInviato: 15/10/2017, 15:48 
sottovento ha scritto:
Il problema di sempre è quel popolo bue


Mah colpa fino ad un certo punto. E' colpa del cane se è un cane ed è geneticamente programmato per rispondere a determinati stimoli?

La colpa è di chi, pur privo del gene bovino, spende energie nel sostenere le tesi preconfezionate per i bovini ed addirittura le fa proprie. Sono loro i veri colpevoli.



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 Oggetto del messaggio: Re: Legge Elettorale e scenari futuri del belpaese
MessaggioInviato: 17/10/2017, 15:06 
#RosatellumIncostituzionale: se voti uno ne eleggi un altro


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da Il Fatto Quotidiano
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È "l'imbroglio degli imbrogli", un "autentico specchietto per le allodole", "l'apoteosi dei nominati" anzi "siamo proprio al truffellum", tanto per adeguarsi all'uso della desinenza del genere neutro latino che mai come nel caso del "Rosatellum" bis fu così distante dalla sostanza: Gianluigi Pellegrino, al telefono, è un fiume in piena. Il giurista salentino, figlio dell'ex presidente della commissione bicamerale d’inchiesta sulle stragi, coi suoi ricorsi anti-furbate ha messo nei guai politici del calibro del governatore della Campania, Vincenzo De Luca ma anche Berlusconi, Alemanno e Renata Polverini. A lui quel famigerato, per molti costituzionalisti, testo votato l'altro ieri alla Camera proprio non va giù.

A quale parte del disegno di legge, tra le tante contestate finora, si riferisce?

A quella in cui si dice che i voti dati e presi a favore del candidato al collegio uninominale si attribuiscono proporzionalmente alle liste a lui collegate.

Dov’è lo scandalo?

La truffa, vuole dire, sta nella ripartizione dei voti di chi non è stato eletto nell’uninominale tra i candidati nella lista bloccata: in pratica l’elettore crede di aver espresso la volontà di eleggere una persona mettendo una crocetta sul suo nome e invece vota qualcun altro. Non accade in nessun paese del mondo.

E se non si mette la crocetta sul partito?

Anche se per paradosso i simboli delle liste bloccate non li contrassegna nessuno la lista verrà comunque votata dagli elettori che hanno espresso la loro preferenza per il candidato nel collegio uninominale a essi collegati.

Per la prima volta nella storia io prendo i voti ma viene eletto qualcun altro, indicato dai partiti, giusto?

Il paradosso e l’inganno è proprio questo, la caratteristica dei sistemi elettorali basati sui collegi uninominali è il rapporto diretto tra elettore e candidato, i partiti cercano dei volti che abbiano un forte appeal sull’opinione pubblica per aumentare i consensi, ma con il Rosatellum il viso del votato si sfila dopo le elezioni e ne compare un altro: è l’apoteosi dei nominati.

Quale sarebbe la conseguenza dell’applicazione di questo sistema nei futuri collegi?

Le prossime elezioni saranno con ogni probabilità una gara tra minoranze: il 25-30% dei voti basterà a far eleggere il primo arrivato, il restante 75% non servirà a mandare in Parlamento i candidati che lo hanno raccolto ma a far scattare il seggio per i nomi della lista collegata; in questo modo gran parte degli elettori saranno derubati del loro voto e solo una piccola parte andrà a eleggere il vincitore.

Un’altra norma destinata a essere bocciata dalla Corte costituzionale?

È molto probabile. La volontà espressa dall’elettore non può essere così clamorosamente smentita, ci sono sistemi che implicano elezioni a catena, come per i sindaci, ma che io voto uno e si elegge l’altro è inaccettabile.

Si doveva allora andare a votare con il patchwork che ci hanno lasciato le pronunce della Consulta?

Si poteva applicare quanto ha stabilito la Corte costituzionale e il Consiglio d’Europa, che ci permette di mettere mano alle leggi elettorali anche a meno di un anno dalle elezioni, a patto che non si sconvolga l’impianto di fondo. L’ultima legge votata era stata l’Italicum che prevedeva un sistema maggioritario e il ballottaggio sul quale la Consulta non ha eccepito; la bocciatura ha riguardato invece la mancata fissazione di una soglia di partecipazione degli elettori al ballottaggio, sotto la quale non scatta il premio di maggioranza, bastava applicare quel sistema ed estenderlo all’altra Camera per evitare l’imbroglio degli imbrogli.
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 Oggetto del messaggio: Re: Legge Elettorale e scenari futuri del belpaese
MessaggioInviato: 18/10/2017, 15:16 
Rosatellum bis, Travaglio vs Rosato (Pd): “Non mi fido di voi. Siete recidivi nell’incostituzionalità delle leggi elettorali”


Formato file: mp4



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Polemica a Dimartedì (La7) tra il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, e l’ideatore del Rosatellum Bis, Ettore Rosato (Pd). Il deputato spiega i motivi dell’assenza del voto disgiunto nella legge elettorale: “Ha senso in altri contesti, cioè quando si sceglie una carica monocratica, come il sindaco, e poi si vota il consigliere comunale all’interno del Consiglio, che è un’altra istituzione. Sono due cose diverse. Uno può mai scegliere un deputato di Forza Italia e un deputato del Pd? L’assenza di voto disgiunto aiuterà i partiti a mettere sui collegi persone di qualità. E la competizione sarà completamente diversa da quelle che abbiamo visto finora”. E accusa: “Abbiamo assunto ormai l’abitudine di definire ‘incostituzionale’ ogni cosa che non ci piace. Non c’è un solo costituzionalista che abbia tacciato di incostituzionalità questa legge.

Dopo 10 anni di Porcellum, di cui tutti dicevano che non andava bene, nessuno si è assunto la responsabilità di cambiarlo. Noi invece abbiamo preso una legge che, secondo tutti, ci conveniva, e cioè il Consultellum, e l’abbiamo cambiata”. “Se il Consultellum fosse convenuto al Pd, avreste fatto il Consultellum” – replica Travaglio – “Io mi sono battuto contro il Porcellum, perché era fatto contro di voi. Mi sono battuto contro l’Italicum, perché era incostituzionale. E lo dicevano gli stessi giuristi, come Zagrebelsky e Carlassare, secondo cui anche il Rosatellum è incostituzionale. Voi dicevate che l’Italicum non era incostituzionale e avevano ragione quei giuristi. Io mi fido di loro e non di voi, perché voi siete recidivi nella incostituzionalità delle leggi elettorali“. E aggiunge: “A me interessa una legge elettorale neutra, con cui il cittadino sia libero di votare. Traduciamo in italiano la locuzione ‘voto disgiunto’. Vuol dire che sulla scheda ho due possibilità di voto: il mio candidato di collegio e la mia lista.

Invece voi volete impedire questi due voti, mandando in giro, a fare lo specchietto per le allodole, il candidato del collegio uninominale. Uno si innamora di quel candidato, lo vota e poi, per effetto di trascinamento, si deve cuccare anche la lista dove voi avete già deciso chi sono i nominati”. Rosato ribatte: “Se noi avessimo messo il voto disgiunto, ci sarebbe stato un Travaglio che ci avrebbe detto: ‘Voi siete dei trasformisti, perché volete far votare da una parte il Pd e dall’altra Forza Italia per fare l’accordo insieme'”. “No, avrei battuto le mani”, risponde il direttore del Fatto”
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 Oggetto del messaggio: Re: Legge Elettorale e scenari futuri del belpaese
MessaggioInviato: 21/10/2017, 15:48 
Legge elettorale, 160mila no al Rosatellum. Travaglio e Grandi al Senato per consegnare le firme a Grasso


Formato file: mp4



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La delegazione di giuristi guidata da Alfiero Grandi, assieme al direttore del Fatto Marco Travaglio è stata ricevuta dal presidente del Senato Piero Grasso, per la consegna delle 160mila firme della petizione de Il Fatto Quotidiano, per dire no al Rosatellum. Adesioni raccolte sulla piattaforma Change.org, rappresentata oggi al senato da Luca Francescangeli. “Grasso ci ha detto di aver voluto fare l’incontro il prima possibile – spiega Travaglio – proprio per rilanciare il messaggio delle nostre 160mila firme. Inoltre il presidente Grasso ci ha detto che cercherà di convincere il governo a non mettere la fiducia sulla legge elettorale ma, certo, se il governo la chiederà, lui non potrà opporsi”. Il direttore del Fatto ha poi ricordato quale sarà il rischio se il Paese sarà chiamato ad esprimersi alle prossime elezioni, attraverso il Rosatellum: “Avremo un altro Parlamento di nominati, a rischio di incostituzionalità. L’elettore non potrà scegliere chi eleggere e questo alla fine rischia di limitare fortemente la partecipazione – dimostrata delle tante firme raccolte attraverso la petizione su change.org in pochi giorni – e di alimentare la disaffezione e l’astensionismo”.

Alfiero Grandi, contro il rischio che il Governo ponga nuovamente la questione di fiducia sulla riforma elettorale – così come già accaduto alla Camera – e contro l’impossibilità di scegliere chi eleggere come propri rappresentanti, invita all’appuntamento del prossimo 24 ottobre, quando la legge elettorale arriverà in discussione nell’aula di Palazzo Madama. Il Coordinamento per la Democrazia costituzionale ha infatti indetto una manifestazione che si terrà di fronte al Senato per “manifestare la più ferma opposizione a questa legge che – conclude Grandi – toglie ai cittadini il diritto di scegliere i loro parlamentari e contraddice il principio costituzionale del voto libero ed uguale, compiendo per di più un’inaccettabile imposizione contro l’articolo 72 della Costituzione. La manifestazione è aperta a tutti i raggruppamenti politici e alle associazioni contrari a questa legge”.
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 Oggetto del messaggio: Re: Legge Elettorale e scenari futuri del belpaese
MessaggioInviato: 24/10/2017, 00:41 
Legge elettorale, il Pd vuole la fiducia anche al Senato: “Troppi 40 voti segreti”. M5s, Mdp e Si abbandonano i lavori


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Il testo approvato dalla commissione, da martedì lavori in Aula. Non basta avere a disposizione i voti di due terzi dell'assemblea, la maggioranza teme gli emendamenti sulle minoranze linguistiche: "Le opposizioni li ritirino". La De Petris: "E' una farsa"
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Non basta neanche il patto trasversale. Non basta neanche l’intesa a 4. Non basta mettere insieme il voto potenziale di quasi due terzi del Senato. Il Rosatellum va verso una nuova blindatura, un nuovo voto di fiducia perché la legge elettorale venga approvata senza essere modificata e per garantire ciascuno dei quattro partiti che hanno scritto la riforma: Pd, Forza Italia, Lega Nord e Alternativa Popolare. Il governo sta pensando di porre la questione di fiducia sulla legge anche al Senato, dove la discussione in Aula inizierà domani, 24 ottobre. Il primo a dirlo è stato il sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Luciano Pizzetti, braccio destro di Maria Elena Boschi ai tempi delle riforme costituzionali: “E’ impensabile che affrontiamo l’Aula senza ricorrere alla fiducia quando ci sono decine di voti segreti” ha detto. Un’uscita che ha spinto i tre gruppi che si oppongono al Rosatellum (Cinquestelle, Mdp e Sinistra Italiana) ad abbandonare i lavori della commissione Affari costituzionali. Così il Rosatellum è stato approvato dalla commissione ed è stato dato mandato al relatore, il presidente della stessa commissione Salvatore Torrisi (Ap). Alle 11 di martedì è prevista la seduta dell’Aula del Senato: il primo voto sarà nel pomeriggio, sulle pregiudiziali.

Formato file: mp4


Video di Manolo Lanaro

In questi dieci giorni – dal giorno del via libera della Camera alla riforma – è stato detto che i “voti segreti al Senato non sono previsti”. In realtà sono previsti solo sugli emendamenti che “toccano” le minoranze linguistiche, che sono stati la spoletta dell’esplosione dell’accordo di giugno, il ring tra Pd e M5s. E su questo ne sono stati presentati fino a 48 i voti segreti su emendamenti presentati da Sinistra Italiana, Mdp e M5s, un terzo del totale degli emendamenti presentati al Senato. “E’ chiaro – dice Pizzetti – che se ci sono decine di voti a scrutinio segreto siamo di fronte a un atteggiamento ostruzionistico, che implica la fiducia. Aiuterebbe a rinunciare alla fiducia l’assenza di emendamenti sulle minoranze”. Quanto alla eventuale blindatura del testo, aggiunge Pizzetti, “non abbiamo ancora deciso se porre la fiducia o meno, il consiglio dei ministri l’ha già autorizzata, e manca ora solo la decisione politica, che dipende dall’atteggiamento dei gruppi che presentano emendamenti che permettono il voto segreto”. Se gli emendamenti rimanessero la fiducia sarebbe posta addirittura su 5 articoli diversi, una tecnica per segare le proposte di modifica sulle minoranze. Una strada che viene anticipata dal più renziano dei senatori, Andrea Marcucci: “Credo che sia opportuna la fiducia per evitare gli agguati di chi chiederà voti segreti”.

Per questo le minoranze che si oppongono al Rosatellum – Mdp, M5s e Si – hanno abbandonato i lavori della commissione. “Noi a questa farsa non ci stiamo – ha detto Loredana De Petris, capogruppo di Sinistra Italiana – dopo che avevamo fatto lo sforzo di limitare gli emendamenti per discutere del merito e dopo che abbiamo cercato di capire se ci fossero margini per modificare la legge, è intervenuto il sottosegretario Pizzetti che ha affermato che la fiducia è stata messa alla Camera perché richiesta dalla maggioranza. Questo è troppo”. Secondo Giovanni Endrizzi, del M5s, “il governo sulla fiducia si muove motu proprio e invece ci vuol far credere che la pone su richiesta della maggioranza. La realtà è che tutti gli emendamenti che introducevano le preferenze sono stai respinti e il prossimo Parlamento sarà composto da nominati che risponderanno a Renzi e Berlusconi“. “Purtroppo facciamo quello che come Mdp non avremmo voluto fare – ha detto Doris Lo Moro, senatrice di Mdp – perché non vogliamo dargli l’alibi di sostenere che è stato fatto tutto il percorso in Commissione in modo regolare”.

Le prove di dialogo tentate da Roberto Speranza e subito naufragate con la risposta di Matteo Renzi ora diventano briciole. “Una legge elettorale che conta, sulla carta, su di una maggioranza addirittura superiore al 70 per cento non può avere paura di qualche decina di voti segreti – riflette la capogruppo di Articolo 1 in Senato, Maria Cecilia Guerra – A meno di non ammettere che questa riforma elettorale così condivisa poi non è, e che la maggioranza che la sostiene è una maggioranza finta, tenuta insieme solo dal ricatto della non rielezione”. Non sarà certo Massimo D’Alema a convincere la maggioranza: “La legge elettorale è pessima – dice durante un convegno a Foggia – Noi abbiamo chiesto che il Parlamento possa discuterla ed eventualmente correggerla, che non venga schiacciata dal voto di fiducia, con un metodo antidemocratico che abbiamo purtroppo già dovuto sperimentare e che è inaccettabile in un Paese civile”.
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 Oggetto del messaggio: Re: Legge Elettorale e scenari futuri del belpaese
MessaggioInviato: 25/10/2017, 10:17 
fatemi capire..
se io voglio votare nel maggioritario
un candidato, chessò 5S
e votare nel proporzionale un altro,
si può fare o il voto dev'essere connesso?
cioè se io voto un tizio collegato alla coalizione
poi nel proporzionale devo votare SOLO uno di quei partiti??



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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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 Oggetto del messaggio: Re: Legge Elettorale e scenari futuri del belpaese
MessaggioInviato: 25/10/2017, 15:28 
Rosatellum, diretta dal Senato: i voti di fiducia. Napolitano: “Compressi diritti Parlamento, su Gentiloni forti pressioni”


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CRONACA ORA PER ORA - Il dibattito in aula sul Rosatellum intoccabile. Barani, capogruppo dei verdiniani: "Questa riforma è nostra figlia, noi i salvavita del governo"
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Sono i ripresi i lavori al Senato sulla legge elettorale. Stamani è in programma la discussione generale. Quindi, come stabilito ieri dalla conferenza dei capigruppo, a partire dalle 14, le cinque chiame nominali per i cinque voti di fiducia, mentre le dichiarazioni di voto sul provvedimento e il voto finale ci saranno giovedì mattina.

Per la prima volta al Senato – dopo che è già successo alla Camera – il gruppo Mdp (che a Palazzo Madama conta 16 parlamentari) voterà no alla fiducia al governo. I verdiniani di Ala, tuttavia, che sono 14, hanno già spiegato che voteranno sì “compatti”, come ha spiegato uno di loro, Vincenzo D’Anna. Qualcuno tra loro definisce il proprio gruppo il “salvavita” del governo. “Abbiamo fatto il dna al figlio e abbiamo visto che lo abbiamo visto che lo abbiamo concepito noi” dice Lucio Barani, il capogruppo, parlando al Corriere della Sera. Il senso, spiegato meglio, è questo: “Il Rosatellum è la stessa legge che abbiamo depositato noi sei mesi fa”. Dunque è Ala entra ufficialmente in maggioranza per quest’ultimo scampolo di legislatura? “Diciamo che manterremo il figlio passandogli l’assegno mensile. Non vogliamo che muoia, fino alla scadenza naturale”.

CRONACA ORA PER ORA DALL’AULA (QUI LA DIRETTA TV)


13.29 – Fiano: “I collegi riportano gli elettori a scegliere”
“Questa legge elettorale con i collegi riporta gli elettori a scegliere i parlamentari. Noi crediamo nella scelta delle persone a differenza di chi le teme nelle urne. Questa legge spinge alle alleanze come da sempre richiesto dalla maggioranza delle forze politiche”. Lo ha dichiarato Emanuele Fiano, capogruppo Pd in commissione Affari Costituzionali della Camera. “La nostra alleanza di centrosinistra punta al 40% per avere la maggioranza assoluta in Parlamento. Chi ha fatto fallire in Parlamento un’ipotesi fortemente maggioritaria, poi ha fatto fallire un’ipotesi di mediazione tra maggioritario e proporzionale e infine ha gioito del fallimento di un sistema proporzionale, non può lamentarsi adesso che abbiamo impedito al Paese di andare al voto con leggi non votate dal Parlamento e confezionate dalle sentenze della consulta”, ha concluso Fiano.

13.15 – Marcucci (Pd): “Rispetto per le critiche di Napolitano”
“Grande rispetto per il senso di responsabilità e per le critiche del presidente Napolitano”. Lo scrive su twitter il senatore Pd Andrea Marcucci, commentando l’intervento in aula del presidente emerito Giorgio Napolitano sulla legge elettorale.

13.12 – Taverna (M5s): “Da chi pressioni su Gentiloni?”
“Il presidente Napolitano ammette che Gentiloni ha avuto pressioni per imporre cinque fiducie. Chi sta facendo pressioni sul presidente del consiglio?”. Lo chiede in Aula al Senato la senatrice Paola Taverna intervenendo sulla fiducia al Rosatellum.

12.44 – Napolitano: “Essenziale cambio delle regole anti-ostruzionismo”
Napolitano considera “essenziale” la necessità “di misure e comportamenti miranti a maggiore funzionalità, efficienza e produttività nello svolgimento dei lavori parlamentari anche attraverso sveltimento e credibilità dei tempi di esame di ogni provvedimento nelle Camere. Senza che il Parlamento esorbiti dalle sue funzioni”. “Tutto questo è essenziale anche per contrastare rigurgiti di una campagna antiparlamentaristica che conta tristi precedenti in Italia”, osserva Napolitano che ricorda come si sarebbe potuti andare avanti su questo se non fossero rimasti “sempre nel cassetto i progetti di riforma dei Regolamenti”.

Formato file: mp4


video di Alberto Sofia

12.41 – Napolitano: “Corretto dire che anti-ostruzionismo è la sola fiducia?”
“E’ corretto sostenere che una linea antiostruzionistica possa affidarsi solo a mezzi estremi come il vanificare ogni ricorso all’istituto del voto segreto e il negare ogni libero confronto emendativo?”. E’ questa una delle domande che Giorgio Napolitano rivolge ai senatori intervenendo sulla riforma elettorale e riflettendo sui modi migliori per contrastare comunque “forme di ostruzionismo dilatorio o paralizzante” in Parlamento.

12.37 – Napolitano: “Rosatellum, ok sistema misto maggioritario-proporzionale”
“Nel merito, ho apprezzato la scelta di fondare la nuova legge elettorale su un mix di proporzionale e maggioritario, nella scia della legge Mattarella del 1993, dalla quale sarebbe stato coerente mutuare anche la netta distinzione tra le candidature nei collegi e quelle nelle liste dei partiti”. Lo afferma il Presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, intervenendo nell’Aula di Palazzo Madama.

12.34 – Napolitano: “Il dilemma non è fiducia, ma la forzatura”
“Il dilemma non è: fiducia o non fiducia, anche perché non è mai stata affrontata, neppure dinanzi alla Corte, un’obiezione di incostituzionalità della fiducia. C’è però stato, nell’esperienza italiana, ricorso alla fiducia in occasioni e modalità molto diverse tra loro”. Così Giorgio Napolitano interviene sul Rosatellum al Senato. “Quali forzature può implicare e produrre il ricorso a una fiducia che sancisca la totale inemendabilità di una proposta di legge estremamente impegnativa e delicata?”, aggiunge.

12.28 – Napolitano: “Sì a fiducia per salvaguardare stabilità”
“Mi pronuncio, con tutte le problematicità e le riserve che ho motivato, per la fiducia al governo Gentiloni, per salvaguardare il valore della stabilità, per consentire, anche in questo scorcio di legislatura, continuità dell’azione per le riforme”. Così l’ex Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha annunciato il suo sì alla fiducia, concludendo il suo intervento nell’aula di Palazzo Madama.

12.28 – Napolitano: “Improprio far pesare responsabilità su Gentiloni”
“Singolare e sommamente improprio ho giudicato il far pesare sul presidente del Consiglio la responsabilità di una fiducia che garantisse l’intangibilità della proposta in quanto condivisa da un gran numero di partiti”. Lo ha detto l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano intervenendo in Aula al Senato sul “Rosatellum”.

12.25 – Napolitano: “Su Gentiloni forti pressioni”
“Gentiloni sottoposto a forti pressioni, ha dovuto aderire, e me ne rammarico, a quella convergente richiesta, proveniente peraltro da quanti avrebbero potuto chiedere il ricorso alla fiducia non già su tutte le parti sostanziali della legge, ma sui punti considerati determinanti, cosa che non ebbero la lucidità o il coraggio di fare”. Lo dice Napolitano intervenendo sul Rosatellum. “E ho compreso la difficoltà in cui si è trovato” un premier “che ho stimato e stimo per il modo in cui ha guidato e guida il Paese rafforzando l’Italia”.

12.23 – Napolitano: “Compressi i diritti del Parlamento”
“Ma si può far valere l’indubbia esigenza di una capacità di decisione rapida da parte del Parlamento fino a comprimerne drasticamente ruolo e diritti sia dell’istituzione sia dei singoli deputati e senatori?”. Se lo chiede il Presidente emerito Giorgio Napolitano, intervenendo al Senato sul Rosatellum. “L’interrogativo – prosegue – è sorto nelle ultime settimane con la posizione di fiducia su parti sostanziali del testo prima che si aprisse in aula alla Camera il confronto sugli emendamenti all’articolo 1”.

12.16 – L’intervento di Napolitano da seduto
Prende la parola in Aula il presidente emerito Giorgio Napolitano nel corso del dibattito sulla legge elettorale. Per prima cosa ringrazia il presidente Grasso per avergli consentito di parlare da seduto.

12.11 – Lo Moro (Mdp): “Bisogna procedere a crisi di governo”
“Gentiloni dovrà prendere atto che la maggioranza che ha dato fiducia nel 2017 non c’è più e che se non c’è più si deve procedere a una crisi di governo”. Così la senatrice di Mdp Doris Lo Moro,prendendo la parola in Senato nel corso della discussione generale sul Rosatellum.

11.41 – Quagliariello (Idea): “Noi contrari”
“Ribadiamo la nostra contrarietà a che sulla legge elettorale venga posta la fiducia. Ribadiamo che questa contrarietà va tenuta ferma indipendentemente dal gradimento sulla legge elettorale in discussione. Per questo il gruppo Federazione della Libertà-Idea non parteciperà ai voti di fiducia di oggi”. Lo dichiara Gaetano Quagliariello in Senato.

11.27 – Airola (M5s): “Voi del Pd peggio dei fascisti”
“Voi del Pd siete peggio dei fascisti. Loro arrivavano sulle loro camionette gridando ‘Allarmè, invece voi vi dite eredi degli antifascisti, di chi in questa Aula lottava contro il regime”. Lo afferma il senatore M5s Alberto Airola, intervenendo in Aula contro la scelta di mettere la fiducia sul Rosatellum.

11.18 – Pegorer (Mdp): “Nasce il governo Renzi-Verdini-Berlusconi”
“Questa legge elettorale è l’espediente per chiudere a riccio il sistema politico istituzionale, cercando di eliminare tutte le voci dissenzienti, e ha come unico obiettivo rinsaldare e garantire il patto consociativo tra il Partito democratico a guida renziana e Forza Italia, tra Renzi e Berlusconi, con la copertura logistica di Verdini, un patto costruito in questa legislatura e che si vuole protrarre anche nella prossima”. Lo ha dichiarato in Aula Carlo Pegorer, Mdp.

11.11 – Chiti (Pd): “Fiducia sbagliata, non la voto”
“Mettere la fiducia è stato un errore: mi colpisce la sottovalutazione della gravità di questa scelta. Non si può giustificare la scelta di mettere la fiducia sulla legge elettorale. Non la voto”. Lo afferma Vannino Chiti (Pd), intervenendo in Aula contro la decisione di porre la fiducia sul Rosatellum. L’ex presidente della Toscana ha anche aggiunto che non parteciperà nemmeno al voto finale. “Non voterò la legge elettorale. Non parteciperò nè a voti fiducia nè al voto finale sulla legge. E’ una distinzione dal mio gruppo che mi pesa ma che non posso evitare”. Lo ha detto il senatore Pd, Vannino Chiti, intervenendo in aula sul Rosatellum bis.

10.41 – Fassino: “Voti segreti? La legge elettorale non è Arlecchino”
“Una legge elettorale non è un vestito di Arlecchino”. Così Piero Fassino (PD), ospite questa mattina di Agorà su Rai3. “Se Tu sottoponi a settanta, ottanta, trenta, quaranta voti segreti viene fuori non una legge elettorale, viene fuori un patchwork. Perché una legge elettorale non è una legge in cui ne cambi un pezzo, ne metti un altro. Perché poi viene fuori una legge che non è gestibile come è già successo con quella che è già in vigore dopo la sentenza della Corte Costituzionale”.

10.34 – Crimi (M5s): “Da Pd-Fi truffa aggravata”
“Siete colpevoli del reato di truffa aggravata con la recidiva e per i recidivi non c’è la condizionale ma la galera: state facendo l’ennesima legge che finirà nel cesso”. E’ un passaggio rivolto ai banchi di Pd e Fi dell’intervento del senatore M5s, Vito Crimi nell’Aula di Palazzo Madama, tutto dedicato a bocciare la decisione del governo di porre la fiducia sulla legge elettorale.

10.19 – Santangelo (M5s) protesta sciogliendosi la cravatta
“Questo è un Palazzo che non permette l’accesso a chi è senza cravatta ma vota leggi incostituzionali come il Rosatellum”. Così il senatore M5s, Vincenzo Santangelo, nel suo interevento nell’Aula di Palazzo Madama. E per sottolineare questo passaggio, Santangelo si è slacciato la cravatta, sciogliendo il nodo ma solo parzialmente. “Questo è un Parlamento dove bisogna avere la cravatta. Se me la tolgo, ma non lo faccio del tutto, il presidente mi blocca”. “Ma se arriva una legge incostituzionale – aggiunge concitato – non si può nemmeno discuterla”.

10.12 – Napolitano interverrà alle 12
L’ex Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano interverrà verso le 12 nell’aula di Palazzo Madama, nell’ambito della discussione generale sulla questione di fiducia posta dal governo sulla legge elettorale.
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 Oggetto del messaggio: Re: Legge Elettorale e scenari futuri del belpaese
MessaggioInviato: 26/10/2017, 01:52 
Rosatellum, l’ok delle 5 fiducie è di corsa: M5s, Mdp e Si se ne vanno. E Napolitano si ritrova dalla parte degli anti-riforma


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I banchi del M5s. La senatrice che si distende in avanti è Sara Paglini. Sotto i colleghi Stefano Lucidi e Carlo Martelli


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LA GIORNATA - Il dibattito in aula al Senato sul Rosatellum intoccabile: approvazione a ritmo forsennato. Il presidente emerito: "Sarebbe servito il voto disgiunto". Verdini pronuncia il sì, Mdp lo applaude (sarcasticamente). Crimi per protesta passa da sotto la presidenza bendato, Giarrusso fa il gesto dell'ombrello. D'Anna ne fa 4
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Il Rosatellum è intoccabile e quasi non si vede dalla velocità con cui passa dal Senato. La maggioranza riesce in un gioco di prestigio: cammina sul filo del numero legale e riconferma la fiducia al governo Gentiloni, applicata una, due, tre, quattro, cinque volte alla riforma elettorale. Con il numero di votazioni blindate della Camera in tutto fa otto: un record anche senza ricorrere agli annali del Parlamento, repubblicano o monarchico che fosse. I sì sono a una quota bassissima – tra 145 e 151 – ma la cintura di sicurezza è ben allacciata, si chiama Denis Verdini. La maggioranza così deboluccia e così invincibile, nata dalle ceneri del grande pareggio del 2013, riesce così a passare anche quest’ennesima strettoia che produce una legge il cui futuro sembra destinato a durare fino alle elezioni politiche e poi basta. La maggioranza abbandona senza rimpianto né dolori i bersaniani e imbarca una volta per tutte i verdiniani, che il sì l’hanno pronunciato compatti, 13 su 14, per tutt’e cinque le volte. Così la resistenza di M5s, Mdp e Sinistra Italiana – si sapeva – è vana, può sfogarsi solo in piazza o su twitter. L’intero centrodestra, invece, si gode il lusso di non partecipare ai voti di fiducia e gioire per un sistema elettorale che fa sognare berlusconiani e leghisti.
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MessaggioInviato: 26/10/2017, 08:40 
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 Oggetto del messaggio: Re: Legge Elettorale e scenari futuri del belpaese
MessaggioInviato: 26/10/2017, 15:17 
barionu ha scritto:
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" Scusate cosa sarebbe ? "

" E' il nome della nuova legge eletorale . "


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Praticamenete è ciò che hanno fatto.

La poltrona non vogliono mollarla. proprio no.






C'è da chiedersi come mai Verdini non è dietro le sbarre.


Rosatellum, il Senato approva la legge dei nominati. Verdini: “Noi sempre in maggioranza”


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Via libera di Palazzo Madama con 214 sì e 61 no. Il senatore plurimputato in Aula ha rivendicato il suo ruolo e quello di Ala per quello che, ha detto, erroneamente gli altri chiamano "appoggio fantasma". I 5 stelle fuori dall'Aula in segno di protesta. Renzi smentisce l'inciucio: "Quando è stato fondamentale per le Unioni civili non vi siete scandalizzati"
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Altro dilemma/non dilemma:

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 Oggetto del messaggio: Re: Legge Elettorale e scenari futuri del belpaese
MessaggioInviato: 26/10/2017, 19:36 
Senti...senti...... [:D]

Senato, Grasso lascia il gruppo del Pd
© Fornito da Lettera 43 Grasso

«Il presidente del Senato Pietro Grasso ha rassegnato le dimissioni dal gruppo del Pd e ai sensi del Regolamento sarà iscritto d'ufficio al Gruppo misto del Senato», si legge in una nota di Palazzo Madama.
PESA IL PERCORSO SULLA LEGGE ELETTORALE. Come sottolinea il Corriere, che ha dato la notizia, «la scelta evidenzia quanto sofferto sia stato per Grasso il cammino delle riforme fino al Rosatellum. La presa di distanza dal sistema di voto che Matteo Renzi ha fortissimamente voluto autorizza a ipotizzare che Grasso stia per imboccare un nuovo percorso politico».
«È PIÙ DIFFICILE RESTARE CHE ANDARSENE». Il 25 ottobre il senatore del M5s Vito Crimi aveva invitato Grasso a dimettersi per protestare contro la decisione del governo di mettere la fiducia sul Rosatellum. La risposta era stata secca: «A volte è più difficile restare che andarsene. Io che ho senso delle istituzioni resto nel mio posto. Quando si difendono istituzioni non sempre si possono seguire propri sentimenti».
ALTRO SU MSN:
Ius Soli, Grasso: «Rivendico possibilità esprimere mia opinione su questa legge» (Corriere Tv)
https://www.msn.com/it-it/notizie/polit ... spartanntp


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